Search

Tag Archives: mostra personale

Pescara. Curata dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, si inaugura sabato 13 settembre alle 17.30 la mostra personale di PierGiò, nel museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.

Pierluigi Di Michele (FOTO), noto artisticamente come PierGiò, è un architetto, pittore e scultore pescarese.

La sua attività artistica si distingue per un percorso creativo iniziato in giovane età, con numerosi premi in concorsi di pittura estemporanea. È stato promotore del gruppo artistico “Forme Aperte”, importante realtà nel panorama artistico di Pescara e Abruzzo, noto per la sperimentazione e la ricerca estetica.

PierGiò si caratterizza per un’arte poliedrica e sperimentale, che spazia dalla pittura alla scultura, utilizzando tecniche miste e materiali di riciclo, con un forte richiamo a forme antropomorfe che esprimono emozioni e riflessioni sull’uomo moderno.

Le sue opere sono spesso cariche di una forte componente emotiva e simbolica, con un linguaggio che si muove tra espressionismo astratto, informale e metafisico, e che mira a comunicare messaggi sociali profondi.

Fin dal 1999 è presente su cataloghi d’arte (L’Elite, Selezione Arte Italiana, Accademia Internazionale d’Arte Moderna) e in riviste come Biancoscuro, Boè, Kalos, Effetto Arte.
Ha conseguito premi importanti come il Premio Internazionale Berlino nella Französische Friedrichstadtkirche, il Premio Internazionale Arte Milano (2017), il Premio Internazionale Raffaello (2018), Primo Premio Internazionale Arte Palermo (2018). Nominato “Ambasciatore dell’Arte nel Mediterraneo” (2016) dall’Accademia Dei Dioscuri di Roma.

Ha collaborato con critici e figure di spicco come Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio e Plinio Perilli. La sua produzione artistica è riconosciuta a livello internazionale, con opere esposte in musei e collezioni private, e ha ricevuto attenzione critica e premi.

PierGiò è un artista contemporaneo che unisce architettura, pittura e scultura in un’espressione creativa originale e intensa, con un forte impegno anche nel sociale, realizzando laboratori artistici dedicati a persone con disabilità all’interno del progetto creato dal Rotary International Campus Abruzzo Molise.

La mostra di Pescara si intitola Pop Visioni Tra Icone, Colori e Contraddizioni ed è un viaggio visionario e irriverente nel cuore della contemporaneità, dove l’arte si fa specchio del nostro tempo, esplodendo in colori, simboli e provocazioni. Viene proposta, fino al 30 settembre negli orari di apertura del museo, una serie di opere ispirate al linguaggio e allo spirito della Pop Art, reinterpretata in chiave attuale e personale. L’artista mescola, stratifica e reinventa con audacia frammenti visivi della nostra cultura: icone mediatiche, figure politiche, personaggi dello spettacolo, brand di moda, citazioni testuali e messaggi sociali.

PierGiò sviluppa una tecnica mista fatta di collage, acrilici materici, parole ritagliate, pennellate dense e colori fluo. Il risultato è un’estetica energica e immediata, che cattura l’occhio e stimola il pensiero. Le sue opere non vogliono solo essere osservate, ma lette, interpretate, sfidate.

In ogni quadro c’è un dialogo acceso tra arte e società, bellezza e caos, individualità e mass media. Troviamo figure iconiche come Freud, Lady Diana, Chiara Ferragni, Achille Lauro, simboli di libertà, ribellione o contraddizione; ma anche Creature fantastiche, surreali, ironiche, che incarnano emozioni interiori e tensioni collettive. Frasi taglienti e provocatorie, come slogan pubblicitari che rivelano invece pensieri profondi o paradossi e citazioni dalla moda, dal design, dalla musica, in un gioco continuo tra alta e bassa cultura.“Pop Visioni”- sottolinea Pasqualone- non è solo un omaggio alla Pop Art storica, ma una sua evoluzione contemporanea, un’arte che assorbe e restituisce la complessità del presente con ironia, riflessione e vitalità.

PierGiò ci invita a guardare oltre la superficie, ad abbracciare il colore come linguaggio emotivo, a trovare senso nel caos visivo che ci circonda.

Chieti. La Bottega d’arte della Camera di Commercio in corso Marrucino a Chieti ospita la mostra personale di Ulisse Giacomini (foto) dal 7 al 22 giugno, con inaugurazione il 7 giugno alle 18.30.
A curare la mostra il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, che ricorda come Ulisse Giacomini sia una voce autorevole dell’arte italiana, con diversi premi e riconoscimenti di critica e di pubblico.
“Giacomini-sottolinea Pasqualone- si muove tra figurativo e paesaggio con punte astratte, ma sempre accomunate dalla potenza del colore e dalla visione profonda di un artista che domina la scena culturale da molti decenni, come testimoniato dal suo importante curriculum.”

by Francesco

Pescara. Il 17 novembre 2024 ore 18.00 presso l’Aurum di Pescara ci sarà l’inaugurazione della mostra personale di Giorgio Rizzo Le stanze dell’anima. Sarà possibile visitare la mostra nella Sala degli Alambicchi fino al 24 novembre.

Giorgio Rizzo è un pittore che lavora per serie e lo fa come se, ogni volta scrivesse un libro nuovo, un racconto forte e straordinario che rapisce non solo l’occhio ma anche l’anima facendo viaggiare lo spettatore nello spazio e portandolo all’interno del quadro.

Le stanze dell’anima sono una serie che non rende semplicemente omaggio all’impressionismo, cioè alla pittura dell’impressione, dell’attimo fuggente ma lo modernizza, lo introietta nel sentire di ciascuno per poi mostrarlo en plein air sulla tela. Ma quest’aria aperta è – sembra un ossimoro ma non fatevi ingannare – una stanza interiore, quella dell’anima, fissata nell’attimo esatto in cui qualcosa avviene, cambia, una decisione viene presa, un sogno prende forma o svanisce, un’emozione s’irradia in tutto il corpo o il sole sorge su un nuovo giorno.

Il contesto cromatico fornisce la forza della sensazione che l’interiorità dipinta suscita nello spettatore e lo spazio viene suggerito dal verso in cui il colore è steso perché il colore è materia per Rizzo. Materia da impastare, toccare, materia che vibra, risuona e che ha un profondo significato simbolico.

In primis, la cenere dell’Etna, fuliggine nera e ctonia che l’artista impasta con l’olio di lino, che sa della sua Sicilia e rende vivo l’immancabile nero delle sue tele. Un nero materico e denso, il nero del ventre della terra. E poi la polvere d’oro zecchino e d’argento e di madreperla, per giocare ancora con la materia, questa volta quella che cangia la luce.

Rizzo, anche in questa serie, si conferma essere un grande simbolista contemporaneo capace di declinare la sua pittura in molti modi per ampliare la visione in un percorso unico e intimo per lo spettatore quanto per l’artista.

Teramo. La pittrice Mirta Maranca inaugurerà una sua mostra personale dal titolo “ Tracce di emozioni “martedi 12 Novembre alle ore 17.00 , nelle Sale Espositive di Via Nicola Palma , 16 a Teramo .
Apertura dal 12 al 23 Novembre. Tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 20.00.
Gli argomenti trattati dalla pittrice e grafica Mirta Maranca ,spaziano dalla mitologia greca all’Africa, a popolazioni dell’Abruzzo ,alle danze nel mondo , alle attività umane , a vari ritratti e a alla natura.
Il critico d’arte Francesco Gallo dice: “ Mirta Maranca contamina la sua pittura con le suggestioni di tanti linguaggi espressivi mostrando una saldezza che è pari all’elasticità .
Il fondo classico le appartiene stabilmente dandole caratteristiche particolari, infatti la calligrafia pittorica di Mirta Maranca testimonia di un lavoro di pulizia della sua pittura che va verso l’essenzialità, la rarefazione del segno e la purezza del colore .
Il critico d’arte Giuseppe Bacci ha sottolineato come le sue opere mostrino uno spaccato di vita umana espressa con accesi colori in cui lo sguardo si posa curioso su riti e danze cosicchè nei suoi quadri si possono ammirare donne che volteggiano in antichi passi di danza tramandatici da una cultura millenaria .
Leo Strozzieri aggiunge : sono opere le sue eseguite per istoriare il suo ed il nostro inconscio .
Una pittura austera che nulla concede al sentimento o alle tentazioni decorative .
Organizzazione e presentazione a cura dell’Associazione culturale Teramo Nostra di Sandro Melarangelo e Piero Chiarini .Patrocinata dal Comune di Teramo. Sarà presente il sindaco di Teramo :Gianguido D’Alberto.

by Francesco

Vasto. Verrà inaugurata lunedì 9 settembre alle 18 la mostra personale di pittura e scultura di Andrea La Rovere, in arte AnLaRo, nel Palazzo Mattioli, in corso De Parma a Vasto.
La mostra, curata dal critico letterario e d’arte Massimo Pasqualone, vede gli interventi di Nicola Della Gatta, assessore alla cultura della Città di Vasto, dello stesso Pasqualone e di Francesca Giangiacomo, artiterapeuta e counseling.
Nato nel 1974 a San Pietro Vernotico (BR), negli anni ottanta ancora fanciullo Andrea La Rovere si trasferisce in Abruzzo dove riceve affetto e l’ opportunità di inseguire il sogno quello di diventare artista completo.
A pieni voti ottiene il diploma di I.S.A. ( istituto statale d ‘arte) a Chieti, conseguendo il diploma di maestro d’arte. Frequenta l’universitá di Architettura a Pescara, decidendo poi di trasferirsi a Firenze, dove frequenta i corsi di restauro dipinti al Palazzo Spinelli Borgo Santa Croce conseguendo dopo tre anni di corso il dottorato in restauro dipinti (conservativo). Lavora nella bottega di Gastone Tognaccini come restauratore di mobili antichi e a Bologna come catalogatore di opere d arte all’ ex pinacoteca comunale.
Tornato in Abruzzo, svolge con passione e umiltá l’arte di dipingere a tutto tondo.

Scanno. Verrà inaugurata il 22 agosto alle 18.30 a Scanno, nella sede espositiva delle Anime Sante, la mostra personale di Elio Lucente, con l’intervento del critico d’arte Massimo Pasqualone.
Colpo di scena è il titolo scelto per la mostra, perché, durante il vernissage, il noto artista pratolano si cimentera’ in una performance artistica di impatto.
“Elio Lucente- sottolinea Massimo Pasqualone- è uno degli artisti più noti del panorama regionale e non solo, con una straordinaria forza creativa e la capacità di meravigliare sempre e comunque il suo vastissimo pubblico, come testimoniato dal curriculum, con mostre in tutto il mondo e riconoscimenti.”
La mostra resterà aperta fino al 25 agosto.

by Francesco

Chieti. Nell’ambito del Maggio Teatino, la Nuova Libreria Bosio organizza, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Chieti, la mostra personale di Anna Maria Galterio, in arte Mimagalt, a cura del critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone.
La mostra verrà inaugurata il 21 maggio alle 17 con l’intervento di Pasqualone, di Antonio Di Giosafat, direttore della libreria Bosio, della pittrice e resterà aperta fino al 28 maggio.
Nel testo critico approntato per l’occasione, Pasqualone scrive che ” il tempo della bellezza e della ricerca artistica si fondono nell’opera di Anna Maria Galterio con un’attenzione precipua ad un meraviglioso correlativo oggettivo che è il fiore, simbolo della bellezza, della caducità della vita umana, della possibilità di essere nella natura con superba altezzosità ed al contempo malinconia, perché la bellezza è sempre impastata di malinconia, ci ricorda Bruno Forte, e ricorda agli abitanti del tempo la caducità della loro esistenza.
Eppure il percorso artistico della Galterio è immersione nella natura, ricerca della verità, attraverso gli attimi ed i frammenti di un’auscultazione del paesaggio che avviene attraverso il silenzio, potente sinestesia di un’opera d’arte che si fa comprensione, miracolo ogni volta, mai pura imitazione di imitazione, per dirla con Platone, ma ermeneutica del vissuto, nel quale l’uomo, forse, è solo ospite, e non sempre gradito, come dimostrano le elisioni del brutto operate dalla nostra artista in talune tele.
L’inquietudine dell’entronauta cerca la quiete nel paesaggio, si fa attenta confessione nella potenza delle emozioni cromatiche, aggancia un iperealismo profondo e mai di maniera, perché la realtà non è mai quella che si vede e solo il vero artista sa e può interpretarla, con la complicità del fruitore dell’opera sua che cerca in essa una chiave di lettura dell’esistente e dell’esistenza.
Percorso zetetico, dunque, mirabile, affascinante, vicino al panenteismo di spinoziana memoria, che ad ogni tratto spinge alla meditazione.”

by Francesco

Dal 9 al 14 aprile

Chieti. Terzo appuntamento per la kermesse culturale Ut pictura poesis, ideata e diretta dal critico letterario e d’arte Massimo Pasqualone per l’ets Luca Romano nel Museo Barbella di Chieti e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Chieti: martedì 9 aprile alle 16 verrà inaugurata la mostra personale di Eugenia Tabellione, che propone, nel prestigioso museo teatino, un’antologica della sua produzione, che già ha suscitato l’interesse della critica e del pubblico in diverse mostre collettive in tutta Italia. Eugenia Tabellione nasce in provincia di Como e risiede in provincia di Milano fino all’età di undici anni. Ora vive a Borgorose (RI). Laureata in Lettere moderne e in Psicologia. Insegna materie letterarie presso le scuole secondarie di primo grado. È storico dell’arte e critico letterario e artistico. È guida turistica abruzzese. Collabora con associazioni culturali per la promozione di eventi e manifestazioni. Dipinge e scrive poesie, partecipando a mostre collettive e concorsi nazionali ed internazionali. Ha vinto premi letterari e ha conseguito riconoscimenti in ambito culturale.

Nel testo critico allestito per la mostra, il curatore Pasqualone, che interverrà all’inaugurazione, scrive che “Eugenia Tabellione vive il tempo della bellezza con decisi correlativi oggettivi, simboli quanto mai precipui di un modo di vedere la vita, il mondo, gli attimi ed i secondi che l’artista trasforma dapprima in impatto cromatico poi segnico.In primo piano il simbolo, che attrae per forza esegetica e capacità di irretire l’osservatore, che vive un tempo di sospensione, un tempo senza tempo, affascinato e fascinato dall’accostamento dei colori che vibra e dà l’avvio a spazi frammentati. Fanno capolino colti rimandi ed intensi rinvii alla storia dell’arte che la prof.ssa Tabellione domina per formazione culturale. Bellezza dunque come chiave di comprensione ed al contempo sfida della realtà, bellezza come eterno ed attimo, bellezza come lusinga cromatica, bellezza come suadente messaggio onirico. Eugenia Tabellione si fa dunque entronauta, carpisce, attraverso il suo percorso artistico, le pieghe più intime dell’animo umano e, da psicologa, propone una chiave di lettura introspettiva, che, quasi fiume carsico, attraversa le sue opere.”

La mostra resterà aperta fino al 14 aprile negli orari di apertura del museo.

by Francesco

Pescara. Nella terza giornata di Pescara in arte, la kermesse culturale organizzata da Endas Abruzzo, presieduta da Simone D’Angelo, e curata per il terzo anno consecutivo dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, è stata presenteta la personale di Vanessa Di Lodovico dal titolo “Non dirmi chi devo essere”, con un percorso
sensoriale guidato da Paolo Michetti e Anna Maria Acunzo, con le musiche di Vincenzo De Ritis e Roby Ranalli e le letture di Daniele Di Furia.

“Il progetto artistico prevede la possibilità di fruire delle mie emozioni anche a chi non vede e dare rilevanza alle emozioni e non alle immagini” – sottolinea l’artista Vanessa Di Lodovico.

Il critico Pasqualone, nel catalogo allestito per la mostra, che resterà aperta fino al 7 gennaio tutti i giorni dalle 17 alle 19.30, scrive: “Il centro emozionale della produzione artistica di Vanessa Di Lodovico è nel serbatoio degli attimi e dei frammenti, per una decisa attenzione innanzitutto alle esplosioni cromatiche che caratterizzano talune sue opere. Il colore viene agito come veicolo di emozioni, quasi pendolo tra dolore e gioia, paura e meraviglia, per una poetica che attinge al qui ed ora della vita e che talune volte si fa malinconia, perché la bellezza è sempre impastata di malinconia. Si susseguono, poi, colti rimandi agli artisti che Vanessa ama, con i simboli, i miti, i riti di una società che ci attraversa e che l’artista cerca di interpretare, con l’aggiunta di cuori, mongolfiere, oggetti disparati, correlativi oggettivi di un sentire discreto e profondo, di un considerare l’arte estroiettazione di crepacci e di frammenti ermeneutici. Lo stesso impasto stratificato caratterizza il piano visivo di altre opere, dove la materia esonda ed attrae con la sua forza vorticosa, dove figure circolari ci ricordano l’incessante movimento della vita che sempre torna su sé stessa e l’opera d’arte niente altro è che conoscenza del sé più profondo, un estraniarsi per ritrovarsi, un perdersi per dire innanzitutto a noi stessi il nostro cammino.”

Chieti. Verrà inaugurata domenica 3 dicembre alle 10, nel Museo Barbella di Chieti, la mostra personale di Paola Di Biase, curata dal critico d’arte Massimo Pasqualone che, nel testo critico scritto per l’occasione, sottolinea: “Il cammino di scoperta della realtà attraverso l’arte si manifesta nelle opere di Paola Di Biase in una pluralità di approdi che portano il fruitore delle sue opere a confrontarsi, da un lato, con una precipua dimensione coloristica, quasi emozione cromatica; dall’altro, i correlativi oggettivi propongono paesaggi, volti, riflessioni di un’anima che propone un’esegesi del fatto come solenne interpretazione, con la capacità che solo l’arte ha di essere, appunto, approdo e partenza, viatico per un oltre che si fa indagine multidimensionale, per svelare il mistero che vive sotto la superficie delle cose. Talune opere, infatti, sono duplici, come se possedessero due verità, una, che per un versante dice il qui ed ora della vita; la seconda, quasi Giano bifronte, propone, invece, una seconda dimensione, parallela, consustanziale, come se i più vedessero una cosa, l’artista un’altra.”

Paola Di Biase è nata nel 1963 a Chieti dove tuttora vive. La sua indole artistica si rivela da giovanissima come illustratrice di libri di poesie, decisa a frequentare l’istituto statale d’ Arte N. da Guardiagrele a Chieti, consegue il diploma di maestro d’arte e la maturità d’arte applicata. Da oltre 40 anni dipinge e lavora nel mondo dei colori, ha collaborato per diversi anni, come dimostratrice per una nota azienda internazionale di prodotti per la pittura e la decorazione in Abruzzo e Molise. E’ docente certificata di una tecnica di pittura americana la One Stroke che insegna , insieme ad altre tecniche di pittura. La mostra, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, resterà aperta fino al 12 dicembre.