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Cos’è il tempo? E’ uno dei misteri più affascinanti di sempre, ed è l’argomento scelto per la puntata di Macchemito dal titolo “Capetièmpe“, per la rubrica Rai di Paolo Pacitti con le telecamere di Sem Cipriani: è in questa occasione che Peppe Millanta, scrittore abruzzese mostra come in passato l’alternarsi del giorno e della notte, e non solo, rispondeva ad un movimento circolare, insieme alla vita dell’uomo che non finiva con la morte ma continuava in forma diversa.

Il cerchio era il simbolo del tempo, la cui concezione è cambiata nei secoli a partire dagli antichi greci e come spiega il Professor Carmine Catenacci “ogni cultura misura il tempo secondo proprie definizioni, per i Greci il Kronos è l’asso di tempo misurabile, Aion è il principio vitale e successivamente con Platone la vita in sè quindi l’eternità. Keiros al contrario designa il momento propizio da cogliere per la buona riuscita di un’impresa. In una concezione ciclica del tempo com’è quella dei Greci anche i nostri concetti di futuribile e persino di scientifico appartengono alla realtà del mito”.

In Abruzzo è ancora possibile scorgere la concezione del tempo ad anello in alcuni rituali come per esempio nel periodo del “Capetièmpe” ossia “a capo del tempo”, periodo in cui tutto si conclude e tutto ricomincia: c’era infatti l’idea che il tempo potesse in qualche modo fermarsi e quindi spezzarsi con il rischio che il mondo dei vivi si mischiasse con quello dei morti tra il 31 ottobre e l’11 novembre, periodo critico in cui la natura appariva stremata con la crisi dell’autunno ed il venir meno delle ore di luce e per questo venivano compiuti numerosi riti solari con l’utilizzo di torce e fiaccole come a voler integrare luce e calore, ed una festa che ricorda questa antica visione del mondo è quella delle Glorie di Scanno (AQ), un modo arcaico per sconfiggere la notte e per consentire al tempo di ripartire.

L’orologio di Fontecchio (AQ), uno dei più antichi d’Italia, racconta di un mondo ormai scomparso e scandisce il tempo in quattro cicli da sei ore dal tramonto al tramonto, funzionale al mondo contadino ma per saperne di più è possibile vedere l’intera puntata dedicata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/133856896364509.
by francesca
Secondo una leggenda raccontata dallo scrittore Peppe Millanta davanti alle telecamere rai di Sem Cipriani, in origine al posto del Lago di Scanno (Aq) nella Valle del Sagittario, c’era una pianura con il castello di Madama Angiolina, una maga potentissima: un giorno però giunge in questa zona il negromante Pietro Baialardo, alchimista e possessore del libro del comando, scritto dal Demonio in persona; Baialardo, innamorato di Angiolina manda degli uomini per rapirla e farla sua, ma Angiolina fa nascere un lago ai loro piedi e questi muoiono ma il negromante non si arrende e prosegue nelle sue intenzioni e alla morte della maga sul fondo del lago, preso dal rimorso fa costruire la Chiesa della Madonna del Lago.
 
Tutto ciò, e tanto altro ancora, caratterizza la puntata odierna di Macchemito a cura di Paolo Pacitti, andata in onda su Buongiorno Regione“Tutti noi abbiamo bisogno di credere nel potere salvifico e magico di un oggetto, di un talismano, di un amuleto, di un nostro aiutante nel momento del bisogno – spiega l’etnoantropologa Adriana Gandolfi – ed è importante perchè ci fa sentire protetti”. 
 
Nei sentieri della zona di riferimento ci sono ancora tracce di tante tradizioni conservate anche nel museo di Frattura a Scanno, ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/899193394840776.
by Redazione
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Scanno (Aq), 1.050 metri sul livello del mare, una delle perle d’Abruzzo, si trova nella meravigliosa Valle del Sagittario. Storia, arte e natura rendono il paese uno dei più apprezzati della Regione abruzzese, e l’omonimo lago le conferisce un tocco magico che ha pochi eguali.

“E’ davvero impossibile descrivere tutte le bellezze di questo posto, famoso per i fotografi che l’hanno immortalato, per gli abiti tradizionali, per l’arte orafa, per il suo centro storico: ogni angolo di Scanno ha infatti una bellezza da mostrare. Ogni vicolo è una meraviglia da scoprire”  esordisce lo scrittore Peppe Millanta che con le telecamere Rai e Sem Cipriani ha raggiunto il posto per la rubrica a cura di Paolo Pacitti, Quota Mille.

“E allora – prosegue Millanta – voglio soffermarmi su un suo scorcio, dove c’è una fontana, chiamata Sarracco, con i suoi due tipici archi. A risaltare subito sono i suoi mascheroni, che nascondono una curiosità: servivano infatti a far capire il ceto sociale delle persone che vi venivano a bere”.

“Sul primo infatti – spiega – è raffigurato il re, e vi bevevano i nobili maschi. Sul secondo c’è una regina, e vi bevevano le nobili donne. Nella terza c’è lo zoccolante, e vi bevevano i lavoratori. Nella quarta, infine, c’è un frate cappuccino, e qui bevevano frati, preti, suore e viandanti. Ma non finisce qui: in basso a sinistra c’è quest’altra cannella, posta più in basso: probabilmente serviva per i bambini. Quindi, quando verrete qui, occhio a dove bevete”.

Scura Maje, una delle canzoni abruzzesi più conosciute, utilizzata anche da Nino Rota in un film della Wertmuller: è il lamento di una vedova e ha origini antichissime. Pochi però sanno che questa canzone si è salvata fino a oggi grazie a un incontro fortuito.

E’ il 5 dicembre del 1952 quando a Scanno arriva un americano spettinato con un’enorme attrezzatura dietro: si chiama Alan Lomax, e di professione va a caccia di canzoni nei posti più remoti del pianeta.

Lomax domanda a tutti da chi possa ascoltare dei canti tradizionali, e la risposta è sempre la stessa: da Giuseppillo, al secolo Giuseppe Gavita, il menestrello di Scanno.

E le indicazioni lo portano dritti ad un’edicola: Giuseppillo infatti alternava al lavoro di giornalaio quella di cantore in matrimoni, battesimi e cerimonie.

Era un personaggio unico, amato da tutti per il suo buonumore e per l’amore per la vita nonostante fosse stata dura con lui: aveva infatti una gamba di legno, che divenne però bersaglio della sua ironia.

In pochissimo viene organizzata l’orchestrina. Lomax piazza i microfoni. Guarda Giuseppillo per vedere se è pronto. Poi preme rec. E lì, inizia la magia.

Giuseppillo inizia a cantare. Dietro di lui una chitarra e un violino. E canta a lungo, come sempre. Lomax è incantato.

Di quell’incontro restano un pugno di canzoni, salvate dalla dimenticanza e divenute oggi preziosa testimonianza, e il sorriso di Giuseppillo, che donò la sua voce a quello strano tipo americano.

Il viaggio tra i borghi d’Abruzzo continua su Buongiorno Regione; novità, curiosità e qualche piccola anticipazione sono sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/peppemillanta, dov’è possibile saperne di più anche sulla puntata dedicata a Scanno.

 

by Redazione
Premio Scanno

Il prossimo 18 settembre torna il Premio Scanno Riccardo Tanturri, in coincidenza con i festeggiamenti del patrono Sant’Eustachio.

Dopo l’interruzione forzata dovuta alla pandemia mondiale, la Fondazione Tanturri è lieta di comunicare che la storica manifestazione culturale, seppure in modalità ridotta, riprende con spirito di rigenerazione e fiducia nel futuro, auspicando una ripartenza in sicurezza anche nella vita sociale e culturale.

Una 46esima edizione speciale, che prenderà la forma di un convegno in diretta streaming in cui verranno analizzati questi ultimi due anni di pandemia, secondo un approccio orizzontale e interdisciplinare.

Il convegno, intitolato La società in quarantena e il biennio pandemico, a causa delle misure di contenimento del Covid, si svolgerà in presenza solo con i relatori e gli addetti ai lavori nella ex sala consiliare, messa a disposizione dal Comune di Scanno, dalle ore 17 alle 19, ma sarà trasmesso online e si potrà quindi partecipare stando comodamente seduti sul divano.

I relatori saranno Anna Simone dell’Università suor Angela Benincasa di Napoli e Giulio Moini dell’Ateneo La Sapienza di Roma. Infine verrà premiato, come da tradizione, l’autore di un libro selezionato dalla giuria di esperti.

“Affronteremo i vari aspetti di questa difficile stagione, in cui ci siamo trovati a fronteggiare una crisi sanitaria, economica e sociale globale tra le più drammatiche del nostro tempo”, afferma il presidente del Premio Manfredi Tanturri “la voglia di ripartire è forte, e lo faremo con tutta la cautela che questi tempi ci impongono. Il Premio quest’anno analizza la società sopravvissuta al Covid dal punto di vista delle Scienze sociali empiriche, includendo la premiazione di un’opera che illustra approfonditamente questa situazione. La prudenza è ancora necessaria, infatti considero questa edizione un momento di riflessione per raccogliere energie, idee e soprattutto per non farsi fermare dalla pandemia ma guardare alla rinascita”.

Il Premio Scanno, che nel settore rientra tra i più importanti e ambiti d’Italia, ha sempre voluto avvicinare le persone e unire i popoli, portando pezzi di mondo e di vita vissuta in Abruzzo. L’ultimo premiato, nella sezione Letteratura, è stato il compianto Paolo Maurensig nel 2019, una delle voci più significative nel panorama del romanzo italiano contemporaneo, per il volume “Il gioco degli dèi”.

Il Covid in questi ultimi due anni, segnati da tanta sofferenza e innumerevoli vittime, ha creato disagi a tutti noi.

La paura, la sensazione di costrizione, la mancanza di momenti di socialità e il dispiacere per non poter assistere a un concerto o visitare una mostra sono sensazioni che tutti abbiamo provato, e quindi la Fondazione Tanturri ha deciso di tornare a dare vita alla manifestazione, chiaramente nel pieno rispetto delle regole anti-contagio.

“Sarà un’edizione in modalità mista, sia in presenza che online”, spiega Paolo De Nardis, segretario generale del Premio, “e rappresenterà un trampolino di lancio per il Premio Scanno 2022, quando finalmente prevediamo, senza soverchi e ingenui ottimismi, di tornare all’organizzazione dell’evento secondo le modalità e gli schemi tradizionali”.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni: “L’atteso ritorno del Premio Scanno tra le mura della nostra città, seppure in maniera ridimensionata, ci porta a pensare ad una nuova ritrovata normalità. Come sempre sosterremo e accoglieremo la manifestazione con il calore e l’affetto che abbiamo sempre manifestato nei confronti suoi e della Fondazione Tanturri”, è il saluto del primo cittadino.

Il Premio, patrocinato da Comune di Scanno, Provincia dell’Aquila e Regione Abruzzo, annovera nel suo albo d’oro nomi del peso di Edna O’Brien, il Nobel Peter Handke, Folco Quilici, Mario Soldati, Mario Vargas Llosa, Banana Yoshimoto, Harold Bloom e molti altri.

Tutti hanno attraversato le caratteristiche vie di questa perla dell’Abruzzo incastonata tra le montagne, e così tornerà ad essere.

by Redazione
premio scanno

La 45esima edizione del Premio Scanno non poteva che essere dedicata a lei, Alessandra Schoenburg Tanturri, prematuramente scomparsa nel febbraio del 2018 all’età di 68 anni.

L’appuntamento è per sabato 14 settembre, alle ore 16, nella splendida piazza de La Codacchiola dove si terrà la cerimonia di premiazione dei vincitori delle diverse sezioni.

Schoenburg Tanturri, la principessa dall’animo nobile che per lungo tempo è stata il cuore del Premio letterario, esempio di bellezza e cultura, verrà ricordata durante la manifestazione che da sempre porta in Abruzzo i più importanti intellettuali europei e internazionali.

Oggi è Manfredi Tanturri De Horatio, presidente della Fondazione, a portare avanti l’evento con la stessa passione e consapevolezza che ha contraddistinto i suoi genitori.

E sarà proprio lui ad aprire la 45esima edizione, sabato 14 alle ore 10, nell’Auditorium Guido Calogero.

A seguire, i saluti di Paolo De Nardis, segretario generale della Fondazione Tanturri, e del sindaco di Scanno Giovanni Mastrogiovanni.

Alle ore 12.30, conferenza stampa con la presentazione dei vincitori.

E mentre cresce l’attesa per la cinquina finalista per la letteratura, nell’albo d’oro dei vincitori degli anni passati spiccano nomi come:

  • Edna O’Brien,
  • Peter Handke,
  • Folco Quilici,
  • Mario Soldati,
  • Mario Vargas Llosa,
  • Banana Yoshimoto.

Accanto ai grandi nomi della letteratura internazionale, da tre anni il Premio si è aperto agli esordienti con una sezione dedicata alle opere inedite.

In collaborazione con l’Università degli studi di Teramo, è stata istituita la sezione Opera prima, che quest’anno riserverà delle sorprese.

Il Premio annovera dieci sezioni: Letteratura, Alimentazione, Diritto, Ecologia, Antropologia, Economia, Medicina, Musica, Sociologia e Opera Prima.

Un ospite d’eccezione, tra i tanti turisti a passeggio nel centro di Scanno. Un orso, nell’ora di punta dello shopping serale, ha deciso di comportarsi come un qualsiasi turista attraversando il centro del paese tra le vetrine illuminate dei negozi.

Erano le 22 quando alcuni residenti e turisti hanno notato il plantigrado in via Foce, a poche decine di metri dalla piazza di Scanno. Molti sono stati colti di sorpresa mentre altri, più pronti, non si sono fatti sfuggire la ghiotta occasione di filmare la scena dell’orso a passeggio e scattare fotografie con il cellulare.

Qualcuno è apparso anche impaurito dall’improvvisata del plantigrado, ma ormai gli abitanti di Scanno sono abituati a queste incursioni particolari.

“Poco è mancato che l’orso entrasse in gelateria” – ha sorriso una donna, appena dopo aver scattato la foto con il cellulare.

(Foto da Ansa)

by Alessandra Renzetti

Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, è stato proprio nella giornata di oggi a Scanno (Aq) per effettuare un sopralluogo in vista di interventi da affrontare di tutela, riqualificazione ambientale e paesaggistica e di valorizzazione turistica del famoso Lago di Scanno, meta ambita soprattutto dai turisti amanti del culto e delle tradizioni oltre che di un paesaggio da fiaba.

Marsilio a Scanno

Gli interventi enunciati interessano anche le aree limitrofe ossia quelle dello stesso Comune di Scanno e di Villalago.

Marsilio a Scanno

La visita è stata effettuata insieme agli amministratori locali che hanno accompagnato il Presidente alla scoperte delle bellezze d’Abruzzo, luoghi di attenzione mediatica ma anche mete scelte “ad hoc” per il riposo da parte di italiani e stranieri.

Marsilio a Scanno
by Alessandra Renzetti