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Biglietti dalle 14:00 di lunedì 17 marzo sui circuiti TicketOne e Ciaotickets

Chieti. Prosegue con grande successo il tour di UMBERTO TOZZI, “L’ULTIMA NOTTE ROSA – THE FINAL TOUR”, la tournée mondiale in 4 continenti che farà tappa al Porto Turistico di Pescara il prossimo 29 luglio alle 21:30 per l’edizione 2025 del PeFest. Concerto organizzato da Elite Agency Group in collaborazione con l’Ente Manifestazioni Pescaresi.

I biglietti saranno disponibili dalle 14:00 di lunedì 17 marzo sui circuiti TicketOne www.ticketone.it e Ciaotickets www.ciaotickets.com. Info: 0871 305631.

Il 5 ottobre UMBERTO TOZZI celebrerà all’Arena di Verona LA GRANDE FESTA di “L’ULTIMA NOTTE ROSA THE FINAL TOUR”, un concerto evento, con grandi ospiti, che racchiuderà tutta l’emozione del pubblico che lo ha applaudito in tutto il mondo, e che ha cantato a squarciagola le sue hit senza tempo e luogo. Lo speciale appuntamento all’Arena di Verona con “L’ULTIMA NOTTE ROSA THE FINAL TOUR” di Umberto Tozzi è uno degli eventi più attesi del sessantesimo anniversario di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. In sei decenni AIRC ha destinato circa 2,5 miliardi di euro alla migliore ricerca oncologica indipendente nel nostro Paese con l’obiettivo di trasformare le scoperte scientifiche in cure efficaci. Oggi AIRC è una grande comunità – 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20.000 volontari, 5.400 scienziati e 17 Comitati e uffici regionali – impegnata ad affrontare le sfide ancora aperte nell’ambito di prevenzione, diagnosi e cura del cancro.

Dopo 50 anni di una carriera costellata di successi e riconoscimenti in Italia e nel mondo, più di 80 milioni di dischi venduti e oltre 2000 concerti, l’annuncio a sorpresa dell’addio alle scene è stato dato il 15 marzo 2024 al Teatro L’Olympia, la sala concerti più antica di Parigi, un auditorium tra i più prestigiosi del mondo, palco che l’artista ha calcato per tre volte e che sarà, l’11 maggio 2025, una delle immancabili tappe de “L’ULTIMA Notte rosa THE FINAL TOUR”

Cantautore e musicista carismatico e creativo, Umberto Tozzi grazie alle sue hit senza tempo è diventato un’icona della musica italiana e ha attraversato e appassionato intere generazioni, riempendo con i suoi concerti i più importanti spazi del mondo dedicati alla musica con il suo pubblico fedele e trasversale.

Sono numerosi i record in termini di successi discografici che hanno caratterizzato la vita artistica di Tozzi, a partire da “Ti Amo”, indimenticabile brano del 1977, capace di rimanere ai vertici delle classifiche per più di sette mesi, stracciando ogni record di vendita e vincendo l’edizione di quell’anno del Festivalbar, ha attraversato ogni confine con le sue numerose reinterpretazioni, fino ad arrivare a essere al centro di una delle scene clou della fortunata serie “La casa di carta 4”.

Impossibile non citare la super hit mondiale “Gloria” – scelta per la colonna sonora del film di Martin Scorsese “The Wolf of Wall Street”, ma anche per il film cult “Flashdance” diretto da Adrian Lyne – che porta il nome di Umberto Tozzi oltreoceano grazie all’interpretazione del brano realizzata da Laura Branigan nel 1982 e che si posiziona al numero 1 della classifica americana rimanendo nella classifica Billboard Hot 100 per 36 settimane.

E ancora “Si può dare di più”, “Gli altri siamo noi”, “Gente di mare”, “Dimmi di no”, “Stella Stai”, “Donna amante mia”, “Claridad” (incisa da Luis Fonsi) ed “Eva”, portata al successo in tutta l’America Latina da Ivete Sangalo.

Il 1982 è l’anno in cui riceve il Golden Globe, premio ottenuto con oltre 27 milioni di copie vendute in soli 5 anni e anche l’anno in cui è nominato ai Grammy Awards con “Gloria” cantata da Laura Branigan. Dopo la vittoria del Festival di Sanremo nel 1987 con “Si può dare di più” insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, nel 1988 raggiunge il terzo posto all’Eurovision Song Contest con “Gente di Mare” insieme a Raf.

L’ennesimo esempio di come l’arte di Umberto Tozzi abbia da sempre scavalcato tutti i confini, geografici, temporali e soprattutto culturali, è il numero impressionante di capolavori cinematografici e serialità televisive che in questi 50 anni di carriera hanno scelto le hit del cantautore come colonna sonora.

Ricordiamo tra i titoli in cui le note delle hit di Tozzi entrate nella storia del cinema e della serialità: “I NUOVI MOSTRI” di Mario Monicelli, Dino Risi ed Ettore Scola (1977), “FLASHDANCE” di Adrian Lyne (1983), “ASTERIX E OBELIX Missione Cleopatra” di Alain Chabat (2002), “HOSTEL” di Quentin Tarantino (2005), “THE WOLF OF WALL STREET” di Martin Scorsese (2013), “GLORIA BELL” di Sebastian Lelio (2018), “TONYA” di Margot Robbie (2018), “SPIDER MAN FAR FROM HOME” di Jon Watts (2019) e “LA CASA DE PAPEL 4” di Jesus Colmenar (2020), “SUPERSEX” di Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni (2024), “GRISELDA” di Andrés Baiz (2024), “DISCLAIMER – la vita perfetta” di Alfonso Cuarón con Cate Blanchett e Kevin Kline (2024).

Tantissime e indimenticabili le collaborazioni che negli anni Umberto Tozzi ha collezionato con grandi artisti italiani, come Mogol, Dalida, Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, i Pooh, Raf, Monica Bellucci, Enrico Ruggeri e Marco Masini, e internazionali, con nomi del calibro di Anastacia, Francis Cabrel, Laura Branigan, Sergio Dalma, Howard Carpendale e tanti altri.

“L’ULTIMA Notte rosa THE FINAL TOUR” è prodotta e organizzata da Friends & Partners, Momy Records e Concerto Music. RTL 102.5 è radio partner delle date italiane de “L’ULTIMA Notte rosa THE FINAL TOUR”. Birindelli Auto è automotive partner del tour.

by Francesco
Arriva all’appuntamento finale l’edizione 2019 del PeFest e lo fa alla grande con A ruota libera, uno spettacolo del ciclo Teatro al D’Annunzio.
Sul palco un poker di stelle del piccolo e grande schermo. Attori, registi, musicisti, sceneggiatori della caratura di Alessandro HaberRocco PapaleoSergio RubiniGiovanni Veronesi (quest’ultimo firma anche la regia).Musiche di: Musica da Ripostiglio.
La data è fissata a sabato 17 agosto, ore 21:15, nell’anfiteatro cittadino – Monumento Teatro D’Annunzio, lungomare Colombo 122  – ed è il frutto di una collaborazione tra l’EMP, Ente manifestazioni pescaresi e il TRA, Teatri riuniti d’Abruzzo, con Federico Fiorenza.
Il pubblico potrà godersi una chiacchierata a ruota libera (da cui il titolo) su temi che vanno dal quotidiano al mondo dello spettacolo, il tutto infarcito da mille aneddoti, vissuti dai protagonisti in quel sottile confine tra realtà e finzione. Questo spettacolo-incontro sarà dunque un vortice di racconti, canzoni ed emozioni, tra risate e riflessioni. “Solo dei grandi artisti – si legge nella sezione Spettacolo del Corriere dello Sport – riescono a trasformare una semplice chiacchierata tra amici in uno spettacolo di successo”.

“Chiudiamo questa lunga edizione del PeFest – commenta il presidente dell’EMP Angelo Valori – nel segno del teatro estivo, che abbiamo rilanciato, come stagione, dopo oltre quindici anni di assenza. In totale abbiamo messo su una proposta di ben 39 spettacoli, divisi tra Funambolika, che ne ha contati 12, il Pescara Jazz, con 18 concerti e  9 del teatro. Colgo l’occasione per ricordare come il festival Jazz abbia ottenuto anche il gradito apprezzamento della stampa nazionale e sia stato segnalato dal Giornale della Musica e da Jazzit tra i primissimi festival italiani. Ottimo anche il successo di pubblico e di critica raccolto dal festival dedicato al Nuovo Circo, con spettacoli originali e mozzafiato e grandi vedettes da tutto il mondo”.

Biglietti disponibili sul circuito CiaoTickets e nei punti vendita convenzionati, nelle biglietterie dell’EMP o al botteghino la sera stessa dello spettacolo. Per info: 393/9055578. Poltronissima intero 26,50 euro. Poltrona 21,50 euro. Poltrona Bonus Cultura 16,50 euro. Poltrona ridotto 16 euro. Disabili in carrozzina 21,50. Disabili ridotto (3-18 anni e over 65) 16 euro.

by Redazione

L’attore, noto per aver recitato anche nella fiction “Il Commissario Montalbano” ricorda con affetto Andrea Camilleri, scomparso da poco  

Sul palco del Teatro D’Annunzio di Pescara il 5 agosto 2019 alle ore 21.15, andranno in scena ironia e comicità, ma anche riflessione ed analisi con lo spettacolo della produzione Sicilia Teatro dal titolo Io e Pirandello, in viaggio con i miei autori – da Sofocle ad Euripide e Dante Alighieri di Sebastiano Lo Monaco e con l’attore siciliano che sarà anche l’unico protagonista sul palco insieme alle sue tante interpretazioni: uno spettacolo elevato ed elegante che sta ormai spopolando in Italia. La regia è di Salvo Bitonti e le musiche di Dario Arcidiacono.

Sebastiano lo Monaco, famoso anche per aver avuto una parte tra gli altri nella serie Il Commissario Montalbano e nel film di Giuseppe Tornatore, Baaria, porta in scena il mistero della creazione, ma anche quello della solitudine, e da corpo ad un confronto tra vita e palcoscenico, attraverso i personaggi scelti in questo viaggio e di cui vestirà i panni.

Lo spettacolo interpretato e voluto fortemente da Sebastiano Lo Monaco, vede la vita dell’attore siciliano e quella dello scrittore Luigi Pirandello incontrarsi, contaminarsi, ed intrecciarsi. Lo Monaco trasporta il pubblico in una Sicilia lontana ma non dimenticata per far riassaporare i sapori e gli odori della sua infanzia e della sua adolescenza: gli aneddoti della sua storia personale sono il filo conduttore per raccontare l’incontro con il teatro attraverso la tragedia greca che lo porteranno poi, in età matura, all’incontro spirituale con Luigi Pirandello.

 

Ecco che allora in questa ora e mezzo di recital emerge un Pirandello poco conosciuto, un Pirandello delicato, intimo, ironico; l’autore siciliano prende forma davanti allo spettatore per mostrarsi nei panni di un uomo come gli altri, capace però di mettere su carta le sfumature della realtà.

 

E attraverso di lui anche il noto attore Lo Monaco si mette a nudo, si racconta intimamente per la prima volta sul palcoscenico, per mostrare la sua “maschera nuda”, il suo volto, segnato ma capace di trasmettere passione e calore.

 

Sebastiano Lo Monaco e Luigi Pirandello sono spiritualmente insieme sul palcoscenico per raccontarsi.

La solitudine dell’attore Sebastiano lo Monaco in questa performance, che nasce dall’anima vera del teatro, drammatizza il male di vivere dell’artista, con quel tanto di umorismo che lo lega a Pirandello di cui è stato grande interprete, non è un caso se per Lo Monaco l’incontro con Pirandello si è trasformato in un vero e proprio processo simbiotico, tanto da ereditarne anche la vis comica frutto di una combinazione tra tragico e comico, che nasce da una situazione drammatica, presente in quasi tutti i suoi spettacoli.

Lo spirito di Io e Pirandello è proprio caratterizzato dall’uso di una drammaturgia che alterna l’alto e il basso della tragedia greca con quello dell’umorismo che interagisce con il pubblico. Il copione è concepito come un pretesto che suggerisce all’attore la linea interpretativa, frutto di continue invenzioni che nascono direttamente sul palcoscenico, al centro c’è sempre l’attore che cerca di raggiungere la verità dei sentimenti che va ad interpretare, con quel distacco frutto di ironia e sarcasmo.

Lo Monaco rivisita il suo passato, sceglie di coinvolgere il suo pubblico passando in rassegna i personaggi del suo repertorio che combina con quelli della sua autobiografa mettendo in piedi una grande lezione di teatro.

L’INTERVISTA A SEBASTIANO LO MONACO

Sebastiano Lo Monaco, cosa rappresenta il teatro nella sua vita?

Che vita avrei senza il teatro? Mi impegna da quando avevo circa 15 anni, il teatro è la mia vita. La mia risposta può sembrare anche un po’ retorica ma io, come recita anche il primo comandamento “non avrai altro Dio all’infuori di me”, non ho avuto altra vita al di fuori del teatro. I miei viaggi, per esempio, vengono organizzati in base ai miei impegni teatrali: sono stato a New York, Parigi, Bruxelles, Zurigo, ad Epidauro in Grecia, dove ho portato una tragedia greca prodotta dal Teatro Greco di Siracusa che era l’Edipo a Colono, ma mi sono spostato soltanto per lavoro. Tutti i ritmi della mia vita vengono scanditi dal teatro. Non ho altra vita oltre il teatro.

Qual è il rapporto tra la vita e palcoscenico per lei, ossia tra la realtà e l’interpretazione?

Per me nel teatro non c’è finzione, questa idea del teatro è una banalità della nostra professione. Una cosa è fare l’attore, altra è essere attore o interprete, oppure un portatore del “Verbo” se vogliamo, perché nel teatro avviene quello che avviene nella Messa Cristiana, ossia il “Verbo si fa Carne”, ovviamente storicamente, se si considera la nascita del teatro, non c’è ancora “Transustanziazione”, non c’è ancora il Dio Cristiano, ma la fenomenologia del teatro è quella della Liturgia della Santa Messa Cristiana: la Parola, il Verbo, il Pensiero, il Logos dell’autore, di Sofocle, di Eschilo, di Euripide, ed ancora di Shakespeare, di Molière, di Pirandello, ed ancora Goldoni, nascono e diventano vita vera nel corpo dell’attore; si fanno carne e si danno in Comunione al pubblico, questo è essere attore e non vuol dire fingere, ma vuol dire spogliarsi e darsi in pasto al pubblico. Fare l’attore significa raccontare attraverso le “alte parole” dei grandi autori che sono pensatori perché i Greci racchiudevano nella tragedia greca tutto il loro modo di vivere e di pensare, non solo nei tragici; negli autori greci c’è la filosofia, c’è la politica, c’è il senso della democrazia, c’è il senso della religione, c’è il vero pensiero greco. Quindi chi è veramente attore ed è portatore di un pensiero, lo dona al pubblico spogliandosi di sé stesso e raccontando la propria verità. L’attore che si maschera è chi fa l’attore, non chi è attore realmente, ed in genere chi ha bisogno di mascherarsi e fingere è l’attore mediocre. I mediocri fingono, i grandi attori sono.

“Io e Pirandello”, quell’ “io” accostato al nome di Pirandello è lei: dunque quanto la rappresenta questo spettacolo?

Si quell’ “io” è Sebastiano Lo Monaco; Pirandello nello spettacolo c’è ma non è esclusivamente uno spettacolo a lui dedicato. È la mia vita che viene “pirandellianamente” vissuta, attraverso Pirandello stesso ma anche attraverso autori vari quali Sofocle, Euripide, Pietro Grasso, Dante, e gli altri che fanno parte dello spettacolo. Io sono tutti i personaggi che ho indossato, infatti avrò addosso costumi veri ed autentici durante lo spettacolo. In tutta la mia carriera “ho vestito” personaggi come Pirandello immagina che gli uomini indossino personaggi per vivere e per mostrarsi agli altri ecco perché la mia vita è “pirandellianamente vissuta”. Reciterò dei testi: per esempio Paolo e Francesca di Dante del V Canto, un pezzo scritto da Pietro Grasso Presidente del Senato tratto da un testo che si intitola Per non morire di mafia; c’è poi un pezzo tratto dall’edipo Re di Sofocle, c’è Il berretto a sonagli di Pirandello, c’è l’Ifigenia in Aulide dove faccio Agamennone, c’è l’Enrico IV ancora una volta di Pirandello, come anche le Novelle. E’ un elenco che potrebbe non finire mai: è uno spettacolo che potrebbe durare giorni.

Quanto la Sicilia influisce nel suo lavoro? Grandi nomi provengono da questa regione: è notoriamente e storicamente da sempre attenta al teatro..

Tanto, anzi credo che la Sicilia influisca totalmente. Non vedo la “Sicilia”soltanto come la mia regione; del luogo dove io sono nato non ho preso solo la “sicilianitudine” ammesso che si possa usare il termine, ma ho preso anche la cultura millenaria dei popoli che hanno attraversato il territorio qualche volta per dominarlo altre volte per donare a questa terra opere culturali, architettoniche, opere d’arte e letterarie, come hanno fatto gli Arabi per esempio. Io sono figlio di stratificazioni culturali di millenni che la mia terra mi ha dato e soprattutto mi sento culturalmente siracusano e quindi greco, perché la maggior parte del mio modo di essere fa parte della cultura classica e dunque antica.

Se lei non fosse Sebastiano Lo Monaco chi sarebbe? C’è per esempio un personaggio anche pirandelliano che le somiglia o potrebbe addirittura essere il suo alter ego?

Un personaggio che ho frequentato soprattutto per il gran numero di repliche è Ciampa, tratto da Il berretto a sonagli, ma non credo di somigliare a lui, mi rivedo di più in quell’enrico IV  che dopo il riconoscimento della follia rinsavisce e che comunque interpreterò nello spettacolo. Lo vedo molto vicino a me e a tanti uomini che vanno incontro alla follia “senza riconoscerla” come dice lo stesso Pirandello.

Veniamo all’attualità ed alla cronaca: lei ha recitato anche nella serie del Commissario Montalbano e il nostro paese è ancora scosso dalla recente scomparsa di Andrea Camilleri, vuole ricordarlo?

Si, Andrea Camilleri è stato il mio maestro nell’accademia dell’arte Drammatica, siamo stati amici praticamente per tutta la vita. Almeno un paio di volte l’anno andavo a trovarlo, Andrea era un “pezzo di famiglia”, l’ho conosciuto nel ’77 quando avevo 19 anni e lui 53, abbiamo intrattenuto dei rapporti di stima reciproca tali che fino al giorno della morte è stato il direttore artistico della Compagnia Sicilia Teatro. Io gli sono molto riconoscente. Quello che forse tutti conoscono è il suo talento letterario di scrittore, narratore, regista teatrale e televisivo ma non so se si parla molto della sua bontà d’animo e della sua generosità. Era un uomo buono e generoso. Ogni volta che ho avuto bisogno di lui, per qualunque motivo, anche nei momenti difficili della carriera lui mi ha sempre detto “si, Sebastiano”, non ho mai ricevuto un “no” da parte sua. Certo è che come artista ha dato molto a tutto il mondo: gioia e sollievo, ma a me ha dato molto anche umanamente, fraternamente e paternamente.

Le faccio quest’ultima domanda la cui risposta vuol essere anche un consiglio per i giovani che magari si vogliono mettere in gioco in questo settore: qual è la lezione più grande che il teatro può dare?

Il teatro è molto faticoso; bisogna avere grande salute per fare teatro, mi ha insegnato la resistenza ma anche ad avere tanto coraggio.

by Alessandra Renzetti
È stata presentata in Comune, insieme al sindaco Carlo Masci e al presidente dell’EMP Angelo Valori, la nuova stagione di prosa intitolata Teatro al D’Annunzio, promossa dall’Ente manifestazioni pescaresi per il PeFest, il festival che racchiude in un unico cartellone anche lo storico Pescara Jazz e Funambolika.
Hanno prese parte alla conferenza, coinvolti in più vesti nella programmazione teatrale, anche Federico Fiorenza, Claudio Di Scanno, Massimo Vellaccio, Germano D’Aurelio e Susanna Costaglione.
Ben nove gli spettacoli in programma con inizio alle 21.15 (lungomare Colombo 122). E tanti i big, a cominciare dalla fine: Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi che si esibiranno il 17 agosto in A ruota libera. Tra gli ospiti in arrivo in città anche Giancarlo GianniniDebora CaprioglioRaoul Bova e due produzioni pescaresi: ‘Nduccio con Susanna Costaglione (Come il mare io ti parlo – il 2 agosto) e l’omaggio a Billie Holiday firmato dal Florian Metateatro (il 6 agosto).
“Si tratta di una proposta artistica che mira a mettere insieme i grandi classici della letteratura, come Shakespeare e Pirandello, con il teatro latino, in particolare l’Anfitrione e il teatro contemporaneo – dichiara il presidente dell’EMP Angelo Valori -. Crediamo molto a questa forma d’arte e per tutto il cda, che qui rappresento, è davvero importante offrire una programmazione di prosa di alta qualità e allo stesso tempo popolare. Teatro al D’Annunzio, come del resto il festival del nuovo circo, Funambolika, che si è appena concluso, con un grande successo, e come il Pescara Jazz che è appena partito, punta proprio a rinnovare nell’Ente l’importanza simbolica di quella ricostruzione immateriale di bellezza e cultura che rappresentò per Pescara nel dopoguerra”.
Si parte GIOVEDì 25 luglio con l’Anfitrione di Plauto, una coproduzione EMP in prima nazionale (posto unico 20 euro, ridotto 10). Protagonisti saranno Debora Caprioglio e Franco Oppini con Tonino TostoBarbara Bovoli e la partecipazione straordinaria di Enzo Casertano. “La trama si complica, si contorce, si arrovella – dichiara il regista Livio Galassi -. Fino al più esilarante, inestricabile, parossismo che solo il deus ex machina riuscirà felicemente a dipanare”.
“Voglio esprimere il mio pieno sostegno verso l’Ente manifestazioni pescaresi – afferma il sindaco Carlo Masci – ottimamente diretto da Angelo Valori e dal suo cda. Il Comune appoggia le sue iniziative, che mettono insieme, nel segno della qualità, arte, cultura, intrattenimento. L’Ente si conferma un fiore all’occhiello della cultura regionale e non solo”.
SABATO 27 spazio a Le parole Note con Giancarlo Giannini, pronto per il suo originale recital tra letteratura e musica. “È una primizia per Pescara e per l’Abruzzo” aggiunge Angelo Valori. In scaletta poesie di Pablo Neruda, Garcia Lorca, Marquez, Angiolieri, Salinas. Sul palco anche il quartetto del sassofonista Marco Zurzolo. Biglietti 25 euro primo settore, 20 o 15 secondo settore.
Angelo Valori in conferenza stampa
Ad agosto è poi in programma una sei giorni NO STOP – dal 2 al 7 – che mette insieme Moby Dick, il Mercante di Venezia, un’opera finalista del Premio Pulitzer e Pirandello.
VENERDì 2, liberamente ispirato all’opera di Melville (appunto Moby Dick) andrà in scena una produzione dell’EMP in esclusiva nazionale che celebrerà il bicentenario della nascita del noto scrittore statunitense (nato il primo agosto 1819): Come il mare io ti parlo con Germano D’Aurelio, in arte ‘Nduccio, e Susanna Costaglione
“Il nostro Moby Dick focalizza la sua attenzione sui protagonisti, il capitano Achab e Ishmael – dichiara il regista Claudio Di Scanno -. Il ruolo del primo è affidato ad un attore tradizionalmente comico, come Germano D’Aurelio. Ho scelto poi Susanna Costaglione per la sua forte personalità artistica consona ai registri della tragedia. Accanto a loro dei giovani attori che rappresentano la ciurma della baleniera Pequod”. Lo stesso ‘Nduccio ha aggiunto: “la scena teatrale è la mia nuova fidanzata, è una di quelle follie che si compiono ad una certa età. Il teatro non ha niente a che vedere con il cabaret, ci sono altre regole, ma spero di poter dare al meglio il mio contributo”. Posto unico 20 euro, ridotto 10.
SABATO 3 è la volta del Mercante di Venezia di Shakespeare, regia di Giancarlo Marinelli che dedica lo spettacolo alla memoria di Giorgio Albertazzi. In scena Mariano Rigillo, Romina Mondello, Fabio Sartor e Francesco Maccarinelli. Posto unico 20 euro, ridotto 10.
DOMENICA 4 calcheranno il palco del D’Annunzio Raoul Bova nei panni di Andy e Rocío Muñoz Morales nei panni di Melina. Love Letters, questo il titolo dello spettacolo, è stato finalista al Premio Pulitzer. È un gioco. Un gioco di parole. Un gioco d’amore. Scritto da Gurney. Regia di Veruska Rossi. Biglietti 25 euro primo settore, 20 o 15 secondo settore. “Sono molto contento di portare questo spettacolo a Pescara – dichiara Federico Fiorenza Bova debutterà al D’Annunzio su un palco davvero prestigioso come quello del PeFest”.
Io e pirandello – di e con Sebastiano Lo Monaco – è atteso per il giorno seguente, LUNEDì 5. “È un recital in cui la vita dell’attore siciliano e quella dello scrittore Luigi Pirandello si incontrano, si contaminano, si intrecciano” si legge nelle note di presentazione. Regia di Salvo Bitonti. Musiche di Dario Arcidiacono. Posto unico 20 euro, ridotto 10.
Per MARTEDì 6 è invece in programma l’omaggio a Billie Holiday. Regia di Arsen Ostojic. Lo spettacolo, un atto unico di poco più di un’ora, si svolge in un bar della 52esima strada di New York, salvo l’ultima scena, in cui la protagonista canta sul palco della Carnegie Hall. In scena: Ksenija Prohaska, Daniele Ciglia, Fabio D’Onofrio. Una produzione Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale, in collaborazione con il Teatro Nazionale Croato di Spalato. Posto unico 20 euro, ridotto 10.
MERCOLEDì 7 andrà in scena Il canto dell’usignolo, una breve favola di Lessing. Gli interpreti, Glauco Mauri e Roberto Sturno, accompagnati dalle musiche composte ed eseguite in scena da Giovanni Zappalorto, sono i protagonisti della serata che, attraverso la poesia dei brani tratti da opere come Enrico V, Giulio Cesare, La Tempesta, danno voce alle immortali opere di Shakespeare. Posto unico 20 euro, ridotto 10.
Dopo Ferragosto, infine, SABATO 17, spazio a A ruota libera (una produzione Nuovo Teatro). Significativo il titolo, che rimanda ad una chiacchierata senza freni sulla vita, sul cinema, sullo spettacolo e sui mille aneddoti vissuti dai protagonisti tra arte e vita, realtà e finzione. I protagonisti sono Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Sergio Rubini, Giovanni Veronesi. Biglietti 25 euro primo settore, 20 o 15 secondo settore.
Previsto un abbonamento ai nove spettacoli a 140 euro (primo settore) o 75 euro (secondo settore). Biglietti in vendita online su CiaoTickets e nelle tabaccherie convenzionate o nelle biglietterie del teatro. Orari: 10-13 e 17-19.30. Sono attivi anche gli info-point di piazza Salotto e dell’aeroporto. La sera stessa dello spettacolo il botteghino apre alle 20.30. Per info 393/9055578. Previste riduzioni per studenti universitari, under 25 e over 65.
by Redazione