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Category Archives: Turismo

montagne d'abruzzo

Il calo di temperature in queste ultime ore, ha portato a delle intense nevicate a bassa quota e, soprattutto, sulle montagne d’Abruzzo.

Una manna dal cielo per gli impianti sciistici regionali che rischiavano di restare chiusi per questo ultimo dell’anno.

Fortunatamente il manto bianco ha innevato le piste e fatto gioire i gestori che possono spalancare le seggiovie.

Ecco, nel dettaglio, dove si può sciare a Capodanno in Abruzzo:

  • Roccaraso,
  • Ovindoli (Monte Magnola),
  • Campo Felice,
  • Campo Imperatore.
costa dei trabocchi

Incentivare la creazione di nuove iniziative di pescaturismo e ittiturismo per accrescere la conoscenza della pesca, differenziare le attività dei pescatori e arricchire la gamma dei prodotti turistici della Costa dei Trabocchi.

E’ con questo obiettivo che il Flag Costa dei Trabocchi ha emesso un avviso pubblico, con scadenza al 16 gennaio 2020, attraverso il quale mettere a disposizione una dotazione finanziaria complessiva di 131 mila euro derivanti dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Po Feam 2014-2020).

Beneficiari del bando sono in particolare i pescatori e gli armatori di imbarcazioni da pesca che siano residenti o abbiano sede legale/operativa in uno dei comuni costieri della provincia di Chieti (da Francavilla a San Salvo) che potranno contare su un contributo massimo di circa 43.600 euro, non cumulabile con altri sostegni pubblici goduti dal beneficiario per lo stesso progetto di investimento e per le singole spese ammissibili.

Quanto all’intensità del sostegno è previsto un massimo dell’80% della spesa ammissibile per gli operatori della pesca artigianale e del 50% per gli operatori della pesca.

Nel dettaglio l’azione intende: favorire la riqualificazione di locali da adibire ad alloggio e/o ristoro per attività di ittiturismo; sostenere l’acquisto di attrezzature e l’adeguamento di imbarcazioni per renderle idonee ad accogliere passeggeri per attività di pescaturismo.

Sono ritenuti, quindi, ammissibili gli investimenti che contribuiscano alla diversificazione del reddito dei pescatori tramite lo sviluppo di attività complementari correlate all’attività principale della pesca, ad esempio: investimenti a bordo; turismo legato alla pesca sportiva; ristorazione; servizi ambientali legati alla pesca; attività pedagogiche relative alla pesca.

Le domande di partecipazione dovranno essere redatte utilizzando gli appositi moduli disponibili sul sito www.flagcostadeitrabocchi.it e pervenire entro le ore 23.59 del 16 gennaio 2020, a mezzo posta elettronica certificata, all’indirizzo gac.costadeitrabocchi@legalmail.it, precisando nell’oggetto: “Nome beneficiario – domanda di partecipazione all’Avviso pubblico di cui all’Azione 1.B.1 del PdA del FLAG Costa dei Trabocchi”.

I progetti dovranno essere ultimati entro 12 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione del contributo.

“L’azione si colloca nell’ambito dell’Obiettivo Specifico 1.B Creazione di nuovi prodotti turistici”, specifica il presidente del Flag, Franco Ricci. “Infatti il pescaturismo e l’ittiturismo rappresentano interessanti opportunità per accrescere la conoscenza della pesca e creare valore aggiunto per le imprese e occasioni d’impiego per i familiari. Essi, inoltre, rispondono all’esigenza di arricchire la gamma dei prodotti turistici della Costa dei Trabocchi con nuove proposte in linea con il crescente interesse dei consumatori per esperienze ricche di autenticità ed emozioni. Si tratta tuttavia di uno sviluppo ancora in fase sperimentale, bisogna pertanto accompagnare le nuove iniziative, non soltanto nella fase di costruzione dell’offerta, ma anche in quelle di confezionamento, distribuzione e commercializzazione, favorendo l’interazione con operatori specializzati e la costruzione di specifiche competenze”.

Nella Sala Consiliare del Comune di Abbateggio, alla presenza del Presidente Nazionale del Club Fiorello Primi, sindaci e delegati dei 27 Comuni di Abruzzo e Molise, hanno sottoscritto l’Atto Costitutivo dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”.

Questi i Comuni che ne fanno parte: Abbateggio, Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Campli, Caramanico Terme, Castel Del Monte, Castelli, Città Sant’Angelo, Civitella Del Tronto, Guardiagrele, Navelli, Opi, Pacentro, Penne, Pescocostanzo, Pettorano Sul Gizio, Pietracamela, Pretoro, Rocca San Giovanni, Santo Stefano Di Sessanio, Scanno, Tagliacozzo, Villalago, Fornelli, Frosolone, Oratino, Sepino.

Associazione “I Borghi più belli d’Italia”

È un successo che porta in sé due primati: è la prima Associazione Regionale ad avere l’adesione totale dei Comuni facenti parti del Club ed è la prima Associazione a coinvolgere due Regioni, l’Abruzzo ed il Molise.

“Motivo di orgoglio per me – spiega Antonio Di Marco – è stato l’essere eletto all’unanimità Presidente di questa associazione, un ruolo che mi impegnerò a ricoprire con piena dedizione, affinché si possa proseguire nella crescita e valorizzazione dei nostri Borghi certificati e dell’intero territorio regionale attraverso questo nuovo strumento associativo che ci consentirà di avviare una sinergia ancor più fruttuosa con le forze istituzionali, politiche, economiche e imprenditoriali”.

by Alessandra Renzetti
turismo esperenziale

Una grande piattaforma internazionale su cui scommettere per lanciare anche in Abruzzo il “turismo esperienziale”, soprattutto per quel che riguarda la crescita delle presenze straniere, vero neo dell’offerta turistica regionale. E dare maggiore visibilità ad un mondo di piccole imprese del settore.

E’ l’obiettivo dell’accordo sottoscritto dalla CNA con il portale Airbnb.it, colosso mondiale dell’offerta turistica online.

Un settore, quello del “turismo esperienziale”, che prende sempre più piede nel nostro paese, ed è destinato non solo ad attirare nuove fette di visitatori, ma anche ad allargare le occasioni di business per il mondo delle imprese.

I contenuti dell’accordo e le ricadute potenziali sull’Abruzzo sono il tema dell’incontro organizzato a Pescara da CNA Abruzzo.

Momento a cui hanno preso parte, con il direttore regionale della confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo, il responsabile nazionale di CNA Turismo, Cristiano Tomei, il presidente e il coordinatore regionale CNA Turismo, Claudio Di Dionisio e Gabriele Marchese.

“In Abruzzo – osserva Cristiano Tomei – il turismo ha registrato nel 2018, rispetto all’anno precedente, un dato significativo sia per quel che riguarda le presenze che gli arrivi: +6% per gli arrivi e +2,2% per le presenze complessivamente. Il dato, sostanzialmente, vale sia per il settore ricettivo alberghiero che per quello extra alberghiero, pur con le dovute differenze. Ma è sul versante degli arrivi e delle giornate di soggiorno dei turisti stranieri che è necessario focalizzare l’attenzione e concentrare iniziative e misure. Infatti, le giornate di soggiorno dei turisti stranieri crescono in misura minore (sono praticamente stabili al + 0,2%) rispetto a quelle dei turisti italiani. Vanno analizzate con attenzione le differenze tra arrivi e media pernottamenti registrati in maniera differente tra Paese e Paese di provenienza: questo dato altalenante, tra chiaroscuri, evidentemente non permette una crescita piena delle presenze estere, che invece rappresentano linfa fondamentale per il movimento economico dell’intera economia regionale”.

A confortare l’analisi di Tomei, spunta infatti il rapporto percentuale tra il numero delle presenze dei turisti stranieri in Abruzzo e il dato complessivo regionale: la quota di mercato di chi proviene da altri paesi è pari al 12,2% del totale, dato sideralmente lontano dalla media nazionale, che fissa invece a quota 50,4% la quota parte dei soggiorni di chi proviene dall’estero.

“E’ evidente dunque che in Abruzzo l’apporto di presenze estere va necessariamente aumentato – osserva ancora Tomei – ed il turismo esperienziale che in Italia pesa per ben 11 miliardi di euro, potenzialmente può arrivare anche nella nostra regione su 800 milioni. I percorsi targati CNA, uniti alle potenzialità delle imprese che si aprono al mondo attraverso le proprie esperienze, costituiscono un volano eccezionale per attirare il turismo estero, sempre più alla ricerca di questa tipologia di esperienze da accompagnare nel proprio viaggio”.

Durante l’incontro inoltre una sessantina di operatori sono stati protagonisti di un importante momento formativo, dedicato appunto all’individuazione di percorsi e proposte da caricare sulla piattaforma: a cui ha preso parte il Market Manager Experiences Airbnb, Marco Marini.

“Abbiamo messo insieme imprenditori dei più diversi settori – dice Gabriele Marchese – che caricheranno sulla piattaforma le loro proposte: rispecchiano una gamma molto vasta di offerte in grado di intercettare i gusti dei turisti, con proposte che spaziano dall’archeologia alla pesca, passando per il cibo e l’arte”.

“Il turismo esperienziale – gli fa eco il coordinatore regionale CNA Turismo, Claudio Di Dionisio – è l’unico che nel nostro Paese cresce con percentuali a doppia cifra: ora grazie alla rete e alle potenzialità di un colosso come Airbnb sarà possibile mettere in campo una proposta che aiuti l’Abruzzo a conquistare nuove presenza ed offra alle imprese una vetrina per accrescere il loro business”.

passolanciano

Tutelare e valorizzare un patrimonio ambientale unico al mondo: rendere fruibile Passolanciano tutto l’anno, anche l’estate.

Una delle zone di montagna più belle d’Abruzzo dove si può sciare guardando il mare è al centro di un progetto di valorizzazione da parte della Regione Abruzzo al fine di farne mèta turistica di rilievo del centro-sud.

Un progetto, da 34 milioni di euro (2,2 milioni già disponibili), da realizzare in sinergia con il Parco nazionale della Majella, ente a cui spetta il rilascio delle autorizzazioni.

Queste le parole dell’assessore al Turismo della Regione Abruzzo Mauro Febbo:

Oggi non è più pensabile tenere impianti aperti solo per lo sci. Su questo con il Parco siamo in piena sintonia.

Potremo avviare le gare per poter far cominciare i lavori entro l’estate 2021 e ultimarli entro il 2023, termine entro il quale le risorse vanno spese.

 

Foto: Di piercarloc – Opera propria, CC BY-SA 3.0

by Redazione
castelli

Uno dei borghi più belli d’Italia nel Gran Sasso: Castelli in provincia di Teramo famosa per le sue ceramiche tanto da avere un suo museo.

Il museo delle ceramiche infatti espone le opere dei maestri della maiolica che hanno reso celebre il nome di Castelli nel mondo.

Il percorso dunque comprende i mattoni cinquecenteschi della primitiva Cona di San Donato, i vasi farmaceutici Orsini-Colonna, il Paliotto di Colledoro e una significativa documentazione delle varie dinastie di maiolicari: i Pompei, i Grue, i Gentili, i Cappelletti e i Fuina.

E’ aperto in estate 10-19,30 tutti i giorni, festivi compresi; in inverno feriali 10-13 (lunedì chiuso), sabato e domenica 10-13 e 15-18.

Una storia quella di Castelli che sorge in età carolingia con il fenomeno dell’incastellamento: nel borgo si raccolgono le popolazioni degli abitati vicini, che vi trovano migliore difesa e abbondanti risorse: estese vene di argilla, immensi boschi di faggio, acque limpide. Il villaggio cresce e diventa feudo dei Conti di Pagliara.

Cosa si può fare nel borgo abruzzese? Trekking. Il paese infatti è il punto di partenza per escursioni e gite turistiche nel Parco, si può salire al Monte Camicia (2750 m) e a Campo Imperatore.

Foto: Di Daderot – Opera propria, CC0

by mediaplus.adv
civitella del tronto

Un patrimonio culturale abruzzese di grande prestigio come la Fortezza di Civitella del Tronto che merita di tornare al suo antico splendore.

E’ stato questo il focus dell’incontro tra l’assessore al Turismo della Regione Abruzzo Mauro Febbo e il sindaco del borgo teramano Cristina Di Pietro.

Per l’edificio sono stati stanziati 2 milioni di euro nel Piano di investimenti del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) e già approvati dal Cipe.

Una struttura imponente visto che è una delle più grandi e importanti opere di ingegneria militare d’Europa caratterizzata da una forma ellittica con un’estensione di 25mila mq ed una lunghezza di oltre 500 metri.

Oggi è completamente visitabile, grazie ad un importante intervento di restauro curato dalla Sovrintendenza de L’Aquila (1975/1985).

La visita si sviluppa attraverso tre camminamenti coperti, le vaste piazze d’armi, le cisterne (una delle quali visitabile), i lunghi camminamenti di ronda, i resti del Palazzo del Governatore, la Chiesa di San Giacomo e le caserme dei soldati.

All’interno della Fortezza è visitabile anche il Museo delle Armi che si sviluppa su quattro sale dove sono conservate armi e mappe antiche, queste ultime connesse alle vicende storiche di Civitella del Tronto.

Tra le armi si segnalano alcuni schioppi a miccia del XV secolo, pistole a pietra focaia, un cannone da campagna napoleonico e dei piccoli cannoni detti “falconetti” da marina.

expo 2020 a dubai

Un’occasione davvero importante per la Regione Abruzzo quella di poter partecipare all’Expo 2020 a Dubai.

Si è parlato di questo in un incontro svoltosi alla Camera di Commercio di Pescara-Chieti con i rappresentanti delle associazioni di categoria, il tessuto imprenditoriale e le Camere di Commercio abruzzesi.

La Regione sarà presente all’interno del Padiglione Italia e l’assessore allo Sviluppo Economico e Turismo Mauro Febbo dichiara in merito:

Una grande occasione di promozione dell’Abruzzo ma soprattutto opportunità di valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali della nostra Regione.

Una regione che alle proprie caratteristiche ed eccellenze naturali e di biodiversità può coniugare progetti di sviluppo industriale unici al mondo.

Ricordiamo che l’Expo 2020 è in programma a Dubai dal 20 ottobre 2020 e il 10 aprile 2021 con un flusso stimato di 25 milioni di visitatori.

Il tema previsto per l’Esposizione è Connecting Minds, Creating the Future (Collegare le menti, creare il futuro).

 

Foto: Di Ciano67 – Opera propria, CC BY-SA 4.0

navelli

Quante volte si è sentito dire e parlare delle specialità tipiche dell’Abruzzo? Tante perché tanti i sono i prodotti che caratterizzano la nostra terra: dal parrozzo agli arrosticini, dal bocconotto alla pasta alla chitarra con le pallottine.

A questo si aggiunge un altro elemento di raffinatezza e gusto: le zafferano di Navelli.

Lo zafferano dell’Aquila ha ricevuto il marchio Dop nel 2005. L’”oro rosso” cresce a Navelli sano e purissimo ma, anche se il più prezioso, non è l’unico prodotto che caratterizza il borgo.

zafferano

Un patrimonio gastronomico che però ha origine nel XX secolo la costituzione della prima cooperativa di coltivatori di zafferano su iniziativa di Silvio Sarra di Civitaretenga.

Dal 13 maggio 2005 inoltre esiste il “Consorzio per la Tutela dello Zafferano dell’Aquila”. I produttori che possono utilizzare il marchio “Zafferano DOP dell’Aquila” sono iscritti in appositi elenchi gestiti dall’organismo di controllo e l’area di produzione DOP comprende i comuni di:

  • Navelli,
  • Barisciano,
  • Caporciano,
  • Fagnano Alto,
  • Fontecchio,
  • L’Aquila,
  • Molina Aterno,
  • Poggio Picenze,
  • Prata d’Ansidonia,
  • San Demetrio ne’ Vestini,
  • San Pio delle Camere,
  • Tione degli Abruzzi,
  • Villa Sant’Angelo.

La città è inserita tra i borghi più belli d’Italia, si trova in provincia de L’Aquila e rientra nella comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli.

I primi insediamenti italici nella zona di Navelli si fanno risalire ai Vestini intorno al VI secolo a.C., quando nella zona sottostante l’attuale paese si trovava il vicus Incerulae.

L’attuale paese fu fondato dall’unione in epoca medievale (VIII-X secolo) di sei villaggi: Villa del Plano, Villa della Piceggia (o Piaggia) Grande, Villa della Piceggia (o Piaggia) Piccola, Villa di Santa Lucia, Villa del Colle e Villa di Turri.

roccamorice

C’è un paesino in Abruzzo, provincia di Pescara dove, alzando gli occhi, si è sommersi dalla maestosità della montagna: si chiama Roccamorice e si trova all’interno della Comunità montana della Maiella e del Morrone.

Un piccolo borgo, uno di quelli che fa grande l’Italia; uno di quei borghi dove tutti si conoscono, dove la vita sembra ferma a prima dell’arrivo dei cellulari, a quando era a il sole a indicare l’ora.

Da Roccamorice, guardando ai monti c’è un particolare tipico degli ambienti montani abruzzesi: l’eremo di San Bartolomeo in Legio (nella foto).

L’eremo è anteriore all’XI secolo e venne restaurato da Pietro dal Morrone, futuro papa Celestino V, intorno al 1250.

Qui vi si stabilì intorno al 1274 per almeno due anni, al ritorno del suo viaggio a Lione fatto per ottenere dal papa Gregorio X il riconoscimento della sua Congregazione dei celestini.

L’eremo è costituito da una cappella e da due vani scavati nella roccia destinati agli eremiti.

L’accesso può avvenire tramite quattro differenti scale, scavate sempre nella roccia. Quella a nord è composta da 30 gradini mentre quella a sud è più lunga e irregolare.

L’interno della chiesa invece è rettangolare, con una lunghezza di 7,70 m e una larghezza minima di 3 m e massima di 4 m.

L’illuminazione è assicurata da una porta-finestra, mentre una seconda finestra è stata trasformata in una nicchia semicircolare.

La nicchia dell’altare ospita una statua lignea di San Bartolomeo raffigurato con un coltello, poiché subì il martirio dello scorticamento.

La statua del Santo a sua volta, viene portata in processione dai fedeli il 25 agosto dopo essere scesi al torrente Capo la Vena per bagnarsi secondo un rituale molto antico, per poi portare l’effigie del santo nella chiesa del paese, dove rimane fino al 9 settembre.

Foto: Di Fernando Blasioli – Opera propria, CC BY-SA 4.0

by mediaplus.adv