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Tag Archives: Pescocostanzo

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Non è cattivo ma può essere dispettoso ed un pò burlone se lo si infastidisce, considerato un messaggero per chi non c’è più, ha un grande cappello rosso, riconoscibile tra i boschi: è il mazzamurello, che popola i boschi d’Abruzzo. Sono proprio i folletti, i protagonisti di un’interessante puntata di Macchemito, andata in onda su “Buongiorno Regione”, rubrica Rai a cura di Paolo Pacitti, con le riprese di Sem Cipriani.

E’ proprio lo scrittore abruzzese Peppe Millanta a spiegare dal Bosco di Sant’Antonio di Pescocostanzo (Aq) che “chi riesce a rubare al mazzamurello il cappello rosso che custodisce un segreto, potrà farsi indicare dov’è nascosto il tesoro”.

“Il mazzamarill si manifesta come vortice di vento che scompiglia capelli ma protegge la natura, soprattutto quando è minacciata da interventi umani: vive negli alberi cavi, nelle macerie, e protegge tesori che può aiutare a svelare” – spiega la demoantropologa Adriana Gandolfi.

A dimorar nelle tenebre è invece la Pantafica, che disturba il sonno dei malcapitati sedendo sul loro petto e provocando incubi; tanti sono i nomi e le caratteristiche fisiche che può acquisire poichè tanti sono i paesi che hanno culture e leggende differenti di cui è protagonista.

Per saperne di più sui folletti è possibile guardare la puntata dedicata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/1298865617536322/ . Il prossimo appuntamento con “Macchemito” è tra due settimane.

 

by Redazione
Cammino Letterario

Paesaggi fantastici, immagini da favola ed un’atmosfera ormai natalizia: il Cammino letterario ideato da Alessio Masciulli, l’editore di Catignano (Pe), anche nella sua versione invernale ha fatto sognare tutti coloro che hanno seguito i quindici chilometri di percorso in territorio aquilano dal Bosco di Sant’Antonio di Pescocostanzo a Roccaraso; gli appassionati hanno partecipato al cammino non solo in presenza, sfidando il freddo e la neve, ma anche attraverso i social.

Nello scorso fino settimana due salotti letterari a Rivisondoli e Roccaraso, possibili anche grazie ai rispettivi sindaci Giancarlo Iarussi e Francesco Di Donato, hanno impreziosito il ruolo di due comuni dalla grande importanza turistica, anche invernale, diversificandone l’offerta attraverso la promozione letteraria.

“Dovremmo coniare una nuova parola per definire al meglio tutto ciò che questo secondo Cammino Letterario ci ha lasciato dentro: amicizia, solidarietà, condivisione, libri, scoperta, calore umano, accoglienza, crescita”– così commenta Alessio questa nuova esperienza in compagnia della buona lettura e tanti amici.

“Quando siamo entrati nel Bosco di Sant’Antonio presso Pescocostanzo (Aq), imbiancato da una spessa e immacolata coltre di neve abbiamo capito che la magia era iniziata davvero e che ogni passo ci avrebbe regalato tante emozioni. Il senso di questi eventi è proprio quello di scoprire posti nuovi e di far scoprire nuovi autori alla gente di quei luoghi ed è tutto quello che è successo tra Rivisondoli e Roccaraso sabato e domenica scorsi” prosegue nel commentare la bellezza dei paesaggi attraversati.

“A Rivisondoli grazie a Michele Galante, guida preparatissima abbiamo visitato la chiesa principale e il Museo dei presepi, a farci da guida a Roccaraso invece è stata l’autrice Cesira Donatelli, nonché autrice e direttrice artistica dell’evento che ci ha raccontato la storia del borgo devastato dalla seconda guerra mondiale e della sua rinascita. Un mio particolare grazie va alla professoressa Rosella Valentini che ha introdotto in modo impeccabile il salotto letterario di Roccaraso dove abbiamo avuto l’onore di avere anche il sindaco Francesco Di Donato che ci ha accolti con grande entusiasmo. Preziosa anche la presenza della soprano di Popoli Noemi Belcastro che ha chiuso l’evento con alcune sue canzoni”  conclude Masciulli.

Numerosi gli autori intervenuti tra cui la stessa Cesira Donatelli, Filippo Guidi, Silvia Elena Di Donato, Dalila Catenaro, Serena Giampietro, Daniela Di Felice, Roberta Rubino, Germano Chiaverini, Tiziana Iozzi e Manuela Di Dalmazi e tanti partecipanti che hanno reso il secondo Cammino Letterario un momento di estrema condivisione, di conoscenza del territorio, di scambi emotivi e di spunti per nuovi e coinvolgenti incontri culturali.

Pescocostanzo

Lo scorso 26 settembre, nello splendido scenario del  “Bucchianico”  alle pendici del Monte Rotella, in località Bosco di S. Antonio di Pescocostanzo (Aq), si è svolta la cerimonia di inaugurazione del  “Sentiero CAI degli Alpini” (n° 359).

La realizzazione di un nuovo sentiero CAI è stata fortemente voluta da alcuni soci del Gruppo Alpini di Pescocostanzo che, con impegno, orgoglio e rispetto dei valori alpini e della montagna, hanno portato avanti questa iniziativa.  Tre sono state le giornate in cui, i volontari alpini, unitamente ad alcuni amici giunti dalla vicina Sulmona,  hanno lavorato duramente per  portare a termine la tracciatura. Il percorso si snoda nei boschi che dominano la piana del Bosco di S. Antonio a circa 1400 metri di quota. Un itinerario bellissimo, alla portata di tutti e reso ancor più suggestivo dalla presenza di faggi secolari che fanno da cornice all’imponente scenario montuoso della Maiella.

Con questa lodevole iniziativa dall’alto valore morale e sociale, gli alpini di Pescocostanzo hanno voluto omaggiare il ricordo di tutti gli alpini, dedicando il sentiero all’ Alp. C.le. Magg. Vincenzo D’Eramo  – classe 1916 e medaglia di bronzo al valor militare – caduto in combattimento durante il secondo conflitto mondiale sul monte Becistick (Fronte Greco-Albanese).

La cerimonia è iniziata con il canonico alzabandiera a cui ha fatto seguito il taglio del nastro per l’inaugurazione del sentiero, lo scoprimento del cippo commemorativo dedicato al C.le. Magg. Vincenzo D’Eramo e l’onore ai caduti.

A seguire, commovente e toccante è stato l’intervento del presidente della Sezione ANA Abruzzi Pietro D’Alfonso il quale, lodando l’iniziativa degli alpini pescolani, ha colto l’occasione per presentare gli imminenti impegni dell’ ANA Abruzzi augurando di ritornare presto a rivivere tutti insieme i più grandi eventi legati alla tradizione degli alpini.

A chiusura degli interventi, il discorso dell’ alpino Franco Donatelli che, con estrema chiarezza e lucidità, ha motivato quanto fosse stato importante per gli alpini di Pescocostanzo valorizzare il proprio territorio lasciando un segno tangibile che facesse da filo conduttore tra passato, presente e futuro, auspicando che anche le generazioni future sappiano cogliere e capire l’importanza dei veri valori che sono i pilastri del vivere quotidiano.

Alla cerimonia hanno preso parte alcune tra le più alte cariche sociali e militari del territorio.

In particolare, si ringraziano: il Presidente della Sezione ANA Abruzzi Alp. Pietro D’Alfonso, il comandante della Stazione del Corpo Forestale di Pescocostanzo ispettore Sabatino Trilli,  il vicepresidente del CAI Sez. di Sulmona Nino Restaino, la rappresentanza del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Roccaraso, la rappresentanza degli alpini cinofili di Castel Di Sangro e tutti i gruppi alpini che sono intervenuti  da più parti d’ Abruzzo.

La cerimonia si è conclusa con un ricco buffet offerto dai parenti dell’alpino C.le Magg. Vincenzo D’Eramo a cui il sentiero è stato dedicato. Agli stessi è andato il più sentito ringraziamento da parte di tutti i  presenti.

pescocostanzo

Pescocostanzo (Aq), 1395 metri sul livello del mare. Le telecamere della Rai viaggiano alla scoperta di questa nuova tappa, e mostrano ai telespettatori un gioiello dell’Appennino oltre che una grande meta turistica solitamente, non solo per le sue meraviglie paesaggistiche fonti di ispirazione e relax, molto conosciuta è per esempio l’antica faggeta del Bosco di Sant’Antonio ma anche per il suo passato ben conservato: architettura sia civile che religiosa rendono il borgo del Parco Nazionale della Maiella davvero incantevole.

E’ qui, nel quarto borgo più alto dell’Appennino, che il progetto Quota Mille a cura di Paolo Pacitti, le cui riprese e montaggio sono di Sem Cipriani prosegue il suo percorso con lo scrittore abruzzese Peppe Millanta: “Difficile immaginare tante bellezze storiche, paesaggistiche, culturali tutte insieme nello stesso posto, qui infatti è conservato un eccezionale patrimonio di monumenti rinascimentali e barocchi”.

Ai microfoni della Rai, gli stessi commercianti del paese ammettono che “di Pescocostanzo non cambierebbero nulla, ed i turisti apprezzano questo scrigno proprio così com’è”, reso in effetti speciale nel tempo da artigiani e cultori dell’amato borgo come testimonia anche la cancellata che chiude l’accesso alla Cappella del Sacramento nella Basilica di Santa Maria del Colle: una delle opere più originali di questo genere che esista in Italia e grande testimonianza della lavorazione del ferro battuto; si tratta di un’opera che risulta essere figlia anche di una leggenda di grande fascino che coinvolge anche la “Montagna madre”

Il viaggio tra i borghi d’Abruzzo continua su Buongiorno Regione; novità, curiosità e qualche piccola anticipazione sono sulla pagina Facebook  https://www.facebook.com/peppemillanta.

 

by Redazione