Search

Tag Archives: Guardiagrele

Ugo Ojetti in “Una settimana in Abruzzo” (Ianieri Edizioni) sarà il 4 agosto alle ore 18.30 a Guardiagrele (CH) in occasione della Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese che si terrà dal 1 al 27 agosto; il reportage di inizio novecento del noto giornalista che si concentra particolarmente su quella che definisce “la città dalle infinite bellezze”, sarà illustrato dalla giornalista pescarese Alessandra Renzetti e dall’editore Mario Ianieri. Introdurrà l’appuntamento presso il Palazzo dell’Artigianato di via Roma 28, Gianfranco Marsibilio, presidente dell’Ente mostra artigianato.

La prefazione di questo secondo volume è del caporedattore ed editorialista de Il Giornale, Vittorio Macioce, l’introduzione appartiene al giornalista abruzzese Simone Gambacorta. Il progetto si avvale del lavoro certosino di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con lo scrittore Peppe Millanta, Direttore della Collana.

Ogni volume è arricchito da itinerari tematici per scoprire le bellezze inaspettate della regione Abruzzo che hanno destato l’interesse dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, partner ufficiale, I Parchi Letterari e, da poco anche Borghi Autentici d’Italia.

Come si evince dagli itinerari curati dalla Dottoressa Serena D’Orazio, anche per questo secondo volume: “L’Abruzzo, è terra di continuità. I suoi confini naturali sembrano aver isolato la regione dalla contaminazione estrema della modernità e l’impressione che se ne trae è quella di un territorio capace di conservare inalterati nel tempo alcuni aspetti della propria identità. Integri sono ad esempio molti centri storici, siano essi di origine italica e romana o sorti come fortificazioni medievali, così come molti rituali della religiosità popolare raccontano di quell’Abruzzo arcaico che nemmeno il Cristianesimo riuscì del tutto ad arginare, sopravvissuto nelle feste e nelle tradizioni ancora oggi molto sentite dagli abruzzesi”.

Dalla raffinata produzione della maiolica alla faticosa lavorazione della pietra, la manifattura abruzzese si è sempre distinta per il suo straordinario patrimonio di abilità e per la sua originalità espressiva dai tratti sobri ed essenziali. Un patrimonio identitario unico che nella settimana trascorsa in Abruzzo, Ojetti sembra aver colto nella sua più piena integrità: il noto giornalista romano visitò monumenti, raccolse storie e osservò scene di vita quotidiana sotto un attento sguardo antropico, teso a indagare il prezioso patrimonio immateriale abruzzese fatto di racconti, saperi e tradizioni.

L’itinerario “Sulle tracce di Ojetti” vuole rivivere questa esperienza di viaggio seguendo i passi di Ugo Ojetti alla scoperta del patrimonio storico-artistico abruzzese, ma è dall’interesse così puntuale dimostrato per l’abilità artigiana che nasce “Antichi mestieri”, un itinerario alla scoperta di tutti quei luoghi dove l’arte popolare continua testarda a resistere al tempo, per vivere l’Abruzzo nella sua veste più autentica.

Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale, il lavoro di redazione è stato svolto da Cecilia Di Paolo.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

by Redazione
guardiagrele

Grande successo a Guardiagrele domenica 30 luglio per l’assegnazione del premio Terrazza d’Abruzzo sullo Sport al Maestro Enrico Melozzi.

L’ambito premio che ha assunto una valenza di carattere nazionale, gli è stato consegnato dal presidente dell’associazione Centro Studi Sport&Valori Luigi Milozzi, da Orlando d’Angelo e Giampiero Davide della stessa associazione e dal sindaco di Guardiagrele Donatello Di Prinzio.

Una nuova mission per il team di Sport&Valori: a partire proprio da Melozzi, l’associazione vuole dare il giusto contributo e riconoscimento alle eccellenze abruzzesi che si sono distinte nel loro ambito di appartenenza nel mondo e nei settori più disparati.

Un pomeriggio, quello della scorsa domenica, che ha visto un caloroso e attento pubblico ascoltare nel chiostro del Comune di Guardiagrele le parole del Maestro il quale non ha solo parlato di musica, Abruzzo e Sanremo ma, stuzzicato dalle domande di Luigi Milozzi, Orlando D’Angelo e Francesca Di Giuseppe, ha avuto modo di mettere in evidenza l’importanza della scuola, degli insegnamenti al suo interno per la formazione delle future generazioni.

“Prendere i valori dello sport e portarli nella musica diventa la formula vincente per cercare di diventare bravi musicisti” le parole del Maestro Luigi Melozzi nel corso dell’intervista. “La Notte dei Serpenti, alla riscoperta e attualizzazione dei canti popolari abruzzesi, è andata oltre ogni previsione insieme ai numeri messaggi delle persone che già un mese prima mi ringraziavano di aver creato un simile evento” ha ricordato Melozzi, in relazione al grande evento a Pescara sabato 29 luglio.

“Sto facendo di tutto per cambiare la narrazione del nostro Abruzzo – ha proseguito il Maestro Melozzi – che, a livello musicale internazionale purtroppo, non viene considerata. Intanto comincio, poi spero che altri mi seguano. Il mio sogno? Una scuola musicale ma non un istituto bensì un movimento, una corrente di musicisti in grado di imporsi all’attenzione nazionale che cambierebbe la percezione della nostra regione. Ecco, vorrei che diventassimo forti come la Sicilia”.

Non poteva poi mancare un riferimento a Sanremo: “Sanremo è Sanremo veramente e ti cambia la vita; basta pensare ad Achille Lauro, i Maneskin, i Pinguini Tattici Nucleari che, come sappiamo, fanno sold out negli stadi. E’ una grande occasione per tutti”.

L’Abruzzo al centro dell’attenzione dei discorsi del Maestro, originario di Teramo, ma anche dell’evento stesso che si è infatti aperto con “Vola vola” eseguito da Vincenzo De Ritis fisarmonicista e Simona Berardocco cantante.

L’evento, presentato da Mariele Sciubba, ha visto anche le esibizioni del cantautore Alfredo Scogna insieme al tastierista Luca Lapenna; momenti divertenti, nel puro spirito della trazione abruzzese, con Angelo Del Romano e Simona Berardocco che hanno allietato il pubblico con le poesie “L’Abruzze” e “Gerarde Caccione” per concludere con il duetto “Francesco Paolo Tosti e Maria Vernoska”.

Serata conclusasi con omaggi e premi da parte del sindaco Donatello Di Prinzio, la ceramista Stefania Santone e l’orafo Vincenzo Torrieri.

by Redazione
guardiagrele

Domenica 30 luglio, nuovo appuntamento a Guardiagrele per l’associazione Sport&Valori: inserito come evento di spicco del cartellone estivo del borgo alle pendici della Maiella, sarà assegnato il Premio Terrazza d’Abruzzo sullo sport al Maestro Enrico Melozzi  reduce  dall’esperienza della Notte dei Serpenti a Pescara dove l’artista teramano ha voluto celebrare la cultura e la tradizione musicale della nostra Regione.

L’ambito premio che ha assunto una valenza di carattere nazionale, gli verrà consegnato dal presidente dell’associazione Centro Studi Sport&Valori Luigi Milozzi, da Orlando d’Angelo e Giampiero Davide della stessa associazione e dal sindaco di Guardiagrele Donatello Di Prinzio.

Dopo il grande successo della tre giorni di inizio mese, il team di Sport&Valori, non si ferma e conferma la sua natura di andare oltre lo sport spaziando laddove i valori e il legame col nostro territorio la fanno da padroni.

Infatti, a partire da quest’anno, l’associazione vuole dare il giusto contributo e riconoscimento alle eccellenze abruzzesi che si sono distinte nel loro ambito di appartenenza nel mondo e nei settori più disparati.

E si parte dalla musica proprio con il Maestro Enrico Melozzi compositore, direttore d’orchestra, violoncellista e produttore discografico italiano nonché ideatore e direttore artistico e musicale de “La Notte dei Serpenti “.

“L’Abruzzo ha un patrimonio musicale incredibile che pian piano è andato degradandosi” le parole del Maestro Melozzi alla presentazione della Notte dei Serpenti.

E proprio la sua volontà, desiderio di esportare nel mondo e “trattare con cura armonica” la musica popolare abruzzese, gli vale il Premio Nazionale Terrazza d’Abruzzo sullo sport, realizzato dall’artigiano del ferro battuto di Guardiagrele Raffaele Di Prinzio.

Appuntamento dunque per domenica 30 luglio alle ore 18 nello stupendo scenario del Chiostro  di S. Francesco a Guardiagrele. L’artista teramano sarà intervistato dai giornalisti Luigi Milozzi, Orlando D’Angelo e Francesca Di Giuseppe e racconterà la sua carriera e le sensazioni dopo un grande evento che ha voluto fortemente portare in Abruzzo e dopo i successi che ne hanno fatto uno dei direttori d’orchestra più affermati e cercati anche da tanti big della canzone per arrangiare e dirigere i loro brani al prestigioso festival di Sanremo.

Un momento di condivisione, quello di Guardiagrele, uno dei Borghi più belli d’Abruzzo, in nome della musica e delle tradizioni popolari abruzzesi che vedrà anche la presenza del cantautore Alfredo Scogna, del fisarmonicista Vincenzo De Ritis, del tastierista Luca Lapenna. Ci sarà spazio anche per versi poetici in dialetto con gli attori Angelo Del Romano e Simona Berardocco. Condurrà Mariele Sciubba. Fotoservizi a cura del Foto Club di Chieti.

by Redazione
Guardiagrele

Una cerimonia simbolica, semplice, ma piena di significati e che vuole proporre nuove prospettive di valorizzazione territoriale, quella che si tiene sabato 12  a Guardiagrele per “aprire” la Porta del Parco Nazionale della Maiella e “Maiella Geopark” dell’Unesco, nella città sede ufficiale dell’istituzione più prestigiosa di protezione della biodiversità in Abruzzo, insieme al Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise e al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

La cerimonia, denominata Riprendiamoci la Maiella in tutti i sensi e che si terrà nella sede del Municipio, con inizio alle ore 10, corona una prima forma di collaborazione istituzionale e culturale tra la FIGE (Federazione Italiana Giornalisti Enogastronomici), con sede a Chieti, e il Comune di Guardiagrele, con la presentazione ufficiale del “Manifesto della Sensualità”.

L’obiettivo è rivitalizzare le comunità delle nostre montagne ed esaltare la “capacità attrattiva della natura” che “grazie ai fiori, alle erbe, e alle piante” fa sì che tutti “siamo i profumi che respiriamo e le emozioni che diffondiamo”, in un’area naturalistica, come quella della Maiella, che offre a chi la frequenta un fascino sensoriale incredibile, legato a tutti i sensi, sesto compreso, quello dell’intuizione”.

Appuntamento, quindi, alle ore 10, nel Chiostro del Municipio di Guardiagrele per l’inaugurazione della Mostra pittorica: I Colori della Maiella, con esposizione di opere di Sabrina D’Angelo, Marilena Santomaggio, Valeria Verlengia e Iryna Scherbakova.

Interventi del Sindaco Donatello Di Prinzio, Massimo Pasqualone, critico d’arte, Gianfranco Marsibilio, Presidente della Mostra dell’Artigianato.

Alle ore 11, nella Sala Consiliare del Comune di Guardiagrele, è prevista la presentazione del Manifesto della Sensualità, con interventi di Donatello Di Prinzio, Donato Fioriti, Segretario aggiunto della UNARGA-FNSI, Ugo Iezzi, presidente della FIGE, Mario Palmerio, ex Sindaco e Direttore del periodico “Aelion”, Massimo Pasqualone, Lucio Zazzara, Presidente del Parco Nazionale della Maiella, con coda “poetica” a cura del giornalista e storico Mario D’Alessandro.

Colonna sonora affidata alle musiche di Abruzzo Clarinet Ensemble composto da Marcello Di Millo, Manuele Filoso, Leontino Iezzi.

 

by francesca
Guardiagrele

La quinta edizione di Artinvita – Festival internazionale degli Abruzzi, si chiude domenica 15 maggio al cinema-teatro Garden di Guardiagrele con Argentina/Balkan Cinema Express – Premio del cortometraggio argentino e balcanico.

Le pellicole vengono proiettate già sabato 14 maggio al Nuovo Cinema Zambra di Ortona alle 17:30.

Domenica al Garden, sempre alle 17:30, c’è invece il concorso di cortometraggi che avvicina i giovani studenti all’arte del cinema, ponendoli a confronto con i lavori selezionati e con le culture che hanno influenzato la storia dei flussi migratori in Abruzzo, come quelli appunto provenienti dai Balcani degli anni ’90 e quelli argentini del primo dopoguerra.

I lavori in concorso vengono visionati da duecento studenti che hanno ricevuto una formazione attraverso un laboratorio sul linguaggio cinematografico, e affiancano la giuria di esperti composta da produttori e artisti internazionali.

I ragazzi vengono guidati a guardare i cortometraggi in concorso con occhio critico e in relazione ai premi che devono assegnare per miglior montaggio, miglior fotografia, miglior suono, miglior interprete e miglior soggetto.

I vincitori sono decretati in parte dalla giuria di ragazzi e ragazze delle scuole e in parte dalla giuria internazionale di esperti composta da Eno Milkani (regista e produttore albanese e direttore del Balkan Film & food festival), Michel Feller (produttore Francese), Laurent Petitgand (compositore di musiche per film), Elsa Amiel (regista francese), Simona Banchi (produttrice italiana), Luciano Sovena (presidente Roma Lazio Film Commission).

La giuria di esperti decreta il miglior film, il cui vincitore si aggiudica un viaggio didattico a Parigi dove frequenterà per cinque giorni il workshop De la parole au mouvement / Du monologue au dialogue / Du théâtre au cinéma, incontrando produttori, registi e maestranze del cinema francese organizzato da Théâtre de Léthé à Paris – Collectif 2 Plus.

Le opere in concorso sono “La regina” (Argentina 2013) di Manuel Abramovich, “Qualcun altro” (Montenegro 2020) di Milorad Milatović, “Il nome del figlio” (Argentina 2020) di Martina Matzkin, “Due fratelli, un solo respiro” (Turchia 2021) di Abdullah Sahin, “Kiss me like the moon” (Romania 2020) di Letitia Popa, “Superdulce” (Argentina 2017) di Matías Guillán e Guido Villaclara, “Pezzi” (Slovenia 2020) di Áron Horváth Botka, “12 km” (Argentina 2019) di Marìa Soledad Laici.

Cinema Express è un progetto organizzato in collaborazione con Théâtre de Léthé à Paris – Collectif 2 Plus; Balkan Film Food Festival; Maui Alena, programmatore di cinema e coordinatore della sezione audiovisiva della Biennale di Arte Giovane di Buenos Aires; Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales (Incaa) e il suo programma Gafas Violetas coordinato da Angeles Anchou, Lorena Damonte e Laura Justine Burgos, che si occupa di promuovere i film di donne.

by Redazione
Artinvita

Teatro e cinema caratterizzano gli ultimi due appuntamenti della quinta edizione di Artinvita – Festival internazionale degli Abruzzi.

Oggi, venerdì 13 maggio, alle 21 nell’auditorium Santa Maria da Piedi di Crecchio va in scena La Classe di Fabiana Iacozzilli, un docupuppets con pupazzi e uomini.

La Classe è un rito collettivo, in bilico tra La Classe morta di Tadeusz Kantor e I cannibali di George Tabori, in cui gli adulti, interpretati da pupazzi realizzati da Fiammetta Mandich, rileggono i ricordi di un’infanzia vissuta nella paura di buscarle.

Una storia che Fabiana Iacozzilli fa nascere dai ricordi delle scuole elementari all’istituto Suore di carità e in particolare da quelli legati alla sua maestra, Suor Lidia.

All’allestimento dello spettacolo hanno contribuito Marta Meneghetti, Giada Parlanti ed Emanuele Silvestri (collaborazione alla drammaturgia); Lorenzo Letizia, Tiziana Tomasulo e Lafabbrica (collaborazione artistica); Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’Amore, Francesco Meloni e Marta Meneghetti (performer); Fiammetta Mandich (scene e marionette); Raffaella Vitiello (luci); Hubert Westkemper (suono); Jacopo Ruben Dell’Abate (fonico); Francesco Meloni, Silvia Corona e Arianna Cremona (assistenti alla regia); Tiziana Tomasulo e Valeria Tomasulo (foto di scena); Piergiorgio Solvi (foto di scena); Giorgio Testa.

Il Festival si chiude domenica 15 al cinema-teatro Garden di Guardiagrele con Argentina/Balkan Cinema Express – Premio del cortometraggio argentino e balcanico.

Si tratta di un concorso di cortometraggi argentini e balcanici che avvicina i giovani studenti all’arte del cinema ponendoli a confronto, oltre che con i lavori selezionati, con le culture che hanno influenzato la storia dei flussi migratori in Abruzzo, come quelli appunto provenienti dai Balcani degli anni ’90 e quelli argentini del primo dopoguerra.

I lavori in concorso vengono visionati da duecento studenti che ricevono una formazione attraverso un laboratorio sul linguaggio cinematografico, e affiancano la giuria di esperti composta da produttori e artisti internazionali.

I ragazzi vengono guidati a guardare i cortometraggi in concorso con occhio critico e in relazione ai premi che devono assegnare per miglior film, miglior montaggio, miglior fotografia, miglior suono, miglior interprete e miglior soggetto.

Le proiezioni avverranno oltre che al cinema Garden di Guardiagrele anche sabato 14 maggio presso il Nuovo Cinema Zambra di Ortona alle ore 17:30.

I vincitori sono decretati in parte dalla giuria di ragazzi e ragazze delle scuole e in parte da una giuria di esperti internazionale composta da Eno Milkani (regista e produttore albanese e direttore del Balkan Film & food festival), Michel Feller (produttore Francese), Laurent Petitgand (compositore di musiche per film), Elsa Amiel (regista francese), Simona Banchi (produttrice italiana), Luciano Sovena (presidente Roma Lazio Film Commission).

by Redazione
Artinvita

È stata presentata questa mattina, nella sede della Regione Abruzzo a Pescara, la quinta edizione di Artinvita – Festival Internazionale degli Abruzzi, che si svolge dal 29 aprile al 15 maggio tra Arielli, Crecchio, Guardiagrele, Orsogna, Ortona, Pennapiedimonte e Pescara. Alla conferenza stampa sono intervenuti i responsabili della direzione artistica, Amahì Camilla Saraceni e Marco Cicolini; l’artista Mathieu Touzé; il consigliere regionale Fabrizio Montepara; i sindaci dei Comuni che sostengono e ospitano Artinvita.

Artinvita porta la grande arte contemporanea in Abruzzo, facendo da collante tra le più importanti organizzazioni del settore che operano sul territorio e quelle nazionali ed internazionali. L’edizione 2022 include dieci eventi, per un totale di più di venti appuntamenti, tra teatro, danza, installazioni, cinema e musica. La programmazione completa è consultabile sul sito www.artinvita.com, dove si trova anche la biglietteria on line.

Siamo davvero fieri di poter dire”, dichiarano Marco Cicolini e Amahì Camilla Saraceni, direzione artistica del Festival, “che ogni anno Artinvita amplia la propria rete e diventa un contenitore dentro il quale poter accogliere e poter mettere in relazione sempre più artisti, operatori ed istituzioni territoriali ed internazionali. Per noi è fondamentale dall’inizio poter portare avanti da un lato una grande qualità artistica e dall’altro avere un forte impatto sociale che possa dare l’opportunità a tutti di partecipare al nostro Festival”.

“Oltre ai luoghi delle edizioni precedenti”, sottolineano Cicolini e Saraceni, “per questa quinta edizione stiamo ridando vita ad una nuova struttura ad Arielli, la chiesa sconsacrata di San Rocco che lo scorso anno è stata notata da Simon Rouby, artista che quest’anno realizzerà l’installazione audiovisiva La memoria delle cose che sarà una delle numerose residenze artistiche ospitate dal Festival. Il concetto di residenze artistiche è un catalizzatore di esperienze per noi che ci consente di vivere e far vivere un territorio aprendolo ad artisti e pubblici eterogenei”.

“Quella che cinque anni fa sembrava un’idea stravagante e di difficile attuazione”, aggiunge il consigliere regionale Fabrizio Montepara, “si è rivelata vincente: chi l’ha pensata aveva idea di ciò che deve essere per l’Abruzzo la cultura: un qualcosa che si apre ai fermenti internazionali. La Regione ha creduto in questa manifestazione che coinvolge e valorizza le realtà locali, e sta raccogliendo consensi ben oltre l’Italia, che mi auguro presto venga inserite tra quelle ufficialmente riconosciute”.

Il Festival è supportato dalla Regione Abruzzo e dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, e gode di numerose collaborazioni nazionali e internazionali.

Battezzata nel 2018 da Juliette Binoche, la manifestazione nasce con un’anima italo-francese da una collaborazione tra l’Associazione abruzzese Insensi, direttore artistico Marco Cicolini, e il Théâtre de Léthé à Paris – Collectif 2 plus, direttrice artistica Amahì Camilla Saraceni.

Grazie alla qualità delle attività svolte, Artinvita riceve il sostegno dell’Institut Français d’Italie dopo aver fatto entrare nel 2021, per la prima volta, l’Abruzzo nel prestigioso catalogo La Francia in scena, promosso dall’Ambasciata Francese.

 

 

by Redazione
Guardiagrele

Il personaggio di Rita Levi Montalcini neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986 entra nelle scuole italiane con il teatro, e proprio sabato 26 febbraio presso l’Aula Magna della sede delle scuole superiori associate all’Istituto Omnicomprensivo di Guardiagrele (Chieti), ci sarà un matinée che rientra nell’ambito di un progetto di promozione culturale organizzato dal Comune di Guardiagrele con un finanziamento della Regione Abruzzo.

Entusiasta del progetto e di questo appuntamento anche il sindaco di Guardiagrele Donatello Di Prinzio.

“L’iniziativa – spiega la professoressa Irma Nicoletta D’Amico, dirigente scolastico – è stata accolta favorevolmente dalla scuola perché in linea con le priorità del nuovo Piano Triennale delle Arti adottato con DPCM del 12 maggio 2021, e costituisce una proposta innovativa, tesa a favorire lo sviluppo dell’arte, della musica e della creatività nelle scuole”.

Con Rita, un genio con lo zucchero filato in testa di e con Valentina Olla e Sabrina Pellegrino,  spettacolo prodotto da Uao Spettacoli su Rita Levi Montalcini, attraverso un linguaggio nuovo quello del teatro, ai giovani dell’ITBS sarà proposta un’iniziativa appropriata al loro percorso formativo specializzato nello studio delle metodiche tipiche dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e dell’uso delle principali tecnologie sanitarie in campo biomedicale, farmaceutico e alimentare.

Nello specifico, allo spettacolo del 26 febbraio parteciperanno le classi 4^B e 5^B dell’Istituto Tecnico Tecnologico ad indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” con l’articolazione Biotecnologie Sanitarie.

Come prosegue la dirigente: “Sarà un’occasione unica per gli studenti e le studentesse che potranno così ‘avvicinarsi’ ad una donna, ad una scienziata, ad una ricercatrice che alla medicina ha dedicato un’intera esistenza, Rita Levi Montalcini. La loro curiosità sarà sicuramente sollecitata e con i docenti potranno essere approfonditi sia lo studio sulle scoperte in campo scientifico della Montalcini sia i suoi meriti in campo sociale”.

“Sono molto felice di portare nelle scuole questo spettacolo, di affrontare gli argomenti che tratta,  con la speranza che infonde negli animi, e con una serie di chiavi di lettura che fornisce per quelle che sono le umane vicende; mi emoziona tanto e mi auguro di trasferire queste emozioni agli spettatori, ma soprattutto ai ragazzi nello specifico – spiega Valentina Olla – E’ uno spettacolo al quale tengo tantissimo e spero di rendere onore ad un personaggio che ci dà una serie di spunti su quello che significa essere una grande persona”.

Una giovane autrice, nella fattispecie la Olla, sta scrivendo, appunto, uno spettacolo sulla vita di Rita Levi Montalcini, un’impresa quasi impossibile apparentemente: nulla sembra essere abbastanza intelligente, le parole diventano banali di fronte alla grandezza di una mente così elevata; la scrittrice inizia così un percorso di fantasia a ritroso nel tempo nella vita della scienziata dall’ “anima imprendibile”, entrando con l’immaginazione nei panni della madre, della sorella e di Rita stessa da ragazza.

La vita e i pensieri della scrittrice cominciano un po’ per volta ad intrecciarsi con quelli della scienziata, a volte in sintonia, a volte assolutamente agli opposti, in un monologo surreale a più voci, nel quale intervengono un giornalista impertinente interpretato da Marco D’Angelo e la musica di un pianoforte.

L’ironia dell’autrice e la saggezza della scienziata, attraversano 100 anni di storia, per ritrovarsi alla fine a parlare tra loro come due vere amiche.

Ed è proprio da questo incontro di fantasia, che germoglia il coraggio della scrittrice di iniziare a scrivere il suo spettacolo, perché come le ha suggerito la sua “amica” Rita, “nella vita bisogna osare, mai rassegnarsi o arrendersi. Bisogna tenere lo sguardo verso la luce… e le ombre poi ti cadranno alle spalle”.

Rita Levi Montalcini è quella giovane donna ebrea che riesce a superare le assurdità delle leggi razziali, le atrocità della guerra, la discriminazione di genere, è riuscita a vincere tutte queste sfide attraverso un secolo di incredibile storia personale che merita di essere conosciuta.

Per quanto riguarda lo spettacolo: la direzione musicale è affidata al Maestro Claudio Junior Belli, la consulenza musicale a Stefano Volpes. Le scene ed i costumi sono di Graziella Pera. Il disegno luci è di Marco Laudando, mentre l’aiuto regia è affidata a Simone Fabiani. Le coreografie sono di Valentina Varone, la fonica di Marco De Angelis.

Guardiagrele

Nuovo importante appuntamento previsto per sabato 19 febbraio alle ore 15.30 nella Sala Consiliare del Comune di Guardiagrele (Ch) per parlare degli sviluppi di Pietra dell’IntegrAzione: a marzo si entrerà nel vivo del progetto che ha subìto dei cambiamenti rispetto al programma iniziale a causa dell’emergenza sanitaria che ha comportato ulteriori misure restrittive.

L’appuntamento teatino del fine settimana è organizzato dalla dottoressa Marcella Gianni, Responsabile di Piano dell’ ECAD13 che durante l’ultimo incontro aveva messo in evidenza l’importanza di un’iniziativa come questa senza “alcun tipo di barriera, nemmeno per il trasporto grazie all’acquisto, di ambito, di due pulmini per andare a prendere i ragazzi ed accompagnarli per la totale realizzazione di questo progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il cui proposito è quello di garantire un messaggio inclusivo, educativo, territoriale. Numerose sono le figure professionali inserite in “Pietra dell’IntegrAzione”, come per esempio psicologi e assistenti sociali e proprio questi ultimi riconoscono l’importanza dell’inclusione sociale, soprattutto in un momento in cui la società è cambiata”.

“Dopo anni di lavoro nel campo dell’inclusione sociale con l’Organizzazione di Volontariato Diversuguali di Pescara è una grande emozione sapere che qualcosa di bello si crea anche nell’entroterra. Lungo la costa c’è tanta bellezza, grandi progetti, immensi come il mare e nel progetto Pietra dell’IntegrAzione si parte dal dettaglio e dalla meraviglia che può scaturire dalla ‘pietra’. Il dettaglio che darà corpo ad una grande esperienza per coloro che sono davvero ‘speciali’ che, forse per la prima volta nella loro vita, si sentiranno uguali: tutti insieme per creare ‘vasi in Pietra’ dentro cui seminare l’arte dell’inclusione sociale”– spiega l’assistente sociale Sarah Pesce.

Coordinatrice dell’area sociale è anche Chiara Candeloro:

Il progetto si fonda su due concetti fondamentali che si integrano e coesistono: l’arte e l’inclusione. L’arte ci porta a cogliere il significato della bellezza generata dalle nostre fragilità e imperfezioni. La dimensione estetica sarà quindi fondamentale per guardarsi dentro, al fine di sviluppare una consapevolezza di sé stessi e degli altri. La mia figura professionale sarà al servizio delle persone, che vorranno sviluppare e fortificare questo processo empatico verso il prossimo e per generare un processo socio-educativo, rivolto al singolo ma anche all’intera comunità, attraverso l’attivazione di una vera inclusione sociale, che si basa sulla partecipazione attiva di tutte le persone  in nome dei principi ineludibili, quali: l’uguaglianza, l’assenza di pregiudizi e giudizi, il rispetto e la valorizzazione della dignità e dell’unicità umana.

Il progetto si fa promotore di una cultura dedita alla creatività e alla manualità della pietra e si concentra nel territorio del Parco Nazionale della Maiella ed i suoi comuni, ed è la Proloco Tholos di Lettomanoppello (Pescara) ad aggiudicarsene la realizzazione; prezioso è il coinvolgimento di due preziosi Ambiti Sociali, l’ECAD 17 e l’ECAD 13, oltre agli Istituti Superiori del circondario: vede l’attivazione di laboratori in cui degli scultori insegneranno tecniche di lavorazione e costruzione di vasi in pietra e dei periti agrari e botanici terranno le attività di semina, su una linea metodologica che colleghi l’integrazione con la manualità, dove tutti i soggetti saranno chiamati ad operare in un processo creativo ed anche dinamico.

Per informazioni, è possibile inviare un’e-mail a pietraintegrazione@gmail.com, oppure contattare la pagina Facebook Pietra dell’IntegrAzione.

Guardiagrele

Un nuovo appuntamento con il progetto Pietra dell’IntegrAZIONE caratterizzerà il fine settimana: oggi, sabato 20,  infatti sarà la sala consiliare del Comune di Guardiagrele, alle ore 17, ad ospitare l’incontro con autorità, professionisti ed associazioni impegnate nella realizzazione di questo percorso di integrazione dei diversabili, poichè come è stato evidenziato nella prima presentazione a Lettomanoppello “all’interno della società molto spesso sono sottoposti a forme di emarginazione, esclusione e discriminazione” e dunque progetti come questo possono aiutare a trasformare la disabilità in qualità.

Ed è la Pro loco “Tholos di Lettomanoppello” ad essere stata scelta per la realizzazione di tale attività ed in particolar modo, i Comuni di Lettomanoppello “Città della Pietra” e Pennapiedimonte (Chieti) avranno un ruolo fondamentale.

Finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Pietra dell’IntegrAZIONE è studiato per garantire un messaggio inclusivo, educativo, territoriale, di empowerment collettivo e si fa promotore di una cultura dedita alla creatività e alla manualità della pietra oltre che semina e cura del verde, che culmineranno con il coinvolgimento del Parco Nazionale della Maiella; ne fanno parte due preziosi Ambiti Sociali, l’ECAD 17 e l’ECAD 13, oltre agli Istituti Superiori del circondario.

Fondamentale per ottenere una vera inclusione è anche il coinvolgimento delle famiglie, della società stessa, e delle associazioni, motivo per cui anche la partecipazione della Pro loco Pennapiedimonte gioca un ruolo fondamentale in questo processo di lavoro per l’integrazione, oltre alle reti sociali presenti sul territorio compreso il volontariato ed anche la stessa Protezione Civile di Lettomanoppello darà il suo contributo.

Un messaggio positivo, ed una grande presenza di pubblico hanno caratterizzato il primo incontro pescarese a Lettomanoppello a cui hanno preso parte Davide Di Primio, Presidente della Proloco Tholos, gli ideatori del progetto Arianna Barbetta Assessore al Turismo per il Comune di Lettomanoppello e l’artista Stefano Faccini. Sul palco anche il coordinatore Armando Di Nunzio.

“Voglio fare i complimenti alla Proloco Tholos per aver vinto questo progetto – così interviene il Consigliere Regionale Antonio Blasioli– Progetti come questo ci fanno tornare nella visione collettiva della vita ed uscire dall’egoismo quotidiano”.

Presente all’appuntamento anche il sindaco di Lettomanoppello Simone D’Alfonso che si definisce “orgoglioso di rappresentare il Comune capofila con la Pro loco Tholos di Lettomanoppello in un progetto che coinvolge i comuni del Parco Nazionale della Maiella e degli Ecad 13 e 17, soprattutto perché porta avanti la storica tradizione di scalpellini e pietra bianca della Maiella che accomuna il nostro comune con Pennapiedimonte”.

Ha partecipato anche il sindaco di Pennapiedimonte Levino di Placido; tra i professionisti partecipanti le assistenti sociali Chiara Candeloro e Sarah Pesce, e la psicologa Maria Rosaria Ricci. Entusiasta del grande lavoro di gruppo l’Assessore alle Politiche Sociali per il Comune di Lettomanoppello Luciana Conte.

Per partecipare all’appuntamento di domani sabato 20 è necessario il Green Pass. Per informazioni, è possibile inviare una mail a pietraintegrazione@gmail.com, oppure contattare la pagina Facebook “Pietra dell’IntegrAzione”.

 

 

Foto di Gea Ferrante