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Tag Archives: Musica

Dopo il grande successo del romanzo “Per Francesco, che illumina la notte”, la scrittrice e Professoressa Elsa Flacco torna a far parlare di sé con un nuovo grande capolavoro, frutto di un’intensa ricerca ed una grande passione: al centro di questa nuova scommessa c’è Giuseppe Dell’Orefice compositore e direttore d’orchestra attivo a Napoli e in Abruzzo nella seconda metà dell’800, uomo di grande valore ma a lungo dimenticato. Il libro in questione si chiama “Giuseppe Dell’Orefice. Un canto interrotto sulla scena napoletana dell’Ottocento”, Libreria Musicale Italiana,  e verrà presentato in occasione del Fla a Pescara, domenica 10 novembre alle ore 17 presso la Sala Fucsia del Circolo Aternino; a dialogare su quest’ultimo capolavoro, con la Professoressa Flacco sarà la giornalista Alessandra Renzetti.

Nato a Fara Filiorum Petri, in provincia di Chieti, nel 1848, in una famiglia modesta ma appassionata di musica (il padre sarto suonava nella banda del paese), Giuseppe Dell’Orefice venne mandato giovanissimo a Napoli, a studiare musica presso il Conservatorio di San Pietro a Majella con i fratelli maggiori Nicola e Biagio.

Contrariamente a loro, divenuti professori rispettivamente di clarinetto e tromba, abbandonò presto lo studio del flauto per seguire lezioni di pianoforte e composizione. La breve ma intensa carriera di direttore d’orchestra e compositore lo vede produrre due opere maggiori, la Romilda dei Bardi nel 1874 e l’Egmont nel 1878, entrambe su libretto di Nunzio Federigo Faraglia, opere minori come Il segreto della duchessa, musica sacra, pezzi per pianoforte, romanze e canzoni napoletane (di cui una su testo di Salvatore Di Giacomo e una di Roberto Bracco, nel 1882 e 1883).

La sua carriera culmina con il quinquennio al teatro San Carlo, dal 1877 al 1882, quando si alterna con colleghi più anziani nel ruolo di direttore stabile: sono questi gli anni di maggiore fama e prestigio di Dell’Orefice, come dimostrano lettere e documenti che lo accreditano come uno dei musicisti più influenti di Napoli.

Nel ’78 si è sposato con Elvira Taranto, giovane di ottima famiglia, e ha avuto due bambini tra il 1880 e il 1882 ma nel 1883 perde il posto di direttore al San Carlo e sembra quasi sparire dalle cronache musicali, a parte qualche notizia di composizioni minori e direzioni di concerti in sale di società filarmoniche: tutta quella fama e popolarità all’improvviso sembrano sgonfiarsi, forse per contrasti con colleghi e conseguente emarginazione dagli ambienti che contano, o per una banale crisi di ispirazione artistica, impossibile saperlo. È certo che il 1884 rappresenta l’annus horribilis di Giuseppe Dell’Orefice: a marzo perde la moglie ventottenne, morta di qualche morbo ignoto. Due mesi dopo è costretto a dirigere tre opere al teatro Marrucino di Chieti, in sostituzione di un direttore cacciato per contrasti con l’orchestra, ma con il dolore nel cuore; i bambini vengono affidati e allevati dalla famiglia della moglie, che lo terrà lontano nei pochi anni che gli restano. Subito dopo iniziano i primi sintomi di quella demenza progressiva, forse causata da una forma di sifilide contratta anni prima, che si aggraverà costringendolo a più ricoveri in manicomio, fino alla morte sopraggiunta il 4 gennaio del 1889, a soli quarant’anni. Pochi e tristissimi i documenti di questi ultimi anni, quando restano solo i fratelli ad assisterlo nel lento struggente declino. Alla sua morte viene ricordato solo da alcuni brevi necrologi venati di rimpianto. Anni dopo i figli riceveranno riconoscimenti e omaggi alla sua memoria. La sua figura sopravvive alcuni anni nel ricordo di chi l’ha conosciuto, dei familiari e dei figli, poi più nulla: per un secolo viene ricoperta dall’oblio, letteralmente cancellata. Poi, pian piano, ricompare nelle ricerche di qualche appassionato e nella volontà dei discendenti di rendergli l’onore che merita, come uomo e come musicista.

In seguito nasce l’Istituto Giuseppe Dell’Orefice, fondato e animato dai pronipoti Giorgio e Fabrizio e dal direttore d’orchestra Maurizio Colasanti, sostenuto da figure importanti della politica e della cultura: tutti uniti dal desiderio di rivalutare una figura importante della scena musicale partenopea tra gli anni ’70 e ’80 dell’Ottocento. E nasce la ricerca documentaria, bibliografica e archivistica che ha portato alla realizzazione di questa biografia: un testo basato su una documentazione rigorosa, doverosamente riportata in appendice, ma attento anche a rendere le atmosfere, i colori, le parole, i suoni di un momento storico e di un contesto artistico irripetibili. Quelli della Napoli di allora, quando la musica era al centro della vita culturale e sociale di ampi strati della popolazione: un ruolo che in seguito ha tristemente perduto.

“Quando per la prima volta, ormai quattro anni fa, – spiega Elsa Flacco – ho sentito il nome di Giuseppe Dell’Orefice dall’amico direttore d’orchestra Maurizio Colasanti che mi proponeva di fare ricerche sulla sua vita, non avrei mai creduto che sarebbe diventato così importante per me. All’inizio non ero particolarmente attratta dall’idea di scrivere la biografia di un musicista vissuto un secolo e mezzo fa, tra l’altro non mi ero mai cimentata prima di allora in questo genere di scrittura. Ma dopo aver trascorso tanti mesi in sua compagnia, alla ricerca delle tracce del suo passaggio su e giù per l’Italia, attraverso biblioteche, archivi di conservatori e di teatri, fondi documentali privati e pubblici, la sua storia mi è entrata dentro fino a diventare parte di me. Raccontare Giuseppe Dell’Orefice, con i suoi successi, le delusioni, gli entusiasmi e le illusioni, il dolore, la malattia e la fine così triste, lo sento adesso come un dovere nei confronti di un amico che non c’è più. Ascoltare la sua musica, riscoperta ed eseguita di nuovo dopo più di un secolo grazie al maestro Colasanti e ai pronipoti Giorgio e Fabrizio, che hanno fondato l’Istituto Giuseppe Dell’Orefice, mi procura un’emozione difficile da spiegare. Presentare questo lavoro, pubblicato dalla Libreria Musicale Italiana, al FLA è per me una grande soddisfazione, prima di un evento importante che stiamo organizzando per l’inizio di dicembre a Roma”.

by Alessandra Renzetti
Patrizio Santo è tra i 65 artisti (su più di 840 iscritti) che hanno superato la prima selezione di  Sanremo Giovani 2019.
Patrizio Santo
Di conseguenza, il 3 novembre l’artista pescarese porterà la sua “ L’estate a dicembre” alle audizioni al  Teatro delle Vittorie di Roma, esibendosi di fronte alla Commissione Musicale presieduta da  Amadeus (in veste di direttore artistico) e composta da  Claudio Fasulo,  Gianmarco Mazzi,  Massimo Martelli e  Leonardo De Amicis.

Qui verranno scelti i 20 artisti che parteciperanno poi a “Italia si”, programma del sabato pomeriggio condotto da  Marco Liorni. Tra di loro ne rimarranno 10, che si esibiranno il 19 dicembre su  Raiuno per conquistare uno dei 5 posti che garantiranno l’accesso al  Festival di Sanremo 2020, categoria Nuove Proposte.

In questi giorni Patrizio Santo è in radio e nei digital store con il suo nuovo singolo “ Milady” (uscito per la  Ondesonore Records), che vanta il featuring con il rapper americano  Mic Champion.

Questa collaborazione è nata sui social con una stima reciproca nell’ascolto dei loro brani fino a portarli alla creazione di un singolo dal sapore internazionale. Le riprese del  videoclip sono state effettuate  tra la Florida (nello specifico,  Miami)  e l’Italia: nonostante la grande distanza geografica, i due artisti hanno amalgamato i loro diversi stili e le loro culture musicali creando un sound unico nel suo genere.

Patrizio Santo è reduce da un altro importante featuring con  Luca Abete, inviato di  Striscia La Notizia, con la canzone “ Non ci ferma nessuno”, grazie alla quale sono stati donati 10.000 pasti completi al  Banco Alimentare. La canzone è diventata la colonna sonora della campagna sociale motivazionale ideata dallo stesso Luca Abete e giunta quest’anno alla quinta edizione.

Inoltre, la scorsa estate Patrizio è stato tra i protagonisti del  Deejay on Stage a Riccione nel contest per emergenti con il suo brano “ Ancora”. Il suo primo album è quasi pronto: sui social Patrizio ha una ricca fanbase che lo segue e con la quale interagisce quotidianamente. C’è tanta energia positiva con l’obiettivo di trasmettere emozioni e costruire un lungo filo costante.

by Redazione

La cinquantaquattresima stagione musicale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” di Pescara prosegue con un appuntamento di assoluto prestigio internazionale. Venerdì 25 ottobre, è in programma il recital del pianista Ramin Bahrami, uno tra i musicisti più celebri ed importanti dell’intero panorama concertistico mondiale, in particolare per il suo prestigioso lavoro sulla musica di Johann Sebastian Bach.

Il concerto si terrà al Teatro Massimo di Pescara, con inizio alle ore 21. Il prezzo del biglietto di ingresso è di 20 euro.

Nato a Teheran nel 1976, Ramin Bahrami è senza dubbio uno degli interpreti più eleganti e rinomati dell’opera di Johann Sebastian Bach. Il pianista iraniano ha infatti consacrato gran parte della sua attività concertistica e delle sue incisioni discografiche al compositore tedesco. Il programma del concerto pescarese si concentra sulle Partite di Bach: Bahrami eseguirà la Partita n. 2 in Do minore, la Partita n. 3 in La minore e la Partita n. 6 in Mi minore.

Ramin Bahrami si è diplomato con Piero Rattalino al conservatorio G. Verdi di Milano e all’Accademia pianistica Incontri col Maestro di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Successivamente si è perfezionato con Alexis Weissenberg, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri nel XX secolo ha contribuito a far conoscere l’opera di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. La sua predilezione per Bach è consacrata nelle registrazioni discografiche delle Variazioni Goldberg e delle 7 Partite che Decca pubblica nel 2004 e nel 2005. L’incisione per Decca de L’arte della fuga di Bach è entrata in testa alle classifiche di vendita pop dalla sua prima pubblicazione nel marzo 2007 rimanendovi per ben sette settimane.

Sabato 26 ottobre, inoltre, Ramin Bahrami sarà ospite del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara per un incontro con gli studenti. L’incontro è previsto alle ore 10 nella Sala Bellisario.

La Stagione Musicale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” proseguirà a novembre, con la nuova edizione di Jazz ‘n Fall: un programma di grande livello che risponde al motto scelto per questa nuova vita della rassegna e che vedrà impegnati il Cross Current Trio, formato da Dave Holland, Chris Potter e Zakir Hussain (5 novembre), il Linda May Han Oh Quintet (6 novembre) e si concluderà con il concerto in piano solo di Kenny Barron e il Daniele Cordisco Organ Trio (11 novembre).

La stagione artistica della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” sarà accompagnata dal supporto del Main Partner Fondazione PescarAbruzzo e dell’Istituto Acustico Maico.

by Redazione

“Alla scoperta di vite straordinarie”: all’interno della rassegna sostenuta da MIUR e MIBAC proseguono le proiezioni cinematografiche dal 2 al 4 ottobre 2019 presso la Chiesa di S.Maria Maggiore a Pianella: tra gli appuntamenti inseriti nella rassegna, realizzata dal Comune di Pianella in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Papa Giovanni XXIII” di Pianella-Moscufo ed il Dipartimento di Scienze Psicologiche, della salute e del territorio (DISPuTer) dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara ce n’è uno previsto per la serata del 3 ottobre alle ore 20.45, curato dal Polo Artistico Culturale e Musicale A.P.S. “G.Puccini” che reca il titolo “La musica..oltre le barriere”; un titolo, appunto, che include un tema importante, attuale e che è liberamente ispirato al film per la regia di Sérgio Machado, “Il Maestro di violino”.

Locandina

In questa occasione, sarà possibile partecipare ad un momento di condivisione artistica e culturale di alto livello che vede intervenire anche ospiti di rilievo. Si potrà assistere alla proiezione di film dedicati all’arte quali il teatro, o la musica e farne dei veri spunti di riflessione.

 “Il Maestro di Violino” tratta la storia di un violinista, Laerte, che si sta preparando da molti anni ad entrare nella prestigiosa orchestra di OSESP, l’orchestra sinfonica più importante dell’America Latina. La sua famiglia ha grandi aspettative. All’audizione la tensione e il nervosismo lo bloccano impedendogli di suonare. Rimasto senza soldi e senza alternative, Laerte si troverà costretto ad insegnare musica in una scuola pubblica di Heliopolis, la più grande e violenta favela di San Paolo.

Gli strumenti sono in cattivo stato e l’ambiente è ostile, ma spicca il talento speciale di due ragazzi: Samuel, che è determinato e disciplinato e VR, un piantagrane coinvolto in un giro illegale di contraffazione di carte di credito.

Laerte si trova immerso nella brutale realtà della favela, ed è costretto a suonare per dei trafficanti di droga e con i suoi metodi di insegnamento anticonvenzionali riesce a conquistarsi la fiducia degli studenti, a costruire una relazione con loro e con la comunità e riacquista il piacere di suonare.

Quando tutto sembra andare per il verso giusto, Laerte scopre che l’orchestra sinfonica ha in programma nuove audizioni ed è costretto a fare una scelta: prove per l’audizione o lezioni agli studenti. Decide di lasciare la scuola, provocando l’indignazione dei suoi studenti, delusi da questa scelta. Ma un evento drammatico ad Heliopolis sarà l’occasione per riunire gli studenti e l’insegnante che tornano a suonare insieme ancora una volta.

“Ho scelto questo film perché nella sua drammaticità è raccolto l’intero significato della musica – spiega Gianluca Planamente, il vicepresidente del Polo A.P.S. “G.Puccini”. – Questa arte implica sacrificio, delusione, impegno, soddisfazione, crescita, inclusione e tanto altro. Con questo evento vorrei che attraverso le scene del film, attraverso le parole, le riflessioni, ed anche i consigli, i ragazzi e soprattutto le famiglie capissero cosa è realmente la musica, l’arte e tutti i benefici che ne derivano; mi piacerebbe che si avvicinassero alla vera e propria attività musicale”.

Durante la serata interverranno la Professoressa Paola Besutti, Presidente del DAMS dell’ Università degli Studi di Teramo e il Professor Alfonso Patriarca, Direttore del Conservatorio ‘Luisa D’Annunzio’ di Pescara.

“Avremo modo – prosegue Planamente che aprirà le porte alla discussione – di guardare scene del film, riflettere, commentarle e da esso prendere spunto in merito agli argomenti da trattare; il tutto sarà intervallato con della buona musica affidata al quartetto d’archi del Polo Artistico Culturale e Musicale composto da Antonio Bianco, Matteo Freno, Erika Vagnoni, Alessandro Lumachi”.

La rassegna è completamente gratuita

by Redazione
Pineto Leon Hendrix

Jimi Hendrix mio fratello è stato questo l’emozionate incontro pubblico, condotto da Luca Maggitti, con Leon Morris Hendrix, fratello del noto chitarrista e cantautore statunitense Jimi, che si è svolto  a Pineto nella Sala Teatro del Centro Polifunzionale.

Una serata molto partecipata da parte del pubblico, durante la quale l’artista si è raccontato, parlando anche di delicate vicende famigliari, e ha anche presentato il suo libro dedicato al fratello e ha proposto anche brani live.

Leon, di sei anni più giovane di Jimi, è un musicista affermato con all’attivo diversi album e autore di alcuni libri incentrati sulla figura del talentuoso fratello, probabilmente il più grande chitarrista rock di tutti i tempi, scomparso nel 1970 a Londra.

L’iniziativa, è stata curata dall’amministrazione comunale di Pineto.

“Leon Morris Hendrix è riuscito a incantare il numeroso pubblico presente – dichiarano il sindaco di Pineto Robert Verrocchio e il consigliere con delega agli eventi del Comune di Pineto, Marco Giampietro – con numerosi aneddoti e racconti legati alla leggendaria figura di suo fratello Jimi, ma grazie al suo personale talento artistico ha arricchito la serata con brani straordinari che hanno emozionato tutti. Siamo molto orgogliosi di essere riusciti a organizzare questo appuntamento nella nostra città per questo ringraziamo ancora la Slm Video Sound Light per aver reso possibile questo incontro”.

Tutto pronto per la tappa abruzzese del tour della della PFM, Premiata Forneria Marconi. La storica band si esibirà il prossimo 24 agosto a San Salvo Marina (Ch), in piazza Cristoforo Colombo, in un concerto gratuito che rientra nell’ambito di “Summer Time”, il ricco cartellone di eventi estivi organizzati dall’associazione culturale New Generation e da Eventi e Servizi srls con il patrocinio del Comune di San Salvo. Nel prossimo fine settimana peraltro il lungomare di San Salvo Marina sarà ricchissimo di eventi con lo street food che si terrà da venerdì 23 a domenica 25 agosto. La serata del 23 sarà anche allietata dal dj set e intrattenimento di Andrea Desiato. E mentre le manifestazioni di “Summer time” finiranno questo fine settimana, le altre iniziative curate da Eventi e Servizi andranno avanti ancora per qualche giorno.

Il fiore all’occhiello dell’estate sansalvese è sicuramente il live della PFM che si terrà sabato.  “TVB – The Very Best  TOUR”, questo il titolo del tour di concerti che sta toccando e toccherà le maggiori città italiane, durante il quale la PFM presenterà al pubblico i brani più significativi di tutta la storia del gruppo, dai primi anni fino ai grandissimi successi di oggi, aprendo anche una finestra su De André e il pezzo di storia della musica italiana che insieme hanno condiviso.

La Premiata Forneria Marconi è un gruppo musicale molto eclettico ed esuberante, con uno stile distintivo che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica in un’unica entità affascinante. Nata discograficamente nel 1971, la band ha guadagnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena internazionale, entrando nel 1973 nella classifica di Billboard (per “Photos Of Ghosts”) e vincendo un disco d’oro in Giappone, e continua fino ad oggi a rappresentare un punto di riferimento.

Nel 2011 il gruppo debutta con l’ambizioso progetto “PFM in classic” dove si cimenta con mostri sacri della musica classica come  Mozart, Prokofiev, Verdi, Korzakov e molti altri; a questo progetto fanno seguito un tour in Giappone (accompagnata da un’orchestra giapponese) e un tour teatrale in Italia con l’uscita di un doppio cd.

Nel 2017 la PFM è stata premiata con la posizione n. 50 nella “Royal Rock Hall of Fame” di 100 artisti più importanti del mondo, mentre nel 2018 ha ricevuto a Londra il prestigioso riconoscimento come “Band internazionale dell’anno” ai Prog Music Awards UK. A febbraio 2019 la band è stata invitata, per la terza volta, a salire a bordo della “CRUISE TO THE EDGE” (CTTE) come unico artista italiano che ha partecipato all’evento insieme alle più grandi prog band del mondo, capitanate degli YES.

I grandi successi del vastissimo repertorio suoneranno nel prestigioso appuntamento del 24 agosto a San Salvo.

Il concerto inizierà alle ore 22.30; a seguire i fuochi pirotecnici sul mare.

by Redazione

La Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz, presenta quattro serate stellari da giovedì 8 a domenica 11 agosto. Oltre alle mostre, quest’anno dedicate principalmente all’arazzo: Sul filo dell’immagine – Trame dell’arazzo contemporaneo, e Sarà presente l’artista #1 Stefano Arienti, entrambe a cura di Simone Ciglia, ospiti del borgo un vincitore di Grammy Award, Larry Mitchell, la cantante Noreda Graves, l’omaggio a Frank Zappa, di Pacassoni e Petra Magoni, e musica classica. Ecco il dettaglio.

Gli appuntamenti (tutti con inizio alle 21,30 in piazza Arlini) si aprono giovedì 8 agosto, con un concerto realizzato in collaborazione con la Società dei concerti Primo Riccitelli: Marco Pacassoni quintet feat Petra Magoni, Frank & Ruth. Omaggio a Frank Zappa. Il nuovo progetto del vibrafonista Marco Pacassoni che per l’occasione vede al suo fianco, oltre ai suoi storici collaboratori, Petra Magoni e la sua fantastica voce. Un progetto ambizioso e originale, un tributo all’importanza del vibrafono e della marimba nella musica di Frank Zappa durante il periodo considerato il più ispirato della sua lunga discografia (1967 – 1977); una stagione durante la quale, oltre a tanti musicisti di passaggio, Frank collaborò con un’unica, talentuosa e virtuosa percussionista, Ruth Underwood. In apertura Danilo Di Paolonicola Ethnic Project. Ingresso 18 euro.

Venerdì 9 agosto doppio concerto di due grandissimi artisti: Larry Mitchell, vincitore di un Grammy Award, presenterà in trio alcuni dei temi che nel tempo lo hanno consacrato come uno dei più importanti chitarristi elettrici del panorama blues/rock internazionale. Noreda Graves, una delle voci più preziose della black music, arriva a Castelbasso con il suo quintetto, nel terzo tour europeo da solista, con Butterf ly Blues Tour. Ingresso 12 euro.

A seguire due serate anche con la classica, a cura di Roberto Marini. 

Il teatro e il sacro, con Sandra Buongrazio, contralto e Roberto Marini, organo (sabato 10 agosto). L’espressiva voce del contralto e gli innumerevoli colori dell’organo si uniscono dando vita a un programma suggestivo e coinvolgente. Il teatro d’opera incontra il sacro creando meravigliose atmosfere che fanno rivivere il fecondissimo periodo musicale tra il Barocco e il Novecento. Ingresso libero.

Domenica 11 agosto, infine, Dialogo tra istrumenti da vento, con Armando Tonelli, tromba e Francesco Alessandrini, organo. Organo e tromba: un’intesa particolarmente felice, capace di produrre nell’ascoltatore forti emozioni. Lo scintillante timbro della tromba e i colori della tastiera si compenetrano perfettamente in un programma ricco di composizioni brillanti e suggestive. Ingresso libero.

Con il patrocinio e il contributo di: Mibact (Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo), Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Castellalto, Consorzio dei Comuni B.i.m., Camera di commercio di Teramo, Fondazione Tercas. Sponsor: Falone Costruzioni Banca Intesa.

 

INFO

Orari: martedì – domenica, 19-24 (aperto lunedì 12 agosto)

Ingresso (valido per entrambe le mostre): 8€, ridotto 6€, gratuito per i bambini fino a 6 anni

Prevendite per i concerti su circuito e punti vendita Liveticket – www.liveticket.it

tel. 0861.508000 – info@fondazionemenegaz.itwww.fondazionemenegaz.it 

 

PROGRAMMA GENERALE

ARTE

Sul filo dell’immagine – Trame dell’arazzo contemporaneo / a cura di Simone Ciglia

Palazzo De Sanctis, dal martedì alla domenica, dalle 19 alle 24. (Lunedì 12 agosto aperto)

Sarà presente l’artista – #1 STEFANO ARIENTI / a cura di Simone Ciglia

Palazzo Clemente, dal martedì alla domenica, dalle 19 alle 24. (Lunedì 12 agosto aperto)

Fino al 1° settembre – Ingresso unico per entrambe le mostre 8 € – 

Eccomi qui!

Laboratorio didattico per bambini dai 5 agli 11 anni

Tutti i mercoledì fino al 28 agosto, dalle 18 alle 19.30

Intrecciamo le storie

Laboratorio didattico per bambini dai 5 agli 11 anni

Tutti i giovedì fino al 29 agosto, dalle 18 alle 19.30

Presenza di un accompagnatore facoltativa. 

Ingresso 5 € (all’eventuale accompagnatore è richiesto il biglietto d’ingresso).

Trame

Visite guidate per adulti

II tema dell’identità sarà il filo conduttore all’interno dei due percorsi espositivi.

Attività gratuita con biglietto d’ingresso

MUSICA

MARCO PACASSONI group – feat PETRA MAGONI – Frank & Ruth. Omaggio a Frank Zappa

(a cura della Società della musica e del teatro Primo Riccitelli)

Piazza Arlini. Giovedì 8 agosto, ore 21,30. Ingresso 18 euro

LARRY MITCHELL trio – NOREDA GRAVES quintet

Piazza Arlini. Venerdì 9 agosto, ore 21,30. Ingresso 12 euro

ANTONIO FARAÒ meets CARLO ATTI (recupero data rinviata del 28 luglio)

Piazza Arlini. Sabato 17 agosto, ore 21,30. Ingresso 18 euro

MUSICA CLASSICA

IL TEATRO E IL SACRO – Sandra Buongrazio, contralto / Roberto Marini, organo

Piazza Arlini. Sabato 10 agosto, ore 21,30. Ingresso libero

DIALOGO TRA ISTRUMENTI DA VENTO – Armando Tonelli, tromba / Francesco Alessandrini, organo

Piazza Arlini. Domenica 11 agosto, ore 21,30. Ingresso libero

by Redazione

Il Laura e Biagio Stadi 2019, approda finalmente anche a Pescara, proprio in una calda giornata di fine luglio che non ha scoraggiato migliaia di fan accorsi già nel primo pomeriggio per non perdere il concerto in prima fila, nella splendida cornice offerta degnamente dallo Stadio Adriatico.

Laura e Biagio a Pescara

Partiti il 26 giugno dal San Nicola di Bari, Biagio Antonacci e Laura Pausini hanno fatto tappa ieri nel capoluogo adriatico per garantire al pubblico una performance di successi intramontabili, ma soprattutto per rivelare a tutti i loro sostenitori l’autentica bellezza di quel senso di amicizia e di complicità che li lega nella vita e che va ben oltre il sodalizio musicale.

Laura e Biagio a Pescara

Un repertorio, quello proposto in territorio pescarese, che ha rappresentato dignitosamente i quasi 30 anni di carriera che ormai, i due artisti, amano raccontare sul palco con una grande spontaneità e con una esemplare simpatia anche dai toni tipicamente “abruzzesi”, e lo sa bene Pescara.

Non è mancata infatti anche una piccola lezione di “ abruzzesità”: è stata Laura ad insegnare ad un Biagio poco preparato sul dialetto, la pronuncia della parola ‘Ndundì’, un pretesto encomiabile che ha scatenato una vera e frizzante “risata adriatica” ma ha anche offerto alla Pausini la possibilità di parlare del feeling particolare che ha con l’Abruzzo definito “cordiale” e che ha conquistato nel corso del tempo il cuore dell’artista. In realtà la scelta della Pausini non è stata casuale: al pubblico pescarese ha voluto, infatti, presentare la sua piccola Paola.

Laura e Biagio a Pescara

Biagio e Laura, così sono ormai chiamati in modo confidenziale all’indomani del concerto i due “amici”, si sono divertiti per tutta la serata insieme ai loro fan; non è stata semplice la selezione dei brani da proporre ma, a giudicare dai commenti e dagli entusiasmi che spopolano sui social ormai da giorni, hanno scelto bene. Tra i must  Un’emergenza d’amore, Liberatemi, Resta in ascolto.

Laura e Biagio a Pescara

E poi, Il coraggio di andare, E.sta.a.te, Sappi amore mio, Le cose che hai amato di più, Non ci facciamo compagnia, Mi fai stare bene, Ti penso raramente, Sognami. Iris, In questa nostra casa nuova, Non vivo più senza te, Invece no, Tra te e il mare.

Laura e Biagio a Pescara

Ed ancora: Le cose che vivi, La solitudine, In assenza di te, Incancellabile, Strani amori, Simili, Se io, se lei, Pazzo di lei, Buongiorno bell’anima, Se non te, Non ho mai smesso, Frasi a metà, Primavera in anticipo, Se è vero che ci sei, In una stanza quasi rosa, Ritorno ad amare, Convivendo e non solo; molti altri i capolavori proposti e condivisi. Quello di ieri sera è stato un concerto che ha sintetizzato perfettamente il genio artistico dei due.

Laura e Biagio a Pescara

Amore? Lacrime? Commozione? Nel bello della diretta, le emozioni non hanno regole, e Pescara ieri sera ha aperto l’anima ai ricordi ed ai sentimenti grazie alla musica.

Laura e Biagio a Pescara
by Alessandra Renzetti

“Musica Maestro”, questo è il titolo del prestigioso evento organizzato dall’associazione LiberArti che si terrà il 19 agosto a Torino di Sangro (Ch).

Locandina evento

Il concerto di musica classica vedrà la straordinaria partecipazione del Maestro di fama mondiale, nato a Torino di Sangro, Donato Renzetti che per l’occasione dirigerà l’orchestra filarmonica “Gioachino Rossini” di Pesaro composta da oltre 50 musicisti.

“L’idea di celebrare il Maestro Renzetti – spiega in una nota la presidentessa dell’associazione Carmela Caravaggio –parte da lontano e si rispecchia negli obiettivi intrinseci di LiberArti: promuovere l’arte e gli artisti fornendo loro un canale per il loro talento. Questo abbiamo sempre cercato di farlo in un’ottica moderna ed innovativa che rispecchiasse a pieno il nostro motto, ‘tradizionalmente innovativi’, nel senso di voler provare a rinnovare la tradizione pur conservandone l’eleganza e le regole”.

LiberArti è una realtà associativa molto giovane, nata appena due anni fa, ma molto attiva sul territorio; sicuramente l’evento di punta organizzato dall’associazione è Arteinfesta, un connubio di arte e musica al quale, solo nella prima edizione del 2017, hanno partecipato oltre 60 artisti da tutto il centro Italia con oltre 200 esposizioni e circa 2000 visitatori e in quella del 2018 oltre 100 artisti.

L’idea dell’associazione, visibile già dal nome e ripetibile nella mission di qualsiasi iniziativa organizzata, è quella di liberare l’arte in ogni sua forma e farla risuonare tra i vicoli del centro storico di un paese che è stato sempre molto attivo dal punto di vista artistico e culturale.

Ricco ed esclusivo sarà il programma di Musica Maestro che verrà reso noto in una presentazione ad hoc alla quale parteciperanno istituzioni, organizzatori ed ospiti.

Per il momento tutte le informazioni relative all’evento sono consultabili sulla pagina Facebook di LiberArti al seguente link https://www.facebook.com/liberartitds/.

by Redazione

Inizierà venerdì 5 luglio a Farindola, comune duramente colpito dal sisma del 2017, il corso gratuito di musica e liuteria per imparare a costruire e suonare i flauti di canna e osso e i corni naturali. Così grazie al progetto RAdiCI, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, i ragazzi dagli 11 ai 18 anni, ma anche adulti, potranno imparare a costruire e suonare gli strumenti dell’antica tradizione farindolese, salvaguardando un ricchissimo patrimonio sonoro che rischierebbe di essere dimenticato dalle nuove generazioni.

A guidare il corso sarà l’etnomusicologo Carlo Di Silvestre, impegnato ormai da trent’anni nello studio e nella riproposizione della musica popolare abruzzese. A lui è affidata, nell’ambito del progetto RAdiCI, la formazione dell’Orchestra Popolare intergenerazionale e interculturale del Gran Sasso.

Dopo il primo incontro del 5 luglio, che si terrà dalle 15.30 alle 18.30 nella Sala Consiliare di Farindola, le lezioni proseguiranno il 12, 20 e 26 luglio negli stessi orari presso la sede della Pro loco e riprenderanno, dopo la pausa estiva, nel mese di settembre. La partecipazione è gratuita. Per informazioni e iscrizioni è possibile chiamare il numero 338.7070751.

Il corso è organizzato dalla Sezione italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Farindola, per il progetto RAdiCI, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e realizzato da 5 organizzazioni del terzo settore, 11 scuole e 17 Comuni delle aree terremotate di Teramo e Pescara.

Cos’è “RAdiCI”?

“RAdiCI” è un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org

by Redazione