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Andrea Malandra

Arriva finalmente nelle sale cinematografiche l’ultimo film, il terzo nato dal connubio tra il filmaker Andrea Malandra e la Fondazione Pescarabruzzo, girato e terminato nel 2019 ma fermo a causa della pandemia. Si intitola Mani nude, in sala il 27 maggio in anteprima solo ad inviti e poi visibile per tutti dal 28 maggio al 4 giugno presso il cityplex Massimo di Pescara, e trasporta gli elementi consueti della ricerca visiva di Malandra in una nuova direzione, non più urbana ma orientata verso la natura dei boschi montani, quelli della Majella, liberamente ispirato ad una storia realmente accaduta e a più d’un fatto di cronaca verificatosi negli ultimi anni, ovvero la scomparsa di escursionisti tra boschi di montagna d’Abruzzo.

La protagonista si chiama Dafne, giovane donna in fuga dal grigiore metropolitano e dai suoi fantasmi per ritrovare se stessa entrando in contatto con la natura.

Arriva in Abruzzo, regione che soddisfa le sue aspettative dal punto di vista naturalistico, ma durante un’escursione finisce col perdersi tra i boschi della Majella.

Da qui parte il racconto di come cerchi di sopravvivere, completamente sola e smarrita, finché l’esperienza non finisce per diventare per lei qualcos’altro, ovvero un momento di trasformazione e di catarsi, innescato dall’ispirazione mitica e spirituale della natura che sta incontrando, e che muterà per sempre il modo di percepire se stessa e il mondo.

L’attrice protagonista è Giorgia di Nicola, il direttore della fotografia è Maurizio Di Zio, la sceneggiatura di Roberta Bellantuono e Erminia Cardone.

Il film è stato girato nel luglio 2019 tra i boschi di Serramonacesca, la cui amministrazione comunale, in particolare il sindaco Franco Marinelli e l’assessore Sebastiano Massimiano, ha agito come una vera e propria film commission.

Mani Nude, prima dell’uscita in sala, sta avendo un percorso tra festival cinematografici internazionali.

Ha da poco vinto due premi nello stesso festival a Londra, il Best Indie Film Award, come miglior Film sperimentale e miglior fotografia.

Inoltre figura come finalista allo Stockholm City Film Festival e al Golden Bridge Istanbul Film Festival.

by francesca

Si rinnova per la terza volta il connubio tra il filmaker Andrea Malandra e la Fondazione Pescarabruzzo, dopo “Giallo Artistico”, tributo ai 60 anni di Andrea Pazienza e “Confessioni di uno zero” (adattamento del romanzo di Giovanni Di Iacovo), il progetto del 2019 trasporta gli elementi consueti della ricerca visiva di Malandra verso una nuova direzione, non più urbana ma orientata verso la natura dei boschi montani, in particolare quelli della Majella.

“Mani nude” questo il titolo del nuovo film, è liberamente ispirato ad una storia realmente accaduta e rievoca una tematica proveniente da più d’un caso di cronaca degli ultimi tempi, ovvero la scomparsa di escursionisti tra i boschi d’Abruzzo.

La protagonista si chiama Dafne, una giovane donna determinata a scappare dal grigiore metropolitano e dai suoi fantasmi, per andare a correre nel verde tra i boschi. Sceglie la nostra regione, che soddisfa le sue aspettative soprattutto da un punto di vista naturalistico, ma durante un’escursione finisce col perdersi tra i boschi della Majella. Da qui parte il racconto di come cerchi di sopravvivere, completamente sola, finché l’esperienza non diventa per lei qualcos’altro, ovvero un momento di trasformazione e di catarsi, innescato dall’ispirazione mitica e spirituale della natura che sta incontrando, e che muterà per sempre il modo di percepire se stessa e il mondo. L’attrice protagonista è Giorgia di Nicola, unica presenza attoriale in tutto il film, con l’unica eccezione di Giorgio Zobel. Il direttore della fotografia è Maurizio Di Zio. La sceneggiatura di Roberta Bellantuono e Erminia Cardone.

Il film è girato in parte a Pescara ma soprattutto tra i boschi di Serramonacesca, grazie al supporto dell’amministrazione comunale di Serramonacesca, in particolare del sindaco Franco Marinelli e dell’assessore Sebastiano Massimiano, che hanno agito proprio come una film commission.

by Redazione