Nella “capitale abruzzese del miele”, sabato 21 e domenica 22 settembre è in programma un viaggio lungo due giorni a Tornareccio (Chieti) tra expo, degustazioni, laboratori, incontri, spettacoli, visite guidate, territorio e arte.
Una capitale che si rimette in viaggio verso nuovi e più ampi orizzonti, in cui il miele sarà l’indiscusso protagonista di un progetto che farà conoscere sempre di più Tornareccio e la sua lunga tradizione apistica agli amanti del buono e del bello di tutta Italia e del mondo.
Il borgo di 1.755 abitanti, è infatti uno dei massimi centri abruzzesi ad esportare miele in tutta la regione e in Italia. La storia dell’arrivo del miele a Tornareccio ha inizio nei primi anni del Novecento.
Argito Di Vincenzo, negli anni ’30 acquisto a Termoli uno sciame d’api che poi rinchiuse in un sacco di liuta per portarlo in paese.
L’acquisto serviva per garantire il sostentamento della famiglia, e successivamente la produzione del miele forgiò la prima industria locale dell’Apicoltura Tieri, il cui stabilimento moderno è in via De Gasperi.
La svolta aziendale avvenne negli anni ’60, quando il egnero di Argito, Alderino Tieri, decise di continuare l’attività, in quegli anni in piena espansione a Tornareccio, grazie alla tecnica nomadistica, ancora oggi usata: risalgono a quel periodo le migrazioni di apicoltori alla ricerca di piantagioni fuori il territorio regionale.
Per partecipare: Comune di Tornareccio