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Tag Archives: turismo 2019

tagliacozzo

E’ uno dei tanti gioielli d’Abruzzo incastonati tra le montagne della regione; nel suo caso si tratta del monte Civita.

Una storia millenaria quella del borgo marsicano le cui origini del nome si perdono nella leggenda; una delle più accreditate in realtà fa risalire il nome Tagliacozzo a due termini latini: Talus e Cotium, ovvero sia “taglio nella roccia”. Il borgo si è infatti sviluppato lungo la fenditura che divide in due il monte.

Una storia dunque di secoli che vede uno dei momenti più importanti risalente al Medioevo e, per la precisione, alla battaglia tra Corradino di Svevia e Carlo D’Angiò, nel 1268, che segnò la fine della dinastia sveva in Italia (e la conseguente disfatta dell’idea di trasferire la capitale dell’Impero della Germania in Sicilia).

Un profumo di storia che si respira tra vie e viuzze del borgo: dopo la piazza, tra le più scenografiche e armoniche del Centro Italia, ci si imbatte in una ramificazione di viuzze che ti riportano indietro nel tempo.

La località delle 5 porte cioè le 5 mura: Porta Romana verso Roma,

  • Porta Valeria all’opposto,
  • Porta S. Rocco adiacente ai Palazzo Ducale,
  • Porta da’ Piedi (o Porta dei Marsi) nel paese basso,
  • Porta Corazza verso il fiume Imele.

Cosa vedere a Tagliacozzo?

  • La chiesa di S. Maria del Soccorso: di cui restano della costruzione originale solo due locali posteriori;
  • chiesa di S. Cosma e Damiano: la più antica e ricca di pregio;
  • Palazzo Ducale: è il capolavoro artistico cittadino con le sue finestre istoriate, le bifore, le sale ornamentali, i dipinti e la Cappellina centrale;
  • Piazza Obelisco: chiamata Piazza da’ Piedi ed è contornata da numerosi palazzi signorili.
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l'Abruzzo e i suoi castelli

L’Abruzzo e i suoi castelli: un ricco patrimonio culturale e storico che hanno fatto grande la nostra terra ieri e oggi appassionano turisti di tutto il mondo.

Tra mare e monti, tra spiagge e natura: questo è l’Abruzzo; e tra i monti i suoi castelli che colpiscono al punto da diventare scenari di film che fanno epoca.

La nostra terra ne ha tanti, tantissimi ma oggi ne abbiamo selezionati 3 tra i più significativi.

  • Castello Aragonese (Ortona)

Realizzata su edificazioni di origini medievali, risale al 1400 ed è legata alla dominazione aragonese sul territorio abruzzese. Oggi il Castello (nella foto) è luogo di cultura per la cittadina, in quanto ospita mostre, concerti ed eventi culturali di ogni tipo, soprattutto nel periodo estivo. Un paesaggio mozzafiato quello che si vede al suo interno: la meravigliosa Costa dei Trabocchi.

  • Castello Rocca Calascio (L’Aquila)

Qui si entra in uno dei luoghi più suggestivi d’Italia e d’Europa visto che la National Geographic l’ha inserito tra i 15 castelli più belli al mondo.
Qui sono state girate scene di altri film come Il viaggio della sposa, film del 1997 di Sergio Rubini e The American, con George Clooney.

  • Castello di Rocca Scalegna (Chieti)

Storie, leggende e miti: pare furono i Longobardi nel 600 d.C. a volere la costruzione di Roccascalegna, durante l’occupazione dell’Abruzzo e del Molise. Leggenda come quella della mano del barone sulle sue mura: si racconta infatti che nel 1646 il Barone Corvo De Corvis ripristinò lo Jus Primae Noctis, una legge risalente al Medioevo secondo la quale ogni novella sposa del Feudo era costretta a passare con lui la prima notte di nozze. Questa usanza andò avanti fino a che un marito particolarmente geloso si presentò alla camera del barone travestendosi da sposa e lo pugnalò a morte nel suo letto.Oggi si narra che il Barone, prima di morire, abbia appoggiato una mano insanguinata sulla torre d’ingresso, lasciando la sua impronta. Quella impronta pare sia rimasta nonostante i tentativi di lavarla via.

 

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l'aquila

Capoluogo d’Abruzzo, terra ricca di storia e di emozioni: l’Aquila, una città che dopo il terremoto del 2009 si è rialzata, subito senza lasciare nulla al caso.

Una città che dopo 10 anni emana tutta la sua maestosità, tutto il suo desiderio di mostrarsi al mondo oltre il dramma.

La forza di volontà di popolo, quello aquilano, abruzzese, riparte dal turismo e dai suoi meravigliosi punti di riferimento tornati a nuova vita.

Uno su tutti: la Basilica di Collemaggio legata al culto di Celestino V, uno dei monumenti simbolo della città nonché sede di un giubileo annuale, il primo della storia, istituito con la Bolla del Perdono del 29 settembre 1294 e noto con il nome di Perdonanza Celestiniana.

Pertanto, è caratterizzata dalla presenza di una Porta Santa sulla facciata laterale.

Come dimenticare poi la chiesa di Santa Maria del Suffragio, detta delle Anime sante, nel cuore della città, simbolo de L’Aquila ferita ma non abbattuta che è tornata a volare. È un monumento in stile Barocco, anch’esso molto importante a livello architettonico.

Altro aspetto caratteristico de L’Aquila è la Fontana delle 99 cannelle; essa sarebbe legata alla leggenda dei 99 feudi che parteciparono alla fondazione della città dell’Aquila nel 200.

Una fontana molto suggestiva in quanto si trova in una piazza di cui tre lati sono coperti da fontanelle.

Tra l’altro, il numero 99 è un numero che ricorre spesso quando si pensa al capoluogo d’Abruzzo; si dice, per esempio, che vi siano 99 piazze, proprio a testimonianza di questi 99 castelli che avrebbero contribuito alla fondazione della città.

Una città, un capoluogo, una storia che tutto l’Abruzzo ama e porta nel cuore.

Foto di Simon Steinberger da Pixabay

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turismo abruzzo

Boom di presenze turistiche per il turismo in Abruzzo nel 2018, in provincia di Chieti: con 1.045.331, sono state il 9,3% in più rispetto all’anno precedente.

Seguono Pescara (+8,5%, 1.039.394 presenze) e L’Aquila (+7,0%, 919.851). L’unica provincia a far registrare il segno meno è quella di Teramo: -2,6% con 3.330.496 presenze.

In Abruzzo, rispetto allo scorso anno, le presenze sono aumentate del 2,3%, al di sopra della media nazionale, ferma al 2%.

E’ quanto emerge da un’indagine del centro studi di Confartigianato Chieti-L’Aquila.

I comparti dell’artigianato potenzialmente interessati dalla domanda turistica sono:

  • l’abbigliamento e calzature,
  • fotografia,
  • cornici,
  • gioielleria e bigiotteria,
  • ceramica e vetro,
  • agroalimentare,
  • trasporti.
by Redazione