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Tag Archives: emergenza coronavirus

Export abruzzese

I danni causati dalla pandemia all’export abruzzese risparmiano il comparto farmaceutico, che grazie alle sue performance permette di contenere una crisi generale, ed alla provincia aquilana di imporsi con il risultato di gran lunga migliore tra i diversi territori.

Tutto questo mentre crollano i risultati di altri settori, a cominciare dalla produzione di mezzi di trasporto, che da sempre rappresenta la punta di diamante dell’export regionale.

E’ quanto emerge dallo studio realizzato per la Cna Abruzzo, su dati Istat, da Aldo Ronci, relativo all’andamento delle esportazioni tra gennaio e settembre dello scorso anno: una ricerca in cui spicca soprattutto il risultato clamoroso del settore farmaceutico.

“L’export degli articoli farmaceutici – illustra l’autore – registra uno strepitoso incremento di 229 milioni, che in percentuale vuol dire 107,8% in più, 14 volte superiore a quello italiano che è del 7,6%”. 

Un risultato lusinghiero che conosce una destinazione su tutte: gli Stati Uniti e il loro mercato, che assorbono ben 228 milioni complessivi.

Il risultato, di per sé eccezionale, consegna al territorio aquilano, dove hanno sede gli stabilimenti più importanti, il primato assoluto in Abruzzo: anche perché è l’unico a poter esibire il segno “+” davanti ai suoi valori, visto che nell’insieme vanta un aumento di 244 milioni di euro, cui conferisce un sostegno poderoso proprio il comparto della farmaceutica, con ben 205 milioni di incremento.

Come detto, però, la crisi generata dal Covid-19 ha inciso profondamente in negativo sui risultati complessivi dell’export.

Lo confermano innanzi tutto i valori assoluti: perché se nei primi nove mesi del 2019 ammontava complessivamente a 6 miliardi e 478 milioni, dodici mesi dopo l’Abruzzo deve fare i conti con cifre assai ridimensionate (5 miliardi e 752 milioni) che si traducono in una flessione di ben 726 milioni.

E poi perché ad essere colpito nel modo più pesante è stato soprattutto il settore dei mezzi di trasporto, che ha subito una caduta di 654 milioni, con una decrescita del 19%.

Con il farmaceutico, dice ancora lo studio, a passarsela bene sono stati anche il settore delle apparecchiature elettroniche, cresciuto di 36 milioni (+24,2%) e quello dell’alimentare (+19 milioni).

Quanto ai territori, ovviamente, a determinare le gerarchie nella classifica dei risultati ottenuti è l’andamento dei settori di riferimento.

Così, se la farmaceutica ha permesso all’Aquilano di diventare la sola provincia con valori positivi (+244 milioni), la caduta speculare dei trasporti sospinge il Chietino all’ultimo posto (-753 milioni), con note assai negative anche per plastica e gomma (-88 milioni) e macchinari (-48).

Anche il Teramano presenta un quadro in evidente affanno (-215 milioni, ben 81 dei quali provocati dai problemi dell’abbigliamento), mentre il solo Pescarese resta più o meno in linea di galleggiamento: solo 2 milioni di perdite.

 

by Redazione
ALI

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del presidente di ALI (Autonomie Locali Italiane) Giacomo Carnicelli in merito alla campagna di vaccinazione anti Covid.

Vaccinarsi un dovere, al via la campagna dei Sindaci italiani per sensibilizzare i cittadini alla vaccinazione anti-Covid; gli amministratori locali aderenti si vaccineranno appena sarà possibile, compatibilmente con la scala di priorità indicata dalle Autorità Sanitarie. La campagna di sensibilizzazione lanciata da ALI – Autonomie Locali Italiane – intende rimarcare il fatto che vaccinarsi sarà un dovere e i Sindaci ci “metteranno la faccia”, associando la propria immagine alla campagna vaccinale.

La responsabilità individuale resta fondamentale per uscire da questa drammatica situazione, sanitaria ed economica, e noi ora abbiamo due carte da giocare: massimo rigore possibile in questi giorni di festa e vaccinazione di massa anti-Covid a partire da gennaio. Dipende da noi come e quando superare questo brutto momento, e che non siamo solo il Paese dei diritti, siamo anche il Paese dei doveri. Quando avremo la possibilità di immunizzarci, dobbiamo farlo per noi e per chi non potrà farlo per motivi di salute, come ad esempio gli immunodepressi.

Una pronta e rapida vaccinazione collettiva permetterà al nostro Paese di uscire al più presto dall’emergenza sanitaria e, quindi, concentrarsi sulle tante emergenze di natura economica e sociale che questa terribile pandemia ha portato con sé. Inutile sottolineare che ogni tentennamento in questa fase darà alle altre Nazioni un vantaggio competitivo sull’Italia, l’esperienza cinese (unico Paese tra le grandi economie mondiali a chiudere il 2020 con una crescita economica avendo, di fatto, evitato una “seconda ondata”) insegna.

Vaccinarsi è un atto di responsabilità civile e i sindaci sono pronti a dare l’esempio.

covid

Circa 5 milioni di euro a disposizione di 81 comuni delle aree interne della provincia di Chieti per il sostegno alle attività produttive economiche, artigianali e commerciali.

A tanto ammontano per il Chietino le risorse previste dal Dpcm che, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 dicembre, ripartisce 210 milioni di euro tra 3.101 Comuni.

Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila si mette a disposizione degli enti locali, per facilitare l’utilizzo delle risorse da parte dei Comuni e supportare al meglio le imprese.

I contributi rientrano nell’ambito del Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022.

Per ottenere le annualità successive è indispensabile gestire al meglio e rapidamente quelle relative all’anno in corso.

Proprio per questo l’associazione artigiana ha scritto una lettera agli 81 Comuni, con l’obiettivo di sottoscrivere un protocollo d’intesa finalizzato ad una gestione ottimale delle risorse.

Il contributo potrà essere utilizzato per la realizzazione di azioni a sostegno economico in favore delle micro e piccole imprese, anche al fine di contenere l’impatto dell’epidemia Covid-19 e le azioni a sostegno possono ricomprendere l’erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione e iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza (contributi in conto capitale).

“Il Dpcm – si legge nella lettera – consente, di fatto, il rilancio della strategia delle aree interne del Paese e può, in un momento di difficoltà come quello che stiamo attraversando, consentire l’utilizzo di risorse, seppur limitate, a beneficio delle imprese rappresentate che insistono in questi Comuni. Confartigianato, rappresentando le micro e piccole imprese e le imprese artigiane, ha sostenuto una Strategia per le Aree interne in grado di poter valorizzare il nostro territorio ed i nostri tanti piccoli Comuni, che in questo periodo di pandemia sono riusciti, spesso più delle città più grandi, a soffrire meno della crisi”.

L’associazione sottolinea, poi, che “è indispensabile far bene e fare presto” perché “l’erogazione delle annualità successive alla prima sarà subordinata al completo utilizzo delle risorse erogate in riferimento alle precedenti annualità, verificato all’esito del monitoraggio previsto dallo stesso decreto. In caso di non utilizzo – conclude la missiva – i fondi rientreranno nella disponibilità del Fondo per lo Sviluppo e la coesione”.

paride di febo

“Solidarietà al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio per le inaccettabili minacce ricevute dal Governo”. Esordisce così l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cappelle sul Tavo (Pescara), Paride Di Febo giovane esponente di Fratelli d’Italia, che ha preso posizione in merito alla tempesta che si è scatenata intorno alle scelte di Marsilio.

“In questo periodo così difficile – spiega Di Febo – non mi sembra il caso di confondere ancor di più gli italiani ed in particolare le categorie più vulnerabili con questo discorso monotono sulla divisione delle zone a colori; ad oggi si parla insistentemente della diatriba tra Governo Nazionale e Governo Centrale sui due giorni di anticipo della zona arancione voluta da Marsilio con l’intento di  risollevare, dati alla mano, le sorti dell’economia locale in vista delle festività natalizie”.

“Da amministratore tengo presente la coraggiosa scelta del Presidente ed esprimo la mia vicinanza politica e personale ad un Governatore attaccato a prescindere e forse proprio per i colori politici! Non vi sono giustificazioni nell’inveire così crudelmente su chi si spende per la nostra tutela in un periodo ostico come questo”.

Altro argomento rilevante e che fa discutere è quello sui “buoni spesa”, e così come spiega l’assessore:

Colgo l’occasione per anticipare ai cittadini che insieme al sindaco Lorenzo Ferri e agli uffici comunali stiamo provvedendo a preparare l’avviso pubblico con le rispettive domande per i buoni natalizi sotto indirizzo dello Stato Centrale: sicuramente è una scelta non da poco per sostenere le persone in difficoltà, ma è allo stesso tempo faticosa in quanto il lavoro è totalmente a carico degli Enti comunali già sotto pressione per il periodo, tanto più per i comuni piccoli come quello di Cappelle sul Tavo. Abbiamo già avuto a Pasqua molte difficoltà e dispendio di risorse quindi sappiamo a cosa andiamo incontro, ma per il bene dei cittadini siamo di nuovo sul fronte, ma troppo spesso abbiamo la sensazione di essere soli.

 

by Redazione
Archi

Non si terrà quest’anno il tradizionale saluto notturno alla Concezione che si svolge nella notte tra il 7 e l’8 dicembre ad Archi.

Il Covid ha fermato una delle usanze più sentite dalla popolazione locale e dai numerosi ragazzi che da qualche tempo a questa parte portano avanti la tradizione.

Giovani che comunque vogliono dare un segno di continuità. Perciò, in qualità di organizzatori, prepareranno per l’occasione, un piccolo video omaggio che sarà pubblicato on line.

In un 7 dicembre qualunque un gruppo di archesi, con a capo un cantastorie e accompagnato dalla banda del paese, si sarebbe radunato, a mezzanotte in punto, davanti alla Chiesa di Santa Maria dell’Olmo. Per il consueto saluto alla Madonna.

Poi il corteo si sarebbe incamminato nel borgo percorrendo le vie centrali e portando il “buongiorno” a tutti i compaesani.

Ogni famiglia, la notte della Concezione, viene salutata con una piccola composizione in rima, scritta e recitata dallo stornellatore.

I versi sono seguiti da un originale ritornello intonato dai bandisti. Suonato a ripetizione, dopo ogni singola battuta del cantastorie.

La tradizione,  che è stata tramandata nel tempo in modo orale, pare che affondi le sue radici nella metà dell’Ottocento con una finalità esclusivamente religiosa, nata dalla devozione alla Vergine di un cittadino archese.

Che ogni anno insieme alla sua famiglia offriva il saluto alla Madonna per averlo salvato da un grave pericolo.

Ma questo rituale non passò inosservato in paese tant’è che la notte della Concezione fu, anno dopo anno, sempre più affollata.

Sebbene non si hanno certezze sulla data del passaggio dal rituale religioso a quello prevalentemente laico,  si racconta che quel primo cantastorie (Tumasse de lu Baleije), vedendo così tanta partecipazione, decise di affiancare ben presto al saluto alla Madonna quello ai suoi compaesani.

E da qui iniziarono le rime , le battute, gli sfottò e tutto ciò di più esilarante che una tradizione così particolare possa avere.

I cantastorie nel tempo furono diversi. Dopo il figlio e il nipote di quel famoso ‘Tumasse’, i giullari timonieri del rito furono Francesco Lannutti (Ciccheccille), del quale ancora oggi si narra in paese per il suo sarcasmo e la sua piccante vena creativa, Pierino Pomilio e Cornelio Sirolli.

L’attuale cantastorie è Nicola Di Biase che dieci anni fa, appena diciottenne, spinto dai suoi amici, decise di buttarsi nell’avventura.

“Ho iniziato un po’ per scherzo, un po’ perchè tante persone hanno visto in me le caratteristiche per poter ricoprire questo ruolo – spiega Nicola che è maestro di musica e stimato cultore della tradizione – Anche per questa edizione avrebbe iniziato a lavorare alle battute circa tre settimane prima, raccogliendole nel suo diario annuale, perché adesso la tradizione è scritta, e come ogni anno si sarebbe incamminato insieme alla banda del paese e a un nutrito gruppo di giovani nell’antico borgo. «Le battute – spiega Nicola – vengono composte in rima baciata. Devono obbligatoriamente seguire una linea melodica che entra in simbiosi con la risposta musicale della banda. In quanto alla fine di ogni piccola filastrocca il complesso bandistico risponde con un ritornello che è sempre lo stesso”. 

A portare avanti questo rituale, insieme a Nicola, c’è anche il Complesso Bandistico Città di Archi. Un gruppo di giovani musicisti che hanno sposato appieno la consuetudine e che quest’anno hanno deciso insieme a Nicola di dare comunque un segno di continuità con la realizzazione di un piccolo filmato video che sarà condiviso sui social.

Il ruolo del resto della popolazione nell’usanza non è da meno. Molti si uniscono al corteo partecipando in prima persona alla festa, alcuni attendono dietro la finestra ansiosi di ascoltare il saluto che li vede come protagonisti.

Altri allestiscono durante il percorso veri e propri punti ristoro per gli stornellatori, con dolci rigorosamente fatti in casa, salumi e, per combattere il freddo, l’immancabile vino rosso.

“Una della particolarità di questa tradizione è che, essendo ora scritta, è diventata memoria storica – commenta il giovane cantastorie – se tra vent’anni vorremmo sapere cos’è accaduto in paese nel 2019, per esempio, basterà rileggere il diario della notte della Concezione di quell’anno per venire a conoscenza di tutti i fatti degli archesi o anche solo per rispolverare la nostra memoria”.

Un po’ come dire “ridendo e scherzando, scriviamo la storia”.

by Redazione
cugnoli e Alanno

È nei momenti di maggiore difficoltà, che si deve fare più forte il senso di solidarietà tra le persone. E devono essere le azioni a dare significato a quell’istinto di partecipazione, che ci spinge a tendere una mano verso gli altri.

È con questo spirito, che la famiglia Verdecchia, titolare di Radiosanit di Roseto, in accordo con la Curia Vescovile e anche grazie al diretto interessamento del Vescovo di Teramo, monsignor Lorenzo Leuzzi, ha deciso di donare alla Caritas Diocesana di Teramo tamponi da destinare a tutte le persone che vogliano sottoporsi al test per la verifica del contagio, ma stiano attraversando un momento di difficoltà economica, tale da rendere impossibile affrontarne il costo.

La donazione vuole essere dunque un segno vero, reale, tangibile e concreto di vicinanza e di solidarietà.

Sarà il personale della stessa Radiosanit ad effettuare i tamponi, nel percorso Covid allestito all’esterno della struttura sanitaria di Roseto, sulle persone indicate dalla Caritas e dalla stessa diocesi aprutina.

Lilt 

Un tunnel dotato di termoscanner per verificare la temperatura corporea di volontari e pazienti e due pannelli che permettono la costante sanificazione e igienizzazione di ambienti, persone e oggetti al 99%, con l’abbattimento di virus e batteri.

È entrato in funzione l’impianto di sanificazione che la ditta Smart Project di Pescara ha donato alla Lilt di Pescara per gli ambulatori di via Rubicone dove sono ancora in corso le visite per la campagna di prevenzione del tumore al seno.

La struttura ci permette di garantire ai nostri utenti ambienti assolutamente idonei e protetti per la sicurezza di tutti i cittadini fruitori, anche in vista delle convenzioni che vogliamo stipulare con Asl e Regione Abruzzo al fine di deospedalizzare, quanto più possibile, le visite ambulatoriali decentrandole nei nostri ambulatori.

Lo ha annunciato il Presidente della Lilt  – Lega Italiana Lotta contro i Tumori – sezione di Pescara, il professor Marco Lombardo, Presidente della Lilt Abruzzo, che ha accolto la donazione, eseguita da Davide Catalano, titolare della Smart Project, impresa che fabbrica macchine e stampanti in 3D, ma anche società di progettazione, ingegneria, sviluppo e ricerca, che da quindici anni opera su Pescara con sede in via Tiburtina.

Presenti anche Mimmo Di Marcantonio, socio Lilt, e i volontari.

“Ovviamente – ha spiegato il professor Lombardo – l’emergenza lockdown ha imposto anche alla nostra Associazione di assumere provvedimenti di tutela a protezione del nostro personale volontario e dei nostri pazienti contro il Covid-19. Misure fondamentali per un’Associazione che fa quotidianamente prevenzione oncologica, svolgendo visite, che oggi assumono un significato supplementare dopo che, purtroppo, la pandemia ha costretto le strutture sanitarie a concentrare sforzi e risorse sull’emergenza sanitaria del coronavirus, rallentando gli screening. In questo percorso abbiamo incontrato, attraverso Mimmo Di Marcantonio, una società che si è resa disponibile a donare l’attrezzatura necessaria per la sanificazione dei nostri ambienti, dunque gli ambulatori che ancora ospiteranno sino a fine anno le visite senologiche, 360 quelle che garantiremo complessivamente, ma anche i corridoi d’attesa e i nostri uffici”.

“La struttura, un arco a tunnel – ha descritto Catalano – è costituito da due pannelli verticali che diffondono, per nebulizzazione a raggi infrarossi, un mix di perossido di idrogeno, ovvero acqua ossigenata, alcol, acido lattico e aloe naturale, liquido sanificante e igienizzante brevettato dalla Smart Project, sostanza dermatologicamente innocua, che distrugge al 99 per cento virus e batteri. L’utente prima di entrare nei laboratori, passa e si ferma sotto il tunnel, scatta la nebulizzazione che in quindici secondi igienizza la persona, gli abiti e gli oggetti. Inoltre la macchina è dotata di termoscanner per la rilevazione della temperatura. Il tunnel si può smontare e, divisi, i due pannelli possono sanificare due ambienti diversi, ed è lo stesso impianto operativo al Pronto soccorso dell’Ospedale di Avezzano e già utilizzato in Campania in 7 Covid Hospital”.

“Per la Lilt – ha aggiunto il presidente Lombardo – la donazione significa permetterci di lavorare in sicurezza, dando le opportune garanzie ai nostri utenti, ovvero i cittadini che partecipano alle campagne di prevenzione, ai pazienti oncologici che comunque vengono nei nostri ambulatori per chiedere informazioni e consigli, o anche per manifestare una necessità, e anche ai parenti dei pazienti che comunque vengono in via Rubicone anche per chiedere notizie circa le attività a domicilio offerte. Soprattutto ci rende utili nel gestire le attività di prevenzione oncologica lontano dalle strutture Covid e da possibili assembramenti. E tale macchinario sarà fondamentale non solo nel periodo Covid, ma anche quando usciremo da tale emergenza, contro qualunque altro virus o batterio”.

 

 

Rotary Club Vestini Penne-Loreto

Nuova iniziativa benefica del Rotary Club Vestini Penne-Loreto: un progetto di telemedicina dal nome La cura inizia da casa che prevede una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme.

Una campagna di crowdfunding il cui obiettivo è aiutare i medici di base dell’Area Vestina ad assistere i pazienti con malattie croniche gravi, quelli in isolamento domiciliare (nello stadio precoce dell’infezione virale) e quelli guariti dal Coronavirus attraverso la donazione di strumentazioni tecnologiche (Elettrocardiografi portatili, saturimetri palmari, etc.) essenziali a garantire il monitoraggio continuo dei parametri vitali (come il volume respiratorio, l’impedenza toracica, la frequenza cardiaca).

La seconda dunque non ha fermato il Rotary Club Vestini Penne-Loreto che, sin all’inizio dell’emergenza Covid-19 lo ha visto supportare con iniziative il territorio dell’Area Vestina che già nella prima fase della pandemia è risultata essere una delle aree più colpite dell’Abruzzo: qui tanti operatori sanitari e cittadini, soprattutto anziani o persone con patologie pregresse, hanno contratto il virus.

Nell’attuale seconda fase di emergenza Covid-19, il Rotary Club Vestini ha deciso invece di impegnarsi ancora per rendere possibili interventi di telemedicina con il progetto La cura inizia da casa.

E’ possibile effettuare donazioni attraverso la piattaforma di raccolta fondi Gofundme o anche attraverso bonifico bancario intestato a:

Rotary Club Vestini

Iban: IT12L0847377320000000127783

Banca di Credito Coop. di Castiglione M.R. e Pianella

Causale: “Progetto di telemedicina Rotary 20-21”.

 

 

Avis Provinciale Pescara

Il Covid19 fa paura e crolla il numero dei donatori di sangue nella provincia di Pescara. Eppure i centri di raccolta allestiti sull’intero territorio hanno attivato una serie di misure di prevenzione che garantiscono agli utenti di poter compiere questo gesto di altruismo nei confronti del prossimo in estrema sicurezza e con tempi più rapidi.

A lanciare il grido d’allarme sulla diminuzione della raccolta di sangue e a rivolgere un appello ai potenziali donatori, sia nuovi che abituali, è l’Avis Provinciale Pescara mettendo in luce numeri allarmanti.

Nell’area di Pescara la carenza nell’approvvigionamento di sangue registra un -9%, mentre per l’area vestina un -6%. Una situazione che diventa ancora più grave nella raccolta di plasma.

“Siamo di fronte a un’emergenza sangue che sta diventando quasi strutturale”, sottolinea il presidente provinciale di Avis, Camillo Bosica.

“Il perdurare della pandemia ha minato alla base l’emotività delle persone che sono impaurite da un pericolo che non si vede e, nonostante i mesi passati, mette ancora a repentaglio vite umane. Anche il gesto della donazione del sangue risente dell’emotività scossa dei donatori. Il buon cuore degli italiani, che in eventi come i terremoti fa riempire i centri trasfusionali, è ormai un lontano ricordo”.

Gli indici nei diversi centri raccolta della provincia di Pescara, infatti, sono quasi tutti negativi.

“E’ assolutamente necessario invertire la rotta”, prosegue Bosica, “perché l’emergenza sangue sarà ancora più grave quando, e si spera presto, gli interventi chirurgici, ad oggi rinviati, riprenderanno a pieno regime. Occorre che tutti sappiano che, proprio in momenti come questi, la donazione ha un valore aggiunto e dobbiamo impegnarci al massimo perché ogni sacca raccolta in più, oggi, è un passo importante per ripristinare un’ottimale raccolta del prezioso bene sangue, con l’obiettivo di arrivare all’autosufficienza locale e regionale”.

A garantire come i centri di raccolta siano luoghi sicuri da frequentare è il direttore sanitario dell’Avis Provinciale, la dottoressa Irene Iezzi.

“Tra le conseguenze negative della pandemia di Sars-Cov2”, evidenzia, “è da considerare anche l’emergenza sangue, che si è determinata nonostante il rinvio delle terapie e degli interventi più urgenti, soprattutto per il timore che hanno i donatori nel recarsi nelle strutture ospedaliere”.

Eppure, come ricordato dai rappresentanti dell’associazione, tutti i centri di raccolta del territorio hanno adeguato i loro protocolli all’emergenza per scongiurare qualsiasi rischio, sia per i donatori che per il personale.

“I donatori accedono alle strutture di raccolta previa prenotazione, così da contingentare gli accessi evitando assembramenti e da ridurre i tempi di attesa e di permanenza nella struttura”, spiega la dottoressa Iezzi, “viene fatto un triage telefonico, con particolare riferimento a situazioni legate all’infezione da Sars-Cov2 (sintomi, contatti stretti, spostamenti in zone a rischio) così da consentire la prenotazione per la donazione solo a coloro che non presentano fattori di rischio. Ovviamente si può accedere ai centri raccolta soltanto muniti di mascherina correttamente indossata e, all’ingresso, viene rilevata la temperatura corporea dei donatori che sono invitati a sanificare le mani”.

A queste misure di prevenzione si aggiunge anche la sanificazione periodica degli ambienti e la protezione con dispositivi individuali per gli operatori. “Attualmente”, rassicura il direttore sanitario, “donare sangue rappresenta una delle attività sanitarie più sicure, sia nei centri trasfusionali ospedalieri che nell’Unità di raccolta associativa di Avis Comunale Pescara dove è possibile, da qualche mese, donare anche il plasma”.

Per prenotare la propria donazione e per maggiori informazioni visitare il sito www.avisprovincialepescara.it oppure rivolgersi al centro più vicino al proprio domicilio:

Pescara

Unità di raccolta associativa Avis Comunale di Pescara
Piazza Salvo D’Acquisto 19/21 – tel 085.2934219

Penne 

UOS Medicina Trasfusionale ed Ambulatorio di Ematologia
via Battaglione Alpini 1 – tel 085.8276293

Popoli

UOS Medicina Trasfusionale ed Ambulatorio di Ematologia
Via Saffi 118 – tel 085.9898414

Montesilvano

Arriva da Montesilvano il primo igienizzante mani e multiuso 100 per cento abruzzese e 98 per cento naturale.

A produrlo, nel laboratorio nel cuore della città adriatica, è Nakura Bio, l’azienda di cosmesi naturale nata grazie al bando Resto al Sud e all’iniziativa imprenditoriale di Agnese Mazza e Michela Viola che si occupano della fase produttiva e Sara Pattara e Alessandro Pompei che gestiscono le fasi commerciali e di marketing.

“La cosmesi bio resta il core business della nostra azienda – spiega Alessandro Pompei – ma alla luce dell’emergenza sanitaria esplosa a livello globale, abbiamo ritenuto eticamente necessario riconvertire la nostra produzione”.

In piena fase di start up, i quattro giovani imprenditori che da poco hanno ottenuto gli incentivi di Invitalia che sostiene la nascita di nuove attività, hanno messo in stand by la produzione dei prodotti per la cura della pelle, per avviarne una esclusivamente dedicata agli igienizzanti, principali alleati nella lotta contro il coronavirus.

Amas di Nakura Bio è il primo igienizzante 100 per cento abruzzese, realizzato attraverso materie prime provenienti da fornitori a km0, tutti appartenenti al territorio regionale. L’igienizzante mani e multiuso è anche al 98 per cento naturale, con tutti gli ingredienti di origine vegetale.

L’igienizzante è arricchito di olio essenziale di eucalipto, che potenzia l’azione microbica, e presenta glicerolo vegetale che conferisce proprietà emollienti e dermoprotettive in grado di attenuare la secchezza della pelle. L’igienizzante, in spray e gel, di vari formati, contiene il 70 per cento di alcool, rendendolo un prodotto disinfettante anche per tessuti e superfici.

“Senza discostarci dalla nostra mission, legata alla produzione biologica e naturale con il minor impatto possibile sull’ambiente – conclude Pompei – inserendoci nel momento storico che stiamo vivendo, abbiamo deciso di concentrarci sulla produzione degli igenizzanti. Oltre all’alcool glicerina e all’olio essenziale, la gomma che usiamo per addensare la soluzione alcolica è di origine vegetale e questo ci distingue dagli altri prodotti che usano polimeri di sintesi, non biodegradabili nell’ambiente”.