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Category Archives: Salute e benessere

Montesilvano

Arriva da Montesilvano il primo igienizzante mani e multiuso 100 per cento abruzzese e 98 per cento naturale.

A produrlo, nel laboratorio nel cuore della città adriatica, è Nakura Bio, l’azienda di cosmesi naturale nata grazie al bando Resto al Sud e all’iniziativa imprenditoriale di Agnese Mazza e Michela Viola che si occupano della fase produttiva e Sara Pattara e Alessandro Pompei che gestiscono le fasi commerciali e di marketing.

“La cosmesi bio resta il core business della nostra azienda – spiega Alessandro Pompei – ma alla luce dell’emergenza sanitaria esplosa a livello globale, abbiamo ritenuto eticamente necessario riconvertire la nostra produzione”.

In piena fase di start up, i quattro giovani imprenditori che da poco hanno ottenuto gli incentivi di Invitalia che sostiene la nascita di nuove attività, hanno messo in stand by la produzione dei prodotti per la cura della pelle, per avviarne una esclusivamente dedicata agli igienizzanti, principali alleati nella lotta contro il coronavirus.

Amas di Nakura Bio è il primo igienizzante 100 per cento abruzzese, realizzato attraverso materie prime provenienti da fornitori a km0, tutti appartenenti al territorio regionale. L’igienizzante mani e multiuso è anche al 98 per cento naturale, con tutti gli ingredienti di origine vegetale.

L’igienizzante è arricchito di olio essenziale di eucalipto, che potenzia l’azione microbica, e presenta glicerolo vegetale che conferisce proprietà emollienti e dermoprotettive in grado di attenuare la secchezza della pelle. L’igienizzante, in spray e gel, di vari formati, contiene il 70 per cento di alcool, rendendolo un prodotto disinfettante anche per tessuti e superfici.

“Senza discostarci dalla nostra mission, legata alla produzione biologica e naturale con il minor impatto possibile sull’ambiente – conclude Pompei – inserendoci nel momento storico che stiamo vivendo, abbiamo deciso di concentrarci sulla produzione degli igenizzanti. Oltre all’alcool glicerina e all’olio essenziale, la gomma che usiamo per addensare la soluzione alcolica è di origine vegetale e questo ci distingue dagli altri prodotti che usano polimeri di sintesi, non biodegradabili nell’ambiente”.

 

 

Rotary Club Pescara Ovest D’Annunzio

“La sfida che oggi ci troviamo ad affrontare è quella di garantire la massima assistenza ai pazienti colpiti dal Sars-Covid-19, che oggi conta 11mila malati in Abruzzo, 10.500 in isolamento domiciliare, 500 ricoverati in ospedale, e, al tempo stesso, assicurare la consueta operatività dei nostri ospedali, senza trascurare alcuna patologia, a partire da quelle oncologiche perché il cancro, con i suoi nuovi mille malati al giorno solo in Italia, non si ferma in attesa che la pandemia termini il suo ciclo. E non possiamo permetterci di ritrovarci con una pandemia nella pandemia”.

Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì che ha aperto la tavola rotonda online su La Pandemia nella Pandemia organizzato dal Rotary Club Pescara Ovest ‘G. d’Annunzio’ di Pescara.

Presenti il Presidente del Rotary Club Luciana Vecchi , la pneumologa dell’Ospedale civile di Pescara Antonella Spacone, il dottor Dimitri Luisi, Primario del reparto di Oncologia dell’Ospedale civile di Pescara e componente della Task Force nazionale della Lilt – Lega Italiana Lotta contro i Tumori; il dottor Marino Nardi, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Chirurgia Mammaria dell’Ospedale civile di Pescara, e il professor Marco Lombardo, Coordinatore regionale della Lilt.

“Scopo dell’incontro – ha sottolineato il presidente Vecchi – è quello di approfondire il problema della pandemia da coronavirus, alla luce degli sviluppi della seconda ondata dell’emergenza sanitaria, ma anche capire i riflessi più immediati che la stessa pandemia sta determinando sul sistema sanitario generale, a partire dal rallentamento degli screening per la prevenzione oncologica, rischiando di generare una ‘pandemia’ all’interno dell’emergenza coronavirus, un tema, peraltro, oggetto di un acceso dibattito proprio negli ultimi giorni”.

“Il nostro sistema sanitario regionale deve affrontare una mole di lavoro immensa – ha spiegato l’assessore Verì – e lo sta facendo intensificando sia la rete ospedaliera che territoriale. Purtroppo in Abruzzo abbiamo toccato l’indice di contagio RT 1,5; 1 paziente su 4 è giovane in età scolare, solo per capire l’estensione capillare del virus. Per fronteggiare l’epidemia abbiamo assunto 863 unità operative in più tra medici e infermieri e parliamo di medici, anestesisti, infettivologi. Ma soprattutto, nonostante il grande sforzo straordinario al quale il Covid ci sta sottoponendo, continuiamo a portare avanti anche le attività programmate perché si continua a morire anche di altre patologie”.

“Nel Covid Hospital i tre piani di degenza sono tutti pieni – ha detto la pneumologa Spacone -, abbiamo circa 90 pazienti ricoverati che hanno bisogno di ventilazione meccanica intensiva o non intensiva, ovvero ossigenoterapia. Il Pronto soccorso è pieno tutte le notti, è una battaglia davvero dura e nell’ultima settimana abbiamo stilato un documento aziendale, tra i primi in Italia, in cui abbiamo redatto un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale per omogeneizzare i comportamenti e garantire un approccio integrato e multidisciplinare che coinvolge le Usca, che devono effettuare il monitoraggio dei pazienti paucisintomatici che possono essere seguiti sul territorio. Poi nel Covid Hospital abbiamo allestito uno spazio per l’Osservazione breve per uno screening del paziente che dev’essere ricoverato o rimandato a casa; al primo piano abbiamo i pazienti che necessitano di un supporto semintensivo con l’ossigenazione ad alti flussi, un piano intermedio a bassa intensità e all’ultimo piano la terapia intensiva. Attualmente abbiamo in atto ogni tipo di terapia, il Tocillizumab, la terapia stiroidea per bloccare la cascata infiammatoria che il virus instaura, la terapia antivirale con l’Aldesivir, trattamenti che mirano a ridurre il rischio di intubazione, poi l’antibiotico con Azitromicina per  pazienti domiciliari. Nel Covid Hospital abbiamo anche allestito una struttura di day hospital anche per il follow up dei pazienti post-Covid che comunque lascia delle sequele polmonari importanti”.

Poi le problematiche oncologiche: “Lavoriamo ogni giorno per assistere il paziente oncologico – ha detto il primario Luisi – che è sofferente perché è fragile, noi cerchiamo di far sentire meno il peso della situazione, ma la paura è palpabile, tanti saltano le terapie, cercano di evitare i trattamenti, c’è un ritardo nella diagnostica, c’è un rallentamento della sala operatoria, ci sono i pazienti in follow up che saltano i controlli e questo si traduce in un ritardo di diagnosi delle recidive o nelle seconde neoplasie”.

“La prima conseguenza della pandemia – ha aggiunto il dottor Nardi – sono le diminuzioni delle diagnosi perché tanti pazienti hanno rinviato le visite per paura di recarsi in ospedale o nei centri diagnostici e tale problematica determinerà un aumento della mortalità dell’1 per cento, ovvero negli Stati Uniti, moriranno in un anno per carcinoma alla mammella o al colon-retto, che sono un sesto delle neoplasie, circa 50-60mila persone. E la pandemia ha bloccato anche il mondo della ricerca scientifica, orientata sul Coronavirus; si sono rallentati gli interventi chirurgici, il lockdown ha ritardato almeno 600mila interventi di cui 50mila per neoplasie e tutto questo aumenterà la mortalità. In Italia abbiamo ben mille nuove diagnosi oncologiche al giorno e ogni giorno muoiono 500 persone, oltre ai 700 decessi al giorno per patologie cardiovascolari, si calcola che in un anno, a causa del Covid, avremo 10mila casi in meno di diagnosi di cancro allo stadio iniziale, che significa meno probabilità di salvezza. Ora gli screening sono ripresi, ma a macchia di leopardo. In Abruzzo la neoplasia alla mammella incide per mille nuovi casi l’anno e con il Covid perderemo sicuramente 200 diagnosi. Consideriamo che a Pescara con la prima ondata pandemica l’ospedale civile è stato completamente ridisegnato in funzione del Covid con tre reparti di rianimazione e il blocco delle attività chirurgiche elettive, noi siamo riusciti a preservare il trattamento chirurgico per i pazienti con neoplasie e le urgenze, ma comunque rispetto allo stesso trimestre marzo-maggio 2019, la riduzione delle attività chirurgiche per neoplasie è stato pari al 25%. Nella seconda ondata siamo più pronti, c’è il Covid Hospital che ci ha salvati, ma dobbiamo potenziare l’attività diagnostica”.

“Ci sono 34 studi internazionali – ha proseguito il professor Lombardo – che dimostrano che la ridotta prevenzione dei tumori determina un aumento del rischio di neoplasie che supera l’8%, oggi in Italia si ammalano di tumore mille persone al giorno e la metà muore, sappiamo che più la diagnosi è precoce più si guarisce, purtroppo abbiamo concentrato le forze sul virus, ma non ci siamo posti il problema di fare una strategia nazionale e regionale per la prevenzione e oggi rischiamo una pandemia dei pazienti oncologici che non possiamo curare bene perché non li abbiamo presi nella fase iniziale, C’è bisogno della prevenzione secondaria, ovvero degli screening, ma anche della prevenzione primaria, continuando a insistere sui sani stili di vita, e poi la terziaria, garantendo supporto a chi si è già ammalato. Oggi le Lilt di tutta Italia sono pronte a fornire il proprio supporto con i propri ambulatori per svolgere l’attività di prevenzione che è meglio fare all’esterno degli ospedali, siamo pronti anche a Pescara a stilare dei protocolli specifici portando il nostro know how. Consideriamo che con la campagna del Nastro Rosa garantiremo complessivamente oltre 300 visite, 100 già sono state fatte e ora effettueremo le ecografie. A fine novembre partirà il Percorso Azzurro per le neoplasie urologiche”.

 

Covid

Tamponi molecolari e test sierologici a prezzi calmierati per consentire alle aziende di monitorare la situazione all’interno delle attività, di identificare precocemente eventuali soggetti positivi e di stroncare sul nascere possibili focolai.

Sono gli obiettivi della campagna lanciata da Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila che ha sottoscritto un’apposita convenzione con l’università “G. d’Annunzio” di Chieti per l’esecuzione degli esami.

Diverse le opzioni previste: dall’analisi dei campioni inviati al Cast (Center for advanced studies and technology) dell’ateneo, all’esecuzione del tampone nella stessa struttura e fino all’esecuzione dei test direttamente in azienda.

E’ inoltre possibile eseguire i test sierologici. Si ricorda che il test molecolare è lo strumento ufficiale per la rilevazione del virus Sars-CoV-2.

“In questo momento estremamente difficile abbiamo lanciato questa campagna per rispondere alle esigenze delle imprese in termini di prevenzione e sicurezza – affermano il presidente ed il direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila, Francesco Angelozzi e Daniele Giangiulli – Nella guerra al virus, prevenzione e diagnostica sono le armi principali a disposizione per contrastare la diffusione del Covid-19. In questo modo le imprese non dovranno preoccuparsi di individuare un laboratorio idoneo, cosa non semplice in questa fase, e potranno contare sulla qualità e sulla professionalità del Cast dell’Università di Chieti”.

spoltore

Anche il Comune di Spoltore, dopo Pescara, Cappelle sul Tavo e Tocco da Casauria, ha aderito alla Campagna del ‘Nastro Rosa 2020’. A partire da domani, domenica 25 ottobre, e sino alla fine del mese, la facciata dello storico Convento sarà illuminato di rosa, a ricordare che ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno e che partecipare agli screening gratuiti della Lilt, fare visite periodiche, i controlli strumentali annuali come ecografia e mammografia, così come condurre uno stile di vita sano, eliminando il fumo della sigaretta, mangiando in modo corretto e praticando sport in modo costante, significa abbattere del 40 per cento la possibilità di far insorgere la malattia.

Lo ha detto il Presidente della Lilt – Lega Italiana lotta contro i Tumori – Sezione di Pescara, Marco Lombardo, presidente della Lilt Abruzzo, annunciando l’evento di domani.

“Ringrazio per la sensibilità dimostrata il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito e l’assessore alla Cultura e alla Salute Roberta Rullo che hanno accolto l’invito istituzionale dell’Anci a fare squadra con la Lilt, come amministrazione comunale, per il mese del Nastro Rosa  – ha detto il presidente Lombardo – e quest’anno va sottolineato come neanche l’emergenza Covid-19 sia riuscita a fermare una Campagna di informazione che sa toccare i cuori della popolazione e degli amministratori, a conferma di quanto sia ancora diffuso il tumore alla mammella, che oggi colpisce anche le donne più giovani, ma è anche vero che oggi si guarisce di più dal cancro al seno. Appena sabato e domenica scorsi la Lilt ha portato in piazza gli screening gratuiti senologici garantendo ben 40 visite con il medico senologo dell’Ospedale civile di Pescara Marino Nardi e con l’oncologo sempre dell’Ospedale ‘Spirito Santo’ Francesco Malorgio. Da lunedì, invece, sono partite le visite negli ambulatori di Casa Lilt in via Rubicone e presso gli ambulatori situati nell’ex presidio ospedaliero di Tocco da Casauria. Ben 320 le donne che, nella settimana compresa tra il 12 e il 16 ottobre, hanno prenotato la propria visita, e, dovendo diluire le prestazioni adottando tutte le cautele imposte dalle prescrizioni anti-Covid, porteremo avanti la Campagna almeno fino a dicembre in modo da soddisfare tutte le richieste ricevute. E fino al 31 ottobre ci sarà il colore rosa sui luoghi simbolo di Pescara e provincia a ricordare alle donne il dovere e il diritto di tutelare la propria salute: con l’amministrazione comunale di Pescara ormai c’è una collaborazione ventennale e ogni anno, a ottobre, vengono illuminati di rosa i luoghi simbolo della città, quest’anno la torre civica e il Ponte Flaiano; a Tocco da Casauria, dove la Lilt ha una delegazione, è stata illuminata di rosa la scuola dell’infanzia; a Cappelle sul Tavo per il primo anno sono stati illuminati la facciata del Palazzo comunale e la fontana artistica del chilometro lanciato, grazie alla nuova collaborazione con il sindaco Lorenzo Ferri e l’assessore Di Febo che hanno dato la propria disponibilità per l’istituzione di una seconda delegazione. E domani – ha ribadito il presidente Lombardo – sugelleremo la nuova collaborazione anche con l’amministrazione comunale di Spoltore che, a partire dalle ore 19,  accenderà di rosa l’edificio monumentale storico del Convento, su iniziativa dell’assessore Rullo, peraltro sacramentando una presenza già attiva sul territorio della Lilt che da anni può contare sulla partnership con l’Associazione Onlus Fontevecchia”.

by Redazione
spoltore

Il Comune di Teramo aderisce alla Campagna Nastro Rosa, promossa dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori) con lo scopo di manifestare vicinanza alle donne colpite dal tumore al seno e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione e del sostegno alla ricerca oncologica.

Per questo, così come avverrà in moltissime altre città italiane, per due giorni un monumento di particolare importanza della città, sarà illuminato di rosa.

Il sito individuato dal sindaco Gianguido D’Alberto e dall’assessore agli eventi Antonio Filipponi è la Fontana dei Due leoni, sita all’esterno della loggia del Palazzo Municipale di piazza Orsini, che a partire dalle ore 19 di sabato e per la giornata di domenica sarà appunto illuminata di rosa.

Il cancro al seno è la neoplasia più diffusa nelle donne, riguarda una donna su nove nell’arco della vita, con circa 53.000 nuove diagnosi in Italia solo nel 2019. Grazie ai costanti progressi nella prevenzione e nella cura, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è aumentata fino all’87%, ma i ricercatori AIRC lavorano ogni giorno per raggiungere il pieno obiettivo: curare tutte le donne.

L’amministrazione comunale aderisce alla campagna proprio per favorire una conoscenza sempre più diffusa e approfondita della malattia e favorire le azioni di prevenzione.

by Redazione
Bio Benessere

Buone notizie per i bio lovers e per tutti gli amanti di uno stile di vita sano, biologico, green e in sintonia con la natura.

Torna a Pescara Bio Benessere, la fiera del sano vivere, in programma il 2, 3 e 4 ottobre 2020 (dalle 9 alle 20) nel padiglione espositivo del Porto Turistico Marina di Pescara. La kermesse, promossa dalla CNA di Pescara e dalla Camera di Commercio Chieti Pescara e ideata e curata dalla Fiere e Dintorni Srl, è la prima e unica manifestazione fieristica del Centro Sud Italia interamente dedicata al mondo del bio, dell’alimentazione naturale e del green lifestyle.

L’evento, inoltre, può contare sulla partnership con le principali testate giornalistiche di settore.

Tante le novità per questa settima edizione dell’evento che non solo è stato confermato, per lanciare un messaggio forte di ripartenza a tutte le aziende e i professionisti che lavorano nel settore, ma è stato anche potenziato con un giorno in più. Saranno, infatti, tre le giornate in cui i visitatori avranno la possibilità (previa prenotazione obbligatoria sul sito internet dell’evento) di conoscere le ultime novità in tema di cibi salutari, cosmetici naturali, prodotti biologici e tutto ciò che attiene a uno stile di vita sano e green.

Del resto, la fase di lockdown dovuto al Covid19, privandoci della possibilità di uscire e di svolgere la nostra vita quotidiana, ha offerto a molti di noi l’occasione di sperimentare e apprezzare uno stile di vita decisamente più slow. Dalla riscoperta di fare il pane e altre prelibatezze in casa utilizzando prodotti naturali, alla passione con cui dedicarsi a orti, giardini e piante, passando per la piacevole sensazione di prendersi cura di se stessi e del proprio corpo, fino ad arrivare al senso di libertà di abbandonare l’automobile per scegliere mezzi di trasporto più green.

Tutto questo ha ampliato notevolmente la platea dei bio e green lovers che, grazie alla nuova edizione di Bio Benessere, potranno scegliere la loro fascia oraria, prenotare gratuitamente l’ingresso alla fiera, e fare un tuffo nel mondo del sano vivere.

Allo stesso tempo, l’evento fieristico rappresenterà un’importante occasione per le aziende del settore di tornare a incontrare il pubblico, di rappresentare la propria natural bio identity e di fidelizzare il consumatore, seppure con le dovute precauzioni imposte dalle normative e sancite dal protocollo per la sicurezza #SanieSicuri redatto dai promotori dell’evento.

“Nonostante le difficoltà del momento abbiamo voluto ricreare una piattaforma per consentire agli operatori del settore di ricreare contatti perché si tratta di un mercato che necessita di tornare a relazionarsi di persona, cosa possibile soprattutto con un marketing diretto fieristico”, spiega Silvia Di Silvio di Fiere e Dintorni. “Gli ingressi saranno contingentati, con obbligo di mascherina e di distanziamento. Per questa ragione abbiamo allungato di un giorno la fiera e pianificato dieci slot da un’ora ciascuna per un massimo di 200 persone. I visitatori potranno prenotare la propria visita gratuita sul sito della fiera e, qualora per loro non fosse sufficiente una sola ora, potranno riservare anche più di un ingresso. Questo trasformerà inevitabilmente l’evento in un appuntamento molto qualificato e orientato al business e non solo un luogo dove fare una passeggiata a tempo perso, con evidenti benefici per gli espositori e i visitatori realmente interessati”.

Due le grandi aree tematiche presenti nella fiera:

Area green and natural food, benessere e cosmesi naturale: per scoprire e scegliere gli alimenti giusti per uno stile di vita sano, accrescere la sensibilità alla composizione dei prodotti su base naturale, potersi prendere cura di sé in modo naturale sperimentando discipline olistiche e l’utilizzo di cosmetici naturali e biologici per viso, corpo e capelli, integratori e nutraceutici.

Area green lifestyle esterna: per sensibilizzare la sostenibilità dei  cittadini alla bike mobility e all’utilizzo delle green cars.

Per incentivare la fase della ripartenza, la fiera anche quest’anno è stata fermamente appoggiata da Cna Pescara e Camera di Commercio Chieti Pescara che tra le altre cose ha stanziato un fondo e istituito un bando volto a offrire alle imprese un bonus a fondo perduto per incentivare la partecipazione agli eventi fieristici.

“Abbiamo investito oltre tre milioni di euro in contributi a fondo perduto per supportare le imprese in questa difficile ripresa”, evidenzia il presidente della Camera di Commercio Chieti Pescara, Gennaro Strever. “Parte di queste risorse sono andate proprio al settore fieristico che risulta essere tra quelli ad aver maggiormente risentito delle politiche, purtroppo necessarie, di distanziamento sociale. Con questo bando, uscito nel mese di luglio, abbiamo rappresentato una unicità del territorio italiano ed abbiamo permesso ai nostri partner di continuare, attraverso i loro eventi, a valorizzare le eccellenze del territorio. Il Un grosso in bocca al lupo agli organizzatori: sono certo che le imprese che vi parteciperanno beneficeranno di questa iniziativa svolta nella più totale sicurezza”.

“Abbiamo voluto mantenere l’impegno per manifestazioni anche quest’anno dopo una riflessione attenta alle problematiche del Coronavirus”, aggiunge il direttore provinciale di CNA Pescara, Carmine Salce. “Per fortuna l’evoluzione della situazione sanitaria lo ha consentito. C’è una grande voglia di riprendere le attività in normalità e proprio questo è il.momento di programmare il 2021 nella speranza che il peggio lo abbiamo alle spalle”.

L’ingresso all’evento è gratuito e aperto a tutti, previa registrazione che può essere fatta online sul sito www.fierabiobenessere.it.

 

ortucchio

Giornate di prevenzione dell’osteoporosi, ad Ortucchio il Centro Santa Lucia organizza tre giornate di screening gratuito con esame MOC.

Mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 agosto dalle 8:30 le giornate in programma, consentendo ai pazienti di evitare i lunghi tempi di attesa attualmente necessari per questi controlli.

L’osteoporosi è una malattia dello scheletro che aumenta la fragilità delle ossa e la predisposizione alle fratture, in quanto comporta il deterioramento del tessuto osseo e una riduzione della massa ossea.

Prevenire questa malattia è possibile con uno stile di vita sano e, nei casi più avanzati, con l’utilizzo di integratori e farmaci per contrastare la riduzione della massa ossea.

È molto importante eseguire controlli periodici, soprattutto per le categorie a rischio come i pazienti in età avanzata, le donne e i pazienti con fratture.

Proprio a causa dell’elevato numero di richieste, lo screening avverrà in tre giornate anziché in una sola, con la continua supervisione di uno specialista.

Per prenotazioni: 371/1935865 – 0863/839329

by Redazione
Ospedale di Penne

Si svolgerà oggi alle ore 19 nell’antico Chiostro del Comune di Penne la cerimonia conclusiva della raccolta fondi Aiutiamo insieme l’Ospedale di Penne promossa dal Rotary Club Vestini.

Alla cerimonia saranno presenti i presidenti e soci dei Rotary Club Vestini, Pescara Nord e Pescara Ovest, l’assistente del governatore del Distretto Rotary 2090, Roberta Nardinocchi, il sindaco Mario Semproni e l’assessore alla Sanità del Comune di Penne Giuseppina Tulli.

Presenti anche l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, i medici  Rosario Pezzella, Guido Delle Monache, Franco Ciarelli e Aristeo De Petris dell’Ospedale di Penne, accompagnati da alcuni infermieri, due rappresentanti della Croce Rossa di Penne, quattro volontari della Protezione Civile dell’Area Vestina ed infine alcune associazioni ed imprese della Provincia di Pescara che hanno sostenuto l’iniziativa.

Un riconoscimento, del quale siamo onorati, anche alla nostra testata che ha condiviso e promosso la raccolta fondi.

“La raccolta fondi – ricordano i rotariani vestini e pescaresi – che ha consentito di supportare l’ospedale di Penne e la Croce Rossa con l’acquisto e la dotazione di importanti attrezzature e dispositivi che si sono rivelate utili per la cura dei pazienti sia durante la fase più critica dell’emergenza Covid-19 sia nelle settimane successive”.

L’evento si concluderà con il “Passaggio del Martelletto” del Rotary Club Vestini dal presidente uscente Clelia Cancelli al nuovo presidente Lino Pace che rimarrà in carica fino a giugno 2021.

by francesca
asl

La Regione Abruzzo rompa ogni indugio e paghi immediatamente i premi ai dipendenti delle Asl: solo così sarà veramente riconosciuto il valore del loro lavoro durante l’emergenza Covid.

È quanto afferma Giuseppe De Angelis (nella foto), segretario regionale Uilfpl Abruzzo, in merito all’accordo con la Regione Abruzzo sottoscritto da Uilfpl e Uilfpl Medici, che prevede una premialità aggiuntiva una tantum – a decorrere dal 1° marzo al 30 aprile 2020 – a tutto il personale direttamente impiegato nelle attività di contrasto alla emergenza durante questo periodo.

Tale premialità corrisponde a 40 euro per ogni giorno di lavoro, mentre, per il personale impegnato occasionalmente, è stato concordato 20 euro per ogni giorno lavorato.

I premi sono riconosciuti anche al personale che ha contratto il covid, per tutto il periodo di quarantena.

“Il risultato ottenuto – dice De Angelis – è nettamente più vantaggioso di altri accordi regionali che prevedono una premialità una tantum di soli 1000 euro. La nostra priorità è stata quella di dare risposte immediate ai numerosissimi dipendenti delle Asl direttamente impiegati nelle attività di contrasto alla emergenza covid 19. Al tavolo regionale, si era venuta a determinare una congiuntura di stallo, anche in funzione di precisi vincoli di carattere legislativo. Come Uil abbiamo ritenuto di rompere gli indugi per mettere in atto le azioni che portano a soddisfare le giuste aspettative degli operatori delle Asl abruzzesi. D’altra parte, l’intervento si rendeva necessario anche per abbandonare un primato negativo che vedeva la Regione Abruzzo fanalino di coda fra tutte le regioni d’Italia nella specifica classifica relativa alla sottoscrizione del particolare accordo”.

Una novità dell’accordo è rappresentata anche dal sistema di ripartizione delle risorse regionali disponibili alle quattro Asl abruzzesi: una quota pari ai quattro quinti viene ripartita in misura proporzionale al numero delle unità in servizio al 31 dicembre 2019 (personale a tempo determinato e a tempo indeterminato) e il restante quinto in misura proporzionale alla media del numero dei pazienti positivi presi in carico dalle Asl nel bimestre marzo-aprile 2020.

“La vera novità – dice il segretario regionale Uilfpl – è rappresentata dal fatto che viene demandata alla contrattazione aziendale la individuazione del personale beneficiario della premialità, inclusi i lavoratori somministrati e convenzionati direttamente e/o occasionalmente impegnati nelle attività di contrasto, in base alla verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi, tempestività nella risposta emergenziale, adeguatezza degli interventi organizzativi e qualità del setting assistenziale utilizzando gli attuali sistemi aziendali di misurazione e valutazione”. Quest’ultimo aspetto rappresenta per la Uilfpl “un valore aggiunto considerato cha da anni a livello nazionale nella stipula dei nuovi contratti nazionali abbiamo sempre sostenuto, potenziato e valorizzato la cosiddetta contrattazione decentrata”.

L’accordo, inoltre, prevede che laddove si rendessero disponibili ulteriori risorse economiche saranno destinate all’estensione del periodo temporale di riferimento per il quale è riconosciuta la premialità fino al 31 luglio 2020.

Infine, si registra l’impegno della Regione ad individuare ulteriori e specifiche risorse finanziarie da destinare per l’estensione del diritto premiale anche a favore del personale non dipendente dalle Asl, visto che attualmente le risorse disponibili sono destinate esclusivamente per legge dello Stato al personale dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale.

“Naturalmente – conclude De Angelis – in fase di conversione in legge dei vari decreti, questa organizzazione sindacale, già impegnata a livello nazionale attraverso la proposizione di specifici emendamenti, rimarrà obbligata per far riconoscere la premialità di cui si parla anche al personale non dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale che ha comunque partecipato alla gestione dell’emergenza Covid 19”.

by Redazione
infermieri

La tutela della salute dei cittadini passa attraverso il potenziamento e il miglioramento qualitativo dell’assistenza territoriale e una riorganizzazione generale della rete multiprofessionale.

L’esperienza drammatica del Covid ha messo in luce come il servizio sanitario regionale oggi abbia urgentemente bisogno di investire sulla professione infermieristica per potenziare i servizi domiciliari, territoriali e di emergenza.

L’Ordine delle professioni infermieristiche di Pescara ritiene che questo sia il momento opportuno per la Regione Abruzzo di implementare gli organici degli infermieri, esaltare lo sviluppo delle competenze e riconoscere nuove responsabilità professionali.

Per rispondere ai bisogni di cura dei cittadini con fragilità e migliorare gli accessi ospedalieri, garantendo una risposta immediata alle esigenze della popolazione che in questi mesi di emergenza si è dovuta scontrare con il congelamento dei servizi e con un ulteriore allungamento delle liste di attesa, l’OPI considera fondamentale puntare sulla figura trasversale dell’infermiere di famiglia e di comunità, previsto ufficialmente dal Patto per la salute 2019-2021 e inserito anche nel decreto Rilancio.

L’infermiere di famiglia è responsabile dei processi infermieristici in ambito familiare e di comunità, ha conoscenze e competenze specialistiche nelle cure primarie e nella sanità pubblica che gli consentono di intervenire per potenziare le terapie domiciliari e riabilitative e la sanità di territorio, fornendo così l’assistenza necessaria alle persone non autosufficienti e con malattie croniche.

Nelle Regioni in cui l’infermiere di famiglia e di comunità è già stato attivato, come in Friuli Venezia Giulia dove è stato istituito dal 2004, si stima una riduzione degli accessi al Pronto Soccorso (in un triennio in Friuli Venezia Giulia i codici bianchi si sono abbassati di circa il 20%), una diminuzione dei ricoveri e del tasso di ospedalizzazione di circa il 10% rispetto alla normale assistenza domiciliare integrata.

L’OPI Pescara ribadisce inoltre la necessità di sperimentare nuovi modelli organizzativi che possano fare la differenza sul territorio abruzzese, concretizzando reti territoriali multiprofessionali di cui esistono già i presupposti normativi, come l’ospedale di comunità a gestione infermieristica normato a inizio 2020 da un’intesa Stato-Regioni.

“La politica – sottolinea Irene Rosini (nella foto), presidente dell’OPI Pescara – deve mettere gli infermieri in condizione di partecipare già dalla programmazione e pianificazione dei piani di assistenza territoriale e ospedaliera, all’interno di una equipe realmente multiprofessionale, e di ricoprire un ruolo centrale e autonomo nello sviluppo di nuovi modelli organizzativi. Non possiamo essere meri spettatori ed esecutori perché siamo stanchi di essere considerati api operaie e soldati semplici. Noi infermieri crediamo nelle istituzioni e vogliamo il giusto riconoscimento, iniziando anche dalla costituzione dei Dipartimenti delle Professioni Sanitarie, presenti negli atti aziendali e mai istituiti. Se questo non avverrà, non potranno essere implementati in autonomia gli ambulatori infermieristici, gli infermieri di famiglia, la governance della professione da parte di chi la esercita. Oggi purtroppo il nostro lavoro viene deciso sistematicamente da altre professioni. Non cerchiamo le lodi durante le emergenze, ma il diritto di parola nell’attivazione della rete di cure sanitarie e sociali, nella guida dei cittadini nei percorsi di cura territoriali, nella pianificazione, gestione e valutazione degli interventi assistenziali. Abbiamo dimostrato con il nostro lavoro, la nostra professionalità e la nostra abnegazione che possiamo fare la differenza e vogliamo dimostrarlo sul campo”.

Infine l’OPI esprime la propria vicinanza e la propria solidarietà nei confronti degli infermieri che negli ultimi giorni stanno manifestando il proprio disappunto con flash-mob e manifestazioni in diverse parti d’Italia, Pescara compresa, per rivendicare il giusto riconoscimento economico e professionale.

“È giusto – fa sapere Irene Rosini – non dimenticare il grande sacrificio umano e professionale pagato dalla categoria, da subito in prima linea nella battaglia contro il Covid-19, e ribadire le legittime richieste di riconoscimento che da anni sono rimaste lettera morta”.

by Redazione