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Tag Archives: Bisenti

Un personaggio controverso, Ponzio Pilato, a cui sono legate però molte leggende della tradizione abruzzese esplorate nella puntata odierna dedicatagli con il format “Macchemito” di Paolo Pacitti su Buongiorno Regione, con le riprese Rai di Sem Cipriani, e lo scrittore abruzzese Peppe Millanta
 
Sempre secondo la leggenda, Pilato, sarebbe originario di Bisenti (Te), appartenente alla famiglia sannita dei Ponzi: un suo avo avrebbe partecipato alla congiura che uccise Giulio Cesare e per questa ragione venne mandato in esilio a Bisenti. C’è un edificio che, secondo la credenza popolare, è la casa di Ponzio Pilato, proprio nel comune teramano, dove sono visibili le caratteristiche di una domus romana preesistente.
 
“Nel Medioevo nascono leggende con personaggi realmente vissuti – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini  si tratta prevalentemente di persone legate alla vita di Gesù e proprio per motivi politico religiosi, anche in Abruzzo avvengono determinati fenomeni un po’ come in tutta la Penisola”.
 
Alcune cronache raccontano che nel marzo del 1580 dentro uno scrigno trovato ad Amiternum er custodito un documento eccezionale ossia, la sentenza di morte scritta da Pilato contro Gesù, infame sentenza portata con sé dopo il rientro dalla Giudea ma per saperne di più è possibile guardare la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/1706324866510111.

Politici, amministratori, rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell’associazionismo si sono ritrovati sabato (16 novembre 2019) a Bisenti, nei locali del Ristorante Abruzzo Incantato per l’iniziativa: “Mai più come Pilato. Educare alla responsabilità per contrastare la cultura dell’indifferenza”, giornata di studio organizzata dalla Fondazione TESEO per contrastare la cultura dell’indifferenza. La località è stata scelta in maniera non casuale dato che la cittadina del teramano, secondo molti studiosi, avrebbe dato i natali proprio al procuratore romano Ponzio Pilato. Durante la mattinata si è riflettuto sul contributo che il mondo dell’informazione potrebbe dare su questo argomento ed è stato presentato il bando per il conferimento di borse di studio rivolto alle Scuole Secondarie di I e di II grado, statali e paritarie, dedicato al tema: Etica della responsabilità al tempo dell’indifferenza”. Numerose le personalità intervenute, tra queste Monsignor Antonio Silvestrelli, Sottosegretario della Congregazione per il Clero; Andrea Silvestrone, campione mondiale tennis tavolo su carrozzina, Alessandro Pompei dell’Anci Abruzzo Giovani, oltre a moltissimi rappresentanti delle Associazioni come: Giancarlo Sagario, Presidente A.E.F.I., Salvatore Benfatto della Fondazione Aria Nuova, il dottor Fabrizio Salusest di C.O.M.E. Collaborations.

 “Familismo amorale, irresponsabilità, illegalità diffusa, cultura della furbizia, legalità formale, – dichiara il Presidente della Fondazione TESEO, Claudio Teseo – sono sintomi di quella questione culturale che costituisce il vero ostacolo a ogni cambiamento nel nostro paese. La scuola e le altre agenzie di socializzazione devono farsi carico della cultura dell’irresponsabilità diffusa, che è una “emergenza educativa”, con un nuovo patto educativo, centrato sul superamento della dicotomia tra formazione umanistica e scientifica e finalizzato alla formazione di un pensiero critico e sistemico. Il problema centrale è l’educazione, i modelli culturali, la ricerca di un’etica condivisa e la testimonianza dei comportamenti”.

Claudio Teseo

“‘Mai più come Pilato’ – conclude Teseo – è il tema conduttore delle attività del Centro Culturale della Fondazione, il nostro obiettivo è sottolineare l’importanza dell’assunzione di responsabilità, a ogni livello, per contrastare la cultura dell’indifferenza e dello scarto e per farlo pensiamo soprattutto alle nuove generazioni con una borsa di studio che possa favorire in particolare ragazzi in difficoltà economica, affinché tutti possano avere le possibilità per raggiungere il loro pieno potenziale. Ringrazio quanti hanno partecipato alla giornata studio portando il loro prezioso contributo, è stata una occasione di dialogo tra le associazioni e i portatori di interesse sul tema dell’indifferenza, importante anche per ragionare sulle azioni da poter mettere in campo per contrastarla”.