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Nelle ultime settimane, migliaia di persone hanno chiesto la liberazione di Patrick Zaki, tuttavia sabato 15 febbraio i giudici hanno confermato la detenzione preventiva. Patrick resterà nella struttura detentiva di Talkha e tornerà in tribunale il 22 febbraio.

Marise George Zaky, sorella di Patrick, ha dichiarato:

Grazie per tutto quanto state facendo. Voglio dirvi che Patrick ha bisogno di tutto il vostro sostegno per tornare libero.

Continuate a condividere informazioni e ad aiutarlo in modo che possa uscire dal carcere e tornare a seguire il suo Master.

Gli attivisti e le attiviste abruzzesi di Amnesty International continueranno a chiedere libertà per Patrick con due iniziative:

  • L’Aquila, giovedì 20, mobilitazione alle ore 18 in piazza Santa Margherita, di fronte Palazzo Camponeschi, sede del Rettorato dell’Università dell’Aquila, e alle 19.00 alla Fontana Luminosa (Piazza Battaglione degli Alpini).
  • Pescara, venerdì 21 , flash mob in piazza della Rinascita (piazza Salotto) alle 19.

“L’impegno della società civile è stato così massiccio e diffuso da non passare inosservato. Il fatto che la detenzione di Patrick sia stata discussa prima dei 15 giorni stabiliti dimostra, infatti, che le nostre azioni non sono state ignorate. Per riuscire a salvare Patrick da ulteriori torture e possibili ripercussioni, è necessario tenere ala l’attenzione sui mezzi di comunicazione e fare pressione sulle istituzioni egiziane, perciò torneremo in piazza e continueremo a chiedere la libertà per Patrick Zaki!” ha dichiarato Giacomo Labricciosa, responsabile di Amnesty International per l’Abruzzo Molise.

19 Febbraio 2020