Si è tenuto ieri, domenica 4 maggio, l’undicesimo appuntamento del Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga nei paesi di Villa Tordinia e Rocciano (Teramo).
Tema della giornata “Sapori e storia: valorizzazione delle Virtù culinarie e territoriali della Laga teramana”; un viaggio iniziato dal mulino Guerrieri di Villa Tordinia, proseguito con l’escursione gratuita guidata dagli accompagnatori volontari Federtrek fino al borgo di Rocciano e conclusosi alla masseria Scipioni per un momento non solo di degustazione delle Virtù ma anche di confronto e racconto della tradizione di questo storico piatto della cucina teramana anche attraverso le parole e la musica del cantastorie d’Abruzzo Roppopò (Franco Palumbo), del giovanissimo Francesco Di Giuliantonio e della dottoressa Simonetta Sacripanti
Infatti, alla masseria si è svolta una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Lisa Di Giovanni, che ha visto la presenza del professor Claudio D’Archivio delegato dell’Accademia Italiana della Cucina.
“Le Virtù sono un piatto eccezionale – ha affermato il prof. D’Archivio – che purtroppo ancora in tanti conoscono. La storia di questo piatto ha diverse origini, sicuramente la più sentita e la più apprezzata è quella legata alle sette vergini che insieme preparano il piatto; da qui deriverebbe il ripetere in 7 come numero di tutti gli ingredienti delle Virtù”.
Virtù, un nome “inteso come virtù delle donne virtuose che arrivavano alla fine dell’inverno con le madie vuote, i campi semi deserti di culture; eppure furono in grado di realizzare un piatto così importante e ricco per il 1° maggio, mese di passaggio tra il passato, l’inverno, rappresentato dagli ossi di prosciutto inseriti nella ricetta) e il presente con i profumi della primavera. Un piatto dunque complesso che richiede una settimana di preparazione durante il quale ogni singolo ingrediente va cotto separatamente per poi essere aggiunti solo alla fine con la pasta” racconta D’Archivio.
Non c’è futuro senza passato, come poter far conoscere le Virtù oltre le mura teramane?
“C’è un Disciplinare per questo piatto ma che probabilmente non segue nessuno. Questo perché circa le modalità di cottura e di ingredienti, spesso qualcosa cambia anche all’interno delle singole famiglie e delle loro tradizioni. Un particolare importante in quanto, a differenza di altri piatti del Teramano che non possono e non devono essere alterati come le scrippelle ‘mbusse, per le Virtù ci possono essere le modifiche che non alterano la natura del piatto stesso. Un particolare che, a sua volta, permetterebbe al piatto di essere conosciuto fuori, oltre il nostro territorio e tramandato esportato. Il mio sogno è una grande festa a Teramo, il 1° maggio, dedicato all’esaltazione delle Virtù. Concludo sottolineando il suo aspetto più importante: le Virtù sono il piatto della convivialità, dell’amicizia e delle belle tavolate tra amici e parenti, degli incontri e dei confronti che merita spazio e onori”.
Un evento reso possibile anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Culturale Alto Tordino, Masseria Scipioni (Agriturismo), I.A.T. Teramo e Accademia Italiana della Cucina.
“Maggio è il mese della rinascita – ha dichiarato la presidente dell’Associazione Culturale Alto Tordino Nadia Ragonici – del profumo dei fiori, della luce che allunga le giornate e dei cuori che si aprono alla bellezza. Ed è proprio ciò che oggi abbiamo vissuto sul nostro territorio dell’Alto Tordino teramano, grazie alle comunità dei nostri borghi di Rocciano e Villa Tordinia, nel Comune di Teramo, che si sono riunite per accogliere il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga e per raccontare quanto sia bello stare insieme, per condividere cultura, tradizioni, storia ed essere orgogliosi di tutto questo. Grazie alla mia fantastica squadra dell’Associazione Alto Tordino, nella quale ognuno di noi è un tassello fondamentale di questo grande puzzle che ha la forma del cuore. Grazie agli oltre 80 partecipanti dell’undicesima (di sessanta!) tappa del Festival più lungo in senso temporale! Un grazie sentito al sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto che da sempre crede nel Festival e nelle sue finalità culturali e sociali. Grazie a chi è intervenuto con racconti, testimonianze e studi sul territorio e sulla cultura storica e gastronomica, che diventa universale solo se condivisa. Da soli si va veloci, ma insieme si va più lontano” conclude la presidente Ragonici
Il prossimo appuntamento del Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga è fissato a giovedì 8 maggio, alle ore 15.00, Città dell’Altra Economia, Quartiere Testaccio all’interno di Ecofuturo Festival 2025 con un intervento del presidente dell’associazione Borghi e Sentieri della Laga Roberto Gualandri.