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Turismo attivo

C’è un immenso giacimento di valori ambientali nelle nostre aree montane che può trasformarsi in offerta turistica mirata e vincente per tutto l’Abruzzo.

A condizione di avere a disposizione progetti e idee, ma anche sostegno economico e supporto istituzionale agli operatori professionali.

E’ il senso del protocollo d’intesa sottoscritto a Pescara, nella sede regionale della Cna, dal presidente regionale di Cna Turismo, Claudio Di Dionisio, e  dal presidente  regionale di una sigla che rappresenta in Abruzzo circa 200 operatori del Collegio delle guide alpine e degli accompagnatori di media montagna, Davide Di Giosaffatte.

Obiettivo dell’intesa raggiunta tra le due sigle specializzate nel segmento della vacanza attiva e del turismo “esperienziale” è “contribuire a valorizzare, sviluppare e tutelare il comparto del turismo  montano e delle aree interne”.

A favorire questa vocazione, come detto, “la presenza di uno straordinario patrimonio ambientale pressoché unico in Europa: tutto ciò deve costituire il valore aggiunto di un’offerta che va affinata puntando alla costruzione di pacchetti mirati, al potenziamento di figure professionali dedicate e non improvvisate, a politiche di promozione e marketing efficaci ispirate alla continuità nel tempo, slegate da contingenze e mutamenti del quadro politico-istituzionale locale”.

Agli auspici, le due associazioni uniscono però un robusto pacchetto di proposte indirizzate ai diversi interlocutori istituzionali, Regione in testa.

Ecco così la richiesta di “promuovere le attività dell’escursionismo, arrampicata, alpinismo estivo ed invernale, sci alpinismo, freeride, quali valore aggiunto nell’offerta turistica regionale; migliorare e ottimizzazione l’accoglienza e l’organizzazione della ricettività turistica in funzione delle esigenze specifiche della clientela delle attività esperienziali; diffondere la conoscenza delle nostre attività esperienziali tra i tour operator ed operatori della ricettività turistica; coinvolgere il Collegio regionale in iniziative e progetti di carattere turistico per la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale dell’entroterra abruzzese, con particolare attenzione ai borghi e ai piccoli centri abitati di montagna, anche in forma aggregata; predisporre progetti attuativi, con l’obiettivo di intercettare finanziamenti di carattere nazionale e comunitario, con lo scopo di valorizzare le aree interne, il ripopolamento, la nascita di nuove attività e servizi connessi; valorizzare la figura professionale delle guide alpine, e quelle connesse degli accompagnatori di media montagna, con iniziative, corsi, manifestazioni, creando i presupposti per una affermazione del ruolo anche in ambiti popolari”.

Positivi, sempre a detta delle due sigle, alcuni primi risultati che muovono nella direzione giusta: come “la sottoscrizione di accordi nazionali con un grande operatori quale Air Bnb; la doppia partecipazione con proposte di filiera al TTG di Rimini; la formulazione di proposte e richieste (specialmente per il ruolo delle guide e delle aziende turistiche) in tempo di Covid-19, in partnership con le altre sigle unitarie; l’organizzazione del 1° Eductour e workshop Active Abruzzo con la partecipazione di 12 tour operator internazionali interessati all’offerta della regione”.

7 Dicembre 2020