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Category Archives: enogastronomia

vendemmia

Non solo il raccolto delle olive, in Abruzzo un’altra antica tradizione è la vendemmia: i filari di uva pronti per essere “saccheggiati” e trasformati negli ottimi vini abruzzesi.

Una tradizione contadina che si ripete da secoli fatta di profumi, risate e buon cibo.

Così come si passa del tempo in campagna a raccogliere le olive, così il tempo passa a raccogliere l’uva.

Tra forbici specifiche per non intaccare la vite e momenti di ilarità e cibo buono, si arriva alle botti, a quel profumo di mosto; a quei colori da cui poi verranno fuori Montepulciano, Cococciola, Pecorino, Trebbiano e Cerasuolo.

In attesa dell’11 novembre giorno in cui si assapora il vino novello; ma coma sarà la vendemmia 2019?

A fare il punto la Coldiretti Abruzzo che, in occasione della presentazione delle previsioni di Ismea, Assoenologi e Unione italiana vini, sottolinea come, a causa di ondate di calore e maltempo, si registrerà un calo della produzione dell’11% ma la qualità sarà a buona oppure ottima.

Coldiretti ricorda anche che in Abruzzo la produzione annuale media è di circa 4.500.000 quintali di uva e oltre 3 milioni di ettolitri di vino di cui almeno un milione a denominazione di origine per un totale di circa 18mila aziende vitivinicole attive (e sempre a più alta specializzazione) su una superficie agricola complessiva di circa 30mila ettari.

 

by francesca
I rapporti commerciali con la Cina e la sfida fra democrazia rappresentativa e diretta. Dopo le ultime tre edizioni a Termoli il Festival del Sarà atterra a Bologna, a Palazzo de’ Rossi. Appuntamento il 23 e 24 ottobre, con la partecipazione di esponenti di realtà territoriali, istituzionali e imprenditoriali, che si confrontano sul futuro del Paese.

L’evento si apre il 23 ottobre alle 18,30 con una video intervista a Romano Prodi, già due volte presidente del consiglio dei Ministri e della commissione Europea. A cura di Antonello Barone, ideatore del festival. Tema della prima giornata è Le vie della seta-Economia, attrattività e sviluppo lungo la rotta cinese, mentre il secondo ci si confronta su Rappresentativa Vs Diretta-La sfida della democrazia del XXI secolo.

Il 23 ottobre, dopo il panel, i relatori e gli ospiti potranno vivere un momento gourmet degustando la Bomba di Niko Romito, nelle sue due versioni dolce e salata e bevendo champagne Veuve Clicquot. Per chi vorrà sarà possibile aggiungere sulla Bomba una amarena Fabbri.

Bomba è un format di cibo da strada tutto italiano, nato come classico della pasticceria e rivisitato in chiave contemporanea. La passione di Niko Romito per questo prodotto tipico dell’arte dolciaria popolare – una sfera di pasta lievitata e fritta – risale alla pasticceria di famiglia aperta a Rivisondoli (Aq) da papà Antonio all’inizio degli anni 70. La bomba era la specialità di Antonio Romito, particolarmente amata dai numerosi turisti stagionali, che giungendo proprio da Napoli e dintorni affollavano le piste da sci del comprensorio di Roccaraso.

Un dolce di famiglia, dunque, che Niko Romito ha valorizzato portando avanti da qualche anno una ricerca importante sulle tecniche di impasto, lievitazione e frittura. Il risultato è goloso quanto l’originale, se non di più, e al contempo incredibilmente leggero, ed è disponibile anche in un’inedita versione salata, con una varietà di ripieni sviluppati da Niko Romito e dal suo team.

Dopo un primo pop-up a Napoli, il format Bomba debutta a Milano in Piazza XXV Aprile: un nuovo locale dedicato al cibo da strada italiano firmato Niko Romito in collaborazione con Autogrill. Ora il progetto si estende in una logica di pop-up itinerante e di sostengo ai grandi eventi in tutti i periodi lungo la Penisola.

by Redazione
la festa della castagna

E’ la regina dell’autunno e l’Abruzzo la celebra in diversi borghi e centri storici: la festa della Castagna è infatti una tradizione autunnale tipica della nostra regione.

Arrosta, in zuppa, lessa, marmellata: la castagna in tutte le salse che, se accompagnata da un buon bicchiere di vino Made Abruzzo, rigenera corpo e mente.

Ecco dunque alcuni appuntamenti tra ottobre e novembre nelle località abruzzesi in onore della castagna.

Civitella Roveto

In questo borgo in provincia de L’Aquila, dal 18 al 20 ottobre prossimi si terrà la Festa della Castagna e soprattutto del prodotto di punta: la castagna roscetta.

Addirittura le sue origini risalgono alla metà del XVII secolo e portano la firma dello storico marsicano Muzio Febonio che attraverso un saggio ha descritto come le donne della vallata trasportassero le castagne tipiche del loro territorio nei mercati di Roma attraverso i canistri, cesti di vimini realizzati a Canistro, da sempre molto utilizzati per il trasporto dei prodotti agroalimentari.

San Felice d’Ocre

Anche qui si celebra la castagna nell’appuntamento di sabato 19 e domenica 20. In questa due giorni, nel paesino dell’Aquilano, si potranno gustare le caldarroste, la pasta con i ceci e le castagne, lo spezzatino con le castagne, il tutto accompagnato dall’assaggio del vin brulè.

Valle Castellana

L’appuntamento con la castagna nel borgo teramano è fissato dal 2 al 4 novembre prossimi. La manifestazione è arrivata alla XXIII edizione ed è un evento molto apprezzato non solo dagli abitanti del posto ma anche dai vari visitatori che vengono da ogni parte d’Italia e del mondo.

Caratteristico di questo evento è la possibilità di gustare le caldarroste al cartoccio a zuppa di castagne e diversi dolci fatti con questo frutto.

by francesca
raccolta olive

E’ iniziata la raccolta olive per la certificazione campagna 2019/2020, a seguito del DM Modifica del disciplinare Dop Aprutino Pescarese.

Questa richiesta di anticipazione, convalidata e condivisa dal MIPAAFT, è scaturita dalla necessità di poter assicurare la certificazione e l’imbottigliamento ai produttori che sono presenti nella GDO, ma anche per assicurare la qualità del prodotto e mettersi in sicurezza contro attacchi patogeni.

Anche per tali motivazioni lo stesso provvedimento interesserà la produzione dell’olio DOP Colline Teatine.

“Siamo in procinto di avviare una nuova stagione e, in questi giorni già alcuni frantoi aziendali hanno riaperto – afferma il presidente del consorzio di tutela olio dop Aprutino-Pescarese Silvano Ferri – Proprio per questo abbiamo richiesto ed ottenuto dal ministero l’anticipazione”.

“Sempre più frequentemente la produzione varia da zona a zona mentre registriamo una attenzione sempre crescente dei nostri produttori nei confronti della qualità – aggiunge il presidente del DAQ olio d’Oliva d’Abruzzo Sandro Marinelli – Bisogna, pertanto, intercettare quante più risorse possibili per favorire il posizionamento del nostro prodotto di eccellenza, al giusto prezzo, all’interno di un mercato estremamente variegato”.

Nella foto Pianella, storica città dell’olio

by Redazione

La VI edizione del Prodotto topico, iniziata alla Marina di San Salvo lo scorso 13 luglio, si è conclusa sabato 28 settembre al Parco dei Priori a Fossacesia (nell’area panoramica dell’ Abbazia di San Giovanni in Venere). Dove sono stati premiati i vincitori selezionati nelle sei tappe estive di questa edizione.

I premiati, oltre a ricevere la pergamena che li ha dichiarati tali, hanno preparato il menù dei vincitori così composto: panelle alla ventricina di Scerni; cavatello in guazzetto di Vasto e pasta alla mollica di San Martino in Pensilis; ciff e ciaff di ventricina e cous cous del Marocco (che si è aggiudicato anche il primo posto tra i prodotti esteri); bocconotto di Pollutri e genzianotto di Ripateatina. Prima del pranzo topico, i presenti si erano riuniti per prendere atto del Regolamento della prossima edizione, che prevede a metà luglio una “quattro giorni” (con cento prodotti topici, gastronomici ed etnico-artigianali) sul lungomare di San Salvo; dopo il ferragosto la finalissima ad Agnone; nei sabati intermedi le finali di area presso i Comuni che si candideranno entro la primavera prossima.

Alla suggestiva cerimonia erano presenti gli assessori Tonino Marcello di San Salvo, Maura Sgriguoli di Fossacesia ed Antonio Di Martino di Pollutri, oltre ovviamente al sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio.

Di Giuseppantonio ha ribadito la disponibilità del suo Comune per progetti di promozione del turismo enogastronomico, in cui è impegnata la Comunità del Prodotto topico. Il Promotore Orazio Di Stefano, nel corso della riunione dei produttori, ha auspicato che il 2020 possa essere l’anno buono in cui concretizzare la fantastica idea lanciata da Michele Daniele di battere il record mondiale (world guinness record) della tavolata (topica) più lunga del mondo.

la spesa contadina

Si terrà alle Terme Alte di Rivisondoli, sabato 5 (dalle 15 alle 18) e domenica 6 ottobre (dalle 10 alle ore 20), la I edizione de La spesa contadina, la fiera dedicata ai prodotti enogastronomici dell’Alto Sangro e della Valle Peligna ed anche del vicino Molise.

L’evento, che è promosso dall’associazione Roccaraso Futura in collaborazione con l’agenzia giornalistica “Comunicatio” con il patrocinio della Provincia de L’Aquila  e del comune di Rivisondoli, vedrà la presenza di tanti produttori di formaggio, olio, miele, aglio, salumi e yogurt.

Oltre 25 gli stand enogastronomici dove si potranno trovare tantissimi prodotti tipici delle regioni Abruzzo e Molise, proposti direttamente dai produttori che saranno a disposizione per spiegare metodi di lavorazione e materie prime utilizzate, oltre che per fare degustare le loro specialità più deliziose, presso gli stand sarà anche possibile effettuare piccoli o grandi ordini e acquistare i prodotti tipici per non perdere la possibilità di assaporarli anche a casa.

“I prodotti tipici dell’Alto Sangro e della Valle Peligna ed anche del vicino Molise – spiega Alessandro Amicone, presidente dell’associazione Roccaraso Futura – fanno parte del patrimonio della tradizione italiana e per questo la nostra associazione intende omaggiare questa tradizione dando ampio spazio a tutti i produttori artigianali, soprattutto quelli di piccole e medie dimensioni, per valorizzare uno degli elementi che più caratterizzano la nostra regione e il nostro territorio nel mondo”.

“C’è bisogno di fare rete e promuovere le nostre eccellenze – aggiunge Amicone – per dare un nuovo impulso al turismo anche nei periodi non invernali. Ci auguriamo che il prossimo anno aderiscano anche altri comuni del nostro territorio. La promozione di questa fiera l’abbiamo puntata anche sui bacini delle grandi aree metropolitane come Roma, Napoli e Bari”.

vendemmia 2019

Vini di buona qualità anche se con un calo della produzione: secondo le prime stime della vendemmia 2019 in Abruzzo dovrebbe ridursi dell’11% rispetto all’annata record del 2018.

E’ il dato principale che caratterizza anche l’andamento della vendemmia delle province di Chieti e Pescara, in linea con il trend nazionale.

Complessivamente, nella regione la produzione dovrebbe raggiungere circa i 3 milioni di ettolitri, a fronte dei 3 milioni e 423mila ettolitri registrati lo scorso anno.

Di questi, la maggior parte vengono prodotti nella provincia di Chieti.

Se per i bianchi già in raccolta la situazione è ormai definita, si aspetta ancora qualche giorno per tracciare il quadro dei rossi, il cui andamento finale è dettato dalle condizioni climatiche e metereologiche che si verificheranno nei giorni e nelle notti a seguire.

Aspettative positive per Cia Agricoltori Italiani Chieti-Pescara: “Si prospetta una buona vendemmia”, afferma il presidente provinciale Nicola Sichetti che traccia un quadro completo della situazione, “quantitativamente si rileva un calo rispetto al 2018, ma lo scorso anno è stata un’annata straordinaria con una produzione oltre misura, ora si potrà lavorare sulla qualità. Determinanti saranno le condizioni meteo dei prossimi giorni ma è evidente che il cambiamento climatico degli ultimi anni, con scarse escursioni termiche tra giorno e notte, ha messo a dura prova i nostri vigneti”.

Si rileva un generale ritardo della maturazione di circa 10/15 giorni, tanto da far rientrare l’epoca di vendemmia in periodi più legati alla tradizione, dopo gli innumerevoli anticipi registrati negli ultimi anni.

Per quanto riguarda le varietà precoci (Pecorino, Pinot grigio e Chardonnay) si è registrato un calo del 20% di produzione, calo del 15-20% anche per i vitigni più noti, Trebbiano e Montepulciano.

Secondo l’Unione Italiana Vini, Ismea e Assoenologi l’abbondante produzione italiana del 2018 ha avuto effetti negativi sulle quotazioni dei vini (-13% rispetto al 2017) e a subire maggiormente la riduzione dei listini sono stati i vini comuni, più esposti alle dinamiche dell’offerta internazionale e alla concorrenza di altri paesi produttori, in particolare della Spagna, registrando un -27% maturato da un -34% dei bianchi e da un -21% dei rossi.

Per i vini a denominazione (Doc e Docg), invece, la riduzione è stata più contenuta (-6%), dimostrando che i vini di qualità hanno mercati più consolidati e meno esposti alla concorrenza dei competitor.

 L’Abruzzo ha visto chiudere il 2018 con un +6,4% di esportazioni all’estero con buoni risultati anche in Italia.

Come Cia-Chieti – Pescara riconosciamo il valore del settore vitivinicolo nell’economia regionale”, continua Sichetti, “e ribadiamo l’importanza della cooperazione, soprattutto nel chietino. Quest’anno organizzeremo un evento a Villa Medici in cui interverranno esperti del settore per approfondire le tematiche del genoma e della coltivazione biologica della vite”.

eccellenze d'abruzzo

Il miele di Luca Finocchio alla conquista dell’Oriente. Dopo aver ripetutamente fatto incetta di premi in Europa e in America, è la volta di Singapore dove l’azienda apistica ha conquistato il consenso della prestigiosa e impegnativa giuria del Singapore Taste Award, concorso internazionale ideato per selezionare i migliori prodotti gastronomici da lanciare nei mercati asiatici.

Ben 5 medaglie d’oro e tre d’argento per le delizie di Luca Finocchio: i primi sono stati assegnati ai mieli millefiori delle montagne d’Abruzzo e acacia, e alle Mieraviglie al peperoncino, cioccomiel, e zenzero, curcuma e limone.

I secondi, invece, sono andati ai mieli di coriandolo e arancio e alle Mieraviglie Balsamiel.

L’emozione di Luca Finocchio:

Confesso una certa emozione per questo premio a Singapore.

Quando decisi di continuare questa tradizione di famiglia mai avrei immaginato di far conoscere il nostro miele e il nome di Tornareccio nel mondo, fino al lontano Oriente.

Sono particolarmente soddisfatto per i premi andati a mieli identitari del nostro territorio selezionati insieme a quelli che hanno fatto la storia della nostra azienda.

A testa alta, dunque, continuiamo questa storia di passione per le api, forti di giudizi di gradimento che arrivano non solo dai mercati ma anche da giurie serie e indipendenti, in grado di selezionare la vera qualità.

Quella qualità che da sempre è vanto del Made in Italy, di cui la nostra azienda può dirsi orgogliosa ambasciatrice.

Souvenir d'Abruzzo

Le vacanze agli sgoccioli anzi, per tanti sono già finite da giorni. Per chi può godere di qualche altro giorno di riposo, una delle domande a cui dare risposta è: cosa riporto a casa?

Per chi è stato in Abruzzo, la risposta è: mortadella di Campotosto (nella foto), zafferano di Navelli e Montepulciano d’Abruzzo.

Questi i souvenir che i turisti riportano a casa dalle vacanze abruzzesi secondo Coldiretti; un dato che dimostra quindi come l’enogastronomia della nostra regione, ha un valore importante e acquista sempre più fascino.

Afferma Coldiretti Abruzzo:

L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita.

In Abruzzo, a fare la parte del leone sono i prodotti tradizionali legati alle specificità territoriali che riescono ad accontentare tutti i gusti e le diverse esigenze.

Il risultato è che il cibo è diventata la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola.

by francesca
tornareccio

Nella “capitale abruzzese del miele”, sabato 21 e domenica 22 settembre è in programma un viaggio lungo due giorni a Tornareccio (Chieti) tra expo, degustazioni, laboratori, incontri, spettacoli, visite guidate, territorio e arte.

Una capitale che si rimette in viaggio verso nuovi e più ampi orizzonti, in cui il miele sarà l’indiscusso protagonista di un progetto che farà conoscere sempre di più Tornareccio e la sua lunga tradizione apistica agli amanti del buono e del bello di tutta Italia e del mondo.

Tornareccio regina di miele
Tornareccio regina di miele

Il borgo di 1.755 abitanti, è infatti uno dei massimi centri abruzzesi ad esportare miele in tutta la regione e in Italia. La storia dell’arrivo del miele a Tornareccio ha inizio nei primi anni del Novecento.

Argito Di Vincenzo, negli anni ’30 acquisto a Termoli uno sciame d’api che poi rinchiuse in un sacco di liuta per portarlo in paese.

L’acquisto serviva per garantire il sostentamento della famiglia, e successivamente la produzione del miele forgiò la prima industria locale dell’Apicoltura Tieri, il cui stabilimento moderno è in via De Gasperi.

La svolta aziendale avvenne negli anni ’60, quando il egnero di Argito, Alderino Tieri, decise di continuare l’attività, in quegli anni in piena espansione a Tornareccio, grazie alla tecnica nomadistica, ancora oggi usata: risalgono a quel periodo le migrazioni di apicoltori alla ricerca di piantagioni fuori il territorio regionale.

Per partecipare: Comune di Tornareccio

Foto: Di Zitumassin – Opera propria, CC BY-SA 3.0

by Redazione