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Tag Archives: Cna Abruzzo

turismo esperenziale

Una grande piattaforma internazionale su cui scommettere per lanciare anche in Abruzzo il “turismo esperienziale”, soprattutto per quel che riguarda la crescita delle presenze straniere, vero neo dell’offerta turistica regionale. E dare maggiore visibilità ad un mondo di piccole imprese del settore.

E’ l’obiettivo dell’accordo sottoscritto dalla CNA con il portale Airbnb.it, colosso mondiale dell’offerta turistica online.

Un settore, quello del “turismo esperienziale”, che prende sempre più piede nel nostro paese, ed è destinato non solo ad attirare nuove fette di visitatori, ma anche ad allargare le occasioni di business per il mondo delle imprese.

I contenuti dell’accordo e le ricadute potenziali sull’Abruzzo sono il tema dell’incontro organizzato a Pescara da CNA Abruzzo.

Momento a cui hanno preso parte, con il direttore regionale della confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo, il responsabile nazionale di CNA Turismo, Cristiano Tomei, il presidente e il coordinatore regionale CNA Turismo, Claudio Di Dionisio e Gabriele Marchese.

“In Abruzzo – osserva Cristiano Tomei – il turismo ha registrato nel 2018, rispetto all’anno precedente, un dato significativo sia per quel che riguarda le presenze che gli arrivi: +6% per gli arrivi e +2,2% per le presenze complessivamente. Il dato, sostanzialmente, vale sia per il settore ricettivo alberghiero che per quello extra alberghiero, pur con le dovute differenze. Ma è sul versante degli arrivi e delle giornate di soggiorno dei turisti stranieri che è necessario focalizzare l’attenzione e concentrare iniziative e misure. Infatti, le giornate di soggiorno dei turisti stranieri crescono in misura minore (sono praticamente stabili al + 0,2%) rispetto a quelle dei turisti italiani. Vanno analizzate con attenzione le differenze tra arrivi e media pernottamenti registrati in maniera differente tra Paese e Paese di provenienza: questo dato altalenante, tra chiaroscuri, evidentemente non permette una crescita piena delle presenze estere, che invece rappresentano linfa fondamentale per il movimento economico dell’intera economia regionale”.

A confortare l’analisi di Tomei, spunta infatti il rapporto percentuale tra il numero delle presenze dei turisti stranieri in Abruzzo e il dato complessivo regionale: la quota di mercato di chi proviene da altri paesi è pari al 12,2% del totale, dato sideralmente lontano dalla media nazionale, che fissa invece a quota 50,4% la quota parte dei soggiorni di chi proviene dall’estero.

“E’ evidente dunque che in Abruzzo l’apporto di presenze estere va necessariamente aumentato – osserva ancora Tomei – ed il turismo esperienziale che in Italia pesa per ben 11 miliardi di euro, potenzialmente può arrivare anche nella nostra regione su 800 milioni. I percorsi targati CNA, uniti alle potenzialità delle imprese che si aprono al mondo attraverso le proprie esperienze, costituiscono un volano eccezionale per attirare il turismo estero, sempre più alla ricerca di questa tipologia di esperienze da accompagnare nel proprio viaggio”.

Durante l’incontro inoltre una sessantina di operatori sono stati protagonisti di un importante momento formativo, dedicato appunto all’individuazione di percorsi e proposte da caricare sulla piattaforma: a cui ha preso parte il Market Manager Experiences Airbnb, Marco Marini.

“Abbiamo messo insieme imprenditori dei più diversi settori – dice Gabriele Marchese – che caricheranno sulla piattaforma le loro proposte: rispecchiano una gamma molto vasta di offerte in grado di intercettare i gusti dei turisti, con proposte che spaziano dall’archeologia alla pesca, passando per il cibo e l’arte”.

“Il turismo esperienziale – gli fa eco il coordinatore regionale CNA Turismo, Claudio Di Dionisio – è l’unico che nel nostro Paese cresce con percentuali a doppia cifra: ora grazie alla rete e alle potenzialità di un colosso come Airbnb sarà possibile mettere in campo una proposta che aiuti l’Abruzzo a conquistare nuove presenza ed offra alle imprese una vetrina per accrescere il loro business”.

alba adriatica

E’ in ballo il futuro turistico di Alba Adriatica e di un importante tratto della costa abruzzese: per questo servono misure di protezione drastiche e immediate.

Lo chiede a nome dei suoi colleghi Franchino Giovannelli, referente di Cna Balneari Abruzzo ad Alba Adriatica, il comune del Teramano investito da una violenta mareggiata che ha provocato danni ingenti a spiagge, stabilimenti e attrezzature.

Un grido di dolore che domani troverà un’eco nell’aula del Consiglio regionale, all’Aquila, dove si discuterà proprio di erosione della costa e di misure per proteggere il litorale.

Queste le parole di Giovannelli:

Assistiamo ad un vero disastro provocato dalle mareggiate che hanno provocato danni serissimi a una decina di stabilimenti. Siamo ormai all’Sos, alla sopravvivenza.

Il punto è legato alla necessità di interventi drastici su un pezzo del litorale teramano, quello che tecnicamente riguarda l’unità fisiografica che va da Giulianova a Martinsicuro.

Un tratto di una quindicina di chilometri che richiede interventi non più rinviabili, ma assolutamente drastici.

Interventi che gli operatori individuano solo nella posa di scogliere frangi flutto, le sole in grado di offrire una protezione efficace: ogni altro intervento, come il ripascimento, può servire solo salvare la stagione, non il destino di un tratto di costa dell’Abruzzo.

Nella mia concessione, dovrei contare su 80-90 metri di spiaggia, ma oggi l’acqua lambisce lo stabilimento. Ecco di cosa parliamo.

E’ una battaglia per la sopravvivenza ma stavolta la Regione deve comprendere che occorre davvero passare dalle parole ai fatti. E subito.

abruzzo

La notizia della mancata concessione dello stato d’emergenza all’Abruzzo, in seguito alla grandinata che ha colpito la regione lo scorso luglio, ha scatenato parecchie polemiche.

Di poco fa l’intervento in merito del presidente della Cna Abruzzo Savino Saraceni:

Il governo riveda le sue posizioni sulla mancata concessione all’Abruzzo dei risarcimenti previsti per i danni provocati dall’eccezionale grandinata del luglio scorso.

Nel caso, studi una misura specifica in grado di far fronte comunque al fabbisogno.

Aldi là delle mere ragioni tecniche che impedirebbero il risarcimento dei danni, una eventuale decisione in tal senso striderebbe con il buon senso. L’enorme entità del computo finale dei danni, che supera i 200 milioni di euro ripartiti tra attività produttive, insediamenti privati, abitazioni, parco mezzi, non può essere archiviata per mere ragioni procedurale.

Né si può pensare a una copertura attraverso eventuali polizze assicurative per chi ne è provvisto.

E’ dunque necessario che il Consiglio dei ministri riveda l’annunciata posizione di chiusura, stabilendo nel caso una misura specifica alternativa, “ad hoc”, per sostenere l’Abruzzo e le sue attività gravemente danneggiate.

by Redazione
premio cambiamenti

C’è una Silicon Valley d’Abruzzo in cui lavorano giovani imprenditori, dove corrono idee innovative, che guarda al mondo dei mercati globali ma sa anche riusare materiali e strumenti della tradizione regionale: come la vecchia, cara ceramica.

Tutto questo è condensato nel Premio Cambiamenti, voluto dalla Cna italiana proprio per premiare il pensiero innovativo, giunto alla quarta edizione, ha incoronato a Pescara la “regina” d’Abruzzo, ovvero l’impresa che il 28 novembre prossimo, a Roma, contenderà alle vincitrici delle altre regioni il primato nazionale.

Ad aggiudicarsi l’ambito traguardo è stata la “Termotag sas” dell’imprenditore teatino Luca Amicone; ha preceduto la “Carvin engineering srl” di Vincenzo Di Nino e la “Let’s Webearable Solution srl” di Mauro La Rocca e Robert Manolea.

Il trio ha ottenuto il più alto indice di gradimento al termine dalla selezione avvenuta nell’aula Federico Caffè della Facoltà di Economia dell’università d’Annunzio.

A decidere una platea di oltre 300 studenti, dopo una breve presentazione uguale per tutti (appena quattro minuti ciascuno) effettuata dai 12 concorrenti selezionati tra le 69 candidature della regione da una precedente scrematura effettuata da una giuria di esperti, tutti imprenditori e dirigenti del sistema CNA Abruzzo: Mirco Mirabilio, Linda D’Agostino, Paolo D’Amico, Gabriella Corona, Roberta Dell’Aguzzo e Ivano Lapergola.

Il verdetto della giuria “popolare” è avvenuto – e non poteva essere altrimenti – attraverso un voto avvenuto via social, smartphone ed altre tecnologie avanzate: il gradimento degli studenti si è miscelato, con diverse proporzioni, a quello degli esperti.

Il progetto del vincitore – che si aggiudica intanto un bonus da mille euro in servizi, in attesa di competere per gli ambiti benefit della finale nazionale, tra cui il primo premio da 20mila euro – potrebbe essere destinato a rivoluzione l’utilizzo di strumenti di larghissimo consumo, quali riscaldamento o condizionamento dell’aria.

Attraverso l’applicazione al polso di un semplice bracciale in ceramica, infatti, la persona sarà in grado di poter stabilizzare la propria temperatura corporea, evitando così un uso abnorme di emissioni fredde o calde a seconda della stagione, a tutto vantaggio dell’ambiente:

Ho messo a frutto questa idea progettuale nel mio soggiorno negli Stati Uniti – spiega Amicone, quarant’anni, laurea in Scienze manageriali proprio a Pescara – dove ero andato a perfezionare la lingua. Ho osservato, soprattutto nella stagione estiva, un uso folle di condizionatori sparati “a palla”, ho studiato le proprietà della ceramica, ed ho messo a punto questo brevetto, che stabilizza la temperatura corporea impedendo di usare in modo esagerato tanto l’aria fredda che quella calda.

Un dispositivo molto semplice, che per il momento sembra avere competitori importanti solo in America, e prospettive interessanti su tanti mercati, a partire da quello che si occupa di prodotti per la salute.

Un’applicazione – sia detto per inciso – che fa il paio con quella che un anno fa, sempre con la ceramica protagonista, consegnò la  vittoria finale nazionale all’aquilano Massimiliano Falcone, pure lui impegnato a studiarne l’uso a fini scientifici, medici e sanitari.

Dopo Amicone, piazze d’onore per la “Carvin engineering srl” di Vincenzo Di Nino e la “Let’s Webearable Solution srl” di Mauro La Rocca e Robert Manolea.

La prima si occupa dello sviluppo delle cosiddetta “visione artificiale” nel campo industriale; la seconda, invece punta su un campo assai simile a quello del vincitore: l’utilizzo stavolta di indumenti particolarmente trattati per la trasmissione di dati relativi alla salute di chi li indossa.

Con loro, hanno proposto i rispettivi progetti anche “LF System Italia srl”; “Gianluca Nappo natural fashion”; “Palati a Spasso srl.”; “Liberha srl”; “Abruzzo Rural Property sas”; “Api Forge srl”; “Teknisolar srl”; “Amosa.Exe srl”; “Oleafit”; “Pendeche srl”.

Alla manifestazione conclusiva del Premio Cambiamenti hanno preso parte, tra gli altri, il coordinatori nazionale e regionale del Premio, Luca Iaia e Silvio Calice, il presidente e il direttore regionale della Cna Abruzzo, Savino Saraceni e Graziano Di Costanzo, il presidente regionale dei Giovani Imprenditori di Cna, Luca Lecce.

by Redazione