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Tag Archives: eventi 2020 eventi Abruzzo

San salvo

Dopo il successo di domenica scorsa dell’RDS Play on Tour, conto alla rovescia per gli altri appuntamenti programmati nel cartellone dell’agosto sansalvese, nati dalla collaborazione dell’associazione Senza Resa con il Comune di San Salvo.

Tre gli eventi che dall’11 al 13 agosto coinvolgeranno il centro storico e la marina con musica e cabaret.

Tutto nel rigoroso rispetto del distanziamento anti-Covid con spazi appositamente allestiti.

Il primo spettacolo sarà quello di Danilo Rea (11 agosto), jazzista di grande spessore artistico e pianista di Mina, Claudio Baglioni e Pino Daniele.

Rea è uno dei migliori pianisti italiani del settore e si è esibito con i più grandi jazzisti al mondo. Il concerto si terrà in piazza San Vitale e i posti a sedere saranno 250.

Danilo Rea

Nei due giorni successivi ci si sposterà a San Salvo Marina con Biagio Izzo (12 agosto) e LUchè (13 agosto). Posti a sedere per entrambi gli spettacoli 936.

Non ha bisogno di grosse presentazioni il comico napoletano Izzo, noto per le collaborazioni cinematografiche con Carlo Vanzina (In questo mondo di ladri), Vincenzo Salemme (Cose da pazzi) e Massimo Boldi (Matrimonio alle Bahamas e La fidanzata di papà).

Attualmente impegnato nella trasmissione televisiva Made in Sud in onda su Rai 2, il cabarettista si esibirà sul palco di San Salvo con uno dei suoi esilaranti show.

LUchè

Luchè è decisamente un artista per un pubblico più giovane. Rapper, anche lui partenopeo, molto amato dai ragazzi. Prestigiose collaborazioni con Marracash, Clementino, Sfera Ebbasta, Achille Lauro e Gué Pequeno e quattro album da solista. Testi impegnati e sound coinvolgente.

Per i tre eventi i biglietti sono ancora disponibili sul circuito CiaoTickets. Sul sito (www.ciaotickets.com) sono consultabili tutti i punti vendita dove poter acquistare.

Il messaggio della ripartenza e dello stare insieme, in piena sicurezza, risuona forte e chiaro a San Salvo.

Gli organizzatori lavorano a pieno ritmo per l’allestimento degli spazi e per garantire eventi che siano belli ma anche sicuri.

by Redazione
penne

Nuovi incontri per l’autrice Edda Migliori che venerdì 17 e sabato 18 gennaio presenterà a Penne il suo libro Cinque racconti e una fiaba.

A quattro mesi dalla prima presentazione tenutasi a Villa Filiani a Pineto, ne sono seguite altre: a Bisenti, in occasione del 45° Revival del vino e uva Montonico, a Loreto Aprutino e in diverse scuole delle province di Teramo e Pescara. Edda Migliori, inoltre, è stata ospite durante la serata del Premio “Pino d’Oro Città di Pineto” che ha avuto luogo a Pineto lo scorso 6 dicembre.

L’incontro di venerdì 17 sarà dedicato agli studenti dell’Istituto Tecnico Statale “Guglielmo Marconi” di Penne e avrà luogo durante la mattina nella Biblioteca Comunale, mentre la presentazione rivolta alla cittadinanza, si terrà sabato 18 Gennaio alle ore 18 alla Caffetteria TIBO.

A dialogare con l’autrice, la giornalista Francesca Di Giuseppe.

Il libro scritto dalla giornalista abruzzese Edda Migliori narra storie che hanno in comune il tema della resilienza, della forza e della speranza.

I racconti si svolgono nel territorio abruzzese e sono quasi sempre declinati al femminile con protagoniste donne.

In questo libro, edito da Epigraphia, l’autrice affronta temi importanti, reali, toccanti e profondi; racconta di origini da ritrovare, di antichi insegnamenti dei nonni, di ritorni alla propria terra, di rispetto per il lavoro, di sacrifici e tanto sudore, di vigneti da “accudire” e di terre da coltivare, all’insegna di “Pane e fatije”, ovvero “Pane e lavoro”.

Un libro che sta riscuotendo un ampio consenso e ha dato vita anche ad un fenomeno social che sta coinvolgendo un pubblico numeroso in tutta la Penisola e oltre.

Per l’occasione è stato creato l’hashtag #doveCinqueRaccontieunaFiaba da aggiungere nel momento in cui si posta l’immagine del libro in diverse città e che etichetta e aggrega tutte le foto di “Cinque racconti e una fiaba” in giro in ogni dove e che si accompagna all’hashtag più generico #cinqueraccontieunafiaba.

“Sono davvero felicissima del riscontro che sto ricevendo da chi ha letto il mio libro e dal fermento che si è creato intorno, soprattutto in un lasso di tempo così ristretto, considerando che è uscito solo alcuni mesi fa. Ne prendo atto con grande gioia e orgoglio – ha spiegato Edda Migliori– Sono molto grata ai lettori e a tutti coloro che stanno contribuendo a farlo conoscere in ogni parte d’Italia. Pensare di poter lanciare uno spunto di riflessione, un segno, un germoglio, è per me la soddisfazione più grande! Ringrazio la Dirigente Scolastica del Marconi Angela Pizzi e i titolari del TIBO Marco e Tommaso”.

 

by Redazione
orsogna

Saranno in scena sabato 11 gennaio alle ore 21 al Teatro De Nardis di Orsogna i “cafoni” di Fontamara, nella storia di soprusi e di prevaricazioni raccontata da Ignazio Silone, con l’adattamento e la drammaturgia di Francesco Niccolini e la regia di Antonio Silvagni, rappresentata dal Teatro Lanciavicchio in coproduzione col TSA.

Voci. E Fantasmi. Talvolta fantasmi di fantasmi. Cinque attori: danno voce a un mondo, a un paese, ai suoi abitanti e pure ai loro carnefici. Raccontano quasi fosse un’opera sinfonica a più voci la storia di Fontamara, dei fontamaresi, di Berardo Viola e di Elvira.

Le voci dei protagonisti si accavallano con quelle dei personaggi minori: ogni attore deve acrobaticamente passare da un’identità all’altra. Giuvà, Matalè, il loro figlio, Marietta, Scarpone, e poi il generale Baldissera, Papasisto, Venerdì Santo, Ponzio Pilato, Betta Limona, l’impresario, il cavalier Pelino, don Circostanza, le mogli, i carabinieri, un prete venduto, un sacrestano disperato…un mondo si affolla sul palcoscenico attraverso una partitura ferrea, un’alternanza di presenze e testimonianze.

Perché di testimoni si sta parlando: quasi fossimo di fronte a un giudice, o forse al Giudizio Universale, sono tutti chiamati a ricostruire quei giorni osceni pieni di vergogna violenza e disumano accanimento sui più indifesi.

Mano a mano che l’intreccio di sviluppa, prendono corpo le storie dei Fontamaresi e degli abusi dei poteri forti ai loro danni. Più l’ombra incombente del fascismo che si sposa con gli interessi dei latifondisti. E insieme, la storia dei due protagonisti assenti, Berardo ed Elvira: in mezzo a questo concertato di voci, solo le loro mancano.

Berardo ed Elvira esistono solo nel ricordo degli altri. Eppure, qui, sono tutti fantasmi. A parte un unico sopravvissuto: il figlio di Giuvà e Matalè. Solo lui si è salvato.

Da lui parte il racconto: se fossimo davvero di fronte a un tribunale, lui sarebbe il supertestimone, quello da proteggere, quello da cui dipende la riuscita o meno del processo.

Lui evoca tutti i fantasmi, e i fantasmi si presentano e a loro volta i fantasmi ne generano altri e altri e altri ancora. Fino alla fine. Fino alla strage. Fino al genocidio. Perché di genocidio si tratta.

 

by Redazione