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Tag Archives: natale 2020

Festività in Abruzzo

In Abruzzo, a dicembre, mese delle festività di Natale, le famiglie, secondo le stime, spenderanno 287 milioni di euro per prodotti alimentari e bevande, pari al 60,8% del totale della spesa del mese in prodotti e servizi tipici del Natale.

La cifra complessiva scende rispetto ai 322 milioni dello scorso anno, ma tutto sommato regge, considerato il difficile momento dovuto alla pandemia da Covid-19.

Del totale, 84 milioni verranno spesi in provincia di Chieti (-11 mln), 69 in provincia di Pescara (-9 mln), 67 in provincia dell’Aquila (-8) e 66 in provincia di Teramo (-8).

Centoquarantanove prodotti agroalimentari tradizionali, molti dei quali tipici proprio del periodo natalizio, e undici quelli “di qualità”, tra Dop, Igp e Stg.

Lo rileva un’indagine del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila.

Dai dati emerge chiaramente la vocazione artigiana della food economy abruzzese: il 18,2% del totale degli addetti delle imprese del settore (16,1% in Italia) – cioè 7.151 operatori – lavora nell’artigianato, dato che colloca l’Abruzzo al nono posto della classifica nazionale.

Nella regione, al terzo trimestre del 2020, sono attive 2.320 imprese artigiane. Il peso dell’artigianato alimentare sull’artigianato totale è pari al 7,9%.

A fronte della tenuta del settore alimentare manifatturiero, la crisi Covid-19 ha determinato effetti pesanti sulle imprese della ristorazione.

In attesa dei dati ufficiali, non si può non evidenziare che nei primi tre trimestri del 2020 il fatturato dei servizi di ristorazione ha registrato un drastico calo del fatturato.

Di conseguenza, segnali di fragilità provengono dal mercato del lavoro, con l’occupazione nei settori della food economy che scende in modo significativo, più del resto dell’economia.

“I nostri prodotti del territorio – sottolinea il direttore di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli – hanno una qualità eccellente. Ora più che mai, soprattutto a Natale, periodo in cui i consumi aumentano, bisogna sostenere le attività locali, affinché possano ripartire. In una logica di promozione e rilancio del ‘made in Abruzzo’ invitiamo la cittadinanza ad acquistare produzioni locali. In questo momento è fondamentale preferire le prelibatezze tipicamente abruzzesi, non solo per un discorso di qualità alimentare, ma anche per contribuire, a partire da un piccolo gesto, quale l’acquisto di un regalo o di un dolce, al rilancio dell’economia locale, del suo artigianato e delle sue micro e piccole imprese, messe in ginocchio dalla gravissima crisi conseguente all’emergenza sanitaria”.

A Christmas Tale

Sarà l’Auditorium Flaiano a Pescara, sulla riviera sud, a ospitare domani, venerdì 18 dicembre, a partire dalle ore 21, il tradizionale Concerto di Natale – A Christmas Tale, che vedrà protagonista Angelo Valori & Medit Voices, organizzato nell’ambito del FLA – Festival delle Letterature e Altre Cose, e che si avvarrà del patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo.

Non mancheranno le luci, le melodie, i colori, le armonie e le classiche suggestioni dell’atmosfera natalizia, mancherà, a causa delle restrizioni e limitazioni ancora imposte dal Covid-19, il pubblico in teatro, pubblico che però potrà assistere all’evento in diretta streaming attraverso la pagina Facebook di Visit Abruzzo.

“Neanche il Covid-19 riuscirà a fermare quella che è una delle tradizioni storiche per l’Abruzzo e, più in generale, per la città di Pescara – ha spiegato il maestro Angelo Valori ovvero il Concerto di Natale, un momento in cui è la musica a farla da padrona aiutandoci ad assaporare le sensazioni del periodo che l’arte deve recuperare, ancor di più oggi, quando la pandemia prima e le difficoltà, anche economiche, causate poi dall’emergenza sanitaria, rischiano di offuscare, di spegnere un momento che invece dev’essere di pace, di comunione e di solidarietà. E sono questi i tre valori che pure dovremo recuperare in un anno che lascerà poco spazio agli incontri, alla socializzazione, alle strette di mano e agli abbracci. E allora ‘A Christmas Tale’ è stato concepito come un grande abbraccio che tutto il mondo dell’arte vuole rivolgere al territorio, pensando, innanzitutto, a chi più ha perso a causa del Covid-19, e a chi sta attraversando una tempesta imperfetta tentando di non farsi sommergere dalle onde, ma piuttosto di restare a galla. Per questa ragione, peraltro, durante il concerto, trasmesso in diretta streaming, sarà possibile fare donazioni a favore di una delle categorie più duramente colpite dalla crisi epidemiologica, sociale ed economica, ossia quella dei Tecnici Audio-Video, riuniti nell’Associazione Regionale Service Abruzzo, Iban IT71X0307502200CC8500849049”.

“La Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo – ha detto il presidente Lorenzo Sospiri – ha accolto con entusiasmo la proposta di patrocinare l’evento, innanzitutto per la validità professionale degli artisti, a partire dal Maestro Angelo Valori con cui abbiamo collaborato in maniera splendida anche in occasione del Festival dannunziano; in secondo luogo perché quel Concerto, al quale potremo assistere tutti gratuitamente in diretta streaming, sarà comunque un momento di respiro in un anno che è stato difficilissimo, duro, caratterizzato da una pandemia che a cascata ha generato problematiche sociali, economiche, finanziarie, umane che pure dovremo affrontare con coraggio e unità d’intenti. E il Concerto di Natale rappresenta la strenna natalizia per tutti gli abruzzesi, un invito a guardare al 2021 con speranza e fiducia”.

A Christmas Tale presenterà alcuni dei più celebri brani del repertorio natalizio insieme a capolavori del repertorio Soul/Funk internazionale, eseguiti in maniera originale con arrangiamenti vocali nuovi ed eleganti.

Il repertorio è molto popolare, ma nello stesso capace di soddisare i gusti più raffinati.

Tra i brani ci saranno ‘Dancing in the street’ di Marvin Gaye e William Stevenson, ‘Stand by me’ di B.B. King, ‘Ain’t no mountain high enough’ di Marvin Gaye, ‘I say a little prayer’ di Burt Bacharach e Hal David, ‘Moonriver’ di Johnny Mercer ed Henry Mancini, ‘September’ di Al McKay e Maurice White), la celeberrima ‘Hallelujah’ di Leonard Cohen, ‘Joyfull Joyfull’ di Ludvig Van Beethoven, ‘Happy’ di Pharrel Williams, ‘All I want for Christmas’ di Mariah Carey, ‘Let it snow’ di Jule Styne e Sammy Cahn, ‘Jingle Bells’ di Pierpont, ‘White Christmas’ di Irving Berlin, ‘Jingle Bells Rock’ di Beal e Boothe, e ‘So this is Christmas’di John Lennon e Joko Ono,

Angelo Valori & Medit Voices è un gruppo che nasce nell’ambito di un progetto di produzione e ricerca del Conservatorio di Pescara.

I gruppi, che hanno un organico e un repertorio unico in Italia, sono composti da diplomati del Dipartimento di Popular Music e di Jazz e, nonostante la recente formazione, si sono già esibiti in oltre sessanta concerti in teatri e festival, raccogliendo sempre un entusiastico consenso con il loro repertorio internazionale rielaborato in nuovi arrangiamenti sempre molto coinvolgenti.

Nel 2016, in seguito allo straordinario concerto tenuto a Pescara alla presenza di Mogol, sono stati invitati a prendere parte alla trasmissione di RAI 1 “Viva Mogol”. Da allora il gruppo, diretto da Angelo Valori, si è esibito in diverse occasioni insieme allo storico autore.

Angelo Valori, compositore, direttore d’orchestra, produttore e insegnante.

Le sue composizioni sono registrate su diversi CD, tra i quali Notturno Mediterraneo (Egea Records, con Gil Goldstein e Gabriele Mirabassi), Dove volano gli angeli (Wide Sound, con Bob Mintzer e Fabrizio Bosso), e Il Caffè Dalle Americhe (Wide Sound, con Javier Girotto).

La sua musica è stata eseguita nei più importanti festival europei e trasmessi dalle più importanti Televisioni e Radio europee.

Ha diretto musiche di Rota, Piazzolla, Part in un CD dell’Adriatico Ensemble ed eseguito con John Patitucci, in prima mondiale, le sue Variazioni per Basso Elettrico ed Orchestra d’archi.

 

Archi

Non si terrà quest’anno il tradizionale saluto notturno alla Concezione che si svolge nella notte tra il 7 e l’8 dicembre ad Archi.

Il Covid ha fermato una delle usanze più sentite dalla popolazione locale e dai numerosi ragazzi che da qualche tempo a questa parte portano avanti la tradizione.

Giovani che comunque vogliono dare un segno di continuità. Perciò, in qualità di organizzatori, prepareranno per l’occasione, un piccolo video omaggio che sarà pubblicato on line.

In un 7 dicembre qualunque un gruppo di archesi, con a capo un cantastorie e accompagnato dalla banda del paese, si sarebbe radunato, a mezzanotte in punto, davanti alla Chiesa di Santa Maria dell’Olmo. Per il consueto saluto alla Madonna.

Poi il corteo si sarebbe incamminato nel borgo percorrendo le vie centrali e portando il “buongiorno” a tutti i compaesani.

Ogni famiglia, la notte della Concezione, viene salutata con una piccola composizione in rima, scritta e recitata dallo stornellatore.

I versi sono seguiti da un originale ritornello intonato dai bandisti. Suonato a ripetizione, dopo ogni singola battuta del cantastorie.

La tradizione,  che è stata tramandata nel tempo in modo orale, pare che affondi le sue radici nella metà dell’Ottocento con una finalità esclusivamente religiosa, nata dalla devozione alla Vergine di un cittadino archese.

Che ogni anno insieme alla sua famiglia offriva il saluto alla Madonna per averlo salvato da un grave pericolo.

Ma questo rituale non passò inosservato in paese tant’è che la notte della Concezione fu, anno dopo anno, sempre più affollata.

Sebbene non si hanno certezze sulla data del passaggio dal rituale religioso a quello prevalentemente laico,  si racconta che quel primo cantastorie (Tumasse de lu Baleije), vedendo così tanta partecipazione, decise di affiancare ben presto al saluto alla Madonna quello ai suoi compaesani.

E da qui iniziarono le rime , le battute, gli sfottò e tutto ciò di più esilarante che una tradizione così particolare possa avere.

I cantastorie nel tempo furono diversi. Dopo il figlio e il nipote di quel famoso ‘Tumasse’, i giullari timonieri del rito furono Francesco Lannutti (Ciccheccille), del quale ancora oggi si narra in paese per il suo sarcasmo e la sua piccante vena creativa, Pierino Pomilio e Cornelio Sirolli.

L’attuale cantastorie è Nicola Di Biase che dieci anni fa, appena diciottenne, spinto dai suoi amici, decise di buttarsi nell’avventura.

“Ho iniziato un po’ per scherzo, un po’ perchè tante persone hanno visto in me le caratteristiche per poter ricoprire questo ruolo – spiega Nicola che è maestro di musica e stimato cultore della tradizione – Anche per questa edizione avrebbe iniziato a lavorare alle battute circa tre settimane prima, raccogliendole nel suo diario annuale, perché adesso la tradizione è scritta, e come ogni anno si sarebbe incamminato insieme alla banda del paese e a un nutrito gruppo di giovani nell’antico borgo. «Le battute – spiega Nicola – vengono composte in rima baciata. Devono obbligatoriamente seguire una linea melodica che entra in simbiosi con la risposta musicale della banda. In quanto alla fine di ogni piccola filastrocca il complesso bandistico risponde con un ritornello che è sempre lo stesso”. 

A portare avanti questo rituale, insieme a Nicola, c’è anche il Complesso Bandistico Città di Archi. Un gruppo di giovani musicisti che hanno sposato appieno la consuetudine e che quest’anno hanno deciso insieme a Nicola di dare comunque un segno di continuità con la realizzazione di un piccolo filmato video che sarà condiviso sui social.

Il ruolo del resto della popolazione nell’usanza non è da meno. Molti si uniscono al corteo partecipando in prima persona alla festa, alcuni attendono dietro la finestra ansiosi di ascoltare il saluto che li vede come protagonisti.

Altri allestiscono durante il percorso veri e propri punti ristoro per gli stornellatori, con dolci rigorosamente fatti in casa, salumi e, per combattere il freddo, l’immancabile vino rosso.

“Una della particolarità di questa tradizione è che, essendo ora scritta, è diventata memoria storica – commenta il giovane cantastorie – se tra vent’anni vorremmo sapere cos’è accaduto in paese nel 2019, per esempio, basterà rileggere il diario della notte della Concezione di quell’anno per venire a conoscenza di tutti i fatti degli archesi o anche solo per rispolverare la nostra memoria”.

Un po’ come dire “ridendo e scherzando, scriviamo la storia”.

by Redazione
capsule

Il Made in Italy piace sempre, anche e soprattutto oltre i confini nazionali. Ed è andata così anche per la prima Christmas Collection del fashion designer abruzzese Simone Racioppo.

L’artista, ormai noto a livelli internazionali, ha infatti ricevuto molti ordini e apprezzamenti da Londra città dove ha intenzione di riproporre la capsule anche per il Natale 2021.

Un insieme di oggetti e simboli natalizi di alta sartoria interamente fatti a mano come ci spiega lo stesso Racioppo:

La collezione comprende: angeli in pizzo francese ricamato interamente fatti a mano; palline in pizzi e reti con nastri di seta, fiori in pannolenci fatto a mano, ghirlande con nastri e palle in pizzo e fiori ricamati a mano con perle e paillettes.

Christmas Collection

Non fermarsi mai, continuare a lavorare, pensare, progettare il (prossimo futuro) e provare a mettere da parte sconforto e brutti pensieri.

E’ questa la logica che guida, da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, lo stilista abruzzese noto a livello internazionale Simone Racioppo.

Nel corso della prima ondata che ci ha costretto al lockdown, ha avuto infatti un pensiero per le persone in difficoltà donando sia mascherine realizzare interamente a mano sia abiti di alta sartoria.

La nuova ondata e le restrizioni che stanno coinvolgendo l’Italia e non solo, ha spinto lo stilista a proseguire su quella strada: la produzione di mascherine continua a livello nazionale e internazionale con tanti e nuovi colori sempre realizzati interamente a mano.

Ma non solo: l’arrivo del Natale, per Simone Racioppo coincide anche con la realizzazione della sua prima Christmas Collection, una capsule che si svilupperà a livello nazionale.

Da originali palle natalizie passando tra fiori e campanelle, tutte opere realizzate a mano utilizzando oltre 600 paillettes.

Nuovi progetti anche per 2021: da gennaio le creazioni dello stilista saranno in vendita all’interno della nuova agenzia wedding “A Roma Ti sposo”. A marzo invece ci sarà la presentazione della collezione Dubai 2021.

Reinventarsi per non fermarsi, mettendo in campo le proprie professionalità e abilità al servizio di tutti.

Per info: https://www.facebook.com/SRhautecouture