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Author Archives: francesca

Filippo Guidi

Dachau, anno 1933. Saul, un giovane ragazzo di quindici anni, e la sua famiglia di origini ebree, dopo aver subito uno stravolgimento della loro vita quotidiana vengono deportati all’interno del Campo di Concentramento della loro città.

Lì dentro vari avvicendamenti saranno filo conduttore di questo viaggio nel tempo di circa 90 anni; lo stesso viaggio, appunto, che è protagonista di un libro che reca la firma del giovane pescarese Filippo Guidi pronto ad inaugurare il suo ingresso nel frizzante mondo Masciulli Edizioni con 28320 il ragazzo che urlava in silenzio, la sua prima pubblicazione che suona come eco proprio nel giorno della Memoria in questo 2021.

“L’idea del libro è nata il 3 aprile 2019 durante la gita dell’ultimo anno delle superiori – spiega l’autore e prosegue, –  in quel giorno siamo stati in visita al Campo di Concentramento di Dachau, io avevo con me la mia macchinetta fotografica e ho iniziato a scattare le foto all’interno del campo. Proprio mentre scattavo queste foto, ho immaginato cosa potesse significare vivere la vita da campo e così è nata la storia nella mia testa”.

“Tornato a casa, a Villa Raspa di Spoltore – prosegue –  guardando le foto ho iniziato a buttare giù qualche idea per un libro che ho successivamente accantonato e ripreso poi a marzo 2020, durante il lockdown, incoraggiato dalla mia fidanzata Arianna”.

Emozionato per questa scelta l’editore Alessio Masciulli: “E’ sempre bello vedere che ragazzi così giovani si avvicinano al mondo dei libri e vogliono addirittura mettersi in gioco; Filippo è sicuramente uno dei pochi ragazzi che dal 2000 in poi ha deciso di scrivere un libro di questo tipo”.

E’ stato lo stesso autore a dichiarare che durante la stesura del libro ha portato avanti anche diverse ricerche storiche per arricchirlo con eventi realmente accaduti nella Germania dell’epoca e dunque per rendere la storia sempre più avvincente e veritiera, l’elemento storico è quindi essenziale per evidenziare al meglio la rilevanza di questi eventi.

“Fin da piccolo – prosegue Filippo – ho sempre avuto la passione per la scrittura, che ho coltivato in maniera silenziosa. Il perché della pubblicazione del libro è arrivato solo dopo la sua conclusione. Volevo cercare di dare, nel mio piccolo, un contributo alla memoria di questa parte di storia così significativa e così importante. Io sono sempre stato un appassionato di storia in generale e in particolare mi ha sempre colpito la Seconda Guerra Mondiale. Ho sempre cercato di capire cosa avesse spinto i tedeschi a macchiarsi del più grande crimine dell’umanità e ad oggi non trovo una spiegazione”.

“Spero che il libro piaccia – conclude il giovane autore –  non per un mio prestigio personale, ma perché questa parte di storia è fondamentale, va studiata e ricordata per sempre: certe atrocità non possono essere più commesse”.

Filippo Guidi è nato a Pescara il 2 gennaio 2001, dopo aver conseguito l’esame di maturità nell’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi di Savoia” a Chieti, nel 2019 entra a pieno regime nel mondo lavorativo come operaio di E-distribuzione. Le sue passioni principali sono: la lettura, la fotografia e il calcio. Questa è la sua prima pubblicazione.

by francesca
biancazzurri

Si sperava che il cambio di allenatore avesse portato un vero cambio di marcia, invece per i biancazzurri la situazione ora è critica.

Seconda sconfitta consecutiva: dopo la Cremonese in casa, anche la Salernitana vince; la classifica recita impietosamente 19 partite giocate, 16 punti cioè penultimo posto in classifica.

Nemmeno gli aggiustamenti del mercato (ancora aperto) ha cambiato le cose. Ora ci si aspetta un riscatto nella prossima trasferta a Chievo domenica 31 gennaio alle 15.

 

Foto: Pagina Facebook ufficiale Delfino Pescara 1936

by francesca
_Pasqualino Canzii

Riconosciute le virtù eroiche del seminarista Pasqualino Canzii, che diventa quindi Venerabile.

Il suo nome infatti figura tra quelli inseriti nei decreti autorizzati il 21 gennaio 2021 dal Papa a seguito dell’udienza con il card.

Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi.

Terminata la fase diocesana del processo di Beatificazione, tutto il materiale era al vaglio della Congregazione delle Cause dei Santi a Roma.

Dopo giudizio favorevole dei Vescovi e dei Cardinali della Congregazione, il Santo Padre ha autorizzato la promulgazione del Decreto sull’eroicità delle virtù o sul martirio del Servo di Dio, che così diviene Venerabile: gli viene riconosciuto cioè di aver esercitato in grado “eroico” le virtù cristiane (teologali: fede, speranza e carità; cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza; altre: povertà, castità, ubbidienza, umiltà, ecc.), o di aver subito un vero martirio oppure di aver offerto la vita secondo i requisiti previsti dal Dicastero.

Grande soddisfazione per questo traguardo la esprime il Promotore della Causa e fondatore del Comitato per la Beatificazione, il maestro Lucio Salini, che sulla figura del Seminarista ha realizzato numerosi libri e pubblicazioni:

“Quando ho avuto la notizia mi sono commosso – afferma Lucio Salini – la aspettavo da molti anni e finalmente è arrivata. Ho sempre creduto nella meravigliosa figura di Pasqualino e oggi provo una gioia immensa”.

Pasqualino Canzii è nato il 6 novembre 1914 a Bisenti, in provincia di Teramo, dal sarto Alfredo Canzii e da Semira Forcellese. Il 14 ottobre 1926 entra nel seminario diocesano di Penne (Pe).

In testa aveva una sola idea: la santità. E tra i suoi propositi ne aveva uno ricorrente: “Gesù voglio farmi santo, presto e grande Santo”.

Voleva diventare santo, come San Gabriele dell’Addolorata, San Luigi Gonzaga, San Giovanni Berckmans: “Se loro sono santi in carne ed ossa come me, perché io non debbo farmi santo?”.

Nel pomeriggio del 24 gennaio 1930 Pasqualino muore, dopo pochi giorni di malattia. E prima di andarsene dice alla mamma che lo assiste: “Si avvicina l’ora beata: sono felice! Iddio mi chiama”.

La notizia della morte fa presto il giro della città: tutti sono convinti che è morto un santo. Ai funerali, che si svolgono il giorno successivo a Penne, partecipa una moltitudine di gente. Solenni sono pure i funerali a Bisenti, nel cui cimitero Pasqualino viene sepolto.

La folla si assiepa intorno al feretro gridando: “Il santino! Il santino!”.

Monsignor Carlo Pensa, allora vescovo della diocesi di Penne, scriveva: “Il Signore ce lo ha tolto forse perchè non eravamo degni di possedere un così bel fiore…

Per la sua profonda semplicità e la sua immensa pietà può essere ancora proposto come esempio per tutti”.

Nel Bollettino della Sala Stampa Vaticana, oltre a Pasqualino Canzii, i decreti riguardano altri sette Venerabili.

by francesca
francavilla

Prenderà il via questa settimana il progetto ULE 20/21 – Uniamo le esperienze, anche a distanza, l’iniziativa promossa dall’associazione Lì (Laboratorio Innovazione) di Pescara in collaborazione con il Comune di Francavilla al Mare (Ch) e la sua Università della libera età.

Il progetto, realizzato grazie a un finanziamento della Regione Abruzzo e del ministero del Lavoro e della Politiche sociali, partirà sabato 16 gennaio con una lezione spettacolo dal titolo Le radici del volgare a cura del comico e docente ‘Nduccio che verrà trasmessa alle ore 21 su Rete8. Si proseguirà poi tutti i mercoledì come da programma.

L’Università della libera età è un progetto del Comune di Francavilla che esiste da decenni ma che è stato rilanciato nel 2016 dalle coordinatrici Nadia Cristina Di Naccio e Annalica Casasanta con il progetto Ule – uniamo le esperienze.

“Il progetto nasce dalla consapevolezza che la conoscenza derivi dalla condivisione delle esperienze e questo vale per qualsiasi disciplina, in qualunque settore e a qualunque età”, commentano le responsabili.

Nel corso degli anni abbiamo lavorato sul territorio creando una vera e propria rete di iscritti che si assesta intorno alle 300 persone ma speriamo di crescere sempre di più. Abbiamo organizzato ogni settimana lezioni conferenze, ogni anno su una tematica diversa e oltre alle lezioni, ovviamente gratuite, abbiamo sempre attivato vari laboratori e organizzato viaggi culturali in Italia e all’estero.

Tuttavia nel corso del 2020 l’emergenza sanitaria ha interrotto bruscamente il ciclo di appuntamenti. Ed è per questa ragione che l’associazione Lì ha deciso di promuovere il progetto “ULE 202/21 – Uniamo le esperienze, anche a distanza”, così da consentire alle lezioni di riprendere regolarmente utilizzando la consolidata metodologia della didattica a distanza.

“Sappiamo perfettamente che la pandemia ha penalizzato soprattutto la fascia di popolazione degli over 65 anni”, commenta il presidente dell’associazione Lì, Maria Pia Rana, “che, se da un lato necessita di maggiore tutela e protezione, dall’altro rischia di andare incontro a una serie di problematiche, psicologiche e non solo, dovute all’isolamento, alla solitudine e alla mancanza di stimoli necessari all’invecchiamento attivo. Per questa ragione, come associazione che da anni si occupa di progetti complessi, soprattutto in ambito sociale, abbiamo deciso di abbinare l’esperienza dell’Università della libera età alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali, per raggiungere gli utenti nelle proprie abitazioni. Questo ci consentirà non solo di consolidare il rapporto con gli allievi del passato, ma anche di raggiungere una platea più ampia grazie alla mancanza di limiti spazio-temporali garantita dal web”.

Il programma prevede una serie di lezioni-conferenze online trasmesse ogni mercoledì pomeriggio dall’Auditorium Sirena di Francavilla che potranno essere seguite sia sulla piattaforma Zoom che in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ule.

Tutti i materiali, inoltre, saranno archiviati e consultabili in qualsiasi momento sul sito www.felicitapubblica.it.

Verranno poi offerti percorsi di alfabetizzazione  digitale con tutorial che renderanno possibile, anche agli utenti meno inclini alle nuove tecnologie, il pieno utilizzo dei servizi online, in particolare di quelli orientati alla socializzazione e all’accesso alle informazioni, come le piattaforme di condivisione, i principali social, la messaggistica istantanea.

“L’Università della libera età è un’istituzione ormai consolidata nella nostra città, che nel tempo si è migliorata ed adattata alle nuove esigenze del suo appassionato pubblico”, commenta il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani.

In particolare dal 2016, con la direzione di Annalica Casasanta e Nadia Di Naccio, essa è cresciuta nel valore e nel prestigio. Quest’anno, grazie al contributo fondamentale dell’associazione Lì, l’Ule entra in un processo virtuoso che le permette di essere presente anche in un momento storico in cui non è possibile recarsi tutti insieme, nello stesso luogo, per assistere alle lezioni. E’ così che si permette alla cultura e alla bellezza di circolare ancora tra di noi, sia pure in una nuova e speriamo temporanea forma, senza disperdere energie preziose per la comunità.

Per l’attuale anno accademico le coordinatrici hanno deciso di riproporre il tema “amore”, in tutte le sue sfaccettature, già scelto per il 2020 e particolarmente apprezzato dagli utenti prima dello stop forzato.

Le lezioni spazieranno dalla danza all’architettura, passando per l’antropologia, la fotografia, il cinema e la medicina.

Il programma prevede anche un laboratorio di scrittura creativa con Peppe Millanta della Scuola Macondo di Pescara e un laboratorio di lettura espressiva condotto dall’attore e regista pescarese Milo Vallone.

Per maggiori informazioni: pagina Facebook ULEFRANCAVILLA – email: ulefrancavilla@gmail.com

by francesca
Un Mondo di Abruzzo

L’associazione culturale Un Mondo di Abruzzo nasce per dare nuove opportunità al nostro territorio attraverso la storia, depositaria delle nostre tradizioni coniugandole concretamente con l’innovazione.

Un Mondo di Abruzzo dunque mette in campo un progetto, realizzato da Polvere di Eventi di Monica Recchia, ambizioso e innovativo pensato per le scuole elementari e medie dall’importante aspetto ludico-didattico per ragazzi e bambini che, a loro volta, impareranno attraverso i tour, a vivere la valorizzazione del territorio all’interno della storia la quale riprenderà vita davanti ai loro occhi.

Ogni luogo che visiteranno avrà una rappresentazione magistralmente recitata del reale periodo storico di riferimento; è così, tra emozione, stupore e allegria, i bambini e i ragazzi impareranno ad amare la storia quale depositaria della nostra identità culturale e delle nostre tradizioni.

Essenziale, in questo contesto, la figura del piccolo Emanuele, mascotte del progetto e del video di presentazione, simbolo del futuro e rappresentante di tutti i bambini e della new generation.

Con Un Mondo di Abruzzo quindi, si partirà per un viaggio nel tempo che avrà inizio con la visita guidata all’interno del parco museale L’Abruzzo in Miniatura (con cui collaboriamo) presieduto da Livio Bucci.

Il giorno successivo inizierà il tour avventura verso l’entroterra abruzzese alla scoperta di due luoghi simbolo del nostro territorio che, precedentemente, bambini e ragazzi avranno già ammirato in scala nel parco museale.

Prima tappa dunque la bellissima e antica città romana di Alba Fucens e il suo stupendo anfiteatro; seconda tappa l’imponente castello Piccolomini di Celano.

In entrambi i luoghi, ragazzi e bambini saranno a stretto contatto con i personaggi (in carne e ossa) di quel tempo.

Momenti che promettono uno scambio di forti emozioni che aiuteranno i piccoli a ricordare con facilità le gesta di quei personaggi che, abitualmente, studiano sui banchi di scuola.

Un viaggio inoltre che permetterà loro quelle realtà finora solo immaginate.

Dettaglio che fa la differenza in quanto il bambino entra, in modo empatico, a stretto contatto con la storia imparando ad amarla perché condivisa e capita.

Non sarà dunque un viaggio astratto e lontano, bensì vicino e comprensibile.

Un viaggio cioè che potrebbe rendere più facile l’amore nei confronti della storia e l’interesse verso un passato “toccato con mano” che comunque resta sempre parte della nostra identità.

 

Per saperne di più, c’è anche il canale Youtube Un Mondo di Abruzzo

by francesca
Pescara corsaro

Grandissima gara per gli uomini di Breda la prima del 2021 al Mapei Stadium contro la Reggiana. Una vittoria che apre dunque al meglio il nuovo anno.

Serviranno accorgimenti e integrazioni con l’apertura del calciomercato invernale, ma il Pescara corsaro visto ieri, ha fatto palpitare i cuori dei tifosi.

Il gol di Scognamiglio è una liberazione, ma la vera impresa nasce dal cuore: in 9 e con 5 minuti di recupero, la squadra tiene bene gli attacchi avversari e conquista la vittoria.

Ora la Serie B va in pausa, i biancazzurri torneranno in campo all’Adriatico domenica 17 gennaio alle 15 quando ospiterà la Cremonese.

 

Foto: Pagina Facebook ufficiale Delfino Pescara 1936

by francesca
Festività in Abruzzo

In Abruzzo, a dicembre, mese delle festività di Natale, le famiglie, secondo le stime, spenderanno 287 milioni di euro per prodotti alimentari e bevande, pari al 60,8% del totale della spesa del mese in prodotti e servizi tipici del Natale.

La cifra complessiva scende rispetto ai 322 milioni dello scorso anno, ma tutto sommato regge, considerato il difficile momento dovuto alla pandemia da Covid-19.

Del totale, 84 milioni verranno spesi in provincia di Chieti (-11 mln), 69 in provincia di Pescara (-9 mln), 67 in provincia dell’Aquila (-8) e 66 in provincia di Teramo (-8).

Centoquarantanove prodotti agroalimentari tradizionali, molti dei quali tipici proprio del periodo natalizio, e undici quelli “di qualità”, tra Dop, Igp e Stg.

Lo rileva un’indagine del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila.

Dai dati emerge chiaramente la vocazione artigiana della food economy abruzzese: il 18,2% del totale degli addetti delle imprese del settore (16,1% in Italia) – cioè 7.151 operatori – lavora nell’artigianato, dato che colloca l’Abruzzo al nono posto della classifica nazionale.

Nella regione, al terzo trimestre del 2020, sono attive 2.320 imprese artigiane. Il peso dell’artigianato alimentare sull’artigianato totale è pari al 7,9%.

A fronte della tenuta del settore alimentare manifatturiero, la crisi Covid-19 ha determinato effetti pesanti sulle imprese della ristorazione.

In attesa dei dati ufficiali, non si può non evidenziare che nei primi tre trimestri del 2020 il fatturato dei servizi di ristorazione ha registrato un drastico calo del fatturato.

Di conseguenza, segnali di fragilità provengono dal mercato del lavoro, con l’occupazione nei settori della food economy che scende in modo significativo, più del resto dell’economia.

“I nostri prodotti del territorio – sottolinea il direttore di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli – hanno una qualità eccellente. Ora più che mai, soprattutto a Natale, periodo in cui i consumi aumentano, bisogna sostenere le attività locali, affinché possano ripartire. In una logica di promozione e rilancio del ‘made in Abruzzo’ invitiamo la cittadinanza ad acquistare produzioni locali. In questo momento è fondamentale preferire le prelibatezze tipicamente abruzzesi, non solo per un discorso di qualità alimentare, ma anche per contribuire, a partire da un piccolo gesto, quale l’acquisto di un regalo o di un dolce, al rilancio dell’economia locale, del suo artigianato e delle sue micro e piccole imprese, messe in ginocchio dalla gravissima crisi conseguente all’emergenza sanitaria”.

Pescara calcio

La sconfitta in casa dell’Entella è stata meritata, squadra che non c’era in campo e la Pescara calcio è tornata a casa a mani vuote regalando ai ragazzi di mister Vivarini la prima vittoria stagionale.

L’anno più bizzarro sta (fortunatamente) finendo ma prima per la B c’è un’ultima giornata da disputare e per i biancazzurri è necessario vincere.

All’Adriatico infatti mercoledì 30 arriva il Cosenza consapevole di “incontrare una squadra molto arrabbiata”.

Gara casalinga dunque in cui si spera di continuare la buona tradizione: i precedenti ufficiali in Abruzzo tra le due squadre sono 26; 12 i successi biancazzurri (ultimo 3-1 nella I Divisione 2009/10), 12 i pareggi (ultimo 1-1 nella B dell’anno scorso) e 2 vittorie calabresi (ultima 2-1 nella C 1967/68).

 

Foto: Pagina Facebook ufficiale Delfino Pescara 1936

Miglianico

Miglianico è “Comune riciclone”: il prestigioso riconoscimento di Legambiente, che premia quei Comuni che hanno contenuto sotto i 75 kg per ogni cittadino lo scarto indifferenziato nella raccolta dei rifiuti, è stato virtualmente consegnato ieri in diretta web al sindaco, Fabio Adezio.

Nel corso del 2019, infatti, la frazione indifferenziata raccolta nel territorio comunale è stata pari a 366,12 tonnellate, pari a poco più di 73 kg. per ogni cittadino.

Un dato che sottolinea lo sforzo dell’amministrazione comunale che dal momento del suo insediamento ha fatto notevoli investimenti per promuovere la raccolta differenziata.

Nello scorso anno, del resto, Miglianico ha conferito 684,50 tonnellate di umido, 313 tonnellate di carta, 173,7 tonnellate di vetro, 49,08 tonnellate di plastica, confermando l’alta capacità di differenziazione dei cittadini

“Questo riconoscimento – ha spiegato il sindaco Fabio Adezio – è tutto per i cittadini: sono loro che hanno fatto il lavoro più importante, quello di differenziare i rifiuti e conferirli in maniera corretta. Sono felice di questo risultato che premia un obiettivo che la mia amministrazione si era posto sin dal suo primo insediamento, sei anni fa: fare di Miglianico una comunità rispettosa dell’ambiente e capace di bruciare le tappe per arrivare a livelli di raccolta differenziata inimmaginabili fino a pochi anni fa. Un lavoro lungo, fatto di informazione, educazione, persuasione, che ormai è stato interiorizzato dai cittadini che trovano del tutto naturale differenziare i rifiuti, operazione che tra l’altro ha già fruttato un abbassamento della tariffa pretesa dal Comune per lo smaltimento: un piccolo segno, ma significativo che ha contribuito a sostenere le famiglie del nostro paese. Non ci fermeremo qui, il nostro nuovo obiettivo è continuare ad ottenere questo titolo anche nei prossimi anni, cercando di isolare sempre di più la piccolissima sacca di incivili che insiste pervicacemente a disinteressarsi dell’ambiente e a gettare i rifiuti senza cautele”.

 

Cna Abruzzo

Entro la fine dell’anno devono essere corrisposti a quanti ne hanno diritto i fondi previsti dalle diverse misure di ristoro volute dalla Regione Abruzzo. Anche a costo di lavorare senza soluzione di continuità nei giorni festivi.

Lo sostiene il presidente regionale di Cna Abruzzo, Savino Saraceni, che chiede “alla giunta regionale e al presidente Marsilio di dire ai cittadini e agli imprenditori come stanno effettivamente le cose, indicando tempi e modi in cui avverrà effettivamente l’erogazione. Perché adesso al caos di aperture e chiusure non si può sommare il rinvio a data da destinare di quanto promesso”.

L’Abruzzo – prosegue – versa in una situazione estremamente preoccupante, per via della particolare situazione in  cui siamo finiti. Perché siamo in Italia gli unici ad essere rimasti penalizzati, seppur per pochi giorni, con la ‘zona arancione’; e perché frastornati dalla confusione generata dai contrasti istituzionali tra Regione e Governo circa la potestà decisionale sulle restrizioni, culminati con la sentenza del Tar che ha dato ragione al Governo. Un caos cui ora non si può certo sommare anche l’incertezza nella erogazione di quanto promesso con i provvedimenti ‘Cura Abruzzo 1 e 2′”.

“In queste ore – ricorda ancora Saraceni – abbiamo assistito, nel silenzio della Giunta, a prese di posizione di segno opposto tanto di autorevoli esponenti della maggioranza di governo regionale che di opposizione. Con gli uni che indicano, dandola per certa, la fine dell’anno come limite per la liquidazione di oltre 11mila pratiche; e gli altri a dire che invece non se ne farà nulla, stante la mancanza di indicazione degli uffici, esibendo oltretutto numeri non proprio entusiasmanti su quanto fatto sin qui”.

“Serve dunque che la giunta regionale e lo stesso presidente Marsilio – conclude Saraceni – dicano agli abruzzesi come stanno effettivamente le cose, ed indicando tempi e modi per l’erogazione di quanto promesso”.