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Cosa regola i corpi che siamo? Le spinte che esercitiamo gli uni sugli altri, le attrazioni, le prevaricazioni? Quale la sostanza delle nostre emozioni?

Paolo Zardi elegge la letteratura quale disciplina che meglio racconta la complessità delle scelte che definiscono ogni vita, perché capace di indagarne le dinamiche nascoste e imprevedibili.

Le pagine del nuovo lavoro edito dalla Neo Edizioni, “La meccanica dei corpi” abitano queste forze e lo fanno in modo inatteso e verranno presentate in anteprima nazionale dall’autore insieme all’editore Francesco Coscioni, in occasione della 21esima edizione del Fla di Pescara, sabato 11 novembre alle ore 17.00, presso lo Spazio Matta.

Una ragazza lavora nella grande città, decisa a smarcarsi dalle origini di provincia. Un uomo che ha raggiunto lo status agognato, decide che alla sua vita manca qualcosa. Un vecchio alla fine dei suoi giorni è visitato dai fantasmi del passato, riceve fax in bianco e telefonate di nessuno. Una donna vede suo marito trasformarsi in uno sconosciuto. Due amici, durante una cena casalinga, attraversano il tempo. Cinque storie che, in un misto di garbo e sfrontatezza, colgono il rumore che gli esseri umani fanno nel loro incessante esistere: una sinfonia di desideri, speranze, attese, di inneschi improvvisi che riscrivono la partitura iniziale.

Paolo Zardi (Padova 1970), ingegnere, ha esordito nel 2008 con un racconto nell’antologia Giovani cosmetici (Sartorio). Ha pubblicato il romanzo breve Il Signor Bovary (Intermezzi, 2014) e i romanzi La felicità esiste (Alet, 2012), Antropometria (2010), Il giorno che diventammo umani (2013), XXI Secolo (2015), con cui è stato finalista al Premio Strega 2015, e La passione secondo Matteo (2017), tutti pubblicati con Neo Edizioni. Per Feltrinelli ha pubblicato, nella collana digitale Zoom Flash, Il principe piccolo (2015), La nuova bellezza (2016), Le città divise (2018), e il romanzo Tutto male finché dura (2018). È il primo autore italiano a essere stato tradotto e pubblicato dalla rivista “Lunch Ticket” (Università di Antioch, Los Angeles) con il racconto Sei minuti. Cura il blog grafemi.wordpress.com.

 

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Lo scrittore abruzzese Peppe Millanta torna a Pescara, nell’ambito del Fla (9-12 novembre), con Cronache da Dinterbild precisamente venerdì 10 novembre alle ore 18.00 al Mercato coperto; modera l’appuntamento Paolo Di Paolo conduttore de “La Lingua Batte”, programma di Rai Radio3.

Uscito lo scorso 31 maggio per Neo Edizioni, il romanzo ha già fatto innamorare il pubblico di lettori e continua a destare grande interesse: qui ci si può immergere nello straordinario mondo offerto dallo spin-off del luminoso romanzo Vinpeel degli orizzonti, tradotto in Francia, Argentina, Cile e Romania, uno “sprequel” (che è un sequel, ma anche un prequel) con le ironiche, surreali, mirabolanti storie dei personaggi che hanno popolato il mondo di Vinpeel, prima che ci scivolassero dentro.

Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove. Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa. In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.

La scrittura di Peppe Millanta diverte e incanta, gioca col lettore anche con quanto lasciato in sospeso nel romanzo precedente Vinpeel degli orizzonti, appunto.

Peppe Millanta, diplomato in drammaturgia e sceneggiatura all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico, dopo alcuni anni come musicista di strada esordisce con il romanzo Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni, 2018) con cui si aggiudica numerosi riconoscimenti tra cui il Premio John Fante Opera Prima, il Premio Città di Cuneo e il Premio Alda Merini, oltre a essere stato candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e selezionato per il Campiello Opera Prima.

Come sceneggiatore ha firmato per Rai1 la prima stagione della serie Blackout – Vite sospese (Eliseo Entertainment, 2023) e collabora con la Rai Abruzzo per le rubriche Quota Mille e Macchemito,  ed ora “Scorci d’Abruzzo” in onda su Buongiorno Regione. È il fondatore della Scuola Macondo – L’officina delle Storie di Pescara, che tiene corsi dedicati alla scrittura creativa e alle arti narrative, ed è direttore artistico del festival SquiLibri di Francavilla al Mare (Ch), oltre che di Fiabosco, Area Faunistica per Creature Fantastiche nel cuore del Parco Nazionale della Maiella a Sant’Eufemia (Pe) dove sono custodite le statue, scolpite in pietra, di tanti personaggi misteriosi.

Dirige la collana Comete – Scie d’Abruzzo” per la Ianieri Edizioni, dedicata alla narrativa di viaggio, e ha pubblicato “La rotta delle nuvole. Piccole bussole per sognatori testardi” (Ediciclo, 2020).

Quando può, scrive su un camper che si chiama Ronzinante, ma che ha ribattezzato Suspense visto che si diverte a lasciarlo a piedi all’improvviso nei luoghi meno opportuni, ed in più si lascia accompagnare dalla sua instancabile chitarra Frida.

Evento in collaborazione con Angelozzi Comunicazione. Info sui social @peppemillanta, @neoedizioni.

 

by Redazione
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“Le grandi cose cominciano da un vuoto, da una mancanza”: proprio in questo modo nasce La vita mi deve ancora un sogno- Storia di Billy (Masciulli Edizioni), il nuovo libro del giornalista pescarese  Luca Pompei che verrà presentato in anteprima al Fla di Pescara, giovedì 9 novembre alle ore 19.00, presso l’Auditorium Cerulli.

Appena un anno fa, la morte in un incidente stradale di Luigi Di Credico, giovane e talentuoso chef di appena 25 anni, avvenuta il 18 settembre del 2022, che oggi si trasforma in un messaggio come spiega Luca Pompei: “da un tragico evento, dunque, l’occasione di imbattersi in una grande umanità, quella di un ragazzo che ha vissuto pienamente la sua vita ed a testimoniarlo sono i tanti racconti della madre, della sorella, della sua famiglia e del popolo di amici che ha condiviso con Luigi pezzi di vita, dall’infanzia all’adolescenza, agli anni della maturità raccolti in questo libro che non vuole essere assolutamente una semplice commemorazione ma un’occasione soprattutto per i più giovani di fare i conti con la grandezza della vita e la necessità di poterla vivere pienamente così come ha fatto Luigi”.

Si tratta di un viaggio animato dalle tante testimonianze raccolte dallo stesso autore in un unico album di ricordi, fino agli ultimi mesi, prima del tragico evento, quando la percezione di una compiutezza si è manifestata totalmente, tanto da accompagnare tutti coloro che gli volevano bene, pur se attraverso un grande dolore, nella confortante certezza di una vita unica di amore desiderato e donato, di sogni inseguiti e realizzati, con il sostegno di una profonda fede costantemente cresciuta negli anni: “Non mi hai mai parlato di una fine, ma di un cammino. Di due voli, un concerto, una ballerina. Una buonanotte, un interminabile abbraccio. L’ultimo. Domenica mattina. Hai riunito tutti. La tua famiglia era immensa. Ma gli addii non esistono”.

A Luca Pompei il compito di pilotare il mezzo con cui conduce il lettore ad esplorare le varie fasi di una vita vissuta a pieno, fatta di scelte, di luci ed ombre, di alti e bassi come accade per tutti quei giovanissimi in cerca di una propria dimensione e Luigi nella sua esistenza terrena la trova e la vive intensamente, senza riserve e l’autore invita a stringere la mano ad un nuovo amico, il  grande protagonista di questa storia straordinaria, Luigi appunto, detto Billy, come Elliot che nel noto film, contro tutto e tutti vuole inseguire il suo sogno, diventare ballerino, ed anche lui danza senza fermarsi nel suo mondo fatto di sogni che Luca Pompei mette in ordine non solo per onorarne la memoria, ma per permettere di realizzare progetti a favore dei giovani con il ricavato che verrà raccolto dalla vendita del libro.

Oltre all’autore interverrà anche la mamma di Luigi, Antonella Pulcinella, le letture saranno affidate a Milo Vallone e Dana Gasbarro. Modera la giornalista Alessandra Renzetti.

Luca Pompei, nato a Pescara il 9 gennaio del 1967, si è laureato in Lingue e Letterature Straniere nel 1994, è giornalista professionista dal 1997, Social Media Reporter e redattore di Rete8, con alle spalle già due romanzi, entrambi presentati al FLA in perdenti edizioni: “La Talpa Muta” (Ed. MR Edizioni – 2016) “Come Gli Alberi Spogliati ad Aprile” (Ed. Masciulli – 2019). Al suo attivo anche la pubblicazione di un libro di racconti “Leaves – Storie quasi tutte figlie di nessun padre” (Ed. “Il Filo” – 2005) e di un monologo teatrale “Mille metri sotto terra” (Ed. Demian – 2008).

Info sui social @masciulliedizioni.

 

by Redazione
FLA

Il Fla – Festival di Libri e Altrecose di Pescara torna per sua la ventunesima edizione da giovedì 9 a domenica 12 novembre; all’interno del festival quattro sono gli appuntamenti promossi dalla CP eventi di Carola Profeta:

Giovedì 9 novembre:

  • ore 17.00 Museo Casa Natale Gabriele D’Annunzio – Fabrizio Fratus L’ Ideologia del godimento, modera Alessandra Renzetti;
  • ore 21.00 Sala Favetta Museo delle Genti D’Abruzzo – Francesco BorgonovoGuerra senza fine, modera il prof. Claudio Amicantonio.

Domenica 12 novembre:

  • ore 17.00 Bagno Borbonico del Museo delle Genti D’Abruzzo – Farhad Bitani – Addio Kabul con la partecipazione dell’ Ambasciatore dell’Afghanistan Khaled Ahmad Zekriya, modera Gisella Orsini;
  • ore 18.00 Circolo Aternino – Alessandra PortinariDonne in politica – con la partecipazione di Carola Profeta e Leila Kechoud, modera Stefano Buda.

“Sono contenta per questa 21esima edizione del Fla di Pescara che vede partecipare autori di diverse estrazioni sociali, culturali, politiche e di valore – commenta la Profeta. – Trovo che sia un bel segnale, quello che viene dato poichè la cultura ha il compito di unire anche quando i punti di vista sono differenti, dunque ringrazio gli organizzatori del Fla per questo pluralismo di idee che abbraccia l’edizione 2023 che sono sicura, sarà di grande valore”.

 

 

by Redazione

E’ in uscita “Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte: la nuova serie di Ianieri Edizioni targata “Comete. Scie d’Abruzzo”, collana di 36 volumi diretta dallo scrittore Peppe Millanta; questa nuova serie sull’Abruzzo immateriale (sarà di colore fucsia) inizierà il suo tour proprio dal Fla di Pescara, giovedì 9 novembre alle ore 17.00 presso la Sala Verde del Circolo Aternino, piazza Giuseppe Garibaldi, 51. Modera il giornalista e scrittore Giovanni D’Alessandro che ha scritto la prefazione. Sarà ospite Millanta per il quale “scavare nelle parole, ricercare la loro origine, arrivare alla loro fonte, significa confrontarsi e mettersi in contatto con quello che siamo stati”, dunque anche la parola dice tantissimo sulla storia di un passato che va riscoperto e che inevitabilmente proietta verso il futuro.

Questo primo di 12 volumi curati dalla stessa D’Alimonte, passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di nostri scrittori, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.

Come spiega l’autrice: “questo volume vuole essere una raccolta di parole ‘iconiche’ abruzzesi che delineano, cioè, gli aspetti peculiari della nostra regione e ne individuano le usanze, le tradizioni, i modi di dire, i cibi caratteristici. Di ogni termine, trascritto sia nella grafia dialettale che in quella dell’alfabeto fonetico internazionale, è stata ricostruita la propria etimologia scoprendo interessanti derivazioni dalle basi latine greche, a volte in maniera più diretta rispetto ai corrispondenti termini in italiano”.

“Chiaramente – sottolinea la D’Alimonte – per le dimensioni del libro e della stessa collana, è stata effettuata una cernita selezionando le parole più originali e quelle che meglio definiscono l’idea di abruzzesità sotto i vari punti di vista. La ricostruzione delle parole è stata effettuata con rigore scientifico ma nello stesso tempo il testo vuole presentarsi come divulgativo per offrirsi a tutto il pubblico interessato a conoscere il significato, la diffusione e la peculiarità di alcuni termini dialettali abruzzesi. Nello stesso tempo il volume cerca anche di far conoscere e preservare quelli che sono alcuni termini ormai in disuso e destinati altrimenti a scomparire”.

“L’immaginario che scaturisce dalle parole di questo libro – conclude Millanta – è quello del nostro Abruzzo, grande produttore di silenzio, come lo descriveva Giorgio Manganelli: eppure tra quei silenzi ci sono parole che sanno raccontarci ancora molto di noi”.

Anche questa nuova serie, come accade per quella dedicata alla narrativa di viaggio (collana blu) di “Comete”, gode della fiducia delle Associazioni: I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici e I Parchi Letterari.

Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

Daniela D’Alimonte è nata a Roccamorice e vive a Pescara. Nella vita svolge la professione di Dirigente scolastico, ha insegnato per 15 anni materie letterarie; è giornalista pubblicista e ha collaborato con la testata ‘Il Centro- Quotidiano d’Abruzzo’. É cultrice di ‘Dialettologia e Linguistica italiana’ presso la Facoltà di Lettere dell’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara e di ‘Linguistica e linguaggi settoriali’ presso la facoltà di Scienze Sociali della stessa Università. Studiosa ed appassionata della storia della lingua italiana e del dialetto, è autrice di numerosi volumi e saggi linguistici che riguardano in particolare la parlata abruzzese e la toponomastica. Dal 2007 è uno dei direttori artistici del Premio Nazionale Parco Majella; è organizzatrice di manifestazioni ed eventi culturali che tendono a promuovere e valorizzare il dialetto della propria regione; è presente nella giuria di numerosi Premi di poesia dialettali abruzzesi. Ha ricevuto il Premio Cultura 2016 della città di Moscufo.

by Redazione

Verrà presentato domani domenica 13 novembre alle ore 12 presso il Laboratorio didattico del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, il libro d’esordio “L’amore ai tempi del Coronavirus” (Albatros) del giovanissimo autore pescarese e studente del Liceo Classico “D’Annunzio” di Pescara, il 16enne Andrea Genovese. In sala anche l’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, Maria Rita Carota, molto impegnata nella valorizzazione della cultura del libro. Modera l’incontro la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

“L’amore ai tempi del Coronavirus” propone una storia di formazione intensa ma non disperata, rappresentando ciò che hanno dovuto sopportare gli adolescenti con l’isolamento attraverso storie apparentemente parallele, ma destinate ad incrociarsi.

Eros Spartano ha i comuni problemi di ogni adolescente: delusioni sentimentali, conflitti con la scuola e incomprensioni da parte del padre. L’unica via di fuga sono le uscite con i suoi amici piuttosto singolari. Un giorno a fare breccia nel loro gruppo è Katy, una misteriosa ragazza che cambierà per sempre le loro vite e i rapporti tra ognuno di loro. Quando scatta il lockdown, la resilienza di Eros verrà messa a dura prova, proponendo alla ragazza di vedersi di notte e di trasgredire le leggi sull’isolamento. Insieme formeranno i Cazzari, sette ragazzi, ognuno con i propri demoni interiori, uniti da un’incrollabile amicizia che lavoreranno sull’accettazione di se stessi, sentendosi parte di qualcosa di più grande.

Così Andrea Genovese spiega come è nata l’idea di scrivere questo libro: “Scuola superiore: tempo di uscite, di divertimento, di vita. O almeno, così dovrebbe essere. Mi sono guardato intorno e ho notato che per un lungo periodo tutte queste cose sono mancate soprattutto a noi adolescenti. La pandemia ha cambiato il mondo e io non sono rimasto a guardare. Ho sentito la necessità di registrare quanto stava accadendo, proprio come quando si riprende con il telefono qualcosa di eccezionale. E il modo migliore in cui potevo esprimere quei sentimenti nati dall’isolamento era un romanzo che, come affermano più alti nomi, deve avere il vero per soggetto, l’utile per scopo e l’interessante per mezzo. Trattare il fenomeno della pandemia nel romanzo mi avrebbe fornito un soggetto e uno scopo. Non mi rimaneva che lavorare all’interessante, creare quindi una storia, una storia d’amore. L’amore ai tempi del Coronavirus”.

Andrea Genovese nasce nel 2006 a Pescara, dove risiede tuttora. Frequenta il Liceo Classico ‘Gabriele D’Annunzio’ e si allena nel Pescara Pallanuoto. A sedici anni pubblica il suo primo romanzo, “L’Amore ai tempi del Coronavirus”, con il Gruppo Albatros il Filo nella collana Nuove Voci, con prefazione di Barbara Alberti.

Il giornalista marsicano Federico Falcone, con Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo spicca tra i nomi del vasto programma proposto dal Fla, Festival di libri ed altre cose di Pescara per l’edizione 2022: l’appuntamento con il libro d’esordio di Falcone, uscito il 1° febbraio per Radici Edizioni, che ha destato grande interesse nel mondo dei lettori, è previsto per domenica 13 novembre, giornata di chiusura del Festival, alle 10.30 presso il Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo. Al centro dell’appuntamento, moderato dalla giornalista pescarese Alessandra Renzetti, ci saranno vita, morte e miracoli del brigante della due ruote, ma anche trionfi e cadute di un ciclista che ha rappresentato il riscatto sociale per un’intera generazione di italiani.

Negli anni Sessanta Vito Taccone è stato tra gli uomini e gli sportivi più amati dagli italiani, specialmente nel Meridione dove, ovunque andasse, veniva accolto come un novello Napoleone. Proveniva da un grave stato d’indigenza famigliare, non era istruito, non sapeva parlare in italiano, non era bello e non conosceva formalità. Ma quando saliva sulla bicicletta era una furia, non mollava un centimetro, si batteva con ardore e arringava le folle. Era amato proprio per questo, per la sua determinazione e per il suo coraggio, ma soprattutto perché era l’archetipo dell’italiano medio di quegli anni” – spiega l’autore del libro Federico Falcone.

A pochi mesi dal Giro d’Italia che partirà proprio da un orgoglioso Abruzzo, al pubblico del Fla verrà presentato il Taccone corridore, ma anche uomo e padre di famiglia, attraverso testimonianze inedite, retroscena mai raccontati ed un’appassionata lettera finale del figlio Cristiano. Sullo sfondo di uno spaccato sociale dell’Italia di metà Novecento, la narrazione di un paese martoriato dalle tragedie della Seconda Guerra Mondiale, dalla conseguente crisi economica e da una povertà dilagante. L’opera si articola in una corsa a tappe sulla vita e sulla carriera del ciclista avezzanese a quindici anni dalla sua morte, avvenuta nel mentre era implicato in una controversa vicenda giudiziaria.

Falcone, con una scrittura scevra da giudizi, ricostruisce nel libro le tappe fondamentali della carriera da ciclista di Vito Taccone, di cui si ricordano, tra le altre, cinque vittorie di tappa al Giro d’Italia del 1963 ma anche il contesto storico in cui il piccolo Vito salì per la prima volta in bicicletta per andare a consegnare il pane ai tempi in cui faceva da garzone nel panificio della sua amata Piazza Cavour ad Avezzano. Capitolo dopo capitolo vengono inanellati gli snodi fondamentali della carriera e della vita di un personaggio capace di folgorare persino Sergio Zavoli, il quale lo volle sempre al suo fianco durante l’innovativa trasmissione televisiva Il processo alla tappa”.

Note biografiche su Federico Falcone
Federico Falcone, classe 1986, è giornalista pubblicista e ha lavorato con numerose testate giornalistiche online. Nel 2019 ha fondato The Walk of Fame magazine, quotidiano di approfondimento culturale con cui ha pubblicato il libro di coautori Black Out, dietro le quinte del lockdown e dato vita al progetto Ritorno al Passato, serie di video documentaristici all’interno dei quali vengono trattati argomenti come archeologia, antropologia, scienza, storia e letteratura. Si occupa di copywriting e consulenze su strategie di comunicazione. Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo è il suo primo libro.

FLA

Festival di Libri e Altrecose di Pescara torna, dal 10 al 13 novembre, con l’attesissima edizione del ventennale: tantissimi luoghi della città, teatri e musei ma anche circoli e l’ex mattatoio, ospiteranno concerti e reading, incontri con autori e laboratori per bambini, tavole rotonde e mostre.

La XX edizione del festival è stata presentata questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara da Carlo Masci, sindaco di Pescara, Maria Rita Carota, assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Alfredo Cremonese, assessore al Turismo e ai Grandi Eventi, Giovanni Di Iacovo, fondatore del FLA, Nicola Fabrizio, amministratore delegato di Metamer, main partner di questa edizione del festival, e da Vincenzo d’Aquino, direttore del FLA.

Sono circa 200 gli appuntamenti in cartellone, quasi tutti a ingresso gratuito, realizzati grazie al prezioso sostegno del main partner Metamer e del platinum partner Barbuscia, e grazie al contributo del Comune di Pescara. Importante anche il supporto degli altri motori dell’organizzazione (Casal Thaulero, Deco, Fondazione Aria, Fondazione Pescarabruzzo). Sono circa 100 gli autori abruzzesi selezionati per presentare al pubblico le loro opere nell’ambito della sezione Abruzzo L.O.C. (Letteratura di Origine Controllata), in rappresentanza di circa 50 case editrici.

Anche quest’anno il FLA affronterà i temi dell’ambiente e della sostenibilità, anche grazie agli appuntamenti pensati insieme al main partner del festival, Metamer, azienda da tempo impegnata nella commercializzazione esclusivamente di energia “verde” prodotta da fonti rinnovabili.

Dopo Franco Arminio, a cui è stato assegnato nel 2021, sarà Donatella Di Pietrantonio a ricevere quest’anno il Premio Metamer, attribuito in ogni edizione del festival ad un autore che attraverso la sua opera abbia espresso e dedicato attenzione ai temi della sostenibilità, dell’innovazione e della valorizzazione del territorio.

Impegnato in favore dell’ambiente, in particolare della mobilità sostenibile, anche il platinum partner del FLA 2022, Barbuscia.

L’Abruzzese fuori sede, influencer seguito da oltre duecentomila followers, attraverserà l’Abruzzo a bordo di una vettura elettrica targata Mercedes e ne racconterà la bellezza soprattutto in chiave green.

Il calendario

Giovedì 10 novembre sono attesi, tra gli altri, il presidente della Commissione Antimafia siciliana Claudio Fava con il suo nuovo libro Centoventisei; la scrittrice ucraina Elena Kostioukovitch, specialista dei legami culturali fra Russia e Occidente, con Nella mente di Vladimir Putin; l’accademico, storico d’arte, critico d’arte contemporanea e Cavaliere al merito della Repubblica Italiana Vincenzo Trione che presenterà il suo nuovo lavoro Artivismo. Arte, politica, impegno; la scrittrice Espérance Hakuzwimana Ripanti, nata in Ruanda nel 1991, durante gli anni de genocidio, con Sanguina ancora.

Due gli appuntamenti serali in programma nella prima giornata del festival, entrambi alle ore 21:00: allo Spazio Matta, Erica Mou, cantautrice italiana, concorrente di Sanremo 2012 e vincitrice del Premio della critica Mia Martini, accompagnerà la giornalista e scrittrice Valentina Farinaccio nella presentazione del suo nuovo romanzo Non è al momento raggiungibile; mentre all’Auditorium Flaiano, in un evento realizzato in collaborazione con il Florian Metateatro, Marco Baliani, attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore, porterà in scena il suo Rigoletto. La Notte della Maledizione.

Venerdì 11 novembre Antonio Manzini, uno dei più famosi e acclamati giallisti italiani, presenterà alle 21:00 all’Auditorium Petruzzi La mala erba, il suo nuovo romanzo dove abbandona ancora una volta il personaggio di Rocco Schiavone per consegnarci un libro di potente atmosfera, ambientato in un piccolo paese di trecento abitanti nascosto tra le montagne dell’appennino tra Lazio e Abruzzo.

Nel programma di venerdì sono previsti inoltre gli interventi del direttore del Foglio Claudio Cerasa con il suo nuovo libro Le catene della destra; il finalista al Premio Campiello nel 2022 Paolo Nori con il suo reading dedicato a Dostoevskij; la scrittrice Benedetta Tobagi con La Resistenza delle donne; Anna Bressanin, giornalista della BBC a New York, con What’s up America. Viaggio alla ricerca dello spirito degli Stati Uniti; Luca Bianchini con Le mogli hanno sempre ragione, edito da Mondadori, che ha già scalato le classifiche.

In serata, alle 21 Fabrizio Bentivoglio, accompagnato da Ferruccio Spinetti al contrabbasso, salirà sul palco del Teatro Circus protagonista di “Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano”, un reading teatrale che ricorda, a 50 anni dalla sua scomparsa, il genio del celebre autore abruzzese. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Adriatic Film Festival.

Sabato 12 novembre si alterneranno sul palco dell’Auditorium Petruzzi di via delle Caserme a Pescara due scrittori vincitori negli anni passati del Premio Strega: Edoardo Albinati, vincitore nel 2016 con La scuola cattolica, da cui l’anno scorso è stato tratto l’omonimo film per la regia di Stefano Mordini, presenterà alle 19 il suo nuovo Uscire dal mondo; alle 21, invece, sarà Paolo Giordano, vincitore nel 2008 con La solitudine dei numeri primi, che ha venduto oltre due milioni di copie ed è stato stampato in più di 40 paesi stranieri, a parlare del suo romanzo Tasmania, fresco di stampa e già ai vertici delle classifiche di vendita, intervistato da Donatella Di Pietrantonio.

Nel ricchissimo cartellone di sabato 12, che comincia fin dal mattino, spiccano tra gli altri i nomi di Simone Tempia, il creatore di Vita con Lloyd, che presenterà il suo nuovo lavoro Il Piero; Luca Nannipieri, uno dei critici d’arte italiani più noti, tradotto e pubblicato anche all’estero, che in Candore immortale racconta Canova, Napoleone e la nascita del Louvre; Diego Passoni, conduttore del programma Pinocchio su Radio DeeJay, con il suo nuovo libro Isola; il cantautore Setak che racconterà la sua vita e le sue canzoni in una serata speciale tra parole e musica, classico format del FLA, intervistato dal giornalista Paolo Talanca.

E poi Andrea Pomella con Il dio disarmato; il cantautore Massimo Bubola con Sognai talmente forte; Sarah Maestri, l’attrice protagonista di Notte prima degli esami e conduttrice radiofonica, con Stringimi a te.

Attesissimo e già sold out uno degli eventi di punta dell’edizione 2022 del FLA – Festival di Libri e Altrecose: sabato sera alle 21, al Teatro Circus, Alessandro D’Avenia, autore di Bianca come il latte, rossa come il sangue, romanzo d’esordio di successo internazionale, presenterà per la prima volta a Pescara il racconto teatrale L’appello.

Per tutti i gusti il programma di domenica 13. Saranno al FLA, tra gli altri, Marco Missiroli, vincitore del Premio Campiello nel 2006 con il romanzo d’esordio Senza coda, con il suo nuovo  Avere tutto; Saverio Raimondo, il più celebre stand up comedian italiano che presenterà il suo ultimo libro Memorie di un elettore riluttante; Elena Stancanelli con la sua opera più recente, finalista all’ultimo Premio Campiello, Il Tuffatore; Clio Evans, attrice di teatro e scrittrice, che parlerà di Destini, il libro che ha scritto a quattro mani con il compagno Lele Spedicato, chitarrista dei Negramaro; Antonio Pascale con La foglia di fico, un reading in cui racconta la lunga storia del mondo e dei sentimenti attraverso le piante.

Il FLA 2022 si concluderà alle ore 21, al Teatro Circus, con Ezio Mauro, per vent’anni direttore di “Repubblica”, e la sua lectio L’anno del fascismo – 1922. Cronache della marcia su Roma, in cui a distanza di un secolo il celebre giornalista ricostruisce la storia di uno degli eventi più significativi del nostro Paese, una riflessione indispensabile su quel che è successo e su che cosa è stato il fascismo, non per guardare indietro ma per guardare avanti.

by Redazione
FLA 2021

Il FLA -Festival di Libri e altre cose, si è concluso da poche ore con un altro successo di pubblico ed emozioni. Accanto a illustri ospiti di caratura nazionale, tanti e seguiti sono stati gli appuntamenti con gli autori abruzzesi e le loro opere presentate nel corso della quattro giorni culturale.

Tra essi anche Sandra De Felice, poetessa pluripremiata di Pescara, che ha presentato la sua raccolta di poesie Evanescenze insieme all’amica e scrittrice Simona Veresani “onorata e felice di averla presentata al FLA con le sue poesie che ritengo dense di emozioni e sentimenti che rappresentano Sandra in pieno. La poesia ha bisogno di prendere piede e avere i suoi riconoscimenti”.

Questa una breve intervista a Sandra De Felice a seguito della presentazione al FLA

Evanescenze a FLA 2021, quale emozione?

“Forte emozione, non me l’aspettavo perché ho inviato il libro negli ultimi giorni disponibili; quando è arrivato la comunicazione di conferma, sono rimasta entusiasta”.

Come nasce questo tuo libro di poesie?

“E’ la mia quinta raccolta e contiene 59 poesie. Evanescenze è il libro della mia rinascita spirituale, emotiva e personale; le poesie al suo interno infatti rappresentano un periodo particolare della mia vita. Perché Evanescenze? Per indicare qualcosa che sfugge, evapora e si dissolve: nella vita si può sempre rinascere e lasciare andare quel passato che, a volte, diventa troppo pesante”.

Hai mai pensato di cimentarti con un romanzo?

“No, perché scrivo d’impulso; non sono capace di inventare e programmare. Mi sento e mi definisco una poetessa”.

Ci sono novità editoriali nel prossimo futuro?

“Sì, ci sarà una nuova raccolta nel 2022 nella speranza che la pandemia sia finita”.

FLA 2021

Masciulli Edizioni partecipa alla 19esima edizione del Festival dei libri e altre cose di Pescara che si terrà dal 18 al 21 novembre, con diversi libri ed i loro autori.

L’editore di Catignano Alessio Masciulli si dice orgoglioso di essere presente all’interno di questa importante manifestazione pescarese poiché si tratta di “un luogo dove i libri vengono valorizzati e presentati al pubblico in modo efficace e dinamico. Una manifestazione importante allo stesso modo per gli autori esordienti e per quelli più conosciuti”.

Queste le date e i luoghi degli eventi per poter assistere alle presentazioni dei libri Masciulli Edizioni:

  • giovedì 18 alle ore 19.30 al Museo delle Genti d’Abruzzo, Le Idi di Marzo di Andrea Verrocchio, un breve viaggio attraverso la Roma antica;
  • sabato 20 ore 12 al Circolo Aternino Sala Verde (Piano terra), Non è mai tardi per un sogno di Maria Orlandi, una storia tra musica e amore con risvolti inaspettati;
  • sabato 20 ore 12 il Museo delle Genti d’Abruzzo ospita Fidati di te di Marida De Vita, un libro unico nel suo genere, una guida semplice ma potente che accompagna il lettore in un avventuroso viaggio iniziatico che lo porterà a realizzare ogni tipo di desiderio. Presenta l’opera in anteprima il giornalista e scrittore Luca Pompei;
  • sabato 20 ore 18 al Museo delle Genti d’Abruzzo Amati o amàti questione di accento un libro ideato da Tiziana Iozzi insieme a 12 coautrici sparse in tutta Italia, una raccolta di storie tutte al femminile;
  • sabato 20 ore 12 il Circolo Aternino Sala Verde (Piano terra) ospita 28320 Il ragazzo che urlava in silenzio di Filippo Guidi, una storia ambientata ai tempi dei campi di concentramento tra odio e speranza
  • domenica 21 ore 10.30 il Museo delle Genti d’Abruzzo ospita Storie contro la paura di AA.VV. Una raccolta di storie di vita e rinascita.