Search

Tag Archives: atri

atri

A seguito del nuovo DPCM dell’8 marzo 2020, che prevede misure particolari per il contenimento del Covid 19 a tutela soprattutto degli anziani, il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, con il vice sindaco Domenico Felicione e i dirigenti del Comune di Atri, si sono riuniti questa mattina per analizzare il decreto e per effettuare le comunicazioni alla cittadinanza.

Durante l’incontro si è deciso di attivare un servizio rivolto agli ultra 65enni residenti nella città ducale con lo scopo di garantire consegne domiciliari di generi alimentari e medicinali.

Il servizio è attivo e tutti gli interessati possono contattare il numero 085 8791223 dalle 10 alle 13 per richiedere i prodotti di cui si ha necessità.

Con apposita ordinanza, inoltre, è stato disposto di non far svolgere i mercati fino al 3 aprile prossimo.

Tutte le altre misure adottate, in linea con il DPCM, sono consultabili sul sito e sui principali canali social dell’ente.

“Abbiamo stabilito di andare incontro alle fasce più deboli della società – spiega il sindaco Piergiorgio Ferretti – in particolare gli over 65enni con patologie e tutti gli over 75 in generale. Il Comune ha istituito questo servizio a decorrere da domani per evitare loro gli spostamenti e contenere il contagio. Confidiamo nella collaborazione di tutti i cittadini, il senso di responsabilità sarà sicuramente uno strumento efficace contro il virus”.

 

by Redazione
Orchestra sinfonica abruzzese

Non si ferma la musica dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese che per la sua 45° stagione presenta Folk Songs sabato 29 febbraio alle 18 sul palco del Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila con replica domenica 1° marzo alle 18 al Teatro Comunale di Atri.

Due appuntamenti dedicati al repertorio del novecento. Sul podio il M° Carlo Goldstein, e la mezzosoprano Alda Caiello, nomi affermati del panorama musicale italiano e non solo, esperti interpreti del repertorio novecentesco che caratterizza questa produzione ISA.

In programma, infatti, i Folk Songs di Luciano Berio per voce e orchestra, le Siete canciones populares españolas di Manuel De Falla e la Serenata per piccola orchestra op. 46 bis di Alfredo Casella.

Quello di questa settimana è un felice ritorno del direttore Carlo Goldstein sul palco della Sinfonica, presente nelle ultime stagioni ISA e apprezzato dal pubblico abruzzese per la sua precisione e per la cura del dettaglio.

Ritenuto uno dei più brillanti direttori d’orchestra della sua generazione a livello internazionale, dalla vittoria del primo premio all’International Conducting Competition di Graz nel 2009 ha iniziato un’intensa attività che lo ha portato a dirigere importanti compagini orchestrali in Italia e nel mondo.

Goldstein

Protagonista della prima parte del concerto la mezzosoprano Alda Caiello, una delle maggiori interpreti nel panorama europeo per versatilità, raffinatezza e capacità espressive, voce fra le più autorevoli nel repertorio novecentesco, molto amata da numerosi compositori che le hanno dedicato brani.

È stata la cantante prediletta da Berio per i suoi Folk songs, pagina che interpreterà proprio in occasione di questi concerti con la Sinfonica Abruzzese.

Il programma è interamente dedicato al Novecento, e in particolare a brani che nascono nel secolo scorso riprendendo e interpretando pagine musicali della tradizione popolare come le Siete canciones di De Falla, “forse il pezzo vocale ispanico più famoso della prima metà del novecento, piccole miniature caratterizzate in modo splendido” come spiega il direttore Carlo Goldstein – e per il brano di Berio che dà il titolo all’intera produzione: “Una raccolta di canti di tutto il mondo uniti dalla geniale orchestrazione del compositore. C’è un filo rosso poi che lega i ‘Folk Songs’ a quel gioiello che è la Piccola serenata di Casella eseguita nel secondo tempo – spiega ancora il direttore – ed è la volontà dei due autori, ciascuno con i propri mezzi, di portare l’Italia in Europa allargando i confini della cultura italiana”.

Il colpo d’occhio che ieri Piazza Duchi d’Acquaviva ha offerto mostra chiaramente la riuscita e l’entusiasmo per la terza edizione del Carnevale organizzato ad Atri anche quest’anno dall’Associazione Rione San Domenico in collaborazione con l’Associazione Commercianti Atri da Vivere, con il contributo dell’Amministrazione Comunale. Ieri pomeriggio 18 tra carri e gruppi hanno sfilato nel centro storico proponendo temi simpatici e divertenti. Adulti e bambini in maschera hanno partecipato al Concorso di Carnevale che ha premiato simbolicamente la maschera più bella. Successo ha fatto registrare anche il Carnevale nella frazione di Casoli dove la locale associazione HappyCasoli ha organizzato il Carnevale  con animazione, musica, sfilata in maschera e intrattenimento.

Carnevale ad Atri

“Vedere Atri e Casoli di Atri così piene di bambini e adulti travestiti per il Carnevale – commenta l’Assessore alla Cultura al Comune di Atri, Domenico Felicione, – è stata una grande soddisfazione. Si è pensato a un programma rivolto a tutte le fasce d’età con momenti di puro divertimento e allegria e il merito della riuscita va alle associazioni che si sono adoperate per organizzare questi appuntamenti che come Comune non potevamo non patrocinare“.

E’ nata nel pieno della Prima Guerra Mondiale, ha vissuto il fascismo, il Secondo conflitto mondiale, la resistenza, le conquiste dei diritti per le donne, come il poter votare, diritto che lei ha esercitato per la prima volta all’età di 32 anni, la guerra fredda, l’entrata in Europa, l’arrivo del nuovo millennio, episodi che ricorda lucidamente così come ricorda i cambiamenti della sua Atri e in particolare della frazione dove risiede: Casoli. Una comunità che va orgogliosa della longevità di questa donna, tanto che il Sindaco Piergiorgio Ferretti e la Presidente del Consiglio Comunale di Atri, Cristina Forcella, l’hanno omaggiata con un mazzo di fiori nel giorno del suo 104esimo compleanno. Si tratta di Anna Cantoro, la quale davanti a una meravigliosa torna di pasta di zucchero con un cuore di pizza dolce tradizionale, il 13 febbraio ha festeggiato l’importante traguardo nella sua casa con i suoi cari, in particolare il figlio con cui vive Germano Martemucci, la nuora Dorotea Di Febbo e i nipoti Giuseppe e Anna presenti anche i pronipoti Camilla e Stefano e il genero Sandro Ferretti oltra a altri parenti.

Nata il 13 febbraio 1916 Anna è autonoma e perfettamente lucida, fa ancora diverse faccende in casa. Il marito Giuseppe Martemucci è morto circa 16 anni fa e da allora Anna si è dedicata alla famiglia dell’unico figlio Germano. “Il segreto della longevità è nel cibo tradizionale: polenta, pane cotto, granetti e fave i suoi piatti preferiti e ovviamente nella vicinanza della famiglia” ha detto. La nipote, Anna Martemucci, che porta con orgoglio il suo nome, la definisce come una donna “molto riservata che ha trascorso la sua esistenza in campagna e a cucinare pietanze salutari. Una donna da cui c’è tanto da imparare”.

Abbiamo deciso di omaggiare la nostra concittadina Anna Cantoro con dei fiori – sottolinea il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti – come gesto di affetto che tutta la nostra comunità sente per lei. Una donna di altri tempi che ha tanto da insegnare per stile di vita, valori e rispetto per gli altri. In occasione dei suoi 100 anni l’Amministrazione Comunale di Atri l’ha omaggiata con una targa. Siamo felici ogni anno di ritrovarci nella sua casa per aggiungere una candelina alla sua speciale torta e incontrare il suo sorriso gentile e autentico”. 

Frida_Kahlo,_by_Guillermo_Kahlo

Il 29 marzo, alle 18, nel Teatro Comunale di Atri andrà in scena lo spettacolo di teatro, musica e flamenco Frida Kahlo – Bailando a La Vida.

L’evento, promosso dall’associazione Cul.Tur.A’, in collaborazione con il Comune di Atri e la sezione comunale e provinciale dell’Avis, con il sostegno finanziario delle aziende KICO e Aran, rappresenta la prima di una serie di iniziative che l’associazione promuove per realizzare il progetto denominato Toma que Toma: divulgare il territorio e la cultura del flamenco, attraverso eventi di qualità.

Selvaggia e passionale come il suo paese d’origine, violenta e dolcissima come l’attaccamento alla vita che la caratterizzò, visionaria e realistica come i suoi quadri, Frida Kahlo continua a esercitare un grandissimo fascino artistico e un forte impatto emotivo.

Visse appena 47 anni, in Messico, e la sua passione fu la politica: prese parte a tutte le lotte pacifiche e i fermenti a difesa dei molti oppressi e dei poveri.

A 15 anni si trovò su un autobus che si scontrò con un trenino. Per mesi restò in ospedale tra la vita e la morte. Le conseguenze di questo incidente la tormentarono Frida per tutta la vita.

Lo spettacolo ideato e diretto da Manfredi Gelmetti, con la collaborazione di Ester Bucci nel ruolo di Frida, è un viaggio nell’intimità tormentata della pittrice, nella lotta con se stessa per la sopravvivenza, per l’accettazione di una vita segnata da una malattia incurabile, dall’amore tormentato per Diego Rivera.

La danza, con musica e canto dal vivo, diventa protagonista, testimone e salvezza di Frida, raccontata dallo stesso regista attraverso la fusione di parole, musica e flamenco.

Lo spettatore accompagnerà Frida attraverso il suo viaggio catartico, rivivrà momenti della sua esistenza terrena attraverso le parole di Diego, seduto alla sua scrivania e i ricordi saranno plasmati dalla danza e dalle note dei musicisti.

Uno spettacolo, per rivivere e superare il dolore della pittrice, e dichiarare insieme, con parole, musica e flamenco: Viva la vida!.

“Siamo felici di ospitare nel nostro teatro uno spettacolo dedicato a una artista così amata e apprezzata – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione – sarà una occasione unica per conoscere meglio la sua figura umana, il dolore che ha accompagnato la sua esistenza e la sua straordinaria arte. Ringrazio l’associazione Cul.Tur.A’ e quanti hanno reso possibile questo appuntamento e ovviamente invito tutti gli interessati a partecipare”.  

Per informazioni ulteriori: 085.8797120 – 3281953846.

by Redazione

Una occasione per rituffarsi nell’Italia povera, ma vitale del secondo dopoguerra grazie alle gesta maldestre e esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati. Una commedia piacevole e divertente che è la prima versione teatrale del mitico film di Mario Monicelli, uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia italiana e non solo. Si tratta de “I soliti ignoti“, lo spettacolo che andrà in scena al Teatro Comunale di Atri domenica 2 febbraio 2020, alle 21, con Vinicio Marchioni, che ha curato anche la regia, e Giuseppe Zeno. L’adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell’epoca lontana. Lo spettacolo, divertentissimo e emozionante scritto da Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli, è il terzo della stagione di Prosa 2019/2020 del Teatro atriano che si avvale della la direzione artistica di Pino Strabioli.

Il prossimo spettacolo in cartellone sarà ‘Il giocattolaio’ con Francesco Montanari  e Andrea Delogu in scena il 21 febbraio. Il 30 marzo in scena Gianfranco Jannuzzo con ‘Il berretto a sonagli’ di Luigi Pirandello che dal 2013 tocca con grande successo i teatri dell’intera penisola. Chiuderanno la stagione, il 18 aprile, Edy Angelillo e Michele La Ginestra con uno spettacolo delicato e allo stesso tempo esilarante, poetico e graffiante e dedicato all’eterno tema dell’amare, il titolo parla da solo ‘La matematica dell’amore’.

“Lo spettacolo che andrà in scena domenica – dichiara l’Assessore alla Cultura al comune di Atri, Domenico Felicione– rappresenta un grande omaggio al cinema italiano e a un regista indimenticabile come Mario Monicelli. Sul palco attori validissimi e molto amati che sapranno emozionare e incantare il numeroso pubblico presente. Anche stavolta, infatti, lo spettacolo ha fatto registrare il tutto esaurito e ne siamo orgogliosi e fieri”.

 Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 con apertura botteghino dalle ore 19. Per prenotazioni: Teatro Comunale di Atri Tel. 085.8797120 – 328.1953846. Il costo del biglietto per il primo settore è di 30,00€, 25,00 € per il secondo settore e 15,00 € per il loggione.

by Redazione

Questa mattina, lunedì 20 gennaio 2020, il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, ha portato i saluti e gli auguri della città a Alberto Di Pancrazio che ha raggiunto il traguardo dei 100 anni di vita, consegnando a nome dell’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza una pergamena per ricordare questo importante traguardo.

“E’ una grande gioia e un immenso piacere festeggiare oggi – commenta il Sindaco Ferretti – chi, come il nostro concittadino Alberto, ha vissuto una vita così lunga e piena che rappresenta un importante pezzo di storia della nostra città e una ricchezza per tutta la nostra comunità”.

 

by Redazione

Anche gli studenti del Liceo Classico “L. Illuminati” di Atri hanno aderito all’iniziativa nazionale Notte del Classico con una partecipata manifestazione che si è svolta il 17 gennaio 2020, nel Teatro Comunale di Atri. Il progetto, partito da Acireale, in Sicilia, su iniziativa del professor Rocco Schembra, è ora alla sua sesta edizione ed è diventato oramai una istituzione per questo indirizzo della scuola secondaria superiore e sostenuto anche dal Miur. Nella giornata di ieri, infatti, tutti gli istituti d’Italia che aderiscono, ben 436, hanno aperto i loro sipari contemporaneamente alle 18 proponendo letture, recitazioni, danze, canti e mostre. L’avvio è stato dato dal video “L’ombra delle nuvole” di Francesco Rainero. Lo spettacolo degli studenti atriani è stato patrocinato dall’Amministrazione Comunale.

“Il liceo classico di Atri, come ogni anno, – ha dichiarato la dirigente Scolastica dell’Istituto Illuminati, Daniela Magno – ha raccolto con entusiasmo l’invito e le classi si sono messe all’opera da tempo, preparando scene e scalette, scrivendo e adattando testi, provando e riprovando canzoni e balli. Filo conduttore tra le varie esibizioni è stata la volontà di animare e dare vita a miti, leggende, personaggi e scrittori del passato(Socrate, Ippia, Gorgia, Euripide, Plauto, Lisia, Foscolo, Pavese) e raccontare come siano ancora oggi capaci di parlare alle nostre coscienze e di comunicarci emozioni e valori. Gli alunni sono stati ideatori, sceneggiatori, attori di tutto quello che è stato messo in scena, dando prova di come gli apporti delle varie discipline di studio, soprattutto quelle di indirizzo, si intreccino tra loro e si compongano, grazie alla creatività, in soluzioni originali e interessanti”.

 “Siamo molto fieri di aver avuto anche quest’anno ‘La Notte del Classico’ – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione – gli studenti hanno affermato con forza che il liceo classico è vivo, non rappresenta un percorso di studi antico, ma attuale e utile per capire meglio il mondo, per ragionare e per comprendere il senso profondo della vita. Un plauso va agli studenti per il loro prezioso impegno, al tutto il corpo docente e alla dirigente scolastica per aver consentito lo svolgimento di questa iniziativa. Anche stavolta il nostro liceo ha saputo distinguersi, non solo per la qualità formativa quotidiana in aula, ma anche per le tante opportunità extrascolastiche in grado di offrire agli alunni occasioni preziose di conoscenza, amicizia, condivisione e crescita”. 

by Redazione
atri

Si intitola Sulla luna in bicicletta lo spettacolo teatrale in programma per domenica 19 alle 17 nel Teatro Comunale di Atri con la Compagnia Teatro Verde di Roma di Andrea Calabretta con la regia di Zenone Benedetto e con Giuseppe Di Simone e Valerio Bucci.

Si tratta del terzo appuntamento della stagione teatrale per ragazzi Racconti d’Inverno, a teatro con mamma e papà.

Dopo Il Piccolo Principe di Antoine De Saint- Exupéry portato in scena dal Teatro dell’Acquario di Cosenza e Biancaneve e i sette nani a cura de I Guardiani dell’Oca, stavolta in scena l’incredibile storia di un doppio viaggio: dalla terra alla luna e dalla luna alla terra ambientato nel 1865.

Mentre gli umani tentano l’impossibile usando la ragione, gli abitanti della luna tentano il possibile usando la fantasia. Motori a scoppio contro cavalli alati, razzi ultrasonici contro grilli col singhiozzo, ragione contro follia.

Un omaggio a tutti quei visionari che hanno sognato l’impossibile e agli scienziati che lo hanno realizzato. Le musiche originali dello spettacolo sono di Enrico Biciocchi.

Chiuderà la stagione il 16 febbraio alle 17 lo spettacolo Le peripezie di Arlecchino con la Compagnia Ortoteatro di Milano che propone una inedita storia sulla più famosa maschera italiana, tramite un viaggio divertito e giocoso tra i personaggi più divertenti della tradizione della Commedia dell’Arte: Brighella, il Dottor Balanzone, Pantalone, Colombina e il Capitano.

I dialoghi contengono citazioni di testi di Goldoni, Molière, scenari di Commedia dell’Arte e dall’Opera Le Maschere di Mascagni. Lo spettacolo è interamente realizzato con musiche eseguite dal vivo.

“La rassegna del Teatro per ragazzi sta avendo davvero un grande successo – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione – ringrazio la compagnia ‘I Guardiani dell’Oca’ per aver organizzato questo splendido e valido cartellone e tutte le compagnie coinvolte. Sono tantissime le famiglie che partecipano a questi appuntamenti traendone un grande beneficio sia culturale che emotivo ed è anche un modo per avvicinare i più piccoli al teatro”.

Il costo del biglietto è di 7 euro.

L’acquisto è possibile sia attraverso botteghino del Teatro Comunale di Atri dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 12, chiuso il giovedì contattabile ai numeri 085.8797120 – 346.0698041.

by Redazione

200 manifesti, le mura di una cittadina intera, bianco candido. Queste le tre coordinate dell’ultimo intervento-manifesto “shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” di Andrea Astolfi, realizzato nella città di Atri, visibile dal 3 al 10 gennaio 2020. “Un lavoro – spiega l’artista – manifestatosi alle porte della nuova decade, come a proiettarci in una rinnovata idea dell’arte e dello spazio urbano”.

Astolfi, in effetti, stavolta l’ha fatta grossa: la notte del 3 gennaio ha occupato tutti gli spazi pubblicitari di un’intera cittadina, facendo letteralmente piazza pulita, anzi: piazza bianca. Atri si è svegliata tutta bianca, i cittadini si sono guardati attorno, interrogandosi. Spazzata via totalmente la pubblicità consumista in una sola notte, Astolfi ha fatto tutto-bianco non solo all’inizio del nuovo anno, (metaforico, forse anche di nuova vita) ma soprattutto una volta conclusosi quel periodo dell’anno maggiormente destinato al consumismo e alla mercificazione che del Natale e del Capodanno ne sono divenuti la brutta faccia. Questo il senso dell’intervento: fare posto, fare bianco, invitare al raccoglimento.

L’artista sbianca così una cittadina intera, la ripulisce dalla confusione e dalla baruffa mercantile, restituendo alle mura cittadine riposo e quiete: 200 manifesti, tutti rigorosamente bianchi, uno dietro l’altro, fino allo stordimento e all’esasperazione. Una ricerca, una meditazione sul silenzio, sul vuoto – elemento cardine nella ricerca dell’artista – e sulla sua potenza dirompente. Se Cage cercò di ascoltare il silenzio, Astolfi con questo lavoro cerca di visualizzarlo, di indicarlo a chi è disposto a osservare. Astolfi ci dice di fare attenzione, spinge l’osservatore alla riflessione, alla sua meditazione personale, senza tuttavia proporre soluzione alcuna, ma indicando un non-colore, una dimensione non solo estetica, ma mentale, che tutto accoglie, proprio perché bianca, pura, incolore. A ben dire siamo di fronte a una ricerca artistica estrema, essenziale e al contempo dirompente. La rivendicazione dell’intervento è avvenuta solo a 72 ore dal fatto, il 6 gennaio, data cardine che sta a indicare proprio la “manifestazione”, oltre che a essere il giorno natale dell’artista stesso.

Dopo l’esperienza FACES – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione – ancora una volta l’artista Andrea Astolfi riesce a incuriosire e a stupire tutti con le sue originali idee. I manifesti 6×3 e 70×100 affissi in città hanno destato grande curiosità e fatto porre interrogativi. Ringrazio l’artista per aver scelto ancora una volta Atri come vetrina per la sua arte, lavori che suscitano riflessioni importanti”. 

by Redazione