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Category Archives: Eventi

Pescara

Nel cuore di Pescara si parlerà, domenica 10 aprile alle ore 11.30, di vittorie, spallate e cazzotti del Camoscio d’Abruzzo: sarà la libreria Mondadori Bookstore di via Milano, infatti, ad ospitare la presentazione del libro d’esordio del giornalista Federico Falcone, Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo uscito il 1° febbraio per Radici Edizioni e, forte dell’immediato successo, andato subito in seconda ristampa.

Al centro dell’appuntamento, moderato dalla giornalista Alessandra Renzetti, ci saranno vita, morte e miracoli del brigante della due ruote, ma anche trionfi e cadute di un ciclista che ha rappresentato il riscatto sociale per un’intera generazione di italiani. Interverrà anche l’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, Maria Rita Carota.

“Negli anni Sessanta Vito Taccone è stato tra gli uomini e gli sportivi più amati dagli italiani, specialmente nel Meridione dove, ovunque andasse, veniva accolto come un novello Napoleone. Proveniva da un grave stato d’indigenza famigliare, non era istruito, non sapeva parlare in italiano, non era bello e non conosceva formalità. Ma quando saliva sulla bicicletta era una furia, non mollava un centimetro, si batteva con ardore e arringava le folle. Era amato proprio per questo, per la sua determinazione e per il suo coraggio, ma soprattutto perché era l’archetipo dell’italiano medio di quegli anni”, spiega l’autore del libro, il giornalista Federico Falcone.

Anche il capoluogo adriatico, finalmente, potrà stringere la mano all’autore del noto libro che parla del Taccone corridore, ma anche dell’uomo e del padre di famiglia, attraverso testimonianze inedite, retroscena mai raccontati ed un’appassionata lettera finale del figlio Cristiano.

Sullo sfondo di uno spaccato sociale dell’Italia di metà Novecento, la narrazione di un paese martoriato dalle tragedie della Seconda Guerra Mondiale, dalla conseguente crisi economica e da una povertà dilagante.

L’opera si articola in una corsa a tappe sulla vita e sulla carriera del ciclista avezzanese a quindici anni dalla sua morte, avvenuta nel mentre era implicato in una controversa vicenda giudiziaria.

Falcone, con una scrittura scevra da giudizi, ricostruisce nel libro le tappe fondamentali della carriera da ciclista di Vito Taccone, di cui si ricordano, tra le altre, cinque vittorie di tappa al Giro d’Italia del 1963 ma anche il contesto storico in cui il piccolo Vito salì per la prima volta in bicicletta per andare a consegnare il pane ai tempi in cui faceva da garzone nel panificio della sua amata Piazza Cavour ad Avezzano.

Capitolo dopo capitolo vengono inanellati gli snodi fondamentali della carriera e della vita di un personaggio capace di folgorare persino Sergio Zavoli, il quale lo volle sempre al suo fianco durante l’innovativa trasmissione televisiva “Il processo alla tappa”.

È un poema ciclistico e una ricostruzione storica, un romanzo d’avventura e un saggio d’autore, un’orchestra di bici e un coro di gregari. È la storia di un corridore esplosivo e di un uomo vulcanico, di un ragazzo-uomo di casa e di un ciclista uomo di strada, di un innocente perseguitato da una giustizia ingiusta. Vita e morte, miracoli e guai, pedalate e cazzotti di Vito Taccone: Pier Paolo Pasolini ammirava la sua «coscienza di classe», Sergio Zavoli lo descrisse come «un leader senza alone, frutto di una passione popolare». Qui il profumo della sua terra, l’accento della sua voce, la cultura della sua semplicità, le testimonianze di chi lo ha vissuto da vicino” garantisce Marco Pastonesi.

by Redazione
chieti

A Chieti, si lavora per ripristinare la tradizione: ed ecco che il periodo pasquale torna ad animarsi di note caratteristiche che in passato, hanno emozionato la città, e coinvolto interamente la popolazione. Domenica 10 aprile, alle ore 21, la Cattedrale teatina di San Giustino ospiterà il Concerto della pace, che risulta essere anche un pensiero rivolto alla drammatica situazione dovuta alla guerra in Ucraina, e dunque un vero e proprio inno alla pace.

Il concerto, evento straordinario che si ripete dopo tanti anni, nasce dalla proposta del Direttore dell’Orchestra d’archi “Armonie Ensemble” il Maestro Gabriele Di Iorio, con il coinvolgimento della Curia, infatti sarà presente il Monsignor Bruno Forte Arcivescovo Chieti -Vasto, del Comune di Chieti, e della Power Eventi.

Ci sarà una voce recitante che è quella di Giancamillo Marrone che, avvalendosi del sottofondo d’archi, regalerà al pubblico letture dai brani de “La Passione” del poeta fiorentino Mario Luzi, già noti grazie alla Via Crucis romana al Colosseo con Papa Giovanni Paolo II.

Come afferma il Maestro Di Iorio: “Oggi essendo stato incaricato come Direttore della Schola Cantorum ‘Settimio Zimarino’ ho intenzione di riproporre un concerto con il coro della Cattedrale in occasione della Domenica delle Palme come apertura ufficiale della Santa Settimana”.

Il programma artistico prevede: Crisantemi di G.Puccini, Ave verum Corpus di W.A. Mozart, Stabat Mater di J.G. Rheinberger, Lux Aeterna di E. Elgar, Adagio per archi di S.Barber ed in prima esecuzione assoluta Missa fons lucis di G.Di Iorio.

“Anche in passato si è cercato di arricchire la Pasqua teatina che vanta una monumentale e storica Processione del Cristo Morto, infatti l’orchestra e coro del teatro eseguivano sempre in Cattedrale la Passio et Resurrectio di Sergio Rendine e – come continua il Direttore – spero che nel ripartire dal concerto si possa concretizzare una nuova tradizione, che dia alla comunità linfa vitale e nuovo entusiasmo in occasione di una festa che alla Città di Chieti ha sempre regalato grande prestigio”.

L’ingresso è gratuito. Si ricorda che l’evento è organizzato in base alla norme vigenti anti Covid-19.

by Redazione
Avezzano

Si intitola Q: l’eroe che inseguì la blatta, lo spettacolo originale scritto a otto mani dalla Compagnia Òddots durante l’anno della pandemia, che sarà protagonista del nuovo appuntamento della stagione di prosa indipendente del Teatro OFF di Avezzano il prossimo 8 aprile (ore 21) all’interno del Castello Orsini Colonna.

Un giovane uomo, sfiduciato e stanco del mondo, dopo anni di autoreclusione, si ritrova per strada tra la gente. Il mondo è cambiato e forse più folle di come lo ricordava. Vestendo i panni di un moderno Don Chisciotte, finisce per accettare e dare un senso a questa dura realtà solo filtrandola attraverso ciò che ha di più caro: i film che in tutti quegli anni di silenzio lo hanno accompagnato giorno e notte nella sua stanza buia.

La sua missione? Far ottenere a un bambino il semplice abbraccio della madre. Lungo il cammino Q incontrerà alleati e nemici, affronterà le più terribili creature che popolano questo mondo e il pubblico, con lui, potrà emozionarsi, (ri)scoprire il mondo e il nostro tempo con occhi nuovi, arrivare a sentirsi piccolo, impotente, spiazzato… fino forse a volersi arrendere. Ma come in ogni fiaba che si rispetti, il lieto fine è dietro l’angolo.

Testo vincitore della terza edizione del concorso teatrale Teatro in cerca d’autore dell’agenzia Ponte di Carta e di Teatranti Tra Tanti, lo spettacolo porta in scena la paura del mondo e delle responsabilità, la sfiducia verso gli adulti, la ricerca di sicurezza.

Questi i temi portanti di questa fiaba moderna che si pone come obiettivo quello di raccontare le più profonde paure degli adolescenti di fronte ad un presente folle e ad un futuro incerto.

La Compagnia Òddots nasce nel 2017 in seno a diverse realtà teatrali del Tigullio. Il comune intento dei suoi componenti è quello di porre le giuste domande circa il mondo in cui viviamo.

Una mission puramente legata alle dinamiche sociali, senza nulla togliere al sano gusto artistico. Nel 2019 ha debuttato col suo primo testo originale “Break”, che portava in scena temi come il cyberbullismo, microcriminalità, droghe, adulti e adolescenti. Lo spettacolo è stato portato in diverse scuole secondarie di II grado del Tigullio riscuotendo un grande successo tra gli studenti.

Nel 2021 propone Q: l’eroe che inseguì la blatta con medesimo desiderio: quello di approdare nelle scuole secondarie affinché il teatro diventi un utile strumento educativo

by Redazione
pettorano sul gizio

In attesa della 14a edizione del Festival nazionale dei borghi più belli d’Italia, il Comune di Pettorano sul Gizio (AQ) sabato 2 ospiterà la prima tappa del percorso di avvicinamento del 2022 all’evento più importante dell’associazione nazionale che offre ai visitatori l’opportunità e il piacere della scoperta della rete di eccellenza dei piccoli centri d’Italia.

A presentare l’appuntamento in conferenza stampa questa mattina a Pescara insieme ad Antonio Di Marco, Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise”, era presente il sindaco del Comune di Pettorano sul Gizio Antonio Carrara.

L’evento di Pettorano sul Gizio il 2 aprile 2022 sarà dedicato a un prodotto gastronomico e a un prodotto agricolo tipici del borgo: la Polenta Rognosa e i “mugnoli”.

La giornata sarà animata da una serie di iniziative dedicate a questi due prodotti identitari del territorio pettoranese, tra cui un cooking show a cura dell’Istituto Alberghiero “ De Panfilis” di Roccaraso e un “gemellaggio gastronomico” con altri due borghi italiani che condividono “esperienze simili” con la polenta (Follina in Veneto e Moresco nelle Marche); a pomeriggio si svolgerà un convegno/confronto su Tradizione e biodiversità: la polenta e i mugnoli di Pettorano, un momento di approfondimento e incontro con la storia e le tradizioni del borgo e di riflessione su chi sceglie, nonostante mille difficoltà,  di restare a vivere nei borghi e sulle comunità che riscoprono, preservano e valorizzano prodotti autoctoni – come, ad esempio, i mugnoli a Pettorano sul Gizio.

Ospiti d’onore dell’evento a Pettorano sul Gizio, il Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare Daniele Mocio e la giornalista e conduttrice Rai Benedetta Rinaldi, madrina della 14a edizione del Festival nazionale dei borghi più belli d’Italia.

Per il Comune di Follina sarà presente il sindaco Mario Collet, per il Comune di Moresco il già sindaco Massimiliano Splendiani, attuale Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia nelle Marche”.

“La decisione di caratterizzare ogni borgo su una propria peculiarità – dichiara Antonio Di Marco – è la scelta vincente degli appuntamenti di avvicinamento al Festival. Attraverso le tipicità dei nostri Borghi più belli d’Italia faremo conoscere l’Abruzzo più vero e promuoveremo i nostri piccoli centri, veri gioielli nascosti del nostro Paese nell’ottica del nuovo turismo di riscoperta dei territori”.

Antonio Carrara, sindaco del Comune di Pettorano sul Gizio: “L’appuntamento di sabato 2 aprile a Pettorano vuole essere un momento augurale per un nuovo inizio post pandemia, per una riscoperta delle antiche tradizioni e per un rilancio del turismo nei borghi”.

by Redazione
Riccardo D'Aquila

Un nuovo appuntamento ‘live’ è previsto per sabato 2 aprile alle ore 11, presso la libreria Mondadori Bookstore di Pescara; nella centralissima via Milano, dialogherà infatti Romano De Marco con Riccardo D’Aquila, autore del libro Zia Dot (Edizioni Fandango).

Classe ’92, originario di Chieti, dove vive, D’Aquila scrive come se fosse un narratore americano, perché di cose americane si nutre da sempre e a fine febbraio Fandango porta in libreria “Zia Dot”, il suo romanzo d’esordio.

La donna, omosessuale, trentenne, ricca, cinica, sempre desiderosa di fare la guerra, risulta essere una protagonista indimenticabile che, mentre affronta il lutto materno e la mancanza di antagonisti, decide di partire col suo vecchio amico del liceo (ancora innamorato di lei) per chiudere una misteriosa faccenda in Arizona.

Difficile, per il lettore a sua volta, non innamorarsi del personaggio.

by Redazione
EstroDestro

EstroDestro torna in scena: la compagnia di Improvvisazione Teatrale riabbraccia il pubblico in un nuovo spettacolo dal titolo La Bottega.

L’appuntamento è fissato per venerdì 8 aprile alle ore 21,30 a Babilonia (via Campobasso 13, Pescara).

Una serata in cui gli improvvisatori della scuola, come dei veri artigiani, utilizzeranno il palco per creare, provare, aggiustare, le storie che il pubblico gli suggerirà. Un libero spazio creativo in cui ognuno può sentirsi partecipe, che sia attore o spettatore, tutto all’insegna della comicità spontanea.

L’evento è con formula Up to you (contributo minimo 5 euro). Ingresso con Green Pass Rafforzato e tessera Arci. Sarà possibile rinnovare la tessera arci per la stagione 2022 al costo di 7 euro. Info e prenotazione tavoli per cena 320 2659801 tramite messaggio whatsapp.

by francesca
Atri

Il prossimo 2 aprile, con inizio alle ore 21 al Teatro Comunale di Atri, si terrà una serata musicale in favore della Lifc (Lega Italiana Fibrosi Cistica) Abruzzo alla quale andrà parte del ricavato.

La lunga serata vedrà la partecipazione di “Io Vagabondo Nomade”, famosa cover band dei Nomadi e nella seconda parte di due componenti del celebre gruppo emiliano: il cofondatore del gruppo dei Nomadi Beppe Carletti e il frontman Yuri Cilloni.

I due si esibiranno proponendo al pubblico i brani meno conosciuti del loro repertorio. L’evento è organizzato da Assibro, Eco Sicurezza, Lega Italiana Fibrosi Cistica Abruzzo e Power Eventi.

“Noi ad Atri abbiamo fatto sempre poche manifestazioni – afferma Celestino Ricco, presidente della Lifc Abruzzo – dunque abbiamo accettato l’invito di Giovanni Di Sipio della Power Eventi per questa serata, considerando le situazioni particolari in cui viaggia il nostro centro, ancor di più in questo periodo di Covid. Questa iniziativa più che per la raccolta fondi serve per far conoscere il centro, anche per il percorso della domiciliazione delle cure che stiamo portando avanti. Questo perché ci siamo da più di 10 anni e molti cittadini di Atri non sanno di che cosa stiamo parlando. L’anno scorso abbiamo chiuso questo progetto della Regione Abruzzo del 2018, reiterato nel tempo per il Covid e ci eravamo proposti di portare le cure direttamente a casa dei pazienti. Noi abbiamo bisogno di fisioterapisti che abbiano conoscenza della patologia e di infermieri. Poi abbiamo messo in piedi in questo periodo un servizio psicologico a distanza, quindi facciamo in modo che i pazienti si muovano il meno possibile. In Abruzzo abbiamo anche finanziato un percorso di telemedicina, continuiamo a conservarlo, anche a breve ci sarà un passaggio di obbligo sanitario e si dovrà vedere come andrà avanti questo percorso. La patologia è genetica, indiretta e ed è molto diffusa con circa 7 mila pazienti in tutta Italia, quando è stata scoperta c’era un’aspettativa di vita  molto bassa, ora attraverso la ricerca sui farmaci, che sono di grande aiuto, si sono modificati un po’ questi rapporti. La malattia è tuttora incurabile, le cause di morte derivano maggiormente da infezioni polmonari ricorrenti che possono compromettere la vita delle persone. I pazienti hanno bisogno di terapie sistematiche e quotidiane, dal ‘93 a livello nazionale c’è una legge per il finanziamento per la cura e prevenzione della fibrosi cistica. In alcune regioni c’è lo screening al portatore, in Abruzzo dal 2015, a distanza di 20 anni dalla promulgazione della legge siamo riusciti a far accertare lo screening neonatale, che dà la possibilità  di verificare se nasce un bambino malato”.

“Il nostro obiettivo è quello di riempire il teatro – conclude Celestino Ricco – in Abruzzo ci sono diversi fan club che muovono le persone”.

 

by Redazione
orsogna

Dopo due anni in cui il Festival ha resistito, spostandosi in altri periodi dell’anno a causa della pandemia, la quinta edizione riporta Artinvita nel suo periodo tradizionale, la primavera, con una rassegna che coinvolge sette comuni e location meravigliose.

Oltre ai centri dell’asse della Marrucina in cui è nata, la manifestazione apre da quest’anno a progetti fuori le mura, interessando anche Pescara grazie alla collaborazione con Florian Metateatro – Centro di produzione teatrale. Viene riconfermata la collaborazione con Orsogna, dove il Festival è nato, Guardiagrele, Crecchio, Ortona e Pennapiedimonte.

A questi comuni si aggiunge un altro borgo sulla strada che va dal massiccio della Majella al mare Adriatico, Arielli. Qui, grazie alla collaborazione con la struttura di Residenze Artistiche Dentro la terra, una troupe di artisti lavorerà all’interno dell’Auditorium San Rocco, ex cinema di proprietà della curia vescovile nel cuore del paese.

Artinvita aspira a portare la grande arte contemporanea in Abruzzo, facendo da collante tra le più importanti organizzazioni del settore che operano sul territorio e quelle nazionali ed internazionali.

Tra installazioni, mostre, cinema, teatro, danza e musica sono dieci gli eventi, per un totale di più di venti appuntamenti, inclusi nell’edizione 2022.

La programmazione completa è consultabile sul sito www.artinvita.com, dove si trova anche la biglietteria on line già attiva per acquistare i posti per i singoli spettacoli o l’abbonamento che comprende sette spettacoli, e che fino al 31 marzo è in offerta speciale al prezzo di 50 euro anziché 65 euro.

Come ogni anno il Festival include nella programmazione un periodo di residenza dedicato agli artisti che arrivano dall’Italia e da Paesi europei ed extra-europei, offrendo loro un luogo e un tempo per la creazione in Abruzzo, affinché il pubblico possa incontrare il processo di nascita di uno spettacolo.

Anche nella quinta edizione sono numerosi gli artisti che presentano spettacoli e progetti in prima nazionale.

Il programma del 2022 ci interroga sui processi e gli effetti della memoria nella nostra vita.

La memoria si manifesta come una sovrapposizione di immagini, desideri, paure e impulsi, che si mescolano nella nostra mente e che costituiscono ciò che “pensiamo” di essere. Cosa rimane dell’umano quando la parola e la memoria scompaiono?

Si parte il 29 aprile con un doppio appuntamento itinerante che coinvolge uno dei luoghi su cui il Festival sta investendo maggiormente, l’Auditorium Santa Maria da Piedi a Crecchio, dove si esibisce la giovanissima performer franco-brasiliana Alice Rende, che unisce il circo contemporaneo con l’arte del contorsionismo.

Ci si sposta poi ad Arielli per l’inaugurazione dell’installazione audiovisiva. La memoria delle cose, di Simon Rouby e Michel Lauricella, che interessa l’Auditorium San Rocco. La serata d’apertura chiude con un cocktail accompagnato dal vino Masciarelli e le pietanze offerte da Le Mamme d’Abruzzo.

Il Festival prosegue all’insegna della multidisciplinarietà che cavalca teatro, danza contemporanea, circo contemporaneo, musica e cinema.

Al centro della programmazione ci sono due importanti residenze che coinvolgono il Teatro Comunale di Orsogna e ancora l’Auditorium di Crecchio per l’adattamento e la creazione di tre opere prime, tra cui la terza collaborazione con il Théâtre 14 à Paris e con il Collectif Rêve Concret per lo spettacolo Non siamo qui per scomparire, di Mathieu Touzé, in scena il 30 aprile e il primo maggio.

Un salto nel futuro è lo spettacolo immersivo Le Hurle della compagnia Alvise Sinivia, in cui tutto si svolge in un futuro parallelo, dove soccombe un mondo iperurbano: un uomo ci racconta con la sua voce sovraesposta di un sistema sull’orlo dell’estinzione, e cerca di farci ascoltare i frammenti del mondo vivente e non vivente prima che si verifichi un silenzio finale.

Numerose come sempre le attività collaterali che coinvolgono le strade, i bambini, gli anziani, la natura e il cibo.

Grande spazio viene dato alle compagnie italiane: grazie alla rinnovata collaborazione con ACS Abruzzo e Florian Metateatro, Artinvita porta infatti una compagnia al debutto.

Anna Basti e Chiara Caimmi, dopo aver svolto un periodo di residenza presso il Teatro Comunale di Orsogna e lo Spazio Rossellini a Roma, presentano al Florian Espace il loro nuovo spettacolo di danza/teatro What is a Fancy World for Ending. Viene inoltre ospitata la pluripremiata compagnia romana Cranpi con lo spettacolo La Classe, un docupuppets per marionette e uomini di Fabiana Iacozzilli.

Il Festival è supportato dalla Regione Abruzzo e dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, e gode di numerose collaborazioni nazionali e internazionali.

Battezzata nel 2018 da Juliette Binoche, la manifestazione nasce con un’anima italo-francese da una collaborazione tra l’Associazione abruzzese Insensi, direttore artistico Marco Cicolini, e il Théâtre de Léthé à Paris – Collectif 2 plus, direttrice artistica Amahì Camilla Saraceni.

La Francia, riferimento di sperimentazione e innovazione in Europa, dialoga con l’Abruzzo, territorio colmo di talentuosi artigiani e spazi meravigliosi da riqualificare, che attraverso l’arte contemporanea trovano uno slancio verso il futuro.

Grazie alla qualità delle attività svolte, Artinvita riceve il sostegno dell’Institut Français d’Italie dopo aver fatto entrare nel 2021, per la prima volta, l’Abruzzo nel prestigioso catalogo La Francia in scena, promosso dall’Ambasciata Francese.

by Redazione
Travaglio

Marco Travaglio torna sul palcoscenico con un giallo di bruciante attualità, sabato 26 marzo al Teatro Massimo di Pescara, organizzato da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci.

Il Conticidio dei Migliori non racconta una storia di fantasia, ma una storia realmente accaduta (e tuttora in corso) sotto i nostri occhi: il lungo “golpe al ralenti”, durato quasi tre anni, per rovesciare il premier più apprezzato dall’opinione pubblica e più odiato dall’establishment e riportare al potere la vecchia oligarchia finanziata per bloccare ogni cambiamento e garantire la Restaurazione.

Lo spettacolo è prodotto da SEIF – Società Editoriale Il Fatto

Questi i prezzi dei biglietti (comprensivi di diritti di prevendita) per la data di Pescara, in vendita nei circuiti e nelle abituali prevendite TicketOne e Ciaotickets:

  • Platea Poltronissima: 32,00 €
  • Platea Poltrona: 27,00 €
  • Balconata: 27,00 €
  • Galleria: 23,00 €

Per l’accesso allo spettacolo sarà necessario essere muniti di Mascherina FFP2 e Super Green Pass.

by Redazione
I Matti di Dio

Un gruppo di amici si ritrova in Abruzzo, si fa conoscere, scatena risate tra sacro e profano, regala emozioni e perchè no? Diffonde anche qualche pagina di storia poco nota ai più; poi però capisce che ha una missione da compiere, ossia raccontare a molti la vera storia di Oreste De Amicis, meglio conosciuto come il “Messia d’Abruzzo” e dunque, oltrepassa i confini della regione ed inizia una lunga ‘crociata’ in tutto il territorio italiano.

E così che lo spettacolo che reca la firma di Uao, I Matti di Dio – La vera storia del Messia d’Abruzzo scritto e diretto da Ariele Vincenti, vede irrompere sul palco come un’Armata Brancaleone, Federico Perrotta che veste i panni del Messia, Andrea D’Andreagiovanni, Massimiliano Elia e Giacomo Rasetti, accompagnati da musiche dal vivo e da canzoni del repertorio Abruzzese arrangiate in chiave moderna, coreografate ed interpretate dai quattro. I Matti di Dio si palesano tra comicità ed emozione, proiettando il pubblico in un tempo ormai passato ma le cui tematiche sono attuali, ora più che mai.

Dopo l’importante messaggio diffuso ed apprezzato in terra natìa, dall’8 al 13 marzo, la commedia che interpreta in chiave moderna tradizione e fede del popolo abruzzese, sarà al Teatro Martinitt di Milano per parlare del grande personaggio, sconosciuto e misterioso, un uomo semplice del XIX secolo, Oreste De Amicis che lascia le osterie del suo borgo per girare l’Italia e diffondere una religione nuova, vicina a poveri e oppressi. Dalla chiamata di Dio all’accusa di pazzia, un racconto malinconico ma divertente, cadenzato da musiche e canti patriottici ma universali nella loro armonica bellezza.

“Il Messia d’Abruzzo sta per diventare il Messia d’Italia”  spiega l’attore Federico Perrotta, orgoglioso di far conoscere il suo caratteristico Abruzzo al territorio italiano, che con questo spettacolo vive un paradossale parallelismo con i suoi compagni di viaggio e la storia dei quattro personaggi.

E poi prosegue: “Le folle gesta di Oreste De Amicis, ossia il frate che si è autoproclamato il Messia d’Abruzzo con l’intenzione di fondare una nuova religione dedita all’aiuto verso il prossimo opponendosi al potere del clero, ora varca i confini abruzzesi e passando per gli applausi ricevuti a Montecarotto (Ancona) si sposta verso Milano, con una tournée che raggiungerà anche Roma dal 21 aprile al 1 maggio. Finalmente queste imprese saranno oggetto di attenzione da parte di un pubblico che quasi sicuramente non ne conosceva le dinamiche, anche gran parte dell’Abruzzo ne era all’oscuro e noi abbiamo cercato di farle conoscere a modo nostro”.

by Redazione