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Tag Archives: ospedale di penne

Ospedale di Penne

Si svolgerà oggi alle ore 19 nell’antico Chiostro del Comune di Penne la cerimonia conclusiva della raccolta fondi Aiutiamo insieme l’Ospedale di Penne promossa dal Rotary Club Vestini.

Alla cerimonia saranno presenti i presidenti e soci dei Rotary Club Vestini, Pescara Nord e Pescara Ovest, l’assistente del governatore del Distretto Rotary 2090, Roberta Nardinocchi, il sindaco Mario Semproni e l’assessore alla Sanità del Comune di Penne Giuseppina Tulli.

Presenti anche l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, i medici  Rosario Pezzella, Guido Delle Monache, Franco Ciarelli e Aristeo De Petris dell’Ospedale di Penne, accompagnati da alcuni infermieri, due rappresentanti della Croce Rossa di Penne, quattro volontari della Protezione Civile dell’Area Vestina ed infine alcune associazioni ed imprese della Provincia di Pescara che hanno sostenuto l’iniziativa.

Un riconoscimento, del quale siamo onorati, anche alla nostra testata che ha condiviso e promosso la raccolta fondi.

“La raccolta fondi – ricordano i rotariani vestini e pescaresi – che ha consentito di supportare l’ospedale di Penne e la Croce Rossa con l’acquisto e la dotazione di importanti attrezzature e dispositivi che si sono rivelate utili per la cura dei pazienti sia durante la fase più critica dell’emergenza Covid-19 sia nelle settimane successive”.

L’evento si concluderà con il “Passaggio del Martelletto” del Rotary Club Vestini dal presidente uscente Clelia Cancelli al nuovo presidente Lino Pace che rimarrà in carica fino a giugno 2021.

by francesca
zona rossa

Il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli in merito alla zona rossa dell’aera vestina chiede un’interrogazione urgente sulla sua mancata proroga:

“Sta diventando una telenovela triste la travagliata storia della zona rossa vestina, rimossa dal Presidente Marsilio con l’ordinanza di qualche giorno fa – lamenta il consigliere PD Antonio Blasioli –  non sappiamo perché, malgrado i dati sanitari fossero allarmanti dall’inizio, sia stata istituita con tanto ritardo; non sappiamo cosa sia stato fatto dalla Regione delle attività annunciate in termini di prevenzione e cura all’interno del suo perimetro; né in base a quali dati la zona rossa non sia stata prorogata, considerato il permanere dei contagi e le istanze presentate dai sindaci prima, durante e dopo le restrizioni. Per queste ragioni e visto che malgrado le tante domande, una risposta ufficiale, peraltro dovuta dalla massima istituzione del territorio ai suoi amministrati, non è arrivata, ho presentato un’interrogazione a risposta scritta, recependo tutti i quesiti raccolti fra amministratori, categorie, sanitari, voci importanti del territorio vestino”.

“Ci chiediamo su cosa si basino le decisioni della Regione – incalza Blasioli –  visto che durante il periodo di vigenza dei provvedimenti di “zona rossa” e nonostante le esternazioni di Marsilio a mezzo stampa: non sono stati messi a punto o effettuati screening epidemiologici nelle popolazioni coinvolte dalle misure e così non si ha un quadro chiaro della diffusione del virus all’interno di queste comunità. Inoltre le istituzioni locali hanno lamentato più volte ritardi nell’esecuzione e lavorazione dei tamponi prelevati a cittadini residenti nella zona che quindi aggraverebbero l’indisponibilità di dati su cui basare decisioni di revoca dei provvedimenti di istituzione della “zona rossa”. Almeno la fotografia della situazione era dovuta, perché le misure prese hanno avuto una ricaduta pesante sul territorio vestino, che non ha ricevuto né sostegni economici, né agevolazioni peraltro chieste da amministratori e produttori locali. Anzi, nonostante la Regione avesse stanziato fondi e misure a sostegno delle famiglie e potesse aiutare le zone rosse, non solo ha tardato nella nomina del comitato tecnico scientifico che avrebbe permesso all’Ente di agire per gli aiuti a questa zona, secondo quando contenuto nella legge Cura Abruzzo, ma Sospiri e Marsilio hanno utilizzato questa emergenza nell’emergenza per una sterile polemica contro il Governo che aveva già fatto arrivare alla popolazione i suoi sostegni”.

Tanti gli altri quesiti posti, prosegue Blasioli:

  • a cominciare dalle motivazioni del ritardo dell’attuazione della zona rossa vestina scattata solo il 25 marzo 2020, anche se a fondare la restrizione è lo stesso documento della ASL di Pescara che aveva fondato la richiesta di zona rossa per Elice.
  • Si chiede inoltre il perché nella perimetrazione non sia stata seguita la direttrice Città Sant’Angelo – Loreto – Penne, indicata dalla ASL, escludendo dal provvedimento Comuni come Loreto e Città Sant’Angelo.
  • Quali siano i dati e le informazioni epidemiologiche su cui hanno valutato e quali screening abbiano compiuto durante le restrizioni, come la Asl di Lanciano, ad esempio, ha fatto a Caldari specificando bene le ragioni;
  • Se tali studi saranno svolti ora per la Val Fino, finché resta il provvedimento e come chiedono i sindaci.
  • Quali protocolli, quanti tamponi e attività preventiva siano stati svolti all’interno dell’ospedale San Massimo di Penne, focolaio del contagio sia per la popolazione che per gli operatori sanitari.
  • E, una volta operativo il Covid Hospital di Pescara, come le due strutture interagiranno nella gestione e nel trattamento dei pazienti contagiati considerato che, ad oggi, il presidio ospedaliero San Massimo opera quale centro Covid e che tale scelta ha comportato lo spostamento temporaneo di alcuni servizi in precedenza attivi all’interno dello stesso.

“Servizi, questi ultimi – conclude Blasioli – che dovranno essere ripristinati, specie chirurgia e ortopedia, anche se ad oggi non ci è dato sapere quando, visto che l’annunciata riorganizzazione della rete ospedaliera che avrebbe dovuto qualificare il P.O. San Massimo quale ospedale di base con sede di pronto soccorso, è ancora tutta sulla carta e negli annunci snocciolati in queste settimane dall’esecutivo regionale”.

 

Foto: Comune di Farindola

by Redazione
Ospedale di Penne

In questo momento di grande emergenza per l’Italia e non solo, anche il Rotary Club Vestini Penne – Loreto desidera rendersi utile nel territorio in cui opera e chiede l’aiuto di tutti per partecipare ad una raccolta fondi con lo scopo di supportare l’ammirevole dedizione ed il continuo impegno che stanno portando avanti medici, infermieri e personale sanitario al fine di contrastare l’epidemia Coronavirus.

“L’Ospedale “San Massimo” di Penne ha bisogno del nostro aiuto – sottolinea l’Associazione –  anche una piccola donazione può fare la differenza”.

I fondi raccolti saranno direttamente devoluti all’Ospedale per l’acquisto di un respiratore meccanico e di attrezzature per le terapie intensiva e sub-intensiva da destinare al personale sanitario in continua emergenza in questo delicato momento. Avere tali strumentazioni oggi significa salvare vite e proteggere gli operatori sanitari.

Se si vuole, è possibile effettuare anche un bonifico bancario intestato a:
Rotary Club Vestini
IBAN: IT12L0847377320000000127783
Banca di Credito Coop. di Castiglione Messer Raimondo e Pianella
Causale: “Emergenza Coronavirus Ospedale di Penne”

La trasparenza con cui il Rotary Club Vestini Penne – Loreto opererà, sarà base fondamentale dell’iniziativa; comunicherà, infatti, l’esito della raccolta fondi e le strumentazioni messe a disposizione grazie a tali fondi e sin da ora, tutti coloro che ne fanno parte, ringraziano quanti parteciperanno a questa gara di solidarietà.

 

by Redazione