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Santo Stefano di Sessanio

Santo Stefano di Sessanio (Aq), 1.251 metri sopra il livello del mare, si trova a ridosso del Gran Sasso: è una delle perle d’Abruzzo; vicino alla piana di Campo Imperatore, fa parte anche del Club dei Borghi più belli d’Italia.

Inoltre il borgo è compreso all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Il paese venne eretto tra l’XI e il XII secolo sui ruderi di un pago chiamato Sextantia, da cui il nome attuale, che indicava la distanza di sei miglia romane da Peltuìnum, al tempo crocevia dei traffici che da Roma portavano sull’Adriatico.

Il nucleo centrale è l’imponente Torre, intorno alla quale il paese si è sviluppato con le caratteristiche case-torri e case-mura medievali.

Le telecamere Rai con Sem Cipriani si sono spinte fin qui insieme allo scrittore Peppe Millanta per una nuova puntata della rubrica a cura di Paolo Pacitti, Quota Mille.

“Una curiosità romantica – spiega lo scrittore – tra i suggestivi vicoli di Santo Stefano potreste imbattervi in un piccolo passaggio chiamato Buscella. Si racconta che nel medioevo i giovani innamorati si dessero appuntamento proprio qui per rubarsi baci fugaci, approfittando della strettoia che li costringeva a sfiorarsi”.

“Santo Stefano di Sessanio – prosegue Millanta – raggiunse il suo massimo splendore alla fine del ‘500, quando divenne possedimento della potente famiglia dei Medici che giunse qui attratta dalle numerose greggi presenti e in particolare dalla “carfagna”, una lana molto pregiata per il tempo, morbida e naturalmente colorata per la presenza di pecore nere, che veniva utilizzata per le uniformi militari e per il saio dei monaci e venduta in tutta Europa”.

Santo Stefano divenne così la base operativa dei Medici: la lana veniva prodotta qui e poi lavorata a Firenze; oggi quella qualità di pecore non viene più allevata, ma Santo Stefano ha recuperato la sua tradizione.

La famiglia dei Medici è ricordata soprattutto per le banche, ma il loro potere si fondava soprattutto sulla filiera della lana: una vera e propria macchina di consenso, che dava lavoro a moltissimi fiorentini che hanno sostenuto la famiglia in molti momenti critici, come la “congiura dei Pazzi”.

Il viaggio tra i borghi d’Abruzzo continua su Buongiorno Regione; novità, curiosità e qualche piccola anticipazione sono sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/peppemillanta, dov’è possibile saperne di più anche sulla puntata dedicata a Santo Stefano di Sessanio.

by Redazione
Santo Stefano di Sessanio

Taglio del nastro a Santo Stefano di Sessanio per l’avvio degli eventi di avvicinamento al 14° Festival nazionale dei Borghi più belli d’Italia che si terrà nel settembre 2022 ad Abbateggio e Caramanico Terme.

La famiglia dei Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise si è riunita al cospetto della torre di Santo Stefano di Sessanio, simbolo identitario, di autenticità e riscatto del territorio. Sindaci e amministratori dei Borghi, assieme alla giornalista e conduttrice televisiva Rai Benedetta Rinaldi, madrina del Festival, sulla vetta della Torre medicea hanno inaugurato il primo evento di avvicinamento a questa manifestazione di caratura nazionale, che darà lustro e visibilità a tutto l’Abruzzo!

Oltre ai Primi Cittadini dei 28 borghi più belli abruzzesi e molisani, erano presenti l’assessore regionale Guido Liris e l’on.le Valentina Corneli, che hanno espresso grande apprezzamento per l’ambizioso ma concreto progetto che l’associazione sta mettendo in campo per valorizzare le nostre realtà territoriali certificate.

Costruttivo e di profondo interesse il momento di confronto-approfondimento sulle tematiche delle “Comunità Energetiche” e dell’ “Accessibilità dei Borghi”, che saranno tra i temi cardine del prossimo Festival, con gli interventi di Mauro Guerra, Coordinatore Borghi Emilia-Romagna e Antonio Vella, Coordinatore Borghi Campania.

Nella due giorni di tavoli di lavoro con gli amministratori dei Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise per delineare i programmi degli eventi che si svolgeranno nei singoli Comuni sono state proposte e strutturate delle iniziative, innovative e diversificate, che faranno parlare e scoprire i nostri Borghi sotto molteplici aspetti.

In questo primo evento, anche un altro primato nazionale: i sindaci dell’Associazione “I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise” sono stati i primi a giocare una partita collettiva tra amministratori con il gioco del Monopoly nell’edizione realizzata appositamente per l’associazione  de “I borghi più belli d’Italia”, prodotto dalla società WinningMoves. Per ora Abruzzo e Molise, assieme a Toscana e Umbria, sono le prime Regioni con questa versione dedicata.

“La 14a sarà una grande edizione del Festival Nazionale – dichiara Antonio Di Marco, presidente dell’Associazione I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise –  che consentirà all’Abruzzo e al Molise di far arrivare a conoscere i propri territori a livello internazionale. Il lavoro condotto in questi due giorni a Santo Stefano di Sessanio è stato proficuo e accurato; insieme ai 28 Sindaci abruzzesi e molisani vinceremo la sfida del riscatto dei territori “minori”, che sono veri e autentici presidi di qualità. Il brand de “I borghi più belli d’Italia” farà grandi le Regioni di Abruzzo e Molise”.

Ringrazio il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio e l’assessore Guido Liris per la stretta sinergia e collaborazione prestata sinora.

Il calendario con tutte le manifestazioni di avvicinamento che scandiranno l’anno del Festival saranno presentate in una conferenza stampa nelle prossime settimane.

Annunciamo già che il primo evento di avvicinamento al Festival nazionale de I Borghi più belli d’Italia del 2022 si terrà a Pettorano sul Gizio l’8 gennaio 2022.

 

by Redazione
santo stefano di sessanio

Nel settembre 2022 l’Abruzzo ospiterà la 14a edizione del Festival nazionale dei borghi più belli d’Italia, l’appuntamento annuale più importante dell’associazione, che costituisce l’occasione per offrire ai visitatori l’opportunità e il piacere della scoperta della rete di eccellenza dei piccoli centri d’Italia.

L’edizione 2022, che durerà tre giorni, si svolgerà nei borghi di Abbateggio e Caramanico Terme, ma sono previste “iniziative di avvicinamento” che anticiperanno il festival, saranno il corollario di questa manifestazione di caratura nazionale e si terranno negli altri borghi abruzzesi e molisani membri dell’associazione, per un “festival tutto l’anno”!

Venerdì e Sabato 3-4 dicembre, a Santo Stefano di Sessanio si terrà il primo evento del percorso di avvicinamento alla 14a edizione del Festival nazionale dei borghi più belli d’Italia. Ospite d’onore: Benedetta Rinaldi, giornalista e conduttrice televisiva Rai.

Venerdì 3 dicembre si svolgeranno dei tavoli di lavoro con gli amministratori per delineare i programmi degli eventi che si svolgeranno nei singoli borghi d’Abruzzo e Molise e ci saranno incontri con altri interlocutori istituzionali.

Sabato 4 dicembre, alle ore 10, alla presenza dei Sindaci dei 25 borghi abruzzesi e 4 borghi molisani certificati, ci sarà la visita guidata alla Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio, icona e  simbolo più bello di questo borgo, crollata a causa del sisma del 2009, ma ricostruita e consegnata alla comunità lo scorso settembre per tornare a splendere come faro per I Borghi Piu’ Belli D’Italia e per l’Abruzzo.

A seguire un momento di confronto-approfondimento sulle tematiche delle “Comunità Energetiche” e dell’ “Accessibilità dei Borghi”, che saranno due dei temi cardine del prossimo Festival nazionale, con l’intervento di esperti di settore e rappresentanti istituzionali, tra i quali Antonio Vella, Coordinatore regionale Campania Borghi più belli d’Italia e Sindaco del Comune di Monteverde, borgo esempio di best practice in tema di accessibilità, riconosciuto anche dal premio Access City Award nel 2019 e Mauro Guerra, Presidente Anci Lombardia, tra gli interlocutore di riferimento sull’argomento delle Comunità energetiche, che sta prendendo sempre più corpo nel riassetto delle politiche energetiche previste in una logica di sostenibilità.

 

by Redazione
santo stefano di sessanio

Un borgo, tra i più belli d’Italia nel cuore delle nostre montagne: Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila) all’interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Una fortezza per una delle famiglie più importanti d’Italia: i de’ Medici dal 1579. Queste terre apparterranno ai Medici fino al 1743.

Un periodo nel quale Santo Stefano raggiunge il massimo splendore come base operativa della Signoria di Firenze per il fiorente commercio della lana “carfagna”, qui prodotta e poi lavorata in Toscana e venduta in tutta Europa.

Punto di forza e cuore pulsante del borgo è la Torre Medicea; torre di avvistamento documentata nel XIV secolo e posta in cima al borgo.

Si presume che esistesse già prima dell’arrivo della famiglia di Alessandro de’ Medici, feudatario che nel 1579 acquistò da Costanza Piccolomini i feudi di Santo Stefano, Calascio e Castelvecchio, che erano compresi sin dal XII secolo nella Baronia di Carapelle.

La torre, prima del crollo, era alta 18 metri, a pianta cilindrica, in pietra concia locale, con delle caditoie e delle finestre per le balestre.

L’intervento dei Medici permise di migliorare il passaggio di ronda con scala a chiocciola, e la sommità, con le caditoie, i beccatelli e la merlatura a ghibellina.

Dopo il crollo causato dal terremoto del 2009, la torre attende di tornare al suo antico splendore sperando che la ricostruzione non vada ancora per le lunghe.

Foto: Di trolvag, CC BY-SA 3.0

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