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Tag Archives: cronaca 2022

Manoppello

E’ previsto un secondo incontro conoscitivo per questo 2022 nel pomeriggio di sabato 26 febbraio alle ore 17 nella Sala Wojtyla di Manoppello Scalo (Pescara) in merito al progetto Pietra dell’IntegrAzione finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il cui proposito è quello di garantire un messaggio inclusivo, educativo, territoriale.

Il progetto si fa promotore di una cultura dedita alla creatività e alla manualità della pietra e si concentra nel territorio del Parco Nazionale della Maiella ed i suoi comuni, ed è la Proloco Tholos di Lettomanoppello (Pescara) ad aggiudicarsene la realizzazione; in particolar modo anche i Comuni di Lettomanoppello “Città della Pietra” e Pennapiedimonte (Chieti) avranno un ruolo fondamentale, poiché storicamente sono collegati alla tradizione della Pietra, inoltre la PRO-LOCO di Pennapiedimonte collaborerà a questo processo di lavoro per l’integrazione. Prezioso è il coinvolgimento di due preziosi Ambiti Sociali, l’ECAD 17 e l’ECAD 13, oltre agli Istituti Superiori del circondario e diverse figure professionali.

Pietra dell’IntegrAzione prevede l’attivazione di laboratori in cui degli scultori insegneranno tecniche di lavorazione e costruzione di vasi in pietra e dei periti agrari e botanici terranno le attività di semina, su una linea metodologica che colleghi l’integrazione con la manualità, dove tutti i soggetti saranno chiamati ad operare in un processo creativo ed anche dinamico. Si entrerà a marzo nel vivo del progetto che ha subìto dei cambiamenti rispetto al programma iniziale a causa dell’emergenza sanitaria che ha comportato ulteriori misure restrittive.

“L’Ecad 17 Manoppello, riunendo la voce dei 22 comuni dell’ambito sociale 17 Montagna Pescarese ha aderito con convinzione al progetto Pietra dell’Integrazione – spiega Giulia De Lellis, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Manoppello che è anche ente capofila dell’ambito territoriale – che ci permette di cogliere un’occasione unica per i nostri territori, sviluppando politiche in grado di arricchire i servizi alla persona con disabilità o fragilità mettendo al centro i valori culturali, ambientali e dell’artigianato del territorio che da secoli esprimono storia e tradizioni dei nostri borghi. Si tratta di un grande esperimento di cittadinanza attiva sul quale vogliamo scommettere attraverso la costruzione di un rapporto sinergico e complementare tra istituzioni locali, privato sociale e terzo settore. Tra gli obiettivi del piano sociale dell’Ecad 17 c’è, infatti, proprio il potenziamento delle reti sociali e dei processi di coprogettazione con le associazioni e gli attori sociali e della cultura verso la definizione di un modello di coesione e inclusione sociale che dobbiamo rafforzare”.

“Questo progetto di integrazione sociale delle persone con disabilità è uno dei punti cruciali e di forza che dovrà caratterizzare questa fase di programmazione territoriale, una sorta di modello con cui relazionarci – spiega Massimiliano Esposito, responsabile dell’Ecad 17 Montagna Pescarese – Proprio il nuovo piano sociale regionale 2022/2024 varato dalla Giunta ed in fase di approvazione in Consiglio Regionale, unitamente alle altre azioni progettuali del PNRR e REACT EU (Missione 5 sociale e Missione 6 salute) puntano infatti su progetti integrati, sociali e sociosanitari, da attuare in tutto l’Abruzzo”.

All’incontro, oltre agli esponenti del Comune di Manoppello, parteciperanno anche Arianna Barbetta Assessore al Turismo per il Comune di Lettomanoppello e Assunta Ronzone Assessore alle Politiche Sociali per il Comune di San Valentino.

Per informazioni, è possibile inviare un’e-mail a pietraintegrazione@gmail.com, oppure contattare la pagina Facebook Pietra dell’IntegrAzione.

Le attività sono svolte nel rispetto delle misure anti contagio Covid-19 vigenti: è obbligatorio indossare le mascherine Ffp2 ed avere tre dosi di vaccino.

Torrevecchia Teatina

L’amministrazione comunale di Torrevecchia Teatina, guidata dal sindaco dott. Francesco Seccia, continua nella sua politica di attenzione verso l’ambiente collocando, nel proprio territorio comunale, due “Eco Fonte” per l’erogazione gratuita di acqua microfiltrata e debatterizzata grazie all’effetto dei raggi ultravioletti azionati da un pannellino solare.  

Nei giorni scorsi, con la partecipazione attiva degli studenti della VB dell’Istituto Comprensivo Buonarroti diretto dalla dott.ssa Salvischiani, il vice sindaco dott. Fabio Pizzica ha inaugurato la prima Eco Fonte installata all’interno del campus scolastico annunciando che nei prossimi giorni ne sarà posizionata un’altra nella frazione di Castelferrato.

“E’ stata anche l’occasione – ha dichiarato Pizzica – per una riflessione con gli studenti sulla necessità che la tutela dell’acqua e, quindi, della natura sia un’azione prioritaria da portare avanti a livello individuale e collettivo. Bisogna evitarne la dispersione e l’uso incontrollato sia a livello locale che a livello globale, in considerazione del fatto che la mancanza di acqua interessa miliardi di persone nel mondo. Esprimo gratitudine personalmente e a nome dell’amministrazione agli studenti della classe VB e ai loro insegnanti per aver stimolato i ragazzi ad una riflessione consapevole e di alto valore educativo. Inoltre, siamo sicuri che le due installazioni permetteranno una riduzione del consumo di plastica e di conseguenza un’ulteriore salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo”.

Il Sindaco dott. Francesco Seccia ha direttamente ringraziato la rappresentante della società Happy Water di Guardiagrele che ha progettato e costruito l’eco-fonte e, successivamente, grazie ad un accordo con il Comune lo ha installato.

“Ci auguriamo che questa iniziativa possa essere di aiuto ed ispirazione per un utilizzo sempre meno intenso della plastica – spiega Donatella Capuzzi, amministratore di Happy Water– oltre ad augurarci che tutta la cittadinanza, a partire dai più piccoli, possa utilizzare al meglio questi impianti percependone l’importanza e le potenzialità per il futuro della nostra comunità”.

rete d'Abruzzo

La rete d’Abruzzo di inclusione sociale – disabilità chiede ai consiglieri regionali, che si riuniranno giovedì prossimo, 24 febbraio, di inserire il rifinanziamento dei fondi alle associazioni.

Nella legge di bilancio della Regione Abruzzo, infatti, pubblicata sul Bollettino ufficiale (Bura) del 28 gennaio scorso, non vi è traccia delle richieste avanzate né come rifinanziamento di legge ordinaria né come rifinanziamento in caso di maggiori entrate, se non per il capitolo 71645 che torna a essere finanziato come gli anni precedenti.

Ci sono, invece, 8 milioni 678mila euro erogati senza criterio alcuno, con modalità non trasparenti grazie alle quali tale somma è stata elargita a 610 beneficiari.

L’erogazione dei contributi ex 95/99, invece, prevedeva requisiti specifici quali il volume di spesa degli ultimi tre anni e gli anni di iscrizione al Registro regionale, per non parlare dell’obbligo di massima trasparenza sull’utilizzo delle somme erogate.

In un documento congiunto, le associazioni hanno rimarcato la mancata inclusione dei fondi per enti no profit che si occupano di assistenza a disabili, a malati di Parkinson e Alzheimer e non solo. Non consola il fatto che, tra i beneficiari, ci siano dieci associazioni che si occupano di queste persone a cui è stato erogato solo 1% della cifra a disposizione.

Il rifinanziamento dei fondi alle associazioni, si spiega nella nota firmata dalle 21 associazioni che assistono migliaia di persone in Abruzzo, è fondamentale per la sopravvivenza di attività indispensabili.

Gli enti, infatti, ritengono di vitale importanza che l’accesso ai fondi sia regolamentato da norme chiare, precise e con modalità del tutto trasparenti. Inoltre, si chiede che venga finalmente stabilito, una volta per tutte, un principio di civiltà: i fondi per le associazioni sono necessari al funzionamento di un servizio quasi sempre demandato al sacrificio di volontari e parenti delle persone in difficoltà.

L’importanza del rifinanziamento della L.R. 95/99 permette alle associazioni «di erogare servizi fondamentali per le persone con disabilità, a volte addirittura sostituendosi a quel sistema socio-sanitario che non riesce a soddisfare tutte le esigenze delle stesse».

Le associazioni della Rete d’Abruzzo di Inclusione sociale – disabilità, sono:

  • Abitare Insieme – Gianvito Pappalepore; A.I.A.S. sez. Sulmona – Sante Ventresca;
  • Altri Orizzonti – Giovina Nasuti;
  • AIPD Sezione L’Aquila – Domenico Colapelle;
  • Alzheimer Marsica – Stefano Di Giuseppe; APDTH – Annarita Felici;
  • Associazione Regionale Down Abruzzo – Liliana Profeta; Azione Parkinson Abruzzo ODV – Filippo Pietrocola;
  • 180 amici L’Aquila – Alessandro Sirolli;
  • Comunità 24 luglio – Handicappati e non – Gaspare Ferella;
  • Coordinamento Associazioni Disabili L’Aquila – Massimo Prosperococco;
  • Coordinamento Regionale AISM Abruzzo – Vittorio Morganti;
  • Cosma – Tiziana Arista;
  • Diversuguali Onlus – Gianna Camplone;
  • Help Handicap Onlus – Stefano Di Giuseppe;
  • I bambini visti dalla luna – don Enrico D’Antonio;
  • Orizzonti – Michelina Mattoscio;
  • Percorsi – Eugenio Di Caro;
  • Progetto Incontro Onlus – don Giampietro Pittarello;
  • Raggio di Sole ASD – Stefano Di Giuseppe;
  • Tribunale per la Difesa del Malato – Stefano Di Giuseppe.

 

Giulianova

L’iniziativa intrapresa nel 2020 dal Rotary Club Teramo Est di realizzare un busto in memoria del fondatore della città di Giulianova, Giulio Antonio Acquaviva, settimo Duca della città di Atri e Conte di San Flaviano, il cui presidente era l’Avvocato Gianfranco Cocciolito, grazie alla perseveranza dei soci del club rotariano e alla convinzione che tale idea avesse un valore storico fondamentale come memoria collettiva per l’intera comunità giuliese, si avvia alla fase realizzativa.

E’ previsto per il prossimo 22 aprile 2022, in concomitanza dei festeggiamenti del patrono di Giulianova, lo svelamento dell’importante busto realizzato dallo scultore dell’Università di Urbino, Antonio De Marini e finanziato interamente dal Rotary Club Teramo Est, attualmente presieduto dall’Avvocato Domenico Giordano,  il cui contributo economico, insieme a quello di alcuni imprenditori filantropi,  consentirà al Comune di Giulianova di poter ricevere  il prezioso dono.

Il monumento verrà posizionato dinanzi al Duomo di San Flaviano mentre il calco in gesso bianco sarà custodito dall’Assise Comunale all’interno del Palazzo della Città.

L’evento sarà realizzato di concerto con l’amministrazione comunale di Giulianova e avrà a margine dello svelamento un importante momento di riflessione con una lectio magistralis sulla figura di Giulio Antonio Acquaviva da parte di un relatore di spessore del panorama culturale.

Giorgia Altobelli

Sentiamo il dovere professionale di evidenziare quanto la cultura sociologica, per il suo approccio intrinsecamente interdisciplinare, sia in grado di cogliere le interrelazioni tra le visioni dei diversi saperi, per restituire il senso di unità della conoscenza, alla base dello sviluppo del senso critico. Sono molteplici le ragioni per cui risulta fondamentale la consulenza strutturata della figura del sociologo all’interno del sistema scolastico. Il ruolo del suddetto professionista, infatti, per le sue tipiche caratteristiche specialistiche, può sicuramente operare allo scopo di individuare le varie esigenze delle singole componenti della scuola.

Queste le affermazioni dalla consigliera nazionale, nonché referente per la Puglia e la Basilicata della So.I.S (Società italiana di sociologia) Maria Grazia Lezzi, riferendo di un’apposita proposta che il Consiglio direttivo nazionale della Sois, per il tramite della presidente nazionale, Patrizia Magnante, inviata al Ministro dell’Istruzione, in merito alla presenza della figura professionale del sociologo all’interno della scuola.

La missiva mette dunque in luce la proposta strutturata dal Dipartimento Scuola della Sois, composto dai dottori Giorgia Altobelli (Abruzzo), Federica De Spirito (Puglia), Mara Fioravante (Marche), Antonio Iapichino (Calabria), Salvo La Puma (Sicilia), Maria Grazia Lezzi (Puglia/Basilicata), Patrizia Magnante (Lazio), Barbara Marino (Puglia), Teresa Sicoli (Calabria) e Antonio Tumminello (Sicilia).

E a proposito della nostra regione, la dottoressa Giorgia Altobelli è stata nominata referente per l’Abruzzo della So.I.S; con lei abbiamo dunque fatto una chiacchierata in merito all’argomento.

Una lettera della So.I.S (Società Italiana di Sociologia) al ministro dell’istruzione Bianchi per sottolineare la necessità di inserire la figura professionale del sociologo a scuola: da dove nasce questa necessità?

“Per troppi anni la figura del sociologo non ha avuto il giusto riconoscimento, la necessità che oggi ci spinge a farci sentire è l’emergenza del periodo storico che ci richiede responsabilità e senso civico. Professione e professionalità se non sono al servizio della pubblica istruzione e della formazione allora perdono di efficaci”.

Come può una sociologa/o aiutare un ragazzo o bambino nel suo percorso scolastico?

“Il sociologo ha come valore principe quello di dare voce alle comunità, la scuola è un sistema complesso che merita le opportune attenzioni. Non solo ascoltare e lavorare sinergicamente con le altre figure professionali, ma anche e soprattutto osservare da buon ricercatore per diventare facilitatore nei processi e specialisti del benessere organizzativo scolastico”.

Qual è secondo te l’aspetto più drammatico che la pandemia ha lasciato sull’adolescenza?

“Gli effetti della pandemia non li vediamo subito, certamente i giovani adolescenti già alle prese con l’affermazione della propria identità, l’insicurezza e il disorientamento si trovano e si troveranno a fare i conti con un’altra mancanza, quello della relazione e della socializzazione tra pari. Il riscoprire l’emozione del guardarsi negli occhi, di scambiarsi un sorriso e leggere dalla mimica facciale cosa l’altro pensa di te. Come ogni cosa, dipende da noi, cosa vogliamo trarre di buono, anche da questa pandemia”.

Eletta delegata per l’Abruzzo della So.I.S. con quale spirito rivesti questo ruolo? E quanto c’è da fare nelle scuole d’Abruzzo?

“Grazie della domanda. Grande spirito di responsabilità, credo molto nell’istruzione e nella formazione di ogni ordine e grado. Credo sia necessario istituire un osservatorio permanente regionale che racconta come stanno le nostre scuole, i nostri docenti, gli studenti, le famiglie e tutti gli attori coinvolti nel sistema scolastico. Solo passando dalla conoscenza è possibile attivare ipotesi di azioni e strategie di empowerment per la promozione della cultura del benessere”.

Guardiagrele

Nuovo importante appuntamento previsto per sabato 19 febbraio alle ore 15.30 nella Sala Consiliare del Comune di Guardiagrele (Ch) per parlare degli sviluppi di Pietra dell’IntegrAzione: a marzo si entrerà nel vivo del progetto che ha subìto dei cambiamenti rispetto al programma iniziale a causa dell’emergenza sanitaria che ha comportato ulteriori misure restrittive.

L’appuntamento teatino del fine settimana è organizzato dalla dottoressa Marcella Gianni, Responsabile di Piano dell’ ECAD13 che durante l’ultimo incontro aveva messo in evidenza l’importanza di un’iniziativa come questa senza “alcun tipo di barriera, nemmeno per il trasporto grazie all’acquisto, di ambito, di due pulmini per andare a prendere i ragazzi ed accompagnarli per la totale realizzazione di questo progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il cui proposito è quello di garantire un messaggio inclusivo, educativo, territoriale. Numerose sono le figure professionali inserite in “Pietra dell’IntegrAzione”, come per esempio psicologi e assistenti sociali e proprio questi ultimi riconoscono l’importanza dell’inclusione sociale, soprattutto in un momento in cui la società è cambiata”.

“Dopo anni di lavoro nel campo dell’inclusione sociale con l’Organizzazione di Volontariato Diversuguali di Pescara è una grande emozione sapere che qualcosa di bello si crea anche nell’entroterra. Lungo la costa c’è tanta bellezza, grandi progetti, immensi come il mare e nel progetto Pietra dell’IntegrAzione si parte dal dettaglio e dalla meraviglia che può scaturire dalla ‘pietra’. Il dettaglio che darà corpo ad una grande esperienza per coloro che sono davvero ‘speciali’ che, forse per la prima volta nella loro vita, si sentiranno uguali: tutti insieme per creare ‘vasi in Pietra’ dentro cui seminare l’arte dell’inclusione sociale”– spiega l’assistente sociale Sarah Pesce.

Coordinatrice dell’area sociale è anche Chiara Candeloro:

Il progetto si fonda su due concetti fondamentali che si integrano e coesistono: l’arte e l’inclusione. L’arte ci porta a cogliere il significato della bellezza generata dalle nostre fragilità e imperfezioni. La dimensione estetica sarà quindi fondamentale per guardarsi dentro, al fine di sviluppare una consapevolezza di sé stessi e degli altri. La mia figura professionale sarà al servizio delle persone, che vorranno sviluppare e fortificare questo processo empatico verso il prossimo e per generare un processo socio-educativo, rivolto al singolo ma anche all’intera comunità, attraverso l’attivazione di una vera inclusione sociale, che si basa sulla partecipazione attiva di tutte le persone  in nome dei principi ineludibili, quali: l’uguaglianza, l’assenza di pregiudizi e giudizi, il rispetto e la valorizzazione della dignità e dell’unicità umana.

Il progetto si fa promotore di una cultura dedita alla creatività e alla manualità della pietra e si concentra nel territorio del Parco Nazionale della Maiella ed i suoi comuni, ed è la Proloco Tholos di Lettomanoppello (Pescara) ad aggiudicarsene la realizzazione; prezioso è il coinvolgimento di due preziosi Ambiti Sociali, l’ECAD 17 e l’ECAD 13, oltre agli Istituti Superiori del circondario: vede l’attivazione di laboratori in cui degli scultori insegneranno tecniche di lavorazione e costruzione di vasi in pietra e dei periti agrari e botanici terranno le attività di semina, su una linea metodologica che colleghi l’integrazione con la manualità, dove tutti i soggetti saranno chiamati ad operare in un processo creativo ed anche dinamico.

Per informazioni, è possibile inviare un’e-mail a pietraintegrazione@gmail.com, oppure contattare la pagina Facebook Pietra dell’IntegrAzione.

lettera per amore

Nuovo appuntamento con Lettera per Amore, iniziativa dell’associazione culturale Hub-C. Dopo lo stop forzato a causa del Covid, con il San Valentino 2022, ci sarà la presentazione del lavoro realizzato in occasione dell’incontro del 14 febbraio 2020.

Appuntamento dunque, a partire proprio da questo lunedì, negli spazi della Onlus Anffas Pescara, per incontrare di nuovo i protagonisti del lavoro realizzato nel 2020, con la proiezione del video-documentario.

Il progetto Lettera per Amore (cerchiamo le parole) nasce da un’idea semplice, quasi banale, che richiede però un grande coraggio, quello di occupare una sedia vuota, guardare negli occhi uno scrittore e parlargli d’amore.

E quindi, un tavolo, dei fogli, una penna e due sedie, una di fronte all’altra. Su di una è seduto uno scrittore, sull’altra la persona che vuole raccontarsi. “L’amore, l’amore per l’altro, l’amore che ciascuno di noi porta in petto: per i figli, per i genitori, per il marito, per la moglie, per il fidanzato, ma anche per il paesaggio, per la montagna, il mare, il proprio paese o città – commenta Giovanna Romano – Lo scrittore, dal canto suo, accoglie l’altro, lo ascolta, dà corpo alle sue emozioni, restituendo parole scritte”.

Protagonisti di questo nuovo video sono quindi la poetessa Federica Maria D’Amato, sua la penna che ha dato voce alle storie raccolte, e le persone incontrate nella Fondazione Caritas dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne, cittadella dell’accoglienza Giovanni Paolo II, Pescara e nella sede dell’Onlus Anffas Pescara.

Il cuore del progetto vive nella relazione empatica tra due persone che non sanno nulla l’una dell’altra ma che hanno voglia di dirsi molte cose. E’ da questo incontro che nasce la lettera: pensata, costruita, scritta insieme.

Una lettera è un gesto d’amore, in un tempo sospeso, relegato in un angolo di magia. E’ il luogo del conoscersi e dello stare insieme.

E l’amore: perché tutti hanno qualcosa da dire sull’amore, all’amore. Perché l’amore è il più solido dei ponti tra gli esseri umani, regge la società e muove le persone, di tutte le età, luoghi e tempi.

Il progetto si è trasformato ed è divenuto strumento per indagare realtà complesse, di marginalità e solitudini.

“La fragilità diventa quel filo invisibile che lega un’esistenza ad un’altra. Tessere quel filo, colorarlo, è il nostro obiettivo – aggiunge Valerio Spezzaferro, documentarista che partecipa al progetto –. La pandemia ha accelerato il processo di frammentazione in corso, creando nuove solitudini ed estremizzando quelle già esistenti. Stiamo assistendo alla trasfigurazione del corpo e della mente, ad una rappresentazione dell’uomo che da invulnerabile diventa vulnerabile, dipendente della cura, veicolo di malattia. Il bisogno dell’altro e, al contempo, la paura dell’altro. Sentimenti opposti, vissuti in forme finora sconosciute, ci avvicinano e ci allontanano: l’uomo è nel mezzo, sempre più solo, con le proprie ansie ed insicurezze. Eppure, la nostra vita è fatta di relazioni. Noi siamo relazioni, buone o cattive che siano”.

L’associazione HUB-C si è insediata nel territorio abruzzese nel 2019. Pone al centro l’uomo e il suo quotidiano sforzo di attribuire senso ad una società complessa, sempre più difficile da interpretare. La cultura, nel suo aspetto materiale, linguistico ed espressivo, insegna la stretta connessione tra gli uomini. E’ l’universo semantico comune che aiuta a pensare, a vedere e a stare con l’altro.

Sicurezza sul lavoro

Nel 2021, malgrado la riduzione del rischio suo lavoro dettato dagli stop imposti dai lockdown, gli incidenti sul lavoro hanno  segnato un record critico.

Per questo  l’Ispettorato Nazionale del Lavoro sarà il punto di riferimento contro l’incremento degli incidenti sul lavoro ed il sommerso, a livello statistico legato in maniera molto stretta all’incremento degli infortuni.

Tra nuove task force e campagne ispettive volte a livello regionale ha preso il via la lotta al caporalato e alle violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. E per far sì che le ispezioni diventino più efficaci e selettive, sono in arrivo presso l’Ispettorato oltre  2.000 nuovi ispettori.

Inoltre si punta sull’interoperabilità delle banche dati con gli altri enti di vigilanza (INPS e INAIL) e con le ASL, nonché su una struttura ispettiva tanto centralizzata quanto territoriale.

Secondo i dati INAIL nel primo semestre del 2021 si sono verificati 538 infortuni mortali ed il settore nel quale si verificano più incidenti è quello dell’edilizia, dove si riscontrano anche le maggiori irregolarità contrattuali. Irregolarità e lavoro nero si segnalano però specialmente nelle zone a più alta attività produttiva, nel Centro e nel Nord, soprattutto tra le PMI. Quindi, non solo Agricoltura e Costruzioni ma anche Logistica e Delivery, nel Manifatturiero, Alberghiero e Ristorazione.

“Sono pienamente d’accordo con lo Stato italiano per l’arrivo di questi 2.000 nuovi ispettori – ha affermato il presidente di Enbital, Paolo Provino – che non deve essere visto come una negatività nei confronti delle aziende, ma come uno stimolo a migliorare perché se ci sono dei controllo le aziende tendono a mettersi in regola per tutelare la salute di tutti i lavoratori, ma anche per tutelare le aziende stesse. Questo perché per le aziende avere un infortunio o una morte sul lavoro significa perdere giorni e giorni di lavoro a causa del fermo di produzione. Vuol dire danni di immagini enorme, non dobbiamo guardare alla piccola azienda che ha pochi dipendenti, ma ai grandi colossi che subirebbero dei grossi problemi e ingenti perdite. Ritengo che investire sulla sicurezza e sulla formazione dei lavoratori è un vantaggio importante per le aziende anche in termini di produttività”.

by Redazione
Giornata della Memoria

In occasione della Giornata della Memoria, nel Palazzo del Governo, a Teramo, il Prefetto Massimo Zanni ha consegnato le medaglie d’onore conferire con Decreto Presidenziale, ai cittadini deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, quale risarcimento soprattutto morale che la Repubblica Italiana riconosce per il sacrificio patito dai propri cittadini.

Questi i destinatari delle medaglie, consegnate ai familiari:

Cesare Cervellini, nato a Giulianova nel 1916, artigliere, catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e liberato il 9 settembre 1945.

Walter Costantini, nato a Giulianova nel 1920, Sottotenente dell’Aeronautica, catturato dopo l’8 settembre 1943 e liberato dagli alleati nell’aprile 1945; era in un lager con il futuro Sindaco di Teramo Carino Gambacorta.

Aldo De Berardinis, nato a Roseto degli Abruzzi nel 1922, artigliere, catturato in Grecia dopo l’8 settembre 1943 e liberato nel luglio 1945.

Carino Gambacorta, Sottotenente di Fanteria, nato a Teramo nel 1912. Catturato dopo l’8 settembre e liberato nell’estate 1945 dopo due anni di prigionia in Polonia e in Germania. Futuro Sindaco di Teramo, futuro presidente della Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e futuro presidente del Mediocredito Regionale Abruzzese. Dal 1973 alla morte, avvenuta nel 1993, fu Vicepresidente nazionale dell’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra). Due volte Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1966 e 1972), Medaglia d’Argento per l’Opera svolta a favore della Scuola (1955) e Medaglia di Bronzo dei Benemeriti della Cultura e dell’Arte (1958).

Pasquale Manocchia (detto Lino), aviere, nativo di Giulianova nel 1921, catturato dopo l’8 settembre a Mostar nell’ex Jugoslavia e liberato il 30 agosto 1945. Noto giornalista italoamericano a New York, intervistò molti Presidenti americani e star di Hollywood; recentemente è uscito il libro postumo che racconta il suo internamento dal titolo Frammenti di un Prigioniero della Artemia Nova Editrice a cura del prof. Elso Simone Serpentini e Walter De Berardinis.

Flaviano Stacchiotti, artigliere, nativo di Giulianova nel 1916, catturato dopo l’8 settembre e liberato il 18 marzo 1946. (in totale furono quattro i fratelli Stacchiotti catturati nei Balcani e deportati in Germania – caso raro nel panorama italiano – solo Cesare Stacchiotti ritirò la medaglia molti anni fa).

Luigi Stacchiotti, artigliere, nativo di Giulianova nel 1914, catturato dopo l’8 settembre – disperso (forse fronte russo) il 15 maggio 1944; il corpo non è mai stato ritrovato.

Pasquale Stacchiotti, fante, nato a Giulianova nel 1922, catturato dai tedeschi in Egeo, verrà liberato nel novembre 1944.

Ernesto Zenobi, Carabiniere, nato a Canosa di Puglia nel 1908 da genitori di Giulianova, catturato in Albania dopo l’8 settembre, muore a Gorlitz il 15 novembre 1943; oggi è sepolto nel Cimitero Militare Italiano di Varsavia.

Mariano Antonetti, nato a Monterotondo (Roma) nel 1922 da genitori di Fano Adriano, catturato sul fronte greco dopo l’ 8 settembre 1943, verrà liberato nel luglio 1945.

Angelo Pelizzi, artigliere, nato a Fano Adriano nel 1924, catturato a Reggio Emilia dopo l’8 settembre 1943 e liberato il 17 aprile 1945.

Matteo Pelizzi, Fante, nato a Fano Adriano nel 1920, catturato in Croazia dopo l’8 settembre 1943 e liberato il 5 luglio 1945.

Nello Riccioni, fante, nato a Fano Adriano nel 1921, catturato in Grecia e liberato il 20 luglio 1945.

Valentino Antonetti, artigliere, nato a Fano Adriano nel 1917, catturato in Grecia e liberato il 31 agosto 1945.

L’iniziativa è stata il frutto di un attento percorso di ricerca portato avanti negli anni dal giornalista e ricercatore storico sugli IMI – Internati Militari Italiani, Walter De Berardinis (tra l’altro delegato dalle famiglie Manocchia e Zenobi a rappresentarle in Prefettura a Teramo), il quale, documenti alla mano, ha saputo ricostruire con attenzione certosina le vicende dei cittadini cui è stata conferita l’alta onorificenza, dando ai familiari delle ulteriori notizie e informazioni relative ai propri cari, con ciò aprendo un dialogo di memoria tra i discendenti di chi, con il proprio sacrificio, ha dato un enorme contribuito umano e ideale all’Italia.

Dopo la cerimonia in Prefettura, i familiari dei quattordici cittadini cui sono state conferite le medaglie si sono trasferiti presso la sede dell’Archivio di Stato di Teramo.

Qui, il ricercatore storico De Berardinis e il direttore dell’Archivio di Stato, Ottavio di Stanislao, hanno tenuto una relazione sulle vicende dei quattordici commemorati, facendo inoltre omaggio ai famigliari degli stessi delle copie di documenti (fogli matricolari ecc) relativi al loro arruolamento e alle loro vicende. “Giornata memorabile per la storia degli IMI teramani – spiega De Berardinis – erano anni che non venivano insigniti così tanti ex internati alla memoria”.

by Redazione
Servizio Civile

È stata prorogata al 10 febbraio 2022 la scadenza per la presentazione delle domande per il Servizio Civile. Ed è ancora possibile scegliere l’associazione dei consumatori Adoc Abruzzo, che è alla ricerca di quindici volontari in dodici sedi in tutto l’Abruzzo, con tanta voglia di aiutare gli over 65 a prevenire e contrastare le truffe.

Grazie al progetto (Ad)occhio alla truffa, i volontari potranno realizzare una vasta gamma di azioni come informazione, sportelli fisici e online per avere assistenza, incontri e testimonianze, fino a campagne di sensibilizzazione territoriale.

I giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni che intendono fare domanda per candidarsi come volontari hanno tempo fino alle ore 14.00 del 10 febbraio 2022. La domanda va fatta esclusivamente online tramite pc, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. È necessario dotarsi di spid.

La durata del progetto è di dodici mesi, per venticinque ore settimanali. È previsto un compenso di 444,30 euro mensili. Le sedi, in Abruzzo, sono Lanciano, Montesilvano, Pescara, Vasto, Sulmona (2 posti), Scafa, Avezzano, Chieti, L’Aquila (2 posti), Teramo (2 posti) e Mosciano Sant’Angelo.

“Il servizio civile – commenta Monica Di Cola, presidente di Adoc Abruzzo – è una bellissima opportunità di crescita personale e sociale. Il nostro progetto, in particolare, mira a sostenere gli anziani, sempre più vittime di truffe. Le iniziative che intendiamo realizzare mirano a favorire la conoscenza di diritti e rischi, oltre che ad affiancare una fascia rilevante di popolazione nella quotidianità. Il nostro invito, quindi, è di considerare questa bella opportunità: siamo a disposizione di quanti vorranno approfondire il nostro progetto, e candidarsi a fare un bel pezzo di strada insieme a noi”.

Informazioni sul servizio civile nazionale: https://www.politichegiovanili.gov.it/.

Informazioni sul servizio civile in Adoc: https://adocnazionale.it/servizio-civile/.

Informazioni su Adoc Abruzzo: https://www.facebook.com/adoc.abruzzo.consumatori.

by Redazione