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Tag Archives: eventi 2022

Guardiagrele

Il personaggio di Rita Levi Montalcini neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986 entra nelle scuole italiane con il teatro, e proprio sabato 26 febbraio presso l’Aula Magna della sede delle scuole superiori associate all’Istituto Omnicomprensivo di Guardiagrele (Chieti), ci sarà un matinée che rientra nell’ambito di un progetto di promozione culturale organizzato dal Comune di Guardiagrele con un finanziamento della Regione Abruzzo.

Entusiasta del progetto e di questo appuntamento anche il sindaco di Guardiagrele Donatello Di Prinzio.

“L’iniziativa – spiega la professoressa Irma Nicoletta D’Amico, dirigente scolastico – è stata accolta favorevolmente dalla scuola perché in linea con le priorità del nuovo Piano Triennale delle Arti adottato con DPCM del 12 maggio 2021, e costituisce una proposta innovativa, tesa a favorire lo sviluppo dell’arte, della musica e della creatività nelle scuole”.

Con Rita, un genio con lo zucchero filato in testa di e con Valentina Olla e Sabrina Pellegrino,  spettacolo prodotto da Uao Spettacoli su Rita Levi Montalcini, attraverso un linguaggio nuovo quello del teatro, ai giovani dell’ITBS sarà proposta un’iniziativa appropriata al loro percorso formativo specializzato nello studio delle metodiche tipiche dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e dell’uso delle principali tecnologie sanitarie in campo biomedicale, farmaceutico e alimentare.

Nello specifico, allo spettacolo del 26 febbraio parteciperanno le classi 4^B e 5^B dell’Istituto Tecnico Tecnologico ad indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” con l’articolazione Biotecnologie Sanitarie.

Come prosegue la dirigente: “Sarà un’occasione unica per gli studenti e le studentesse che potranno così ‘avvicinarsi’ ad una donna, ad una scienziata, ad una ricercatrice che alla medicina ha dedicato un’intera esistenza, Rita Levi Montalcini. La loro curiosità sarà sicuramente sollecitata e con i docenti potranno essere approfonditi sia lo studio sulle scoperte in campo scientifico della Montalcini sia i suoi meriti in campo sociale”.

“Sono molto felice di portare nelle scuole questo spettacolo, di affrontare gli argomenti che tratta,  con la speranza che infonde negli animi, e con una serie di chiavi di lettura che fornisce per quelle che sono le umane vicende; mi emoziona tanto e mi auguro di trasferire queste emozioni agli spettatori, ma soprattutto ai ragazzi nello specifico – spiega Valentina Olla – E’ uno spettacolo al quale tengo tantissimo e spero di rendere onore ad un personaggio che ci dà una serie di spunti su quello che significa essere una grande persona”.

Una giovane autrice, nella fattispecie la Olla, sta scrivendo, appunto, uno spettacolo sulla vita di Rita Levi Montalcini, un’impresa quasi impossibile apparentemente: nulla sembra essere abbastanza intelligente, le parole diventano banali di fronte alla grandezza di una mente così elevata; la scrittrice inizia così un percorso di fantasia a ritroso nel tempo nella vita della scienziata dall’ “anima imprendibile”, entrando con l’immaginazione nei panni della madre, della sorella e di Rita stessa da ragazza.

La vita e i pensieri della scrittrice cominciano un po’ per volta ad intrecciarsi con quelli della scienziata, a volte in sintonia, a volte assolutamente agli opposti, in un monologo surreale a più voci, nel quale intervengono un giornalista impertinente interpretato da Marco D’Angelo e la musica di un pianoforte.

L’ironia dell’autrice e la saggezza della scienziata, attraversano 100 anni di storia, per ritrovarsi alla fine a parlare tra loro come due vere amiche.

Ed è proprio da questo incontro di fantasia, che germoglia il coraggio della scrittrice di iniziare a scrivere il suo spettacolo, perché come le ha suggerito la sua “amica” Rita, “nella vita bisogna osare, mai rassegnarsi o arrendersi. Bisogna tenere lo sguardo verso la luce… e le ombre poi ti cadranno alle spalle”.

Rita Levi Montalcini è quella giovane donna ebrea che riesce a superare le assurdità delle leggi razziali, le atrocità della guerra, la discriminazione di genere, è riuscita a vincere tutte queste sfide attraverso un secolo di incredibile storia personale che merita di essere conosciuta.

Per quanto riguarda lo spettacolo: la direzione musicale è affidata al Maestro Claudio Junior Belli, la consulenza musicale a Stefano Volpes. Le scene ed i costumi sono di Graziella Pera. Il disegno luci è di Marco Laudando, mentre l’aiuto regia è affidata a Simone Fabiani. Le coreografie sono di Valentina Varone, la fonica di Marco De Angelis.

Elio

Siamo spiacenti di comunicare che lo spettacolo di Elio Ci vuole orecchio previsto per il 10 febbraio al Teatro Massimo di Pescara è stato annullato per motivi organizzativi.

La situazione generale che stiamo attraversando ha reso necessaria la riconsiderazione dello svolgimento dello spettacolo, al fine di garantire un contesto in totale sicurezza per il pubblico.

Nel frattempo stiamo lavorando alla programmazione di una nuova data.

Il rimborso potrà essere richiesto a partire dal  1 febbraio 2022 entro e non oltre il 31 marzo 2022: tale rimborso prevede il prezzo del biglietto comprensivo dei diritti di prevendita.

Per ottenerlo è necessario essere in possesso del titolo di accesso integro, senza il quale non sarà possibile avere il suddetto rimborso.

Ci si dovrà rivolgere allo stesso punto prevendita dove è stato acquistato il biglietto per l’evento o contattando lo stesso punto prevendita online in cui si è acquistato.

by Redazione
Adriano Segarelli

Sabato 29 gennaio dalle ore 17, inaugurazione di Flashmob_mobilitazioni interiori mostra personale dell’artista romano Adriano Segarelli a Ci vuole un villaggio aps_ArtGallery (Via Villetta Barrea 24 a Pescara).

La mostra, che proseguirà fino a domenica 27 febbraio 2022, continua una grande programmazione sulla nuova pittura italiana contemporanea avviata lo scorso ottobre. Alcune delle opere esposte provengono dall’esposizione che l’artista ha appena chiuso a Milano nel prestigioso studio Zecchillo (ex studio Piero Manzoni).

Con “Flashmob_mobilitazioni interiori” saranno esposte oltre venti opere e sculture realizzate tra il 2020 e il 2021 (ingresso libero, green pass).

Adriano Segarelli, artista:

Le opere in mostra sono del filone appartenente alla “metafisica delle ombre”. Concetto nato durante la pandemia come tentativo di ricerca di una luce che possa rispondere alle nostre domande poste improvvisamente di fronte a orizzonti sconosciuti e molte incertezze future. Una luce che ci permetta finalmente di riemergere. Flashmob appunto, inteso come mobilitazione interiore da parte dell’uomo. Una reazione collettiva che unisce le forze per poter esorcizzare e superare tutti quei limiti e confini.

 

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico:

La pittura di Adriano Segarelli non è fatta solo di lampi luminosi e oscurità impenetrabili, sferzate di luce e tenebre che duellano. La sua è una pittura che ci riporta alla realtà, alla crudezza, alla necessità di superare tutto e rivendicare una presenza. Una presenza umana che è dichiarazione di vita, di creatività, di certezza. Adriano Segarelli non è solo un artista con uno straordinario talento di sintesi ed essenzialità nella pittura contemporanea, ma anche un uomo appassionato, autentico. Quando lo incontri di persona capisci perché i suoi quadri sono così espressivi, così intensi. Veri e propri squarci nell’esistenza, domande di senso, richieste forti da parte di una umanità ombra che si dissolve, ma pur sempre presente e orizzonte futuro.

by Redazione
Scuola Macondo

Il Gruppo di Lettura della Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara, scuola fondata e diretta dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta, torna con un nuovo appuntamento dedicato alla lettura, il primo di questo 2022, previsto per venerdì 28 gennaio alle ore 19:00 con Nadia Terranova e il suo romanzo Addio Fantasmi (Einaudi).

Nel romanzo Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale, la stessa città in cui è nata l’autrice: la madre l’ha richiamata in vista della ristrutturazione dell’appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita.

Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata quando era solo una ragazzina.

Ventitrè anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è piú tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un’identità fondata sull’anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme.

Specchiandosi nell’assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio.

Ma ora che la casa d’infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena: “Fra il tramonto e la cena, l’assenza di mio padre tornava a visitarmi. Aprivo il balcone sperando che il temporale filtrasse dai soffitti e squarciasse le crepe sul muro, supplicavo la tramontana di trasformarsi in uragano e rovesciare in terra l’orologio e le sedie, all’aria il letto, i cuscini, le lenzuola. Non vuoi sapere che sono diventata grande, non ti interessa?, chiedevo, e nessuno rispondeva”.

Nadia Terranova è nata, appunto, a Messina nel 1978 e vive a Roma. Per Einaudi ha scritto i romanzi Gli anni al contrario (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award) e Addio fantasmi (2018, finalista al Premio Strega, vincitore del premio Subiaco Città del libro, del premio Alassio Centolibri, del premio Nino Martoglio e del premio Mario La Cava).

Ha scritto anche diversi libri per ragazzi, tra cui Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo 2012), Casca il mondo (Mondadori 2016) e Omero è stato qui (Bompiani 2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega Ragazzi), e un saggio sulla letteratura per ragazzi, Un’idea di infanzia (ItaloSvevo 2019).

Ha una rubrica su Vanity Fair, Sirene, in cui racconta storie di donne contemporanee.

Il prossimo appuntamento è previsto per il 25 febbraio con Simona Baldelli ed il suo romanzo Evelina e le fate (Giunti).

by Redazione
EsTRIO
Venerdì 28 gennaio 2022, la stagione musicale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” ospita EsTRIO, formazione composta da Laura Gorna al violino, Cecilia Radic al violoncello e Laura Manzini al pianoforte. La formazione eseguirà musiche di Lili Boulanger, George Gershwin, Astor Piazzola, Nadia Boulanger e Leonard Bernstein.
Il concerto si terrà al Teatro Massimo di Pescara, con inizio alle ore 21. Il prezzo del biglietto di ingresso al concerto è di 20 euro.
Il concerto di EsTRIO è realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del CIDIM.
Laura Gorna, Cecilia Radic e Laura Manzini hanno saputo raccogliere e reinterpretare la tradizione della grande scuola italiana della Fondazione Stauffer, Accademia Chigiana e Scuola di Fiesole; infatti sin dal suo esordio nel 2005, EsTrio si è immediatamente imposto all’attenzione del pubblico e della critica come una delle migliori formazioni cameristiche italiane.

EsTRIO ha all’attivo numerosi concerti per le maggiori stagioni concertistiche italiane. Per alcune di queste associazioni, EsTRIO ha eseguito gli integrali della musica da camera di Schumann e Mendelssohn.

L’esperienza internazionale delle musiciste si estende ben oltre i confini europei: dal Giappone agli Stati Uniti, dal Sud America al Medio Oriente, al fianco di strumentisti quali Salvatore Accardo, David Finckel, Bruno Canino, Rainer Kussmaul, Bruno Giuranna, Toby e Gary Hoffmann, Rocco Filippini e Franco Petracchi. EsTRIO ha interpretato, fra gli altri, il triplo concerto di Beethoven e il Concerto dell’Albatro di Ghedini.
Molto attivo nella musica contemporanea, ha ottenuto un grande successo con la prima esecuzione assoluta di Lassù le stelle si accorgano di te… di Adriano Guarnieri nel dicembre 2013. Da sempre attento al mondo femminile nelle sue varie declinazioni, EsTRIO si è particolarmente impegnato nella ricerca e valorizzazione delle compositrici, portando a conoscenza del grande pubblico numerosi brani pressoché sconosciuti.

L’eclettismo e il desiderio di sperimentazione spingono EsTRIO a collaborare anche con artisti provenienti da esperienze espressive eterogenee, quali il teatro, la coreografia, il jazz. EsTRIO ha inciso per Fonè ed è recentemente uscito per Decca un CD dedicato ai Trii di Mendelssohn.

La stagione musicale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” prosegue venerdì 4 febbraio 2022 con il recital del violoncellista Michele Marco Rossi.

La stagione artistica della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” è accompagnata dal supporto del Main Partner Fondazione PescarAbruzzo e dell’Istituto Acustico Maico.

by Redazione
pescara
Martedì 18 gennaio e mercoledì 19 gennaio, la stagione teatrale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” prosegue con Peppe Barra, uno dei grandi maestri del teatro italiano: l’attore partenopeo porta in scena Non c’è niente da ridere – testo scritto dallo stesso Peppe Barra insieme a Lamberto Lambertini, regista dello spettacolo – e interpretato da Barra con Lalla Esposito.
La maestria esplosiva di Peppe Barra incontra ancora una volta lo stile e il gusto di Lamberto Lambertini per dare vita a un teatro capace di coniugare la risata con la commozione, il divertimento con la storia, la cultura alta con quella più bassa, il realismo con la follia, la raffinatezza con la volgarità.
Gli spettacoli si terranno al Teatro Circus di Pescara: la prima replica serale è in programma martedì 18 gennaio con inizio alle ore 21; la replica pomeridiana è prevista per le 17 di mercoledì 19, mentre la seconda replica serale avrà luogo mercoledì 19 gennaio alle 21.
Il biglietto di ingresso per lo spettacolo costa 30 euro per le Poltronissime e 25 euro per le Poltrone (per i soci della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”, i biglietti costano, rispettivamente, 27 euro e 22 euro).

Non c’è niente da ridere: così sembra dire l’Attore al pubblico, dispiaciuto che si sbellichi mentre lui sta recitando una cosa seria.

Ecco la chiave di questo spettacolo, dove la scenografia raffigura l’interno di un teatro, dal punto di vista degli attori, uno spettacolo al contrario, con le file dei palchi sul fondo e con le luci della ribalta puntate verso la sala.
In questo luogo irreale si avvicendano un Attore e un’Attrice, Peppe Barra e Lalla Esposito, con duetti, monologhi, canzonette, di antico e moderno repertorio, oltre a improvvise incursioni surreali nel repertorio dei classici, con due poltroncine e consunti fondalini dipinti a delineare le situazioni drammatiche.
Uno spettacolo di “Varietà” con un finale in Maschera: l’Attore veste il costume di Pulcinella e l’Attrice quello di Colombina che, nel rivedere il suo fidanzato che l’aveva abbandonata senza una parola, molti e molti anni prima, costringendola a fare la sciantosa, lo aggredisce infuriata, ma il povero Pulcinella le giura d’esser morto, per strada, senza averla potuta avvisare.
È menzogna o verità? Colombina comincia a cedere, presa dalla drammaticità del racconto. Pulcinella prosegue baldanzoso: San Pietro, dopo tanto pregare, gli ha concesso di tornare sulla terra a riprendersi la sua Colombina. Sull’onda dei ricordi e della nostalgia di un’epoca che fu, si addormentano abbracciati.

Di nuovo insieme dopo venticinque anni, intendono, pur in questi giorni così chiusi e difficili, invitare la gente a tornare a teatro, per uno spettacolo di buon augurio, e per iniziare una futura normalità, realizzando uno spettacolo che, con lo spirito, e lo stile, di sempre, coniughi la risata con la commozione, la leggerezza con la cultura, la raffinatezza con la volgarità. Uno spettacolo vario costruito con le cose che amiamo.

Questa è stata, da sempre, la visione della nostra Compagnia, fondata insieme con Concetta Barra, e questa resterà per sempre. Perché il pubblico, per divertirsi davvero, ha bisogno di essere trascinato fuori dalla realtà, e quale mezzo migliore del teatro, che è molto più bello della vita vera e, tra le sue scene anche la morte sarebbe per finta.

Il quinto appuntamento con la cinquantacinquesima Stagione Teatrale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” di Pescara sarà per martedì 15 e mercoledì 16 febbraio: Ambra Angiolini e Arianna Scommegna portano in scena Il Nodo, testo di Johnna Adams, con la regia di Serena Sinigaglia.

La stagione artistica della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” è accompagnata dal supporto del Main Partner Fondazione PescarAbruzzo e dell’Istituto Acustico Maico.

by Redazione
Teatro Massimo
Venerdì 14 gennaio 2022, il cartellone musicale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” riprende con Yves Montand, Un Italiano a Parigi il “docu-recital” dedicato da Gennaro Cannavacciuolo al grande artista italofrancese. Sul palcoscenico, l’attore e cantante è accompagnato dal Midnight Jazz Quartet, formato da Dario Perini al pianoforte, Andrea Tardioli ai sassofoni e al clarinetto, Flavia Ostini al contrabbasso e Antonio Donatone alla batteria.
Uno spettacolo emozionante ed intenso, portato da Gennaro Cannavacciuolo (nella foto) in tournée in Italia e all’estero con grande successo di pubblico e di critica, come testimoniano i sold out e le standing ovation raccolte nei teatri più prestigiosi.
Il concerto si terrà al Teatro Massimo di Pescara, con inizio alle ore 21. Il prezzo del biglietto di ingresso al concerto è di 20 euro.
Yves Montand, Un Italiano a Parigi è un vero e proprio “docu-recital” che, partendo dagli albori toscani dell’artista, arriva sino ai suoi trionfi parigini e ne racconta la vita straordinaria e ricca di successi.

Le sue canzoni più significative scandiscono le fasi salienti della sua vita e della sua carriera, costellate da straordinari successi e da impegni politici non indifferenti. Canzoni che hanno fatto storia come “Les feuilles mortes”, “A Paris”, “Sous le ciel de Paris”, “C’est si bon”, “La bicyclette”, “C’est à l’aube”, “Je suis venu à pied”, “Bella Ciao”, “Mon manège à moi” et “Paris canaille“, solo per citarne alcune.

Attraverso la musica, Gennaro Cannavacciuolo ripercorre la vita fuori dal comune di Yves Montand, all’anagrafe Ivo Livi: dagli esordi difficoltosi come figlio di immigrati poveri, costretto a lavori umili, fino all’approdo all’Olympia di Parigi e, successivamente, al Metropolitan di New York. Dalle donne amate negli anni come Edith Piaf, Simone Signoret, Marilyn Monroe e Carole Amiel al periodo di Hollywood, con gli incontri artistici con registi dello spessore di Costa-Gavras, Resnais, Lelouch e Godard.

La struttura del recital è quella del teatro-canzone: brevi monologhi, aneddoti, curiosità e note importanti raccontano la vita di Yves Montand e ne introducono le canzoni più celebri e significative, interpretate da Cannavacciuolo dal vivo con la presenza di un quartetto jazz sul palcoscenico.

La stagione musicale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” prosegue, venerdì 21 gennaio 2022, con il concerto dell’Ensemble da camera del Conservatorio “Luisa D’Annunzio”, centrato su musiche di Franz Schubert e Raffaele Bellafronte.

La stagione artistica della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” è accompagnata dal supporto del Main Partner Fondazione PescarAbruzzo e dell’Istituto Acustico Maico.

Nella sezione “Press Area” del sito della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” (socteatromusica.it/press-area-2021-2022) sono disponibili tutte le foto in alta risoluzione degli artisti presenti nel cartellone.

by francesca