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Tag Archives: frantoio delle idee

Al Frantoio delle Idee di Moscufo (Pescara) è il momento di un altro evento importante: la Cultour Moscufo, presenta un libro vincitore del prestigioso Premio Campiello 2020, “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” (minimum fax) di Remo Rapino abruzzese di Lanciano (Chieti).

L’appuntamento è per sabato 1 ottobre alle ore 17.30, ed è possibile grazie al Patrocinio del Comune di Moscufo e alla collaborazione della Mondadori Bookstore di Pescara; introduce l’evento il presidente dell’associazione, Mimmo Ferri, che dichiara: “Siamo orgogliosi di ospitare l’autore abruzzese in area vestina che sicuramente richiamerà l’attenzione di tanti amanti della letteratura locale e nazionale. Un vero e proprio ‘cult’ della narrativa italiana contemporanea, se ne è parlato tanto e non potevamo perdere l’occasione di invitarlo nella nostra terra”.

Modera l’evento la giornalista pescarese Alessandra Renzetti, le letture sono affidate all’attrice e regista Rossella Mattioli, mentre le musiche sono di Paolo Rosato, compositore e musicologo.

Si tratta di un romanzo – prosegue Ferri – dove l’aspetto interessante è la vita di Liborio, il Cocciamatta, protagonista di una storia che potrebbe essere definita “universale” in quanto un personaggio come lui, a cui la vita ha negato quasi tutto, lo si può trovare in ogni piccola o grande realtà sociale. Dunque ci auguriamo che con questo appuntamento si possa anche insegnare molto”.

Quello di Liborio è il racconto di un Novecento visto dal basso, con gli occhi di un ignorante, che ha frequentato poco la scuola, che non sa parlare l’italiano, in parole semplici questo è un libro che “sta dalla parte degli ultimi dei fuori margini, dove spesso sta la letteratura o comunque dove la letteratura sa stare”.

L’ingresso è libero.

Il Frantoio delle Idee di Moscufo accoglie un nuovo appuntamento culturale di spessore: domenica 16 febbraio 2020 alle ore 17.30 l’autore di Come gli Alberi Spogliati ad Aprile, il giornalista di Rete8 Luca Pompei, presenterà il libro che sta regalando grandi emozioni all’Abruzzo.

Locandina

L’evento organizzato dall’Associazione Cultour Moscufo, gode del patrocinio del Comune di Moscufo (Pescara); al fianco dell’autore ci sarà l’editore del libro Alessio Masciulli, giovane e dinamico promotore di un’editoria positiva, basata sul sorriso e su una scelta “quella di non aver mai paura ed essere sempre se stessi”. A dialogare con il collega Luca Pompei sarà la giornalista pescarese Alessandra Renzetti, a dare “corpo” alle emozioni invece saranno le letture di brani estratti dal libro a cura di Sandra D’Alberto.

In quel 6 aprile 2009 tante certezze sono svanite nell’aquilano alle ore 3.32 con quella terribile scossa che per tanti è stata la perdita di una vita serena, per troppi la perdita della vita stessa: molti in quella notte hanno visto svanire i propri sogni, altri invece hanno salutato per sempre l’amore, in tanti hanno visto andare in frantumi i propri sacrifici eppure nessuno ha rifiutato le proprie origini malgrado il grande dolore, come le forti testimonianze confermano.

L’importante riflessione letteraria offerta dal giornalista Luca Pompei prosegue il suo percorso ricco di condivisione: nelle sue parole c’è la forza ed il coraggio di dare seguito al significato manifesto di un’identità mai persa di vista, e c’è quell’attenzione verso l’attesa, che si spera mai vana, di poter ridare una dignità alla propria terra d’origine.

Come commenta il Presidente dell’Associazione Cultour Moscufo Mimmo Ferri: “E’un libro che alla luce di un terribile disastro incontrollabile come il terremoto porta con sé uno sconvolgimento del mondo naturale ma soprattutto del mondo interiore di chi rimane coinvolto; ne determina il verificarsi di un trauma che trasforma irreversibilmente il modo di pensare e di comportarsi, in riferimento non solo alla ricostruzione materiale delle cose care distrutte ma soprattutto alla propria identità e alla propria cultura”.

Pompei, in questo libro, ha voluto cambiare in qualche modo direzione, esplorando il dramma del dopo terremoto, quello vissuto a Casentino (frazione di S.Eusanio Forconese) ed è pronto a raccontarlo al pubblico come giornalista ma principalmente come uomo.

Attraverso un’attività di studio ed inchiesta ha visitato questi luoghi, ha conosciuto i suoi pochi abitanti, raccolto storie ed aneddoti per poi ricamare una storia di finzione che fa da legante ad una serie di vicende e personaggi reali. Il tema principale, ovviamente, è quello di una ricostruzione sociale, al fianco di quella materiale, quasi impossibile da immaginare, ma, nonostante questo, l’estremo attaccamento per le tradizioni, le origini e la storia di questo borgo, porterà i protagonisti di questo romanzo a combattere per un proprio riscatto.

Alberi spogliati ad aprile sono anche i tanti personaggi privati di tutto e non solo della loro casa, ma il loro senso di appartenenza ed il profondo senso di resilienza danno, in fondo, loro quell’immagine di piccoli eroi di provincia.

 

“Nel libro si coglie da una parte il disagio dell’incertezza del quotidiano e dall’altra la forza e la voglia di riappropriarsi al più presto della normalità. In più punti si percepisce il magico ricordo del passato con le sue luci e con le sue ombre per far germogliare le radici di un tempo in funzione del futuro di una piccola comunità che non vuole perdere le propria appartenenza.

Una forte resilienza da parte dei Casentinesi, abitanti di una piccola frazione di Sant’Eusanio Forconese in provincia dell’Aquila, che non vogliono spegnere quella luce necessaria per far rifiorire la vita” – conclude Ferri.

Il libro vede anche la collaborazione dell’autore con la nota fotografa abruzzese Rossella Caldarale che ha curato la foto di copertina. Altro prestigioso contributo è quello del giovane e già pluripremiato scrittore abruzzese Peppe Millanta che per questo romanzo ha scritto una prefazione di assoluto valore.

 

by Alessandra Renzetti
Un dono speciale ha arricchito l’anima del territorio di Moscufo ed ha commosso il pubblico presente presso il Frantoio delle Idee, che ha ospitato un appuntamento dedicato ad un uomo di cuore ossia l’ormai noto in tutto il mondo Mastro Tonino, Antonio Palmerio di Pretoro, che ha regalato la sua recente opera in legno “Santa Maria del Lago”, ad una comunità piacevolmente colpita dalla bravura dell’ultimo dei fusari d’Abruzzo.
Opera donata a Moscufo
Ed è cosi che l’artigiano amico della montagna, il custode, quasi, del suo amato borgo ha parlato di sé e della sua vita non sempre facile presso il nuovo polo culturale di Moscufo.
La serata, organizzata nel dettaglio dall’associazione Cultour Moscufo, e fortemente voluta dal presidente Domenico Ferri, è stata possibile grazie anche al Patrocinio del Comune di Moscufo; al fianco di Mastro Tonino anche la sua famiglia e Fabrizio Fanciulli, amico inseparabile per l’artigiano oltre che autore del libro ‘L’uomo di legno’, premiato a Napoli con la segnalazione di Giuria al Golden Books Award 2019. Lo stesso libro verrà premiato a Firenze il prossimo 13 ottobre in occasione dell’appuntamento “Ut Pictura Poesis 2019”.
La buona riuscita dell’evento gode anche della collaborazione di Moscufo Gospel Choir, che ha visto la partecipazione del vice presidente Monica Di Giacomo, preziosa anche la presenza di Stefania Proietto, che grazie alla sua passione per la fotografia ha realizzato un commuovente video su Mastro Tonino che è stato mostrato al pubblico.
“Santa Maria del Lago vista dall’uomo di legno – spiega il presidente Cultour Moscufo Domenico Ferri – un appuntamento che per noi abitanti di Moscufo è stato emozionante ed ha risvegliato uno spirito patriottico che ci porta ad essere orgogliosi del nostro territorio. Durante la serata abbiamo sentito parlare di noi e di tutto ciò che il nostro Abruzzo custodisce. ‘L’uomo di legno’ appunto, Mastro Tonino è stato il protagonista principale della serata, proprio lui il grande ed umile uomo che con le sue mani riesce a modellare, plasmare il legno dando vita a forme e identità con passione e dedizione. Lo ringrazio per lo splendido dono che ha fatto a Moscufo”.
Un dialogo piacevole ed emozionante con l’artigiano ha animato la serata condotta dalla giornalista Alessandra Renzetti che non ha potuto fare a meno di regalare ai cittadini di Moscufo la lettura dell’incipit del libro di Fanciulli in cui si evince la splendida realtà che caratterizza il borgo di Pretoro, paradiso d’Abruzzo in cui il tempo sembra essersi fermato: “In una fredda giornata di gennaio, in un piccolo borgo di montagna, dove un silenzio assordante all’apparenza fa sembrare le giornate tutte uguali, si sente un ticchettio regolare, un ritmato pulsare di qualcuno intento a scandire il tempo”.Questa è solo una scena apparentemente ordinaria vissuta nel borgo di Pretoro che conserva le sue tradizioni e le sue incancellabili tracce di un passato ricco di testimonianze; anche la natura a Pretoro parla d’amore e le magiche mani consumate dal lavoro costante e continuo di un uomo tanto rispettato nel borgo continuano a “creare” in solitudine nel cuore della Majella, tanto che come spiega Fanciulli “un singolo personaggio, un umile lavoratore e’riuscito a rendere vivo un movimento turistico a Pretoro, ed io sono fiero di lui, e della sua forza che ogni giorno ci dà la giusta carica per amare e prenderci cura del nostro borgo, ed accogliere famiglie intere ed anche studenti desiderosi di conoscere”. 
Ma Santa Maria del Lago nel corso della serata, è stata anche protagonista del contributo della giovanissima Dottoressa Donatella Di Marzio di Moscufo che ha scelto proprio questo gioiello come oggetto della sua tesi di Laurea dal titolo “Plastica romanica in Abruzzo. La bottega di Ruggero, Roberto e Nicodemo: un crocevia di culture.”, per concludere il Corso di Laurea Triennale in Studi Storico-Artistici del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma. La Dottoressa ha illustrato i dettagli di un lavoro minuzioso alla sua comunità ed oggi prosegue gli studi con il corso di Laurea Magistrale in Storia dell’Arte alla Sapienza, Università di Roma.
by Redazione
il mondo dell'olio

Si chiama Il Mondo dell’olio il concorso fotografico bandito dal Comune di Moscufo, la Pro loco di Moscufo e Marco Lussoso Editore.

La partecipazione è gratuita e il concorso è aperto a tutti gli appassionati di fotografia e l’invio dei file (in formato digitale) è ammesso fino al 20 ottobre ai seguenti indirizzo di posta elettronica: info@marcolussoso.it e prolocomoscufo@gmail.com.

Il tema del concorso lascia libera interpretazione dei soggetti da fotografare (ulivi, olive, olio, raccolta e lavorazione delle olive, dettagli, panoramiche, etc..).

La premiazione e mostra fotografica avverranno sabato 26 ottobre dalle ore 18,30 al Museo Civico Frantoio delle Idee.

Locandina concorso

Si può partecipare con un massimo di 3 fotografie di formato 24x36cm 300dpi salvate a 10, sia a colori che in bianco e nero.

I primi tre classificati verranno premiati con targa e alcuni prodotti tipici locali; sarà inoltre realizzata una mostra fotografica di tutte le immagini ammesse al concorso in occasione della cerimonia di premiazione dei vincitori.

La giuria

  • Luca Bruno: fotografo dell’Associated Press Milano,
  • Giampiero Sposito: fotografo della Getty Image Roma,
  • Massimo Pinca: fotografo della Reuters Torino, Marco Lussoso: fotoreporter ed editore,
  • Silvano Ferri: presidente del Consorzio dell’olio Dop Aprutino Pescarese,
  • Emanuele Faieta: vice sindaco Moscufo,
  • Domenico Orlando: presidente associazione Pro Loco Moscufo.
by Redazione

Un’emozione arriva sempre così, all’improvviso, senza avvisare; talvolta è scatenata dai ricordi, in alcuni casi è provocata dai sentimenti, il più delle volte sopraggiunge dopo un’analisi attenta della propria vita, delle proprie origini e degli affetti.

Ed ecco che nel meraviglioso mondo del “Frantoio delle idee”, in un sabato qualunque di inizio autunno è successo proprio questo: non sono mancate lacrime, sensazioni di antichi sapori, e ricordi legati al territorio di Moscufo nella scorsa serata presso il nuovo polo culturale che ha ospitato un ulteriore evento curato dall’Associazione Cultour Moscufo con la preziosa collaborazione del Moscufo Gospel Choir del presidente Luciani Domenico e reso possibile grazie anche al patrocinio dello stesso Comune di Moscufo.

“Una serata dedicata alle emozioni ha spiegato il presidente dell’Associazione Cultour Moscufo Domenico Ferri. E’ stata proprio la grande partecipazione del pubblico a far capire che a Moscufo regna un profondo valore: la condivisione. Infatti gli artisti attraverso la forza delle parole sono riusciti a descrivere luoghi, cose e persone che appartengono al nostro territorio sia nel passato che nel presente e tutti insieme abbiamo condiviso, appunto l’emozione scaturita dal ricordo del nostro bagaglio culturale in tutte le sue forme e dalla bellezza delle nostre risorse. Le parole, con il loro dolce suono, sono state accompagnate dal ritmo della musica, si sono palesate davanti a noi, ed hanno abbracciato le nostre anime idealmente”.

Attimo dell’evento

Al centro dell’evento, moderato dalla giornalista pescarese Alessandra Renzetti, in calce delle vere immagini di tempi andati: quegli sguardi fugaci in via Roma, odori e sapori in tempo di raccolta di olive, feste e canti nel periodo di “trescature”, l’acqua pura, limpida, sacra che zampillava dalla fontana di piazza Castello; e poi l’amore, celebrato in ogni sua forma attraverso la poesia scritta in modo minuzioso e rievocativo proprio dai cittadini di Moscufo che hanno voluto celebrare il loro territorio ed i loro cari, forse non presenti fisicamente, ma sempre vigili nei loro cuori desiderosi di raccontare nuove impressioni. 

Tutto questo ha caratterizzato l’evento dal titolo “Musica e poesia”, un vero omaggio alla bellezza del vero ed autentico mondo delle emozioni ma, anche dei ricordi. Complice della serata la musica: sono stati il Professor Alessandro Cavallucci alla chitarra e Manuela Fragassi all’arpa, ad accompagnare i versi con brani famosi della tradizione popolare e non solo; le note dolci e talvolta malinconiche hanno regalato un’atmosfera intima e sentita all’evento iniziato proprio con una risposta alla domanda rivolta a Cavallucci, “la musica puo’far male, perché talvolta va a risvegliare tutto ciò che custodiamo gelosamente nel nostro cuore e che ci manca”. 

Al centro della sala una comunità riunitasi per celebrare le proprie radici grazie al genio artistico di poeti locali: si sono messi in gioco Tiziana Ferri con “La trescature” ed un recente elaborato gentilmente condiviso con il pubblico, Renata Ferri con “Lu trappete”, Valentino Ceneri con “Se scrivo” poesia letta direttamente da “Lu Setacce” che ha dato l’impronta al territorio di Moscufo negli anni, Donato Di Marzio con “La bella vite” che ha garantito anche una riflessione sui tempi moderni, Vincenzo Pannese con “La bella addormentata” una dedica all’immagine più autentica dell’Abruzzo montano noto anche al mondo. 

Pubblico presente

Un matrimonio fortunato quello celebrato direttamente dal pubblico a Moscufo ieri sera, tra la musica e la poesia.

by Alessandra Renzetti
Cultour Moscufo

Il 21 settembre è ormai alle porte e dunque il comune di Moscufo si appresta ad accogliere un nuovo importante appuntamento dedicato all’arte: cultura letteraria ed arte dei suoni si sposeranno in un unico evento dal titolo simbolico Musica e poesia, un vero omaggio alla bellezza del vero ed autentico mondo delle emozioni.

L’appuntamento è per le ore 18.30 presso il giovane polo culturale, l’auditorium “Frantoio delle Idee” di Moscufo; l’evento è stato realizzato dall’associazione Cultour Moscufo con la preziosa collaborazione del Moscufo Gospel Choir e gode del patrocinio dello stesso Comune di Moscufo.

Per la prima volta, dunque, la poesia e la musica diventeranno protagoniste di una serata dedicata all’opera di poeti locali quali Tiziana Ferri, Renata Ferri, Valentino Ceneri, Donato Di Marzio, Vincenzo Pannese, desiderosi di condividere le proprie creazioni sia in italiano che in vernacolo con i partecipanti; inoltre i musicisti quali il Professor Alessandro Cavallucci alla chitarra e Manuela Fragassi che emozionerà con l’arpa, accompagneranno i versi con brani famosi della tradizione popolare. L’evento sarà moderato dalla giornalista Alessandra Renzetti.

Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere”

proprio la “voce” di Ennio Flaiano è stata scelta per annunciare un evento che vede le emozioni prendere forma grazie anche all’impegno di un’associazione sensibile alla cultura ed in merito alla quale si esprime lo stesso presidente Domenico Ferri:

A Moscufo da circa un anno è nata una nuova associazione di carattere culturale chiamata Cultour Moscufo, che ha lo scopo di valorizzare e di rendersi promotrice attiva della diffusione di tutte le bellezze naturali, artistiche e monumentali del nostro territorio e dell’intero Abruzzo, affinchè vengano conosciute ed apprezzate.

“Inoltre – prosegue Ferri – l’associazione ha anche il fine di sviluppare la cultura attraverso una o più attività di aggregazione tra tutti coloro che producono e promuovono conoscenza in ogni forma e canale di diffusione. A tal riguardo il 21 settembre l’associazione proporrà all’Auditorium Frantoio delle idee questo evento dove dei poeti Moscufesi, leggeranno le loro poesie, rendendo partecipe il pubblico presente delle loro emozioni”.

Emozioni che appunto saranno accompagnate dalla musica, l’arte capace di leggere nel cuore delle persone e a tal proposito è proprio il Professor Alessandro Cavallucci, che ha già emozionato il pubblico di Moscufo in occasione di un altro evento promosso dalla medesima associazione, afferma: “Sono veramente contento di suonare a Moscufo e per la seconda volta poterlo fare in una location splendida, un luogo dove si respira cultura; ho potuto notare tra gli abitanti di Moscufo un vivo interesse e la sana voglia di incontrarsi, per poter valorizzare ,tutelare, proteggere, conoscere e far conoscere meglio i tesori paesaggistici e culturali del proprio paese . Ringrazio di cuore Domenico Ferri e la giornalista Alessandra Renzetti per avermi invitato”.

Anche coloro che leggeranno hanno una vera ‘mission’ all’interno dell’evento: “ Si tratta di artisti che hanno un dono innato ed attraverso la forza delle parole riescono a descrivere luoghi, cose e persone che appartengono al nostro territorio sia nel passato che nel presente. Le parole, con il loro dolce suono, saranno accompagnate dal ritmo della musica, in modo che le stesse possano prender forma e vita, ed arrivare nel più profondo del nostro animo” conclude il presidente Ferri.

Foto: Raboe001 – selbst fotografiert DigiCam C2100UZ, CC BY-SA 2.5