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Tag Archives: cronaca abruzzo

Camera di Commercio

Si è tenuto venerdì 25 marzo, presso la sala Camplone della Camera di Commercio di Pescara, l’incontro dal tema: Uno sguardo al passato con la visione del futuro: l’agricoltura hi tech.

L’evento, organizzato dall’associazione Italia – Israele di Pescara, con la collaborazione di Unaga ( i giornalisti agricoli nazionali della FNSI), Cipas, Contribuenti Abruzzo ed altre sigle associative, ha fatto registrare una platea gremita, con imprenditori, cooperative agricole, rappresentanti di categoria, della protezione civile, del turismo. Il dr. Raphael Singer, Direttore Economico dell’Ambasciata d’Israele in italia ed il dr. Antonio D’alfonso della società israeliana NaanDàn Jain Italia srl sono stati i relatori centrali dell’Evento , che sì è aperto con le introduzioni musicali del tenore Dario Ricchizzi (Inno D’italia ed Inno di Israele) e le sua chiusura con l’Inno della Gioia. Applauditissimo il tenore con il rappresentante dell’Ambasciata Israeliana visibilmente commosso, come altri in platea.

Dopo i contributi  della dott.ssa Letizia Scastiglia della Camera di Commercio, quelli del Prefetto dr. Giancarlo Di Vincenzo, di Mons. Vincenzo Amadio, del consigliere regionale dott. Luca de Renzis, gli interventi del  del Presidente Giuseppe Crimaldi della Federazione nazionale Italia -israele, delle associazioni dei consumatori , per bocca del dott. Ernesto D’Onofrio e dell’avv. Luigi Di Corcia, da remoto del dott. Angelo Radica presidente nazionale Città del Vino, della prof. Elisabetta Catapane dell’Università D’Annunzio e del dott. Marcantonio della Camera di Commercio di Chieti -Pescara. Ha moderato brillantemente, con approfondimenti nel settore agricolo, il consigliere regionale dell’Ordine dei Giornalisti Andrea Mori.

“Da questa iniziativa – afferma Donato  Fioriti, presidente associazione italia-Israele di Pescara– nasce una disponibilità a collaborare per un import di un turismo israeliano di qualità nel periodo autunnale nel nostro territorio ,a cui si aggiunge  un protocollo di intesa tra l’associazione nazionale Città del Vino e Unaga (giornalisti verdi FNSI), estensibile alla società israeliana ed alle sue peculiarità nell’agricoltura con irrigazione a goccia ed hi-tech. L’evento è stato prodomico a quello che si terrà il 16/17 maggio a livello internazionale a Napoli, organizzato dallo Stato di Israele, con la federazione nazionale associazioni Italia-Israele e ben tre ministri della Repubblica Italiana e tre dello Stato di Israele”. 

by francesca
chieti

Lunedì 21 marzo mattina i ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Galiani – De Sterlich” di Chieti insieme ai Carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità di Pescara, al sindaco Diego Ferrara e all’assessore all’Ambiente, Bonifica del territorio e Politiche comunitarie del comune di Chieti, Chiara Zappalorto, metteranno a dimora le piantine del progetto Un albero per il futuro nella villa comunale di Chieti nei pressi del museo di Villa Frigerj. Un evento che riprende l’antica tradizione di migliorare il territorio attraverso la piantumazione di alberi forestali.

Una cerimonia semplice, ma dal forte significato simbolico, per sensibilizzare i giovani all’importanza del bosco e degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici, la difesa idrogeologica del territorio e la conservazione della biodiversità.

“Un albero per il futuro” è un progetto di sensibilizzazione alle tematiche ambientali ed educazione alla legalità promosso dai Carabinieri della Biodiversità e dal Ministero della Transizione Ecologica, rivolto a tutte le Scuole italiane.

Il progetto prevede di donare giovani alberi appartenenti a specie tipiche della flora locale che i Carabinieri Forestali provvedono a consegnare e mettere a dimora assieme agli studenti delle scuole aderenti, i quali in seguito dovranno provvedere alla loro cura.

Ogni piantina viene georeferenziata, in questo modo sul sito dedicato al Progetto (www.unalberoperilfuturo.it) sarà possibile seguire giorno per giorno il numero di alberi messi a dimora dalle Scuole coinvolte, la loro localizzazione ed i risultati ottenuti in termini di stoccaggio di carbonio, ovvero diriduzione dell’anidride carbonica.

Gli studenti, quindi, grazie ai Carabinieri forestali contribuiscono così a creare un “bosco diffuso” in tutto il territorio nazionale, un impegno concreto per favorire la partecipazione dei ragazzi alla tutela ambientale ed al contrasto dei cambiamenti climatici.

Ma da quest’anno il progetto “Un albero per il futuro” si è arricchito di un grande protagonista: L’Albero di Falcone. Si tratta di una pianta di Ficus macrophylla della sottospecie columnaris che cresce davanti alla dimora che fu del Giudice Giovanni Falcone a Palermo, diventata simbolo di legalità e libertà.

Fu proprio intorno a questa pianta che, subito dopo la strage di Capaci nel 1992, centinaia di palermitani si raccolsero per manifestare la propria rabbia e il proprio dolore scegliendo l’albero come simbolo di lotta alla violenza mafiosa, è lì che centinaia di persone hanno lasciato e lasciano ancora messaggi contro la criminalità.

I Carabinieri del Centro Nazionale per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano (AR) hanno prelevato delle porzioni di ramo da questo albero straordinario riuscendo a riprodurre, in laboratorio e per talea, delle copie geneticamente identiche della pianta originale.

L’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Galiani – de Sterlich” è la prima scuola nel territorio della provincia di Chieti che riceverà questo piccolo, ma metaforicamente importantissimo nuovo ospite il cui valore simbolico è ancora maggiore considerando la data che i ragazzi hanno scelto per la consegna: 21 marzo 2022, XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

L’Albero di Falcone vuole ricordare a tutti che l’impegno contro le mafie è come una giovane pianta, va preservata dalle avversità e pazientemente curata in maniera che radichi anche nei terreni più aridi e desolati: un significato estremamente simbolico dei termini coltura e cultura, attività che richiedono esercizio, costanza ed impegno quotidiano.

L’Albero di Falcone, ora piccolo e in vaso, sarà custodito dagli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Galiani – de Sterlich” per due anni per poi essere messo a dimora nel giardino storico di Villa Frigerj.

La Villa Comunale di Chieti, quindi, si arricchirà di una nuova preziosa gemma, che sarà ossigeno delle coscienze dei giovani studenti delle scuole e testimone della loro continua attenzione al tema della legalità che, come l’ambiente, va sempre curata, alimentata e protetta.

by Redazione
torrevecchia

L’amministrazione comunale di Torrevecchia Teatina, in collaborazione con l’associazione di Protezione Civile Giustino Romano e alcuni cittadini, organizza una raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina.

Si possono donare alimenti e prodotti a lunga conservazione, dispositivi medicali come disinfettanti, garze, siringhe ed ovatta, alimenti e prodotti per bambini (omogeneizzati, pannolini e prodotti per l’igiene), indumenti uomo, donna e bambino, coperte.

Il punto raccolta situato c/o la sede della Protezione Civile in Via Roma 22 rimarrà aperto nei giorni di giovedì, venerdì e sabato prossimo dalle alle 10 alle ore 12.

A favorire l’iniziativa è stato lo stimolo di ucraini residenti in zona che hanno accolto favorevolmente l’idea, partita dal sindaco, Francesco Seccia, che ha avvertito la sensibilità e la volontà di essere di aiuto al dramma della popolazione ucraina da parte dei cittadini di Torrevecchia.

La raccolta è supportata da tutte le associazioni presenti sul territorio (se ne contano almeno una quindicina) e la risposta è di piena soddisfazione per quanto è stato raccolto. Il sindaco sta anche valutando la disponibilità e la possibilità di accoglienza abitativa di cittadini ucraini da parte delle famiglie.

 

by Redazione
Aeroporto d’Abruzzo

Ore 01:17, un aereo proveniente da Genova con 50 passeggeri a bordo e 6 membri dell’equipaggio, sta per atterrare, ma arriva ad eccessiva velocità, tocca la pista di Abruzzo Airport con violenza per due volte, e il carrello prende fuoco.

Inizia così la maxi esercitazione effettuata ieri notte all’Aeroporto d’Abruzzo che ha visto in prima linea la Saga, la Prefettura, l’Enac, l’Enav, la questura, la guardia di Finanza, i Vigili del fuoco, il personale del 118,  e 130 volontari, con la collaborazione di Ita Airways che ha messo a disposizione l’aeromobile, oggetto dello scenario.

Le associazioni che hanno partecipato alla simulazione sono state: Croce rossa di Pescara, Croce rossa di Cepagatti, Croce rossa di Spoltore, Misericordia di Scafa, Misericordia di Pescara, Bussi soccorso, Misericordia di Moscufo, Croce rossa di Penne, Misericordia di Alanno, Humanitas Pescara, Life Pescara e Protezione civile Montesilvano.

Sono stati all’opera 14 mezzi delle associazioni, 58 soccorritori delle associazioni e per il 118, sei medici, 16 infermieri e 14 autisti, con 2 Pma (le tende di primo soccorso, una del 118 e una della Life) e tre ambulanze del 118.

Poi 72 volontari della protezione civile con le associazioni Val Pescara Protezione Civile, Aefi Pescara, Cvpc Montesilvano, Nucleo Volontari San Giovanni Teatino, Volontari senza Frontiere, Anc Chieti, G.C.V.P.C.  Francavilla al Mare, Protezione Civile Giustino Romano Torrevecchia Teatina, Modavi Infinity.

I volontari sono stati impegnati a vario titolo nella gestione della emergenza, ma anche nei panni dei passeggeri, con 50 passeggeri di cui 38 “feriti” durante il finto incidente aereo, con 8 codici rossi, 11 gialli e 19 verdi e 12 codici bianchi, e dei familiari, in apprensione per i loro parenti rimasti coinvolti (truccatori e simulatori della Croce rossa).

Durante la simulazione, il personale medico, coadiuvato dai vigili del fuoco, è salito a bordo per sbarcare i feriti mentre in pista si è provveduto ad allestire un posto medico avanzato per mettere in sicurezza i passeggeri prima del trasporto nelle 10 ambulanze a disposizione.

Nella Sala Cda della struttura aeroportuale si è insediato subito il Coe, ossia il centro operativo per l’emergenza, per coordinare tutte le operazioni di salvataggio e di contenimento dell’incidente. Mentre nella sala ristorante dell’aeroporto è stato allestito uno spazio per l’accoglienza dei familiari.

L’esercitazione è stata coordinata dal viceprefetto  aggiunto Giovanni Giove, Silvia Ceccarelli direttore Enac Aeroporto di Pescara, Grazia Caligiore, referente Enac Aeroporto Pescara,  Donato Rapino, Safety & Compliance Monitoring Manager della Saga, Vincenzino Lupi, direttore Unità operativa complessa del 118 della Asl di Pescara, Alberto Albani, direttore Unità operativa complessa Medicina e Chirurgia d’urgenza,  Enrico Di Sigismondo, coordinatore infermieristico Suem 118, Mauro Casinghini, direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile, e Paolo D’Angelo, comandante distaccamento dei Vigili del fuoco dell’Aeroporto.

by Redazione
Manoppello

E’ previsto un secondo incontro conoscitivo per questo 2022 nel pomeriggio di sabato 26 febbraio alle ore 17 nella Sala Wojtyla di Manoppello Scalo (Pescara) in merito al progetto Pietra dell’IntegrAzione finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il cui proposito è quello di garantire un messaggio inclusivo, educativo, territoriale.

Il progetto si fa promotore di una cultura dedita alla creatività e alla manualità della pietra e si concentra nel territorio del Parco Nazionale della Maiella ed i suoi comuni, ed è la Proloco Tholos di Lettomanoppello (Pescara) ad aggiudicarsene la realizzazione; in particolar modo anche i Comuni di Lettomanoppello “Città della Pietra” e Pennapiedimonte (Chieti) avranno un ruolo fondamentale, poiché storicamente sono collegati alla tradizione della Pietra, inoltre la PRO-LOCO di Pennapiedimonte collaborerà a questo processo di lavoro per l’integrazione. Prezioso è il coinvolgimento di due preziosi Ambiti Sociali, l’ECAD 17 e l’ECAD 13, oltre agli Istituti Superiori del circondario e diverse figure professionali.

Pietra dell’IntegrAzione prevede l’attivazione di laboratori in cui degli scultori insegneranno tecniche di lavorazione e costruzione di vasi in pietra e dei periti agrari e botanici terranno le attività di semina, su una linea metodologica che colleghi l’integrazione con la manualità, dove tutti i soggetti saranno chiamati ad operare in un processo creativo ed anche dinamico. Si entrerà a marzo nel vivo del progetto che ha subìto dei cambiamenti rispetto al programma iniziale a causa dell’emergenza sanitaria che ha comportato ulteriori misure restrittive.

“L’Ecad 17 Manoppello, riunendo la voce dei 22 comuni dell’ambito sociale 17 Montagna Pescarese ha aderito con convinzione al progetto Pietra dell’Integrazione – spiega Giulia De Lellis, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Manoppello che è anche ente capofila dell’ambito territoriale – che ci permette di cogliere un’occasione unica per i nostri territori, sviluppando politiche in grado di arricchire i servizi alla persona con disabilità o fragilità mettendo al centro i valori culturali, ambientali e dell’artigianato del territorio che da secoli esprimono storia e tradizioni dei nostri borghi. Si tratta di un grande esperimento di cittadinanza attiva sul quale vogliamo scommettere attraverso la costruzione di un rapporto sinergico e complementare tra istituzioni locali, privato sociale e terzo settore. Tra gli obiettivi del piano sociale dell’Ecad 17 c’è, infatti, proprio il potenziamento delle reti sociali e dei processi di coprogettazione con le associazioni e gli attori sociali e della cultura verso la definizione di un modello di coesione e inclusione sociale che dobbiamo rafforzare”.

“Questo progetto di integrazione sociale delle persone con disabilità è uno dei punti cruciali e di forza che dovrà caratterizzare questa fase di programmazione territoriale, una sorta di modello con cui relazionarci – spiega Massimiliano Esposito, responsabile dell’Ecad 17 Montagna Pescarese – Proprio il nuovo piano sociale regionale 2022/2024 varato dalla Giunta ed in fase di approvazione in Consiglio Regionale, unitamente alle altre azioni progettuali del PNRR e REACT EU (Missione 5 sociale e Missione 6 salute) puntano infatti su progetti integrati, sociali e sociosanitari, da attuare in tutto l’Abruzzo”.

All’incontro, oltre agli esponenti del Comune di Manoppello, parteciperanno anche Arianna Barbetta Assessore al Turismo per il Comune di Lettomanoppello e Assunta Ronzone Assessore alle Politiche Sociali per il Comune di San Valentino.

Per informazioni, è possibile inviare un’e-mail a pietraintegrazione@gmail.com, oppure contattare la pagina Facebook Pietra dell’IntegrAzione.

Le attività sono svolte nel rispetto delle misure anti contagio Covid-19 vigenti: è obbligatorio indossare le mascherine Ffp2 ed avere tre dosi di vaccino.

Giornata della Memoria

In occasione della Giornata della Memoria, nel Palazzo del Governo, a Teramo, il Prefetto Massimo Zanni ha consegnato le medaglie d’onore conferire con Decreto Presidenziale, ai cittadini deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, quale risarcimento soprattutto morale che la Repubblica Italiana riconosce per il sacrificio patito dai propri cittadini.

Questi i destinatari delle medaglie, consegnate ai familiari:

Cesare Cervellini, nato a Giulianova nel 1916, artigliere, catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e liberato il 9 settembre 1945.

Walter Costantini, nato a Giulianova nel 1920, Sottotenente dell’Aeronautica, catturato dopo l’8 settembre 1943 e liberato dagli alleati nell’aprile 1945; era in un lager con il futuro Sindaco di Teramo Carino Gambacorta.

Aldo De Berardinis, nato a Roseto degli Abruzzi nel 1922, artigliere, catturato in Grecia dopo l’8 settembre 1943 e liberato nel luglio 1945.

Carino Gambacorta, Sottotenente di Fanteria, nato a Teramo nel 1912. Catturato dopo l’8 settembre e liberato nell’estate 1945 dopo due anni di prigionia in Polonia e in Germania. Futuro Sindaco di Teramo, futuro presidente della Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e futuro presidente del Mediocredito Regionale Abruzzese. Dal 1973 alla morte, avvenuta nel 1993, fu Vicepresidente nazionale dell’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra). Due volte Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1966 e 1972), Medaglia d’Argento per l’Opera svolta a favore della Scuola (1955) e Medaglia di Bronzo dei Benemeriti della Cultura e dell’Arte (1958).

Pasquale Manocchia (detto Lino), aviere, nativo di Giulianova nel 1921, catturato dopo l’8 settembre a Mostar nell’ex Jugoslavia e liberato il 30 agosto 1945. Noto giornalista italoamericano a New York, intervistò molti Presidenti americani e star di Hollywood; recentemente è uscito il libro postumo che racconta il suo internamento dal titolo Frammenti di un Prigioniero della Artemia Nova Editrice a cura del prof. Elso Simone Serpentini e Walter De Berardinis.

Flaviano Stacchiotti, artigliere, nativo di Giulianova nel 1916, catturato dopo l’8 settembre e liberato il 18 marzo 1946. (in totale furono quattro i fratelli Stacchiotti catturati nei Balcani e deportati in Germania – caso raro nel panorama italiano – solo Cesare Stacchiotti ritirò la medaglia molti anni fa).

Luigi Stacchiotti, artigliere, nativo di Giulianova nel 1914, catturato dopo l’8 settembre – disperso (forse fronte russo) il 15 maggio 1944; il corpo non è mai stato ritrovato.

Pasquale Stacchiotti, fante, nato a Giulianova nel 1922, catturato dai tedeschi in Egeo, verrà liberato nel novembre 1944.

Ernesto Zenobi, Carabiniere, nato a Canosa di Puglia nel 1908 da genitori di Giulianova, catturato in Albania dopo l’8 settembre, muore a Gorlitz il 15 novembre 1943; oggi è sepolto nel Cimitero Militare Italiano di Varsavia.

Mariano Antonetti, nato a Monterotondo (Roma) nel 1922 da genitori di Fano Adriano, catturato sul fronte greco dopo l’ 8 settembre 1943, verrà liberato nel luglio 1945.

Angelo Pelizzi, artigliere, nato a Fano Adriano nel 1924, catturato a Reggio Emilia dopo l’8 settembre 1943 e liberato il 17 aprile 1945.

Matteo Pelizzi, Fante, nato a Fano Adriano nel 1920, catturato in Croazia dopo l’8 settembre 1943 e liberato il 5 luglio 1945.

Nello Riccioni, fante, nato a Fano Adriano nel 1921, catturato in Grecia e liberato il 20 luglio 1945.

Valentino Antonetti, artigliere, nato a Fano Adriano nel 1917, catturato in Grecia e liberato il 31 agosto 1945.

L’iniziativa è stata il frutto di un attento percorso di ricerca portato avanti negli anni dal giornalista e ricercatore storico sugli IMI – Internati Militari Italiani, Walter De Berardinis (tra l’altro delegato dalle famiglie Manocchia e Zenobi a rappresentarle in Prefettura a Teramo), il quale, documenti alla mano, ha saputo ricostruire con attenzione certosina le vicende dei cittadini cui è stata conferita l’alta onorificenza, dando ai familiari delle ulteriori notizie e informazioni relative ai propri cari, con ciò aprendo un dialogo di memoria tra i discendenti di chi, con il proprio sacrificio, ha dato un enorme contribuito umano e ideale all’Italia.

Dopo la cerimonia in Prefettura, i familiari dei quattordici cittadini cui sono state conferite le medaglie si sono trasferiti presso la sede dell’Archivio di Stato di Teramo.

Qui, il ricercatore storico De Berardinis e il direttore dell’Archivio di Stato, Ottavio di Stanislao, hanno tenuto una relazione sulle vicende dei quattordici commemorati, facendo inoltre omaggio ai famigliari degli stessi delle copie di documenti (fogli matricolari ecc) relativi al loro arruolamento e alle loro vicende. “Giornata memorabile per la storia degli IMI teramani – spiega De Berardinis – erano anni che non venivano insigniti così tanti ex internati alla memoria”.

by Redazione
Incidenti

Torna d’attualità la tematica della sicurezza sul lavoro dopo l’ultimo incidente mortale registrato a Udine.

Nei giorni scorsi nello stabilimento di Lauzacco di Pavia di Udine il 18enne L. Parelli ha perso la vita dopo essere stato schiacciato da una putrella di acciaio alla Burimec.

Il giovane, che studiava nell’istituto professionale gestito dai salesiani, era al suo ultimo pomeriggio di stage.

I soccorsi da parte degli operai dell’azienda sono stati immediati e di lì a poco sono arrivati alcuni equipaggi dei Vigili del fuoco di Udine, un’ambulanza e l’equipe medica dell’elicottero sanitario Fvg, ma per lo studente, deceduto sul colpo, non c’è stato niente da fare.

Sulla scia di questo episodio Enbital propone alle istituzioni un cambio di rotta: prevedere per legge la formazione sulla sicurezza di tutti gli studenti del quinto anno delle scuole superiori, attraverso dei corsi, anche e-learning, prima di sperimentare l’alternanza scuola-lavoro.

“Negli ultimi anni – spiega il presidente di Enbital, Paolo Provino – abbiamo fatto tanto per accrescere la tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro. Quando parliamo di sicurezza il discorso assume un ruolo fondamentale perché si tratta di un investimento per la vita. C’è ancora tanta strada da fare ed occorre una maggiore consapevolezza del problema da parte delle istituzioni e delle imprese, ma anche più procedure volte a semplificare la burocrazia. Occorre incrementare le conoscenze e le competenze e potenziare l’intervento sul campo di tutte le figure inerenti la sicurezza dai datori di lavoro, agli addetti all’emergenza e anche ai lavoratori al fine di erogare una formazione di qualità che combatte la piaga delle morti e degli infortuni sul lavoro. Enbital è disponibile a collaborare con gli istituti scolastici per formare ed informare in materia di sicurezza gli studenti prima di immetterli nel mondo del lavoro al fine di fornire lavoratori sempre più qualificati affinché non succeda più che un ragazzo di 18 anni muoia sul lavoro”.

by Redazione
Modavi

“Vista la situazione pandemica che stiamo affrontando da ormai quasi due anni, che ci ha tenuti impegnati su più fronti, e visto l’alto numero di adesioni, abbiamo deciso di organizzare a Spoltore un nuovo corso base di formazione per i volontari del Modavi Protezione Civile. Il Modavi, infatti, è particolarmente impegnato nella costante formazione e nella preparazione dei propri volontari, al fine di garantire la buona riuscita di interventi spesso critici ed impegnativi” dichiara Livio D’Orazio, Presidente del Modavi Spoltore, Segretario del Coordinamento Modavi Abruzzo e Vicepresidente del Modavi Protezione Civile Nazionale.

Giovedì 3 e venerdì 4 febbraio 2022, in via Basilea, n. 4 a Spoltore (Zona Arca), si svolgerà il nuovo corso base di formazione per i volontari di Protezione Civile del Modavi Spoltore e del Modavi Castellamare e per tutti coloro che sono interessati ad entrare in questa nuova realtà.

La partecipazione è gratuita ma è obbligatoria l’iscrizione.

Il corso sarà così organizzato:

  • giovedì 3 e venerdì 4 febbraio, ore 21:00 lezione teorica;
  • a fine corso teorico seguirà un test scritto a risposte multiple;
  • per l’esercitazione pratica, il giorno verrà concordato in base alle disponibilità di tutti i partecipanti;
  • a fine corso verrà consegnato l’attestato di partecipazione.

Per informazioni ed iscrizioni contattare il Presidente Livio D’Orazio al numero 3405480942 o il Vicepresidente Emidio Cirillo al numero 3893439356, oppure per e-mail all’indirizzo modavi@modavispoltore.it .

In attinenza al nuovo decreto ministeriale, per partecipare occorre essere in possesso del Green Pass.

“Ritengo che il volontariato di Protezione Civile debba tornare a ricoprire un ruolo di primaria importanza, soprattutto performante e strategico, raggiungendo un livello organizzativo capillare diffuso sul territorio. Il volontario, formato e preparato, deve rivestire un ruolo professionale. Il Modavi Abruzzo, infatti, in collaborazione con le associazioni locali, già diffuse nel territorio, organizzerà altri corsi sia nel chietino che nel pescarese.  così Mirco Planamente, Presidente del Coordinamento Modavi Abruzzo.

by Redazione
Legacoop Abruzzo

Legacoop Abruzzo rilancia la sua azione di supporto alle realtà imprenditoriali in forma cooperativa sul territorio, con la consapevolezza che i fondi del PNRR rappresentano una grande opportunità che, oltre agli interventi che verranno concretamente attuati, dovranno ridefinire le logiche e gli strumenti del nuovo sviluppo.

Ed è in questa direzione che si è sviluppato l’incontro promosso dall’associazione datoriale abruzzese con un tavolo di confronto ospitato nella sede di Feudo Antico, a Tollo, e trasmesso in streaming per consentire un’ampia partecipazione.

Il sindaco di Tollo, Angelo Radica, ha portato i suoi saluti sottolineando come «il metodo rappresenta l’aspetto cruciale in tutto ciò che si fa» e ribadendo la necessità di «collaborazione tra le amministrazioni locali e tutti gli attori del territorio».

A Germano De Sanctis, Direttore dell’Assessorato alle attività produttive della Regione Abruzzo, e Carmine Cipollone, Direttore del servizio autorità di gestione unica FESR-FSE, il compito di illustrare le modalità di funzionamento del PNRR e come le misure verranno declinate nelle realtà regionali e locali, spiegando come si stia lavorando per poter garantire un’adeguata assistenza tecnica dei progetti che verranno finanziati.

Nell’intervento di Fabio Renzi, direttore generale della fondazione Symbola, è emersa la necessità di guardare alle aree interne come luoghi a cui restituire servizi per aumentarne l’attrattività, non solo come luogo di villeggiatura, ma di lavoro e di vita. «Assistiamo ad un ritorno alla montagna. La vera scommessa è quella di neo-popolare questi territori. Lo spazio montano – ha sottolineato Renzi è cooperativo per natura».

Nella sua azione, Legacoop sta procedendo in una vincente sinergia con l’Università D’Annunzio e, in particolar modo, con il Dipartimento di Economia, rappresentato nell’incontro dal professor Antonio Gitto.

«Oggi è centrale il tema della sostenibilità, dobbiamo arrivare ad una economia che sia alla nostra portata e non sfrutti troppo le risorse. Immaginando un sistema che non consumi, con meno egoismo e più solidarietà, il ruolo delle cooperative è cruciale. In queste realtà c’è l’obiettivo economico, trattandosi di imprese, ma vi troviamo una eticità e una moralità che è più difficile ravvisare in altri sistemi. Le cooperative sono un sistema aperto, il PNRR, come strumento straordinario, e i fondi strutturali, come interventi continuativi, devono interpretarne le esigenze e aiutarle ad attuare la transizione».

Di particolare interesse il tema dell’impresa benefit, che Legacoop Abruzzo ha messo tra i punti della sua azione. «La catena del valore benefit, da noi definita la catena dell’impatto, è una filiera trasversale dei valori che impattano direttamente sulla capacità di creare valore economico, sociale e ambientale di un’azienda – ha spiegato la dottoressa Sara Cirone, imprenditrice benefit -. Per far dialogare pubblico, privato e terzo settore vanno rendicontati gli impatti. Così si andranno a valutare e misurare, ma soprattutto condividere, obiettivi per poter creare un’unica catena del valore che generi sviluppo per tutti». Cruciale è il «il report integrato, che valorizza la circolarità per generare e rigenerare specifiche azioni per un nuovo modello di sviluppo. Queste generativitá trasversali possono permettere l’evoluzione della morfologia dei territori italiani».

All’incontro ha partecipato anche il presidente di Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti. «Il Paese ha l’opportunità di fare ciò che in passato non è stato in grado di fare. Il movimento cooperativo deve essere interlocutore credibile per intercettare le risorse che arriveranno. I fondi del PNRR non sono importanti per rilanciare l’economia con l’incremento di alcuni punti di PIL, ma serviranno per trasformarla, superando gli eventi che da decenni sono una piaga. Servono riforme strutturali, la politica si impegni a mediare a favore di un nuovo impianto».

Luca Mazzali, presidente Legacoop Abruzzo, ha ricordato come il 2021 ha visto l’associazione animare l’interlocuzione con le proprie associate attraverso azioni di consulenza specializzata, formazione e informazione dedicate al loro sviluppo e al territorio, grazie alla partnership di valore con Coopfond. «Questo è il presupposto dello sviluppo e come Presidente mi faccio garante dell’impegno che, come associazione, continueremo ad investire in tale direzione. Coopstartup Abruzzo è un progetto pronto ad affiancare le idee imprenditoriali da subito, un primo tangibile sostegno a chi vuole formarsi e raccogliere le sfide del PNRR e non solo, facendosi interprete di tutte le opportunità che oggi sono state elencate».

colletta alimentare

Sabato 27 novembre, nel corso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che è tornata anche in presenza, in Abruzzo sono state donate 185 tonnellate di prodotti, pari a 370mila pasti (1 pasto corrisponde a un mix di 500 grammi di alimenti, stima adottata dalla European Food Bank Federation), in circa 350 supermercati, grazie al coinvolgimento di oltre 3 mila volontari. Nel dettaglio, a Pescara e provincia sono state donate 56 tonnellate, 41 a Chieti, 52 a Teramo e 36 a L’Aquila. A livello nazionale, sono state raccolte 7 mila tonnellate, pari a 14 milioni di pasti.

“Anche questa venticinquesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare – commenta Antonio Dionisio, presidente del Banco Alimentare Abruzzo – si è caratterizzata per una grande bellezza: quella che abbiamo avuto modo di vedere negli occhi dei nostri volontari, nella passione e nell’entusiasmo di tutti i nostri amici che da anni condividono con noi questo gesto, e che si è resa concreta dal gesto di migliaia di donatori, e resa possibile da un grande impegno organizzativo. E ora, questa bellezza ci permetterà di continuare a fare quello che già facciamo ogni giorno: aiutare chi aiuta. Grazie di cuore a tutti!”

“Un gesto capace di unire in un momento in cui tutto sembra volerci dividere: dalla ripresa del virus, ai contagi crescenti, all’insicurezza economica. La giornata della Colletta ci manifesta che sono i fatti, i gesti che innanzitutto educano, noi, i nostri figli, tutti, e possono realizzare autentica solidarietà e coesione sociale”